Game 38: Charlotte Hornets @ New Orleans Pelicans 112-132

NEW ORLEANS, LA – JANUARY 17: Zion Williamson #1 of the New Orleans Pelicans dribbles the ball during the game against the Charlotte Hornets on January 17, 2024 at the Smoothie King Center in New Orleans, Louisiana. Copyright 2024 NBAE (Photo by Layne Murdoch Jr./NBAE via Getty Images)

Cuore dell’articolo da ESPN:

Ingram ottiene una tripla doppia, i Pelicans stabiliscono il record di franchigia da 3 punti con 25 realizzazioni nella vittoria per 132-112 sugli Hornets.

NEW ORLEANS — Brandon Ingram ha messo in evidenza una prestazione da 28 punti con sette triple, la migliore in carriera condita da 10 rimbalzi e 10 assist, e i New Orleans Pelicans.

È stata la terza tripla doppia in carriera per Ingram che ha ricevuto una standing ovation mentre usciva definitivamente dal gioco nei minuti finali.

CJ McCollum ha segnato 22 punti e ha colpito quattro volte dalla profondità.

La guardia esordiente Jordan Hawkins ha realizzato sei 3 punti e ha chiuso con 21 punti per New Orleans, mentre Trey Murphy III ne ha mandati a bersaglio cinque per 18 punti totali.

LaMelo Ball ha segnato 29 punti e Terry Rozier ne ha aggiunti 25 per Charlotte, che è stata in svantaggio per gran parte della partita e dei 24 nel secondo tempo.

Nick Richards ha aggiunto 10 punti e 12 rimbalzi per gli Hornets in difficoltà, che hanno perso sei partite consecutive e 17 sulle ultime 18.

I Pelicans hanno segnato i primi sei 3 punti e nove dei primi 11 tentativi effettuati costruendo un vantaggio di 17 punti nel primo tempo.

New Orleans ha anche utilizzato 16 assist nel primo quarto…

Charlotte si è ripresa brevemente riavvicinandosi sino al 61-66 (grazie ad alcuni ottimi canestri di Ball e Rozier) all’intervallo prima che New Orleans si allontanasse nuovamente nel terzo quarto, quando Ingram è riuscito a mettere insieme 14 punti.

Zion Williamson ha segnato 13 punti e girato 9 assist per New Orleans, che ha concluso con 32 assist su 44 field goal.

Per Charlotte non resta che continuare a giocare (difendendo meglio di così) con la prossima partita casalinga contro San Antonio che sulla carta – Wemby a parte, da vedere se giocherà o no per via delle scelte di Pop dopo il suo infortunio alla caviglia – è più abbordabile della trasferta appena persa.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.