Game 74: Charlotte Hornets @ New Orleans Hornets 94-98

KJ Simpson parte d starter al posto di LaMelo Ball che ha terminato la sua stagione.

NEW ORLEANS — Jose Alvarado ha deciso la sfida con gli Hornets con una giocata  two And1 a 31 secondi dalla fine e con un assist che a meno di sei secondi dalla fine ha portato a +4 NOLA dandole la certezza della vittoria per 94-98 (punteggio che non muterà dopo la tripla mancata da Salaun).

In casa Hornets si voleva vergognosamente perdere questa partita e alla fine ci sono riusciti e non regge la scusa dell’essere rimaneggiati ampiamente perché anche New Orleans lo era senza Mc Collum, Murphy, Williamson, ecc…

Partita oggettivamente brutta anche quando Charlotte si è trovata sopra di 13 punti con transizioni nate da palloni malamente usciti dalle mani dei giocatori, intercettati e sulle transizioni Charlotte si stava avvantaggiando.

Partita, dopo il primo tempo, che sembrava destinata a Charlotte ma ad inizio ripresa tale A. Reeves in 47 secondi riportava a -2 i Pels con tre triple consecutive a segno: 54-52…

Gli Hornets rispondevano con gli unici due cardini rimasti (la sfilza di infortunati era lunghissima e Okogie con un rientro dal tempo limitato non erano più del match) e si riportavano sul +10 ma nel finale Lee toglieva dal campo anche Bridges e Nurkic che davano rispettivamente punti a una squadra in seria dificoltà nel troovare la retiva, e un bastione difensivo, fisico a rimbalzo.

NOLA passava avanti 73-74 e nel finale, nonostate una tripla di Nick Smith Jr. che a 40 secondio dalla fine riportava avanti la squadra del North Carolina arrivava l’entrata di Alvarado che sfruttava un blocco dalla destra per andare a mettere un reverse layup sul quale Diabaté era mezzo addormentato e Jeffries concedeva anche l’And1.

Dopo il time-out, rimessa laterale tragicomica di Jeffries con uno skip pass controllato come un bambino di un anno da KJ Simpson e palla oltre l’altro out.

Charlotte decideva di difendere senza commetter fllo a 31 secondi dalla fine, NOLA usava tutto il tempo servendo Brooks sulla baseline destra che appoggiava comodamente dietro il suo assistman Alvarado.

Brooks ha guidato New Orleans con 17 punti.

Antonio Reeves ne ha aggiunti 16, Kelly Olynyk (buon inizio) ne ha avuti 13 e Alvarado e Jeremiah Robinson-Earl ne hanno avuti 12 ciascuno.

Miles Bridges ha guidato Charlotte con 20 punti e Smith ne ha avuti 19.

Jusuf Nurkic ha avuto 13 punti e 12 rimbalzi, peccato che entrambi, scientemente tolti per perdere la partita per questioni di classifica, non abbiano più potuto dare il loro contributo…

Gli Hornets ora hanno perso cinque partite di fila.

Conclusioni Hornets: Charlotte ha giocato la sua seconda partita da quando ha saputo che la guardia LaMelo Ball avrebbe saltato il resto della stagione a causa di infortuni alla caviglia e al polso. La formazione di chiusura di Charlotte per gli ultimi sette minuti e mezzo comprendeva Smith, KJ Simpson, DaQuan Jeffries, Tidjane Salaün e Moussa Diabaté, un gruppo che non ha concluso molte partite ravvicinate insieme e ha mostrato tutti i propri limiti concedendo anche troppi tiri liberi.

Conclusioni Pelicans: il capocannoniere Zion Williamson (contusione alla parte bassa della schiena) ha saltato la sua quinta partita consecutiva. CJ McCollum (contusione al piede destro) è rimasto fuori per la terza partita di fila.

Statistica chiave: Nonostante le 15 palle rubate (massimo stagionale) Charlotte ha peggiorato nel tirare dal campo nel secondo tempo vista lòa qualità degli interpreti e ha finito per tirare con il 35,2% dal campo confermando di essere una delle squadre peggiori della lega in questo senso.

Sul sito ufficiale di Charlotte troverete scritto che: “Per le ultime due settimane della stagione NBA, gli Charlotte Hornets stanno assegnando quante più opportunità possibili a giocatori che normalmente non le otterrebbero in circostanze più normali.

Domenica sera a New Orleans, una manciata di loro ha ricevuto un’enorme porzione di minuti preziosi e decisivi in ​​una stretta sconfitta esterna per 98-94 contro i Pelicans.”

Un modo edulcorato per far passare una sconfitta indegna, vista la stagione disastrata che nemeno un’eventuale vittoria sui jazz stanotte in back to back risolleverà.

Poche le note positive: Nick Smith Jr. ha aggiunto 19 punti con 7 tiri su 16 uscendo dalla panchina.

Citazione post-partita “Pensavo che per quei ragazzi [più giovani] avere un momento di fine partita come quello in cui devi capire… Come chiudi una partita? Come la finisci? Come devono essere i possessi offensivi? Come devi eseguire e essere tutti sulla stessa lunghezza d’onda? In difesa, capire le tendenze dell’altra squadra ed essere molto precisi con le nostre coperture. Penso che avremmo potuto fare un lavoro migliore verso la fine tenendo Alvarado forse lontano dalla sua mano destra, alcuni dei rimbalzi offensivi che hanno ottenuto i Pelicans e poi difendendo senza commettere fallo”. – Allenatore capo degli Hornets Charles Le che per me dovrebbe cambiare mestiere perché la scusa della mancata alchimia fa ridere come dare minuti indistintamente ad un gruppo da second e third unit tutti insieme avendo due giocatori cardine in panca, inoltre le cose che dice sono ottime per i ragazzini fino a 16-18 anni, poi le cose dovrebbero essere già più strutturate e qui, indipendentemente dagli interpreti si notano le carenze dei giochi e di organizzazione quando quelli che segnano non ci sono e non ti togono le castagne dal fuoco.

Gl Hornets chiuderanno la loro penultima partita consecutiva dell’anno in casa contro gli Utah Jazz lunedì 31 marzo a partire dalle 19:00 ET, orario americano.

Con una vittoria, Charlotte otterrebbe la sua seconda serie di vittorie consecutive in stagione regolare contro gli Jazz e la prima dalla campagna 1994-95 ma Charlotte nel frattempo è caduta sul 18-56, tranquilla, proprio tra la “squadra dei mormoni “che è sul 16-59 e i Pelicans saliti sul 21-54…


 

 

 

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Game 73: Charlotte Hornets @ Toronto Raptors 97-108

Tidjane Salaun in Canada.

TORONTO — Jakob Poeltl ha totalizzato 24 punti e 12 rimbalzi per guidare i Toronto Raptors alla loro terza vittoria consecutiva, una vittoria per 108-97 su degli Charlotte Hornets dall’elettrocardiogramma piatto.

Immanuel Quickley ha segnato 19 punti con 6 tiri su 15, inclusi 5 su 8 da 3 punti e ha aggiunto nove assist.

Mark Williams ha totalizzato 18 punti, 12 rimbalzi e5 assist ma Charlotte è caduta per la quarta partita consecutiva…

DaQuan Jeffries è partito in quintetto e ha aggiunto 15 punti.

I Raptors hanno utilizzato inizialmente un vantaggio a rimbalzo (alla fine saranno 71-49 per gli Hornets incredibilmente) e una serie di 10 punti per portarsi in vantaggio per 20-12 nel primo quarto.

Il centro Poeltl ha guidato la squadra con 12 punti nel primo tempo per Toronto che è rimasta in vantaggio di due punti (47-49) all’intervallo.

Conclusioni Raptors: la serie di vittorie di Toronto è stata composta interamente da squadre al di sotto di essa nella classifica della Eastern Conference, con la vittoria contro Charlotte dopo i trionfi sui Brooklyn Nets (23-50) e sui Washington Wizards (16-57). Toronto, classificata attualmente all’11° posto, potrebbe completare la serie di vittorie su squadre più basse di lei in Conference con un’eventuale vittoria sui Philadelphia 76ers (23-50) domenica.

