Gli Charlotte Hornets sono stati matematicamente attualmente eliminati dalla corsa ai playoff con un record di 18-54 nella Eastern Conference occupando la tredicesima posizione quando mancano 9 partite al termine di questa travagliata stagione.
La squadra ha recentemente annunciato che il playmaker All-Star LaMelo Ball sarà assente per il resto della stagione mentre continua a riprendersi da un infortunio alla caviglia.
L’ultima uscita di Ball risale alla sfida persa nettamente il 26 gennaio contro gli Houston Rockets secondo Shams Charania di The Athletic and Stadium.
Ball sta continuando la riabilitazione e le sue cifre medie per il 2023/24 sarebbero di: 23,9 punti, 5,1 rimbalzi e 8,0 assist in 22 partite, ottima media punti ma scarsissima presenza.
Adrian Wojnarowski, insider NBA senior di ESPN, aveva anche condiviso: “La guardia dei Charlotte Hornets LaMelo Ball – che ha saltato 29 partite consecutive per un infortunio alla caviglia – rimarrà fuori per le ultime due settimane della stagione, dice la squadra”.
Ora che il nuovo gruppo dirigenziale sta decidendo il da farsi e Ball non sembra essere parte cedibile, ci si augura che su di lui venga fatta un’attenta e accurata valutazione poiché, firmando un’estensione massima dopo i cinque anni da rookie con la squadra, i Calabroni non si possono permettere di avere un giocatore a mezzo servizio.
Ball ha giocato e mancato rispettivamente nelle sue prime 4 stagioni NBA:
2020/21: 51 31
2021/22: 75 7
2022/23: 36 46
2023/24: 22 60
per un totale di 328 ipotetiche partite possibili, di cui giocate 184, mancate 144, un po’ troppo per una squadra come Charlotte che attualmente non ha molto altro su cui contare…
I nuovi proprietari hanno promesso di portare Charlotte in pochi anni ai vertici ma per ora sono parole mentre le classifiche strizzano l’occhio ad un possibile e volontario tanking da parte di Charlotte per aumentare le possibilità di andare a recuperare un’altra delle prime scelte future al prossimo Draft giacché, se Detroit e Washington difficilmente supereranno i Calabroni, San Antonio e Portland sono in linea con gli Hornets…
Certamente i fan si augurano che da qui alla fine, anche viste le prossime 6 sfide casalinghe, si possa giungere almeno a 20/21 vittorie ma in questa fase le squadre che non hanno più nulla da chiedere mirano a non vincere a tutti i costi, in quest’ottica, chiaramente non si rischia Ball, il cui valore è indubbio al contrario delle sue reali condizioni fisiche, salute che affligge anche il centro titolare Mark Williams, ormai dato fuori sino al primo ottobre…