Gli Charlotte Hornets probabilmente avevano bisogno di volti nuovi.
Dal Draft NBA 2025 sono uscite, per la prima volta nella storia della franchigia del North Carolina ben quattro scelte.
Non tutti saranno ovviamente inseriti massicciamente in rotazione ma presumibilmente qualcuno andrà a far gavetta agli Swarm, franchigia gemella.
Così Kon Knueppel (n. 4 assoluto), Liam McNeeley (n. 29), Sion James (n. 33) e Ryan Kalkbrenner (n. 34) hanno mostrato le maglie della loro nuova squadra dopo la conferenza stampa tenutasi venerdì pomeriggio a South End.
Ogni giocatore porta con sé un bagaglio di abilità unico che la squadra spera possa contribuire a migliorare rispetto alla stagione da 63 sconfitte dello scorso anno.
Knueppel (ala piccola di Duke nata il 3 agosto 2005), nome emerso negli ultimi giorni pre-Draft, è stato preferito ad Ace Bailey, finito poi ai Jazz.
Kon porta con sé buone doti per l’attacco ma molti analisti lo vedono ancora lacunoso in difesa, tuttavia, il 40,6% nel tiro da tre punti ottenuto la scorsa annata con i Diavoli Blu potrebbe aver convinto la dirigenza Hornets a dargli fiducia.
Denominatore comune, infatti, soprattutto nelle prime tre scelte, è la capacità di tiro.
Knueppel è stato acclamato come il miglior tiratore da tre punti di questo draft, mentre McNeeley e James hanno entrambi dimostrato una certa abilità anche oltre l’arco.
La filosofia dell’allenatore Charles Lee è sempre orientata quindi alla visione bostoniana da titolo (quando era assistente allenatore) poiché esso afferma che questo apre molte opportunità in attacco per questa squadra…
“È estremamente entusiasmante”, ha detto Lee. “Siamo migliorati moltissimo sotto molti aspetti… stiamo aggiungendo un po’ di tiro, un po’ di QI… il playbook si amplia notevolmente man mano che continuano a crescere”.
Lee ha anche sottolineato un’altra caratteristica chiave che questa squadra vede in tutti e quattro i giocatori scelti al draft.
“La cosa più importante che aggiungeranno al nostro gruppo è la competitività”, ha detto Lee.
“Il duro lavoro, la consapevolezza che non verrà loro regalato nulla fin dal primo giorno. Dovranno guadagnarselo, dovranno lavorare sodo. Sono determinati a farlo”.
Liam McNeeley e Ryan Kalkbrenner hanno giocato rispettivamente a UConn e Creighton, il primo è nato il 10 ottobre 2005 ed è un’altra ala piccola di 201 cm, il secondo è nato il 17 gennaio 2002 e potrebbe spiccare per le sue caratteristiche difensive.
A Charlotte è dal 2021-22 che non si registra una stagione vincente e i playoff mancano da 9 anni, dal 2016.
Sicuramente da soli non andranno lontano ed è per questo che gli Hornets stanno smuovendo il roster.
Cosa sia rimasto della mentalità tenace degli Hornets 1.0 è difficile dirlo, qualcuno ha definito la leadership di Ball come tossica, Miles Bridges ha avuto i problemi che tutti sappiamo anche se sul parquet spesso si è dimostrato uno di quelli più duri a morire ma da solo non ha potuto bastare.
Quanto tutte le sconfitte degli ultimi tre anni possano avere inciso sul morale dei giocatori che li hanno attraversati è difficile dirsi, è qualcosa che li tocca più o meno a livello personale.
E’ una questione però che la dirigenza non dovrebbe ignorare oltre agli aspetti contrattuali e tecnici/atletici.
La prima operazione comunque è stata, appunto, quella di mandare a Phoenix, il buon centrone Mark Williams con il quale ormai il rapporto era divenuto strano se non deteriorato in termini di fiducia dopo lo scambio mancato con i Lakers, in cambio è rientrato Vasa Micic, il quale probabilmente tornerà a giocare in Europa o Israele (contatti con Tel Aviv), oppure troverà un altro team NBA, più una prima scelta 2029 più uno scambio di scelte al secondo giro per il prossimo anno nella quale la più favorevole andrà alla squadra dell’Arizona.
La seconda mossa è stata quella di smantellare il reparto centri, con Gibson ormai prossimo al ritiro (rimarrà probabilmente Diabaté, gran cuore ma diversi limiti) privandosi di Jusuf Nurkic che torna a giocare ad Ovest, questa volta a Salt Lake City con i Jazz.
Il bosniaco ha visto Charlotte solo per qualche mese ma francamente, nonostante dei buoni fondamentali, non ha lasciato il segno, troppo lento e poco atletico così Charlotte è riuscita a portare a casa, oltre ad una seconda scelta 2030, Collin Sexton, 18,4 punti la scorsa stagione…
Per Charlotte si tratta di un bel colpo, l’ex Cavs e Jazz al momento parrebbe essere il secondo di LaMelo con Tre Mann che potrebbe rimanere o partire non avendo un contratto garantito per il 2025/26, come Gibson e Seth Curry, per il quale spero Charlotte spenda qualcosa per rinnovarlo.
L’idea, oltre ad avere un giocatore d’esperienza affermato che aumenterà i punti nella casella di Charlotte e potrà sopperire alle eventuali assenze del n° 1 di Charlotte, potrebbe anche quella di portare un po’ più di imprevedibile small ball in certi moment ma non è da escludere che i pezzi da 90 come LaMelo Ball e Miles Bridges possano anche partire, circondati da qualche spinta e rumor anche se Peterson, il GM, butta acqua sul fuoco dicendo che non ha alcuna intenzione di fare nulla di drastico per cambiare le cose.
“Non credo”, ha detto Peterson. “Al momento, no. Ma ripeto, devo sempre essere strategico e valutare ogni aspetto, quindi, se mi capita qualcosa, devo prenderla in considerazione”.
Servono veterani, giocatori dinamici e “buoni”… cosa accadrà difficile a dirsi, i fan di Charlotte sperano di vivere finalmente un’annata felice dopo tante stagioni tormentate da infortuni, scelte terribili, problemi assortiti e risultati orrendi anche se personalmente sono scettico, eppur qualcosa si sta muovendo…
L’estate è giovane ma i giocatori scelti al draft da Charlotte scenderanno sul parquet nella NBA Summer League il mese prossimo a Las Vegas.
Charlotte giocherà l’11 luglio proprio contro Utah, il 12 luglio contro Philadelphia, il 14 luglio Vs Dallas mentre l’ultima avversaria sarà San Antonio il 17 luglio.