Conclusioni Hornets: Piove sul bagnato. In modalità tanking, gli Hornets affronteranno nelle due prossime partite Pelicans e Jazz, squadre con lo stesso obiettivo. Riuscirà Charlotte ad arrivare a 20 vittorie stagionali con 9 partite ancora da giocare? Soprattutto la bad new riguarda LaMelo Ball, il quale salterà il resto della stagione per un problema alla caviglia destra e si sottoporrà anche a un intervento al polso. La notizia è stata diffusa ufficialmente dal franchise. Ball conclude così la sua quinta stagione con Charlotte con una media di 25,2 punti in 47 partite, la più alta della sua carriera.

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Game 72: Charlotte Hornets Vs Orlando Magic 104-111

CHARLOTTE, N.C. La coppia formata da Paolo Banchero (32 pt.) e Franz Wagner (26 pt.) ha accorpato 58 punti realizzando più della metà dei point a favore degli Orlando Magic che hanno sfruttato anche la serata di Black da 20 punti per vincere l’ultima partita della serie stagionale con gli Hornets.
LaMelo Ball ha guidato Charlotte con 25 punti e 9 assist mentre Josh Green e Nick Smith Jr. ne hanno segnati 13 ciascuno.
Wendell Carter Jr. degli Orlando ha ottenuto 11 rimbalzi mentre Banchero (un problema per la difesa di Charlotte per larga parte della serata) ha ottenuto anche 7 rimbalzi e smistato 6 assist.
Conclusioni Magic: Banchero ha segnato almeno 30 punti per la quarta partita consecutiva. La sua impennata ha aiutato i Magic a vincere cinque delle ultime sette partite. Orlando ha vinto la serie stagionale contro Charlotte 4-0…
Conclusioni Hornets: un’altra partita statisticamente forte per Ball si è comunque conclusa con una sconfitta per Charlotte, già eliminata dalla contesa dei playoff. Ha realizzato 9 tiri su 13 e ha distribuito 9 assist ma gli Hornets in flessione hanno ceduto per la quinta volta nelle ultime sei uscite.
La partita
Dopo un buon avvio, Charlotte ha cominciato a soffrire i colpi dei Magic che si portavano sul +8 con due FT realizzati da Black ma l’unico canestro dato buono a Seth Curry consisteva (nel finale di primo quarto) da una giocata da 4 punti (catch n’shoot da 3 con fallo da parte di Black) a un minuto dalla fine e  l’unico canestro che intercorreva dalla prodezza del numero 3 e la prima luce rossa consisteva in un canestro di Nick Smith Jr. che chiudeva sul 27-29 il primo quarto.
Il ritardo accumulato si faceva, invece, consistente a fine secondo quarto quando, dopo aver visto un canestro annullato a Curry (la terna non si è incredibilmente accorta che la palla spazzata in stoppata aveva toccato nettamente il vetro) e aver subito le folate offensive dei Magic, Charlotte incassava l’appoggio di Franz Wagner per il -13 (50-63) anche se si andava a riposo sul -10 (canestro dalla lunetta di un Okogie al rientro che non è sembrato ancora in forma e ha chiuso con 3 punti tutti a gioco fermo e un paio di errori e di Bridges da due): 63-53.

Il secondo tempo andava in scena con un altro piglio: gli Hornets infilavano subito dall’angolo sinistro una bomba con Green, poi Ball e lo stesso australiano davano la spinta per pervenire al pareggio conquistato a 8:47 (65-65) con il lancio radar di Ball per l’alley-oop di Green spettacolare.
Charlotte non si fermava lì ma a 7:04, con un canestro da oltre l’arco di Bridges, volava sul +6 (67-73), peccato che in un momento delicato e potenzialmente decisivo per Charlotte, soltanto una dozzina di secondi più tardi, LaMelo era costretto a lasciare il parquet avendo raggiunto il quinto fallo, complice un arbitraggio molto poco casalingo e buono che “girava” un po’ nell’ultima frazione.
Gli Hornets resistevano con la panchina anche se Lee, sbagliava nel non inserire Curry, Nurkic insieme ai giovani Salaun (buona partita con un paio di sfondamenti recuperati anche se un errore di ingenuità nel finale in appoggio si è fatto pesante) tenevano in qualche maniera botta e si andava ai dodici minuti finali sull’83 pari grazie al parziale da 30-20 nel terzo quarto pro Charlotte.
I Magic sembravano poter vincere da subito la partita prendendo una manciata di punti di vantaggio, Lee tardava a far rientrare i titolari (Williams, Bridges) ma il play di Charlotte a 6:21 pareggiava con una tripla improvvisa dalla contea di Orange dopo essersi messo in proprio e da one man show, aver riportato a galla la squadra.
I magic riconquistavano il vantaggio ma Ball serviva Williams in post che, invece di andar dentro (mani pessime in serata sui tentativi di appoggio), allungava in angolo sullo stesso lato a Nick Smith Jr., bravo a catapultare la tripla dal corner sinisto per il 104 pari a 2:18 dalla fine.
Momento chiave: Da lì i Magic hanno concluso la partita con un parziale di 7-0…
Una schiacciata di Black in put back con 1:58 rimanenti ha rotto la parità e ha portato definitivamente in vantaggio i Magic.
Gli Hornets non sono più riusciti a segnare e Wagner ha chiuso il match con 5/6 dalla lunetta mentre in mezzo Ball, con gli Hornets sotto di 6, è stato espulso su una rimessa che cercava di andare a prendere, la spinta su Black, accentuata dal piccolo di Mosley è costata il sesto fallo e la definitiva certezza della sconfitta.
Statistica chiave: I Magic hanno commesso solo otto palle perse e hanno preso 59 rimbalzi contro i 49 dei Calabroni.
A Charlotte non è bastato il 26-22 negli assist e il 41,2% da tre punti contro il 31,0% di Orlando, complessivamente la squadra di casa ha tirato con il 42,0% contro il 45,6% di quella della Florida che conferma i problemi di rientro in difesa della squadra di Lee: 10-17 nei fast break.
Voti
LaMelo Ball: 6,5 Buon avvio e buona parte di ultimo quarto quando sostiene in tutto e per tutto la squadra con qualche colpo dei suoi tra triple ed entrate (in una ci prova Mosley a ribaltare con il challenge il giudizio della terna che aveva concesso il fallo a Ball ma la scelta viene confermata) ma si perde nel crunch time e viene espulso, inoltre i problemi di falli lo limitano in una partita a scomparsa da 28:47.
Da Quan Jeffries: 5,5 Ha il suo da fare difensivamente dove non sempre riesce a fermare i suoi avversari e in attacco stenta anche se va a segno con un bell’alley-oop su assist di Ball, 3/11 totale però…
Josh Green: 6,5 Buona partita condita da triple e alley-oop, anche lui ha qualche distrazione difensiva ma è più sul pezzo in certi casi anche se banchero ad esempio, mnel secondo tempo lo batte con un fade-away dalla baseline sinistra, ma lo sforzo in close-out c’è.
Miles Briges: 5 5/19 al tiro, si sveglia ancora tardi in partita come a Miami e nel finale non fa le scelte giuste, da un paio di partite in flessione.
Mark Williams: 5,5 Ancora una partita da doppia a rimbalzo ma sbaglia alcuni tocchi da sotto con un una certa imprecisione, poi ne mette dentro uno difficile nell’ultimo quarto. Quello che non va è un certo linguaggio del corpo che ne indica sfiducia e non provarci più davvero nel finale dove su due o tre azion avrebbe potuto almeno provare ad essee più attivo. Buono l’assist dell’ultimo pari Hornets ma da lui mi asppetto di più perché ha potenzialità ma deve essere più attivo.
Jusuf Nurkic: 5,5 Due stoppate e qualche buon assist non compensano la lentezza e la legnosità del centro in seconda di Charlottte che ogni tanto pasticcia anche. A me è simpatico ma spero di non rivederlo il prossimo anno.
Nick Smith Jr.: 6 Problemi difensivi lampanti tra fisico e tattici, in attacco il solito folletto che qualche volta sbatte sul muro avversario ma riesce a piazzare anche alcuni ottimi colpi senza sprecare troppo.
Josh Okogie: 5 Non sicuramente lui. Sbaglia un paio di tiri, in ritardo difensivo in diverse occasioni, manca tempistica ed esplosività. Guadagna qualcosa dalla linea della carità.
Tidjane Salaun: 6 Ottimo avvio, prende due sfondamenti e va a forzare la difesa dei Magic per prendersi dei liberi. Al tiro però è ancora un po’ impreciso a parte la tripla arcobaleno che centra e nel finale si butta dentro con poca convinzione e viene fermato.
KJ Simpson: 5,5 Problemi difensivi come per N. Smith Jr. fisico e alchimia tattica, in atatcco a livello di percentuali è decente e resiliente quando ava a prendere un rimbalzo e a convertire da sotto ma si mette ad attar briga con Black ed entrambi prendono un tecnico.
Seth Curry: 6 Canestro da tre più fllo nel primo quarto, riavvicina Charlotte poi segna in transizione due punti ma la terna è non vedente evidentemente e dal possibile +1 passiamo al -3 nel giro di 5 secondi… Sbaglia un tiro e poi nel secondo tempo fa compagnia a Lee in panca, il coach vuole dare spazio ai giovani ma se vuole vincere sbaglia.
Moussa Diabaté: s.v. Entrato per pochi secondi. Sarebbe durato di più un eventuale invasore di parquet e forse, visto ciò che viene offerto come impegno, qualche minuto l’avrebbe meritato o come centro o in aggiunta da PF…
Coach Chales Lee: 5,5 Buoni gli assist, buona resilienza, non male da tre a alla fine la squadra perde e gli errori sono sempre gli stessi, tattici e di scelte giocatori, in North Carolina l’entusiasmo e ironia ormai si fondono. Nono anno senza playoff, certamente lui è nella Buzz City da un anno ed è stato sfortunato sugli infortuni ma è un coach ancora inesperto che ha mostrato delle lacune. Mi piacerebbe vedere un coach europeo far giocare la squadra in maniera più bella ed efficace e nonvivere sui colpi dei singoli o affidarsi alla Madonna mentre un tiro a lunga gittata sta raggiungendo l’anello…

