Game 17: Charlotte Hornets @ Brooklyn Nets 129-128

Un super Rozier trascina i rimaneggiati Hornets a una quasi insperata vittoria.

Cuore dell’articolo da ESPN:

NEW YORK — Terry Rozier ha messo a segno 37 punti e smistato 13 assist compreso un fade-away uno contro uno a 39.5 per dare il 129-126 agli uomini di Clifford, così i rimaneggiati Charlotte Hornets hanno battuto in trasferta Brooklyn Nets 129-128.

Bridges ha aggiunto 23 punti, Gordon Hayward ne ha messi 22 e Mark Williams ha fatto registrare una doppia doppia da 12 punti e 12 rimbalzi.

Gli Hornets hanno rotto la loro serie di due sconfitte consecutive nonostante abbiano giocato senza la guardia stellare LaMelo Ball e la scelta numero 2 Brandon Miller infliggendo ai Nets uno stop dopo 3 W.

Guidata da Hayward, che ha segnato 10 dei suoi 14 punti del primo tempo nel secondo quarto, Charlotte è stata in vantaggio di ben sette punti e ha preso un vantaggio di due punti nell’intervallo.

Per i locali Cam Thomas ha segnato 26 punti al suo ritorno da una distorsione alla caviglia e Mikal Bridges ha segnato 22 punti e catturato 9 rimbalzi.

Cam Johnson ha mancato una tripla della possibile vittoria per Brooklyn.

Le squadre hanno realizzato un 98 su 196 field goal ma gli Hornets hanno tirato con il 58,3% da 3 punti, guidati da Rozier (7 su 9) e Bryce McGowens (4 su 5 da titolare), che hanno stabilito un record in carriera per 3 punti.

Charlotte ha superato Brooklyn 27-22 nel quarto decisivo.

I Nets hanno tirato con il 58,3% nel primo tempo nonostante abbiano mancato i primi cinque tentativi.

Hanno realizzato 28 punti su 43 (65,1%) per chiudere il primo tempo dopo un inizio lento, guidati dai 17 punti di Thomas nel primo tempo nella sua prima azione dopo aver saltato le ultime nove partite.

Charlotte ha stabilito il record della stagione con 42 punti nel secondo quarto e ha realizzato 11 delle 19 triple nel primo tempo.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.