Game 42: Charlotte Hornets @ Detroit Pistons 106-113

Ecco “lo starter” Cody Martin impegnato in mezzo la difesa di Detroit.

DETROIT (AP) – Bojan Bogdanovic ha segnato 34 punti e la schiacciata di Jalen Duren all’ultimo minuto ha siglato un parziale finale da 10-2 pro Pistons, aiutando Detroit Pistons a vincere sul filo 113-106 contro gli Charlotte Hornets orfani ormai di Terry Rozier.

Bogdanovic ha colpito un game-tying 3-pointer dalla sinistra con 1:46 sul cronometro.

Duren finito con 14 punti e 8 rimbalzi, e Alec Burks ha segnato 15 per Detroit che ha riscattato una striscia negativa di tre partite e ha vinto per la terza volta nelle ultime 41 partite.

Brandon Miller ha guidato la pattuglia degli esuli di Charlotte con 23 punti mentre Nick Richards ha aggiunto 21 punti e 10 rimbalzi.

LaMelo Ball ha segnato 17 punti ma è andato solo con un 6/21 al tiro compreso un pessimo 1/8 da 3 punti

Gli Hornets hanno fatto la loro prima uscita senza Rozier dallo scambio che l’ha visto incrociarsi con con Kyle Lowry e una scelta del draft 2027 o 2028 provenienti da Miami. Rozier aveva guidato la squadra in punti e assist.

Tornando al match, Monte Morris, facendo il suo debutto stagionale dopo un infortunio al quadricipite ha guidato i locali con un parziale da 10-0 che ha portato Detroit sopra (68-76) a metà del terzo quarto ma Miller ha segnato nove punti in una run da 17-5 che ha restituito a Charlotte il vantaggio.

Partita in bilico con P.J. Washington da tre punti a segno per un vantaggio di 3, 92-89, alla fine del quarto ma Charlotte ha mancato le prime quattro occasioni dell’ultimo quarto, inclusi tre di Ball.

Ciò ha permesso ai Pistons di costruire un vantaggio di cinque punti prima di non riuscire più a capitalizzare nulla sui nove possessi consecutivi.

Una schiacciata di Richards (career-high) ha dato agli Hornets un vantaggio di 102-100 con 3:43 e un’altra volante ha aumentato il vantaggio della squadra di Clifford sino al 106-103 con 2:02 da giocare.

Il finale però non è stato per nulla clutch e Bogdanovic ha risposto con un 3 punti sfruttando le incertezze difensive di Charlotte, un canestro di Duren ha poi mandato Detroit sul +2 (106-108) con 1:12 rimanenti.

La schiacciata di Duren con 37 secondi rimasti ha praticamente quasi chiuso i giochi: 106-110 e alla fine Charlotte non è riuscita a sterzare come a Minneapolis con una palla persa ed un canestro annullato a Ball.

Gli Hornets sterzano al giro di boa in attesa di vedere chi e cosa riusciranno a smantellare (visto che Kupchak ha detto che Charlotte rimarrà attiva su questo fronte) e viste le attuali possibilità – in attesa (si spera) di avere una squadra nuova e più forte dall’estate – molte delle prossime 40 partite finali saranno immagino da letargo o ibernazione…

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.