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Game 71: Charlotte Hornets @ Miami Heat 105-122

DaQuan Jeffries.

MIAMI  — Andrew Wiggins ha segnato 42 punti ottenendo il suo secondo high score della sua carriera, Tyler Herro ne ha aggiunti 29 e i Miami Heat hanno battuto gli Charlotte Hornets 122-105 interrompendo una serie di 10 sconfitte consecutive…

Wiggins ha ottenuto il maggior numero di punti da un giocatore degli Heat in questa stagione (Herro ne ha ottenuti 40 tre volte) e ha concluso a cinque dal suo record di 47, ottenuto il 13 novembre 2016 per Minnesota contro i Los Angeles Lakers.

Martedì affronterà la sua ex squadra, i Golden State, per la prima volta da quando è stato ceduto a Miami il mese scorso.

Per Charlotte Nick Smith Jr. ha segnato 19 punti mentre LaMelo Ball ha ottenuto 18 punti e 11 assist per Charlotte.

Gli Hornets sono stati in vantaggio di 12 punti nel secondo quarto ma hanno segnato per la restante parte della frazione solamente un canestro su azione e 4 liberi, venendo travolti nella restante parte di primo tempo chiudendo sotto di 10.

Nel terzo quarto per Charlotte ritrovare la via del canestro non è più stato un problema ma le cose sono notevolmente peggiorate in difesa dove l’impegno non è stato masimo e Miami è stata brava ad avvantaggiarsi e la squadra di Lee si è trovata in un buco nero irrecuperabile da -20 punti…

Con la vittoria ad orario anticipato dei Pistons sui Pelicans (e Charlotte che pare voler mantenere la terzultima posizione NBA per la lottery), l’illusione di una vittoria è durata solo un quarto e mezzo nonostante i rientri di LaMelo e Mark, la certezza, invece, è l’eliminazione matematica dai (playoff era solamente questione di tempo ovviamente) così per il nono anno consecutivo (è dal 2016 contro Miami che i Calabroni non disputano una serie) a Charlotte guarderanno gli altri giocarli.

Conclusioni Hornets: è la seconda volta in questa stagione che Charlotte conduce una partita di almeno 12 punti prima di ritrovarsi in svantaggio di 20 punti. L’altra volta è stata il 5 dicembre a New York, quando gli Hornets erano in vantaggio di 13 punti prima di scendere a -28 e perdere 125-101.

Conclusioni Heat: Nikola Jovic, che ha saltato le ultime 15 partite di Miami nelle ultime quattro settimane per una frattura alla mano destra, è in attesa del via libera completo. “Sta facendo tutto il condizionamento. Sta facendo tutto il lavoro di sala pesi che può fare”, ha detto l’allenatore degli Heat Erik Spoelstra.

Momento chiave: Miami ha chiuso il primo tempo con un parziale di 24-4, tirando 10 su 14 negli ultimi 7:05 prima dell’intervallo.

Charlotte ha tirato 1 su 12 in quel tratto…

Statistica chiave: Ball e Bridges hanno tirato da tre con un 2/17 dal campo, così Charlotte ha tirato con il 33,3% dal campo contro il 41,4% avversario nonostante altri giocatori come Curry (10 punti con 2/2 da fuori) o Nick Smith Jr. con 5/9, non abbiano tirato male da lì.

Hornets che pagano anche il 6-18 nei fast break non riuscendo a far valere il 48-38 a rimbalzo poiché Miami con il 57,3% dal campo ha annullato la difesa di Charlotte.

Curiosità: La serie negativa di 10 partite ha pareggiato la sesta più lunga nella storia degli Heat (con serie di 17, 15, 13, 12 e 11 prima di essa, e altre due serie di 10 partite).

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Game 70: Charlotte Hornets @ Oklahoma City Thunder 106-141

Taj Gibson impegnato in partita.

OKLAHOMA CITY — Shai Gilgeous-Alexander ha segnato 30 punti e gli Oklahoma City Thunder hanno vinto la loro quinta partita consecutiva, 141-106 contro i nostri Charlotte Hornets.

Gilgeous-Alexander, scelto da Charlotte e subito scambiato al Draft, è il miglior marcatore della NBA con 33,0 punti a partita, ed è tornato in campo dopo essere stato assente nella schiacciante vittoria di mercoledì sera contro Philadelphia.

Contro la squadra che l’ha “scelto” ha realizzato un 13/18 iconico poiché tutta OKC ha tirato in maniera letale, aggiungendo 6 rimbalzi e 9 assist prima di andare a riposarsi durante l’ultimo quarto.

Chet Holmgren ha aggiunto 14 punti, 5 rimbalzi e 3 stoppate per gli Oklahoma City che hanno conquistato la testa di serie n. 1 nella Western Conference per la seconda volta consecutiva in stagione.

Isaiah Hartenstein ha totalizzato 12 punti e 10 rimbalzi per i Thunder, che hanno giocato senza i titolari infortunati Lu Dort e Jalen Williams.

La partita è stata sin da subito a portata di mano dei blu nonostante un inizio lento di entrambe le squadra a livello realizzativo ma gli Hornets sono rimasti al palo segnando su azione solamente due volte con Josh Green mantre i padroni di casa cominciavano a mandare a bersaglio i colpi e ad allontanarsi tanto che a fine primo quarto i Thunder comandavano di ben 20 punti: 14-34.

Nel secondo quarto Charlotte tirava molto bene da fuori: 9/14 da tre punti nel secondo quarto ma Oklahoma City riusciva comunque a rispondere mantenendo 15 punti  all”intervallo: 49-66 grazie anche ad un tiro da lunga distanza di Kenrich Williams sulla sirena dei 24 secondi.

