Game 33: Charlotte Hornets @ Los Angeles Lakers 134-130

Hayward e il canestro vincente in goaltending a Los Angeles.

In una partita dal sapore di playground o da videogame livello “easy”con difese non propriamente rocciose (vedi anche l’assenza di Anthony Davis per i padroni di casa), gli Hornets andavano a giocarsela dopo essere stati surclassati dai Clippers su un campo tutto esaurito (per LAL non accadeva dal 6 novembre).

Charlotte finiva ancora sotto il primo quarto ma a breve distanza per poter ricucire il divario (4 punti, 27-31) e lo faceva subito partendo forte nella seconda frazione: tripla di Ball, two and one di Oubre Jr. prima e Richards poi, un 9-0 che ribaltava il risultato.

Dopo un canestro LAL, Oubre metteva dentro due punti e sulla rimessa McDaniels scippava subito il pallone realizzando facilmente a 9:03, sorprendendo anche le telecamere.

Il coach dei Lakers, Ham, andava in time-out immediatamente e LAL riusciva a ridurre lo scarto a due punti con una tripla di Schröder più tardi per riavvicinarsi nell’elastico sfruttando il momento emozionale tra Reaves ed il pubblico che completava una giocata da 4 punti.

Gli Hornets rimanevano sempre avanti sino all’1/2 di Westbrook dalla lunetta per il 60-60 per poi andare sotto con altri due punti dello stesso Russ (62-64), Maledon però scavalcava da tripla segnando in totale 5 punti finali per gli Hornets che valevano l’equilibrio perfetto (67-67) all’intervallo.

La tripla rimbalzante di Hayward e quella di Rozier in avvio di ripresa facevano riprendere il feeling con la vittoria degli Hornets che colpivano nuovamente con Rozier e LaMelo da oltre l’arco.

Lo scarto arrivava a 16 punti a 6:19 quando Rozier si esaltava nuovamente infilando un altro dardo nel bersaglio (88-72).

Rimanevano 10 punti di vantaggio alla squadra del North Carolina (97-87) a fine quarto grazie ad un appoggio del n°3 teal.

McDaniels rubava un pallone e chiudeva in alley-oop servito da Ball mentre in difesa Richards bloccava il numero 31 LAL ma ricadeva male girando la caviglia destra.

Il giamaicano doveva uscire ma a 9:24 era Oubre Jr. a valorizzare la bench, tiro da tre perfetto su un doppio mancato intervento di James (106-94).

Partiva un altro elastico con i Lakers a tornare nel finale ogni tanto ad un possesso singolo da tre punti ma delle difese non impenetrabili procrastinavano il finale emozionante.

P.J. Washington rollava sull’assist di Ball andando a schiacciare ad una mano resistendo al corpo di Lonnie Walker: 117-111.

Altra runner dunk di P.J. Washington seguita dauna tripla di Rozier dal corner destro: 124-116 e il deep 3 di Ball a 1.33 per Charlotte valevano il 129-123.

James (34 punti totali) nel finale metteva lo zampino (tra assist e punti) su 11 punti Lakers pareggiando anche a 42 secondi dalla fine a quota 130.

Il disastro sembrava materializzarsi quando Ball commetteva un TO e la transizione dei Lakers sembrava poter essere vincente ma si autosmaterializzava con una incredibile palla persa a pochi passi dal canestro per confusione nonostante la superiorità numerica così finiva che Hayward riuscisse ad agguantare un rimbalzo offensivo e a far toccare al vetro la palla prima che James riuscisse a respingerla a 6 secondi dalla fine: 132-130.

Sulla rimessa Lakers, James perdeva una scarpa in corsa ma in torsione serviva Schroeder che liberissimo nell’angolo sinistro graziava gli Hornets fallendo la tripla del sorpasso/vittoria.

A 4 decimi P.J. Washington puntellava la sua prestazione infilando i due liberi del 134-130 finale facendo respirare i Calabroni e regalando un buon Natale ai fan.

P.J. Washington ha segnato 24 punti mentre LaMelo Ball ne ha messi 23 punti come Terry Rozier. Austin Reaves ha segnato 20 punti e Russell Westbrook ne ha messi 17 per Los Angeles che ha trovato in Thomas Bryant (sostituto di A. Davis) altri 8 punti e 13 rimbalzi prima di lasciare il campo con 3:16 da giocare tenendosi la spalla destra dopo una mannaiata di Plumlee non rilevata anche se dall’altra parte ci sono state discrasie su chiamate simili non rilevate ma dell’arbitraggio a parte qualche solito errore non ci si può lamentare.

Per LaMelo Ball altra prestazione sopra le righe ottenuta nella “ua” Los Angeles.

Tra i fattori che più hanno aiutato Charlotte, a parte il 5-1 anomalo nelle stoppate, l’11-5 nelle rubate con un 29-10 finale nei fast break (sul 73-67 i punti da TO erano 20-2…) ma anche il 62-50 tracciato dai punti in area pitturata ha inciso.

Non è servito a LAL il 38-53 prodotto dalla propria panchina né il 39,0% di Charlotte contro il 43,2% da tre punti del team Ham.

Nota a Margine che mi piace poco:

Il free agent Miles Bridges ha assistito alla partita a bordo campo e pare che gli Hornets stiano cercando un nuovo accordo con Miles che dovrebbe comunque scontare una lunga sospensione una volta rifirmato da un team.

Che sia strategica a favore di Miles per riabilitarlo al gioco o gli Hornets credano in lui anche perché potrebbe essere più comodo riaffidarsi a lui, è bene sappiano che la testa del giocatore non pare essere cambiata.

Senza essere moralisti perché merita di riabilitarsi, Miles dovrebbe rendersi conto della gravità di ciò che ha fatto alla sua compagna e ai figli in primis e tornare a comportarsi seriamente dopo un’estate assurda che sta ancora penalizzando pesantemente tutto l’ambiente purple & teal.

“Sì, non commenteremo questo in questo momento”, ha detto Clifford quando gli è stato chiesto prima della partita una doxa su Miles.