Game 19: Charlotte Hornets @ Chicago Bulls 100-111

Gordon Hayward, 27 punti, non basta a Charlotte.

Cuore dell’articolo da ESPN:

CHICAGO – DeMar DeRozan ha segnato 29 punti e i Chicago Bulls hanno ottenuto una vittoria sui rimaneggiati Charlotte Hornets 111-100 per la loro terza vittoria consecutiva. Nikola Vucevic ha segnato 20 e catturato 11 rimbalzi mentre Coby White ha aggiunto 19 punti per Chicago.

Gordon Hayward ha segnato 27 punti e Terry Rozier 25 per gli Hornets che hanno perso due partite consecutive e quattro sulle ultime cinque.

Partita senza molto da dire per Charlotte con i Bulls abili a portare il vantaggio in doppia cifra per la prima volta con un parziale di 16-3 a metà del secondo quarto anche se Charlotte ha chiuso il tempo con un parziale di 15-3 portandosi sotto di 4 (44-48) all’intervallo.

Chicago ha preso il controllo nei primi sei minuti del secondo tempo mantenendo gli Hornets a solo un paio di canestri.

La partita è stata chiusa da un parziale di 4-19 coronato da White con una tripla che ha dato ai Bulls un vantaggio di 19 punti (48-67) a metà del terzo quarto.

Charlotte non si è mai avvicinata sotto gli otto punti per tutto il resto della serata.

La guardia degli Hornets LaMelo Ball (distorsione alla caviglia destra) ha saltato la sua quarta partita consecutiva e la squadra è scesa sul parquet anche senza il proprio centro titolare Mark Williams fermato da una contusione alla schiena.

Charlotte, in difficoltà a rimbalzo e in percentuale triple, ha utilizzato solo tre giocatori dalla panchina.

Ish Smith, uno dei tre giocatori fatti uscire dalla panchina da Clifford.

La guardia di Chicago Zach LaVine ha saltato la sua terza partita consecutiva a causa di un infortunio al piede destro.

 

 

Questo articolo è stato pubblicato in Games da igor . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.