Charlotte continuava il suo buon momento offensivo segnando una tripla con Jeffries, offrendo a Lee il minor scarto raggiunto: 65-75, vantaggio Thunder dimezzato tuttavia diveniva un boomerang dopo un time-out di Oklahoma City che sparava un parziale da 18-0 o 20-3 se preferite per arrivare comunque a comandare comodamente sul +27 (68-95) con 3:37 rimasti sul cronometro nel terzo periodo.

La partita si chiudeva lì, garbage time nell’ultimo quarto che si affacciava dal 76-103.

Miles Bridges chiudeva la serata con 20 punti e Nick Smith Jr. 14 per Charlotte, la quale però ha giocato senza i titolari che in infermeria lampeggiano sospettosamente ad intermittenza: LaMelo Ball (ufficialmente caviglia) e Mark Williams (ufficialmente piede). Ball e Williams hanno totalizzato 44 punti la serata prima nella vittoria su New York e si è visto sin dall’inizio che l’asse play-centro, composta dai sostituti KJ Simpson, richiamato recentemente dagli Swarm e Nurkic non avrebbe avuto rispettivamente, talento ed esperienza il primo (vedi la palla persa in palleggio a metà campo ad inizio partita per un canestro subito evitabile) e atletismo il secondo.

Gli Hornets pare abbiano il freno a mano tirato per questioni di lottery e quando perdono recentemente lo fanno in maniera troppo larga: sono 6 le partite con 30 o più punti di scarto nell’ultimo mese.

Conclusioni Hornets: Charlotte è tornata a fare affidamento sul tiro da tre in maniera massiccia per tenere questa partita vicina, piano parzialmente riuscito fino a metà del terzo quarto, realizzando un 19/41 da 3 punti (46,3%), poi è andata in secca continuando a mostrare pecche difensive anche nel pitturato. A poco è servito il perfetto 13/13 dalla linea del tiro libero contro il 12/17 dei Thunder.

Conclusioni Thunder: la profondità di Oklahoma City ha aiutato la squadra a superare il totale delle vittorie della scorsa stagione e a migliorare sino ad un clamoroso attuale 26-1 contro l’Est.

Statistica chiave: Oklahoma City ha superato gli Hornets 64-26 nell’area pitturata.

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Game 69: Charlotte Hornets Vs New York Knicks 115-98

LaMelo Ball al rientro guida gli Hornets alla vittoria.

 

CHARLOTTE, N.C. — LaMelo Ball è tornato disponibile e ha totalizzato 25 punti e cinque giocatori di Charlotte sono andati in doppia cifra, così gli Hornets hanno battuto i New York Knicks 115-98 giovedì sera ottenendo la quarta vittoria in sette partite e rompendo una serie di un paio di sconfitte da tanking preoccupanti.

LaMelo ha aggiunto 8 assist mentre i compagni di squadra Mark Williams (19 punti, 14 rimbalzi), Miles Bridges (15 punti, 10 rimbalzi), DaQuan Jeffries (14 punti) e Nick Smith, Jr. (13 punti) hanno anche raggiunto la doppia cifra.

Gli Hornets hanno perso cinque partite con 30 o più punti di scarto nell’ultimo mese ma hanno iniziato questa sfida carichi portandosi subito avanti con un parziale da 7-0.

A volte però, gli inizi a sorpresa sono menzogneri ma Charlotte – ora sul 18-51 in classifica – ha continuato a difendere prendendo il comando con un parziale da 12-0 (dal 15-19) per il 27-19 di primo quarto.

Per gli ospiti Karl Anthony Towns sparava un paio di colpi da fuori ricordando che gli arancioblu sono seduti al terzo posto della Eastern ma LaMelo Ball replicava facendo altrettanto e in più riusciva anche a mettere i compagni in condizione di segnare prima di uscire precauzionalmente dopo aver commesso il terzo fallo di serata.

La panchina di Charlotte reggeva riuscendo a traghettare i viola all’intervallo sul 54-44 grazie ad un 17-0 nel confronto score tra bench.

Gli Hornets si mostravano finalmente una squadra capace di variegare il gioco: 32-22 i punti nel pitturato, 2nd chance point: 8-4, 50,0% al tito per Charlotte, 36,0% per i Knicks grazie al non abuso nel tiro da tre punti.

Nel terzo quarto Charlotte incappava in maniera massiccia in problemi di falli: sul 69-60 a 6:13 dalla penultima luce rossa, i mastini Green e Jeffries (ex Knicks) dovevano uscire per aver raggiunto il quarto fallo andando a far compagnia a Ball che nel frattempo ne aveva aggiunto un altro.

Gli Hornets vivevano un momento di dificoltà con i newyorkesi tornati sul -5 ma Bridges, servito velocemente, aveva spazio per realizzare una tripla e poi andando a incunearsi nella difesa bianca bandata d’arancio-blu, non sbandava portando a casa 2 punti in layup ripristinando il vantaggio da doppia cifra, 74-64.

Quando a Towns, dopo aver rimbalzato in bump e circumnavigato Nurkic per realizzare un bell’appoggio in allungo da baseline, veniva fischiato un fallo per proteste, si sentiva l’Alveare fischiare, infatti, i 18.557 presenti erano molto divisi.

Come spesso accade per le squadre più popolari, una buona fetta del pubblico presente sugli spalti, indossava colori arancioblu o parteggiava per essi ma la fischia di “buuu” non impediva a Bridges di mandare a segno il tecnico pur per quanto dispiaccia non avere più un muro casalingo come al vecchio The Hive.

Il resto lo faceva la panchina segnando ma anche costruendo gioco, passaggi, rimbali e schermature: Curry, Nurkic e Nick Smith Jr. allungavano sull’85-72.

Il quarto finale regalava un botta e risposta tra gli Hornets e i Knicks, reverse layup in eurostep per Diabaté e tripla da Gastonia come diceva Dell Curry da telecronista (facendo un po’ il verso a Collins) ma Payne infilava per la prima volta il canestro con la tripla e ne aggiungeva altri due immediatamente per aiutare un Towns – giunto a 22 punti – che sotto le plance stava dando parecchio fastidio usando il suo peso e la sua tecnica.

Charlotte però chiamava time-out e non si voltava più indietro, la difesa era abbastanza buona per tenere a bada il riavvicinamento ospite e Thibodeau doveva arrendersi quando Ball a 3:04 e 2:25 infilava due triple aumentando a 17 punti (111-94) il divario.

Alla fine Charlotte viveva una gran serata nonostante O.G. Anunoby segnasse 25 punti e Karl-Anthony Towns ne incasellasse a tabellino altri 24 più 10 rimbalzi per i Knicks.

Conclusioni Knicks: i tifosi di New York sono sempre stati presenti in maniera massiccia quando la squadra gioca a Charlotte, a partire dal gran numero di tifosi che hanno assistito alle partite al vecchio Charlotte Coliseum nelle serie di playoff nel 1993 e nel 199 ma gli applausi dei tifosi dei Knicks erano così forti che un alieno avrebbe pensato di giocare al Madison Square Garden.

Conclusioni Hornets: Charlotte ha battuto i Knicks per la prima volta dal 5 dicembre 2024, interrompendo una serie di sei sconfitte consecutive contro questa avversaria.

Momento chiave: Dopo che New York si è riportata sul 92-81 con 7:39 rimasti, Charlotte ha risposto con un’impennata di 13-8, alimentata dai canestri di Josh Green, Smith e Ball per portarsi in vantaggio per 108-91 con 3:03 rimanenti.

Statistica chiave: Charlotte ha equilibrato il suo attacco scegliendo bene anche il tiro da fuori convertendo 15 dei 32 tiri da 3 punti con Ball che ha messo un 5/10 e Jeffries un 3/5.

Voti

LaMelo Ball: 8

25 punti (10/23), 8 assist. Deve stccare la spina un paio di volte più del previsto mettendosi in ricarica per problemi di falli però rientra sempre concentrato ed è decisivo.

DaQuan Jeffries: 7

14 punti e 4 rimbalzi da titolare in più di 33 minuti dal parquet. Guardia tiratrice che seleziona i tiri e non li ruba ai compagni, cerca di dare fastidio ai suei ex compagni di squadra e ogni tanto piazza la zampata. Utile e riequilibra la squadra in solidità rispetto ad altri giocatori.

Josh Green: 6,5

5 pt. in 21:10 sul parquet. Anche su di lui gravano i problemi di falli. Si aggiusta bene riuscendo a disturbare o a evitare qualche canestro facile ma soprattutto piazza un paio di canestri nei momenti giusti nei quali gli Hornets avevano bisogno di uscire dall’apnea e ornare a respirare.

Miles Bridges: 7

15 punti. Non una resa eccezionale il 6/17 ma compensa andando in doppia doppia con 10 rimbalzi e fornendo 4 assist. Anche per lui alcuni canestri arrrivano al momento giusto. Provvidenziale.

Mark Williams: 7

Arriva la 17a doppia doppia della stagione per il centro titolare che oltre ai 19 punti e 14 rimbalzi, fornisce 4 ssist e sferra ben 3 manone sulla palla per altrettanti rejected al mittente, uno in aiuto nell’ultimo quarto esaltante. Se proprio vogliamo trovare un difeto, a volte espone un pochino la palla ma quando trova il corridoio, da Ball o dai compagni, riesce a usare spesso bene il fisico per finalizzare.

Seth Curry: 7

4 pt. (2/3) in 18:23. Non tenta nemmeno un tiro da tre punti perché i Knicks lo onorano come tiratore marcandolo come Seth Curry in una finale NBA ma lui, d’esperienza si rende molto più utile di ciò che raccontino i 4 punti messi in croce. Due bei canestri ma soprattutto 3 assist, schermature e movimento del quale ne beneficiano anche i compagni. Fondamentale nel terzo quarto per far reggere il vantaggio a Charlotte.

Wendell Moore Jr.: 6,5

2 punti e 2 assist in 19:54. Una bella schiacciata decisa dopo un gioco con Curry. Fa il suo.

Jusuf Nurkic: 7

9 punti (3/3), 7 rimbalzi. Perfetto al tiro se non fosse per un 1/2 ai liberi. Da fastidio anche quando gli segnano contro, riesce d’esperienza a mitigare un atletismo molto poco dirompente, se poi prende anche la mira con i piazzati open, per Charlotte il 5 fuori diventa uno scorcio di realtà.

Nick Smith Jr.: 7

13 punti, 4 rimbalzi, 3 assist. Spesso sono oggettivamente critico con lui ma finalmente lo vedo fare spesso scelte sensate anche quando va da solo a “calciare” un jumper ravvicinato dalla baseline che rimbalza fuori ma era una buona scelta perché open. Sena da tre un dagger shot, nel finale chiama a rimorchio mark Williams per una schiacciata e in salto dalla linea di fondo salta anche il compagno bosniaco per mandare a Ball un a palla messaggio d’amore per la tripla. Veloce, dinamico, attivo.

Moussa Diabaté: 7

7 punti (2/3), 5 rimbalzi, in 12:06. Forse il tentativo da fuori è esagerato ma il canestro in reverse in eurostep nel primo quarto lo mostra come poche vole: ottimo controllo del corpo in movimento in entrata arzigogolata. Fa una buona difesa dopo essere stato spostato da Towns la prima volta. Come PF in aggiunta a Mark Williams o a Nurkic rende di più perché ha buona mobilità al contrario dei compagni che non sempre la forniscono.

Taj Gibson: 6,5

Entra per i saluti. Segna un buon canestro ma anche quando è in panchina, nonostante possa essere forse la sua ultima stagione, fa da collante per la squadra.

Coach Charles Lee: 7

Buona partita. Squadra concentrata e attiva in difesa che sa trovare le soluzioni offensive senza andare in panico. Una delle migliori partite della stagione con un basket meno isterico e troppo all’americana.

 

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Game 68: Charlotte Hornets Vs Atlanta Hawks 102-134

DaQuan Jeffries, 19 punti in serata.

CHARLOTTE, Carolina del Nord – Trae Young segna 31 punti mentre gli Hawks portano a termine la serie annuale con un 4-0 su Charlotte battendo nuovamente gli Hornets, questa volta per 134-102.
Per Atlanta Dyson Daniels ne ha aggiunti 22 (con7 rimbalzi e 7 assist) infierendo sulla squadra di Lee che si è trovata a giocare anche senza i cardini Ball e Bridges.
La partita è sembrata complicata sin da subito con la difesa “viola” incapace di fermare gli attacchi della squadra della Georgia.
Dopo un inizio lento in attacco però, Charlotte si è ripresa portandosi sino al -1 ma non è mai sembrata in grado di opporsi con efficacia al tiro da fuori e agli appoggi da sotto se non riuscendo a rubare, a strappare qualche pallone, così Charlotte si è trovata sotto all’intervallo di 13 punti, deficit sostenuto ma non irrimontabile.
Il secondo tempo però si è aperto con un canestro da due punti al quale ha risposto per ben tre volte Zaccharie Risacher da oltre l’arco, approfittando della confusione della difesa di Lee e confezionando un +20 per i Falchi che hanno spiegato le ali per interrompere una serie di due sconfitte consecutive.
Per Charlotte DaQuan Jeffries e Seth Curry hanno realizzato 19 punti ciascuno per Charlotte.
Il vantaggio di Atlanta è aumentato a 100-65 alla fine del terzo quarto dopo che Young ha segnato una profonda tripla ma la partita non c’è mai stata veramente sin dall’inizio e seguire una cosa del genere è piuttosto noioso e triste…
Conclusioni Hawks: gli Hawks sono entrati nella serata 5 partite e mezzo dietro i Detroit Pistons per il sesto posto a Est ma hanno ancora tempo per provarci.
Conclusioni Hornets: Se gli Hornets avessero avuto bisogno di altri infortuni, il centro di riserva Moussa Diabate ha dovuto lasciare il campo a 3:58 dalla fine dopo aver tentato di bloccare un appoggio avversario.
Si tratta di un apparente infortunio al ginocchio destro.
Diabaté è caduto sotto canestro ed è sembrato tenersi il ginocchio va che si afferrasse il ginocchio destro prima di essere aiutato a uscire dal campo.
Agganciato e falciato dietro il ginocchio dalla gamba sinistra all’indietro di Risacher (che poi batterà due FT) impegnato in entrata.
Momento chiave: Già Onyeka Okongwu (15 punti e 10 rimbalzi) segnando 10 punti nei primi quattro minuti per dare il tono agli Hawks per portats in vantaggio 20-7 aveva dato la spinta, Risacher nel secondo tempo – come scritto – l’ha chiusa.
Statistica chiave: Atlanta ha realizzato 22 tiri da 3 su 45…
Se Charlotte sta facendo dei test per vedere chi si potrà salvare per la prossima stagione è improbabile rimangano in molti…
I voti, infatti, sono superflui per una partita del genere…
Unica nota positiva Seth Curry che ha chiuso con un 4/6 da tre punti, arrivando a quota 45,3% da tre punti issandosi al primo posto davanti a Prince e Kennard con il 44,6% e Lavine con il 44,4%.

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Game 67: Charlotte Hornets @ Los Angeles Clippers 88-123

 

18 punti, 15 rimbalzi e 7 assist per Mark Williams sull’altra sponda losangelina ma gli Hornets sono crollati ugualmente.

LOS ANGELES — James Harden ha totalizzato 31 punti e 10 rimbalzi, Kawhi Leonard ha aggiunto 23 punti e i Los Angeles Clippers hanno battuto Charlotte (per l’ennesima volta) 123-88.

Ivica Zubac ha contribuito con altri 17 punti e 14 rimbalzi per i Clippers, ora sul 38-30 in classifica.

Il centro losangelino ha realizzato due tiri liberi a 5:43 prima dell’intervallo per dare ai Clippers un vantaggio di 45-34, gap a due cifre che per gli Hornets è fastidiosamente divenuto permanente per il resto della partita.

Derrick Jones ha aggiunto 12 punti per i Clippers mentre sulla sponda Charlotte buona la prima parte di partita di Mark Williams (nella seconda anche lui ha un po’ mollato difensivamente gli ormeggi) che ha segnato 18 punti e catturato 15 rimbalzi mentre LaMelo Ball ne ha segnati 16 per Charlotte (17-50) ma ha contribuito al pessimo inizio di Charlotte poiché si è ostinato a tentare di colpire da tre facendo spesso cilecca.

Gli Hornets nel primo quarto hanno tirato con un 2/12 da oltre l’arco e si vede che la troppa grazia (@) San Antonio aveva già esaurito il suo effetto in terra californiana sin da subito.

Conclusioni Hornets: Charlotte sembrava aver abbandonato il suo attacco fluido in Texas dopo aver battuto San Antonio 145-134 venerdì sera.

Dopo aver registrato il punteggio più alto della stagione contro gli Spurs, Charlotte non è riuscita a raggiungere quota 90 per la nona volta quest’anno sbagliando troppe volte anche tiri aperti ben costruiti con azioni piuttosto semplici.

Conclusioni Clippers: I Velieri hanno vinto silenziosamente sei delle ultime sette partite e si trovano a cinque partite dietro Houston, Denver e Memphis (tutte 43-25) per la seconda testa di serie nella Western Conference.

Momento chiave: I Clippers hanno preso il controllo con un parziale di 17-6 trasformando uno svantaggio di 11-9 in un vantaggio di 26-16 con un layup di Harden a 1:43 dalla fine del primo quarto. Gli Hornets hanno continuato a tirare male e a peggiorare la resistenza difensiva così il gap si è allargato progressivamente sino alla fine.

Statistica chiave: Harden (quattro triple) e Leonard (tre triple) si sono uniti per fare più di Charlotte che ha tirato 6/33 (18,2%) da dietro l’arco…

Voti

LaMelo Ball: 5 Troppo insistente da fuori in totale fa 5/18, dimentica a volte il suo ruolo da play ma quando lo fa regala corsie come per l’imbucata di Green in back door o Mark Williams che a rimorchio è andato a schiacciare in corsa.

DaQuan Jeffries: 4,5 5 punti con 2/11. Molto sottotono a parte un paio di stoppate non riesce a garantire solidità difensiva dopo il primo tratto di match.

Josh Green: 4,5 8 punti mancando però i 4 tiri da tre, alcuni aperti… Bella l’infilata a canestro nel primo tempo, poi semplicemente non regge e questo fa pensare…

Miles Bridges: 5 7 pt. con 3/10 per il ragazzo che stava tenendo in piedi Charlotte nelle ultime uscite. Anche lui si perde nella baia losangelina e non arriva nemmeno ai 10 punti.

Mark Williams: 6,5 18 pt., 15 rimbalzi, 7 assist, 1 rubata, 1 stoppata. Parte bene influenzando tiri e riuscendo a mettere spesso punti in modalità ravvicinata. Punto di riferimento i compagni lo cercano anche troppo spesso con passaggi prevedibili, lob fuori misura o portata che costano TO, va servito meglio. In difesa poi nel secondo tempo molla gli ormeggi anche lui.

Nick Smith Jr.: 6 Di solito uno dei peggiori, stavolta comincia bene con un baseline jumper dalla sx perfetto e colpendo con una tripla. 9 pt., 4/9, per il resto può far poco.

Jusuf Nurkic: 5 4 punti con 2/6 al tiro. Avvio troppo lento come lui nel muoversi. Perfetto per fare da perno alle rute della fortuna di Charlotte, schema che viene utilizzato da anni, passano gli allenatori, da Borrego a Clifford a Lee ma lui e Mark sono costretti a farsi giostrare intorno dai compagni, anche perché quando ci prova ad andare direttamente, a volte si incarta sotto la plancia avversaria. Meglio il secondo tempo.

Seth Curry: 5 Ultimamente non “ci sta prendendo molto” e nel poco tempo concesso se in difesa negli uno contro uno viene saltato regolarmente con un eurostep, in attacco fa 0/3 risultando inutile alla causa.

Marcus Garrett: 6 7 punti (3/5) e 2 assist. Non impressiona per il gioco ma per la tenacia e l’eccessiva foga difensiva con la quale parte su Harden. Segna anche da tre con all’inizio: una mattonella di tiramisù per gli Hornets che alla fine di dolce vedranno ben poco.

Wendell Moore Jr.: 6,5 8 pt in 21:10 con 4/5 dal campo, 6 rimbalzi, 2 assist. Non spicca particolarmente ma sa farsi strada sgomitando al punto giusto in entrata e se gioca dalla media o da sotto è uno che punti di rottura può metterne.

Moussa Diabaté: 5,5 Per nulla dominante questa volta, anzi… Eubanks lo mette in difficoltà con il tonnellaggio, lui risponde con 6 punti e 3 rimbalzi nel poco tempo concesso ma manca solidità.

Coach Charles Lee: 4,5 Per carità… Se volete farvi del male a guardare la partita… Ci sarebbe un lungo discorso sulle percentuali e l’utilizzo del tiro da tre punti e su come la difesa sia esposta a certe transizioni o certe distrazioni per non parlare di alcuni cambi sui pick and roll che rimangono tali per mismatch anche se tenta ad esempio la carta Bridges su Harden per un po’ ma la squadra tracolla senza segni di risveglio, da eutanasia la partita…

Game 66: Charlotte Hornets @ San Antonio Spurs 145-134

Josh Green, partenza da propellente sprint.

SAN ANTONIO — LaMelo Ball ha totalizzato 27 punti e 15 assist mentre gli Charlotte Hornets hanno realizzato un record di franchigia da 26 triple per superare i San Antonio Spurs 145-134.
Nick Smith Jr. ha segnato 26 punti, il massimo della sua carriera, per gli Hornets mentre Josh Green ne ha segnati 20 aiutando subito gli Hornets ad andare avanti con un 4/4 da tre punti che portava Charlotte sul 20-13.
Arrivava anche il +21 a 7:18 del secondo con la bomba decentra da metà campo di NSJ e i rimaneggiati Speroni provavano a reagire ma mangiavano polvere scendendo sull’88-57 con la fast dunk bimane di Mark Williams.
Gli Spurs rientravano soltanto nel finale alzando le proprie medie riuscendo con frequenza a trovare diverse triple ma lo scarto si arrestava al -14 per i padroni di casa e Charlotte vinceva per la terza volta nelle ultime 4 partite.
San Antonio ha concesso il secondo maggior numero di punti a un avversario in questa stagione un giorno dopo aver annunciato che De’Aaron Fox si sottoporrà a un intervento chirurgico di fine stagione per riparare il danno al tendine del mignolo sinistro.
Stephon Castle ha totalizzato 26 punti per gli Spurs e Devin Vassell ne ha aggiunti 22.
Charlotte, che ha faticato ultimamente a raggiungere quota 100 punti a partita, era in vantaggio per 81-55 dopo il primo tempo, il maggior numero di punti segnati in qualsiasi tempo in questa stagione…
Gli Hornets, che tiravano con il 33% da 3 punti in stagione, si sono esaltati sin dall’inizio per chiudere con un 26/46 da 3 contro gli Spurs.
Conclusioni Hornets: Nick Smith ha eguagliato il suo record di carriera con sei tiri da 3 punti, tutti nel primo tempo.
Spurs: Castle è tornato nella formazione titolare per la prima volta dal 3 febbraio. Uno dei principali contendenti per il Rookie of the Year, Castle ha fatto 3 su 7 da 3 punti e 10 su 17 dal campo.
Momento chiave: Gli Hornets hanno preso un vantaggio di 22 punti a tre minuti dall’inizio del secondo quarto con tre tiri da 3 punti consecutivi (uno di Seth Curry e due di Smith).
Charlotte ha fatto 10 su 14 da 3 punti nel secondo quarto mentre nel terzo, Ball è riuscito a infilare tre bombe in un minuto.
Curiosità: Il tiro da 3 punti di Marcus Garrett a 9:20 minuti dalla fine della partita ha regalato a Charlotte il record di franchigia di 25 tiri da 3 punti in una partita.
Il precedente record degli Hornets era di 24, stabilito contro Detroit il 5 gennaio 2022 e pareggiato 25 giorni dopo contro Indiana.

 

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Game 65: Charlotte Hornets @ Atlanta Hawks 110-123

Il “nuovo”: marcus Garrett.

ATLANTA  — Trae Young ha realizzato tutti i suoi 21 tiri liberi e ha segnato 35 punti per condurre gli Atlanta Hawks alla loro quarta vittoria consecutiva, 123-110 sugli Charlotte Hornets mercoledì sera.

Young è diventato il sesto giocatore nella storia della NBA a realizzare 21 o più tiri liberi senza sbagliare e ha anche avuto 12 assist in una serata di tiri scarsi dal campo.

Ha realizzato 7 tiri su 20 e ha sbagliato tutti e cinque i suoi tentativi da 3 punti.

Gli Hawks sono settimi nella Eastern Conference e si sono avvicinati di cinque partite al sesto posto inattivo di Detroit mentre cercano di evitare il torneo play-in.

Miles Bridges continua il suo momento d’oro ottenendo 31 punti e 11 rimbalzi mentre LaMelo Ball ha aggiunto 25 punti e 9 assist per gli Hornets che rimangono penultimi nella East.

DaQuan Jeffries ha contribuito con 20 punti e Mark Williams è andato in doppia doppia ottenendo 14 punti e 14 rimbalzi.

Conclusioni Hornets: Charlotte, destinata alla lotteria, è entrata in partita dopo aver vinto due partite di fila dopo una serie di nove sconfitte consecutive.

La gara è stata giocata con una buona intensità ma qualche TO, l’assimetria arbitrale sui contatti irregolari (spesso sorvolati quelli a favore di Charlotte, tutti fischiati per gli Hawks), una difesa non sempre impeccabile oltre a una bench poco produttiva in termini di punti, hanno favorito i Falchi.

Conclusioni Hawks: Caris LeVert ha segnato 15 punti, Georges Niang 12, Vit Krejci 11 e Terance Mann 10 in una serata forte per la second unit di Atlanta.

Momento chiave: Onyeka Okongwu ha realizzato un layup (passi sorvolati ampiamente dalla terna) per gli Hawks con 10,6 secondi rimasti prima dell’intervallo per un vantaggio di 52-49. Quel canestro è stato l’inizio di un parziale da 13-0 che ha incluso un tiro in sospensione di Young e le triple di Zaccharie Risacher e Mouhamed Gueye.

Young ha continuato a segnare 17 punti nel terzo quarto.

Charlotte ha rimontato fino al -4  ma è stata affossata a cavallo dei cinque minuti finali quando ha incassato un paio di triple (la seconda di Niang) che hanno messo fine al sogno della terza rimonta consecutiva.

Statistica chiave: Per Charlotte ha esordito Marcus Garrett dalla bench segnando 4 punti con 6 tiri ma la panchina di Atlanta ha superato quella di Charlotte 57-18…

Game 64: Charlotte Hornets @ Miami Heat 105-102

Mark Williams al Kaseya Center.

MIAMI — Miles Bridges ha segnato 35 punti, Mark Williams ne ha aggiunti 24 più 10 rimbalzi e gli Charlotte Hornets hanno ottenuto la loro prima vittoria divisionale della stagione battendo i Miami Heat ripetendo in maniera identica il punteggio finale della penultima partita.

Oltre alla prima W contro una rivale della Southeast Division, Charlotte, torna a vincere a Miami, cosa che non accadeva dal 2021.

Altra curiosità pazzesca, Charlotte ha recuperato l’identico svantaggio che ha avuto con Brooklyn due notti fa, 17 punti mentre a marzo Miami ha perso una partita per la terza volta dopo essere stata in vantaggio di almeno 17 punti, crollando nuovamente in casa. Bam Adebayo ha concluso con 23 punti, 14 rimbalzi e otto assist per gli Heat, e Tyler Herro ha chiuso con 21 pt. per Miami.

Charlotte ha visto una partenza lentissima di Lamelo Ball al tiro da 3 con uno 0/8 riscattato nel finale con due triple decisive finendo per segnare 15 punti e smistare 10 assis che ha vinto grazie anche ad un 22/23 dalla lunetta (unico errore del Condor Williams) mentre Miami ha segnato 14 dei 20 dalla linea.

Lee, che ha recuperato Ball, Nurkic e Mark Williams con la ciurma rispetto alla partita precedente, ha finalmente deciso di dare una shackerata allo starting five schierando titolare in SG DaQuan Jeffries ed escludendo Nick Smith Jr..

L’inizio è stato nuovamente frustrante con la difesa di Charlotte incapace di fermare le folate degli Heat a canestro né tantomeno di opporsi alle triple sal perimetro.

Miles Bridges (ottimo momento) ha capegiato i rivoltosi tenendo in vita Charlotte che dal -17 ottenuto a 10:16 del secondo quarto dall’ex Rozier a mezzo tripla, è risalita sino al -6 con un canestro a due secondi dalla sirena lunga per il 52-58.

Charlotte pareggiava a 1:56 dalla fine del terzo quarto con la bomba di Ball ma chiudeva sul -4 a causa di 4 FT concessi ad Adebayo.

Gli Hornets comunque rimanevano in partita riuscendo a difendere piuttosto bene rispetto ai soliti standard con un Mark Williams finalmente sembrato molto più attivo e abile ad infastidire i tiratori avversari tanto da influenzarli in diversi casi e a recuperare qualche rimbalzo difensivo mentre in attacco si mostrava molto strong andando ad esempio a schiacciare a 2:21 dalla fine il -1 (93-94).

Il sorpasso lo inventava Bridges che a 1:15 riceveva da Ball (stoppato sull’azione precedente da Wiggins) su una rimessa e spostandosi verso la top of the key faxceva partire una tripla leggermente of balance che si infilava perfettamente per il 101-99.

Spolestra si affidava a Herro che a 27 secondi mancava la tripla, Adebayo catturava il rimbalzo ma non convertiva in canestro il layup così la sfera capitava nelle mani di ball che con un baseball pass lanciava Mark Williams per un rassicurante 103-99 in schiacciata.

Miami però non cedeva le armi e trovava la soluzione più “insolita”, Adebayo da tre dall’angolo funzionava, Heat a -1 a 14 second dalla fine e costretti a commettere due falli poiché non ancora in bonus.

Bridges a cronometro fermo in lunetta ripristinava almeno un +3, gli Heat ci riprovavano sorprendendo ancora Charlotte ma questa volta Adebayo dalla top of the key accarezzava solamente la parte esterna della retina con la spicchiata che abdava a spegnersi oltre il fondo.

Sembrava fatta per Charlotte ma il pasticcio combinato da Nick Smith Jr. che riceveva sulla rimessa da Green finendo per perder palla in modalità saponetat, concedeva alla squadra della Florida l’ultima occasione pur senza time-out.

Rimessa sulla fascia verticale, corsa di Herro fino quasi alla linea dei tre punti a sx senza disturboo sino all’ultimo momento con due Hornets che facevano ombra in salto su ambo i lati e tiro corto respinto dal ferro, vittoria Hornets salva e festegiamenti vari sul parquet.

Conclusioni Hornets: Charlotte era stata 0-11 contro gli avversari della Southeast Division in questa stagione. Nessuna squadra, dall’attuale formato di quattro o più divisioni nel 1970-71, è rimasta senza vittorie nella propria divisione per un’intera stagione e per fortuna Charlotte ha scongiurato questa pietosa eventualità.

Conclusioni Heat: il centro esordiente Kel’el Ware ha ottenuto minuti significativi nel quarto quarto solo per la seconda volta nelle ultime sei partite di Miami. “Avrà sicuramente le sue opportunità andando avanti”, ha detto l’allenatore degli Heat Erik Spoelstra. “Guarda, ho capito. … Se perdi le partite, l’allenatore si mette in gioco per essere messo in dubbio. Non c’è dubbio”.

Momento chiave: Bridges: ha realizzato una tripla con 1:15 rimanenti per il vantaggio, poi ne ha aggiunta un’altra nel successivo possesso di Charlotte per portare definitivamente in vantaggio gli Hornets.

Statistica chiave: Charlotte si è rimessa in piedi con due macro-parziali di 14-0 nel terzo quarto e 10-0 nel quarto periodo.

Voti: LaMelo Ball: 6,5 nonostante un pessimo 5/21 dal campo, ritrova un po’ di altruismo per i compagni aggiustandosi in modalità assist (bello lo schermo per Bridges sulla tripla finale) e le due triple el secondo tempo sono importanti, Jeffries: 6,5 Parte titolare ottenendo 8 punti (2/7) ma aggiusta un po’ la difesa dopo un inizio balordo dando più fisicità alla squadra, vedi le 2 stoppate, Josh Green: 5,5 3 punti, 6 rimbalzi, +15 in +/- ma a me non convince ancora molto, Miles Bridges: 8 35 punti, 12/19 dal campo, 5 rimbalzi, 5 assist, 2 stoppate, tiri decisivi, gran momento di forma, mezza vittoria è sua, Mark Williams: 7,5 Ottima prestazione da doppia doppia. Finalmente convincente, tassello decisivo per eludere la zona di Miami che ha tenuto a bada i tiratori da fuori di Charlotte, difende, schiaccia con la giusta grinta, si muove soprattutto, se continua così i Lakers non hanno fatto un affare con i loro dottori, Jusuf Nurkic: 6 10:25 sul parquet. Un po’ paga la mancanza di atletismo in difesa anche se non va male in attacco, Malachi Flynn: 6 Male al tiro (1/5), chiude con 5 punti ma 4 assist, 2 rimbalzi, 2 rubate, riuscendo a guadagnarsi la sufficienza con tre FT a segno e la pressione portata sugli attaccanti di Miami, N. Smith Jr.: 5 4 pt. (2/6), -19 in +/- ma soprattutto il pasticcio finale che da l’ultima chance a Miami. Un giocatore che fatica a ritagliarsi il giusto spazio al tiro se pressato finendo per forzare qualche conclusione che si sa già in partenza non avrà buon esito, Wendell Moore Jr.: 5,5 Una bomba su due a segno, manca purtoppo la costruzione fisica, Seth Curry: 5 Stavolta serata no per il veterano che manca le tre triple tentate e si fa intercettare anche un passaggio in angolo, Moussa Diabaté: 6 Un po’ sovrastato, prende una gomitata da Jaquez Jr. nel tentativo di recuperare da dietro per una stoppata ed esce anzitempo ma compie due steal.

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Game 63: Charlotte Hornets Vs Brooklyn Nets 105-102

CHARLOTTE, N.C. — Miles Bridges ha segnato 26 punti e gli Charlotte Hornets hanno utilizzato un parziale di 12-0 per battere i Brooklyn Nets 105-102 sabato sera e interrompere una serie di nove sconfitte consecutive.

Bridges ha aggiunto 12 rimbalzi, 5 assist e una giocata difensiva decisiva nel finale per aiutare gli Hornets a risalire da uno svantaggio da 93-102 con meno di 3 minuti e mezzo rimanenti sul cronometro.

Nick Smith Jr. ha segnato 19 punti con un 6/17 (3/9 da 3 punti) e 4/4 dalla linea dei tiri liberi.

D’Angelo Russell ha totalizzato 28 punti, sette assist e sei rimbalzi per i Nets che hanno perso la settima partita consecutiva.

Ziaire Williams ha aggiunto 19 punti.

E’ stata una partita un po’ frustrante per i fan degli Hornets che hanno visto la propria squadra essere brevemente in vantaggio solo ad inizio game per poi inseguire per tutto il match sino ai minuti finali.

Se nel primo quarto – chiuso 26-28 grazie ad una tripla di Bridges a 2 secondi dalla sirena – gli Hornets sono rimasti in scia, nel secondo le distanze si sono fatte più consistenti anche perché oltre alle lungodegenze gli Hornets smarrivano anche Nurkic e Ball, presenti la sera precedente (oltre al solito Mark Williams a intermittenza) così, nonostante un Bridges da 13 punti nel primo tempo, gli Hornets sono andati al riposo lungo in svantaggio per 43-58.

Lo sforzo di Charlotte successivo ha lasciato i Nets in vantaggio solamente di 6 punti (76-82) ma D’Angelo Russell si è infiammato riuscendo a realizzare in breve tempo due two and one e infilando tre triple per un totale di 15 punti che sembravano mandare K.O. nuovamente i Calabroni, tanto che un paio di fan raggiungevano le scale dell’Alveare forse per uscire anticipatamente ma nonostante l’83-97 a 7:09 dalla fine, Charlotte rimontava subito parzialmente con le triple di Baugh e Salaun per mettere un po’ di pepe alla partita.

Un two and one di Bridges e un’entrata di Baugh che sverniciava la difesa dei Nets valevano  il -1 a 2:11 dalla fine, poi un’entrata con un tiro pessimo di Nick Smith era preda sotto la plancia avversaria da parte del granchio “Moose” Diabaté, abile a convertire in due punti il lancio della sfera del compagno e a completare il comeback: 103-102.

Le Retine non segnavano più benché su una rimessa laterale ottenuta dopo un misterioso time-out pare non richiesto dal coach dei nets, riuscivano a liberare Thomas che si imbucava in un corridoio centrale penetrando in area per tentare un comodo floater ma Bridges gli si parava incontro, lo circumnavigava sul lato andando a trovare in salto una stoppata pulitissima e fondamentale per conservare la vittoria.

Il resto lo facevano Nick Smith Jr. che chiudeva il parziale finale da 12-0 pro Charlotte e il tentativo da metà campo di Watford sulla sirena che faceva tremare Charlotte ma il ferro diceva di no e gli Hornets potevano finalmente tornare a festeggiare dopo lungo tempo visto che l’ultima vittoria risaliva a quella corsara in quel della L.A. gialloviola.

Nel secondo tempo gli Hornets hanno superato i Nets di 18 punti.

Conclusioni Nets: dopo il loro crollo tardivo, la serie di sconfitte dei Nets potrebbe durare a lungo. Le prossime due partite saranno contro i Lakers e i Cavaliers, con un incontro contro Boston sabato prossimo.

Conclusioni Hornets: Coach Charles Lee ha schierato una pletora di giovani (non c’era nemmeno Seth Curry) arricchita dal comandante Bridges e da qualche minuto di esperienza per Gibson, altro veterano.

Momento chiave: Cam Thomas è entrato in area per un tiro corto che avrebbe potuto riportare molto probabilmente i Nets in vantaggio con 4,7 secondi rimasti ma Bridges ha bloccato il tiro.

Statistica chiave: Russell ha segnato 15 punti nel quarto quarto, ma il resto dei Nets ha totalizzato solo due canestri e cinque punti…

Per Charlotte, nonostante il 2-10 nella statistica stoppate, che potrebbe far pensare ad un dominio dei lunghi degli ospiti, sono stati fondamentali i rimbalzi con un 50-37 e un 34-9 nei punti da second chance e anche il 54-40 dei punti ottenuti nel pitturato parla chiaro così come la giocata decisiva offensiva di Diabaté, il quale ha catturato ben 10 rimbalzi offensivi sui 15 totali per andare in doppia doppia con 16 punti, aggiungendo 2 assist e 1 rubata in 36:31, partendo da starting five, è stato fondamentale.

Voti: Bridges e Diabaté 7, Moore Jr. e Salaun 6,5, Baugh, N. Smith Jr., Gibson e Flynn 6, Green e Jeffries 5.

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