Ball out & standing

Per Ball la stagione sembra essere ufficialmente conclusa.

Gli Charlotte Hornets sono stati matematicamente attualmente eliminati dalla corsa ai playoff con un record di 18-54 nella Eastern Conference occupando la tredicesima posizione quando mancano 9 partite al termine di questa travagliata stagione.
La squadra ha recentemente annunciato che il playmaker All-Star LaMelo Ball sarà assente per il resto della stagione mentre continua a riprendersi da un infortunio alla caviglia.
L’ultima uscita di Ball risale alla sfida persa nettamente il 26 gennaio contro gli Houston Rockets secondo Shams Charania di The Athletic and Stadium.
Ball sta continuando la riabilitazione e le sue cifre medie per il 2023/24 sarebbero di: 23,9 punti, 5,1 rimbalzi e 8,0 assist in 22 partite, ottima media punti ma scarsissima presenza.
Adrian Wojnarowski, insider NBA senior di ESPN, aveva anche condiviso: “La guardia dei Charlotte Hornets LaMelo Ball – che ha saltato 29 partite consecutive per un infortunio alla caviglia – rimarrà fuori per le ultime due settimane della stagione, dice la squadra”.
Ora che il nuovo gruppo dirigenziale sta decidendo il da farsi e Ball non sembra essere parte cedibile, ci si augura che su di lui venga fatta un’attenta e accurata valutazione poiché, firmando un’estensione massima dopo i cinque anni da rookie con la squadra, i Calabroni non si possono permettere di avere un giocatore a mezzo servizio.
Ball ha giocato e mancato rispettivamente nelle sue prime 4 stagioni NBA:
2020/21: 51               31
2021/22: 75                 7
2022/23: 36               46
2023/24: 22               60
per un totale di 328 ipotetiche partite possibili, di cui giocate 184, mancate 144, un po’ troppo per una squadra come Charlotte che attualmente non ha molto altro su cui contare…
I nuovi proprietari hanno promesso di portare Charlotte in pochi anni ai vertici ma per ora sono parole mentre le classifiche strizzano l’occhio ad un possibile e volontario tanking da parte di Charlotte per aumentare le possibilità di andare a recuperare un’altra delle prime scelte future al prossimo Draft giacché, se Detroit e Washington difficilmente supereranno i Calabroni, San Antonio e Portland sono in linea con gli Hornets…
Certamente i fan si augurano che da qui alla fine, anche viste le prossime 6 sfide casalinghe, si possa giungere almeno a 20/21 vittorie ma in questa fase le squadre che non hanno più nulla da chiedere mirano a non vincere a tutti i costi, in quest’ottica, chiaramente non si rischia Ball, il cui valore è indubbio al contrario delle sue reali condizioni fisiche, salute che affligge anche il centro titolare Mark Williams, ormai dato fuori sino al primo ottobre…

Gli Hornets tagliano 3 giocatori

Philadelphia 76ers v Charlotte Hornets

James Bouknight in panchina nell’era del fallimento di Charlotte. Philadelphia 76ers vs Charlotte Hornets / Jacob Kupferman/GettyImages

Gli Hornets sono in trasformazione.

Il cambio d’identità non è ancora finito, per liberarsi della vecchia ed infausta esuvia sarà necessario attendere l’estate.

Nessuno può sapere se gli Hornets hanno finalmente, faticosamente, gettato le basi per un futuro successo ma di certo l’immobilismo a Charlotte è finito e si sta cercando di arrivare ad un nuovo progetto sotto la spinta della nuova proprietà che ha comprato casa il giorno prima che il terremoto la buttasse giù…

Dopo l’invio di Hayward a Oklahoma City e P.J. Washington a Dallas con l’arrivo in controparte di Grant Williams, Seth Curry, Tre Mann, Dāvis Bertāns, Vasilije Micić (oltre ad una scelta del primo round del 2027 non top 2 e scelte del secondo round nel 2024 e 2025) gli Hornets hanno successivamente tagliato ciò che hanno ritenuto essere una zavorra da insuccesso.

Per il momento l’immobilismo di Charlotte è un retaggio del passato che potrebbe avere le ore contate e si chiama Kyle Lowry, sul quale pende un buyout ma i tre tagli di Charlotte al momento lo integrano pienamente nel roster.

Ish Smith, Frank Ntilikina e James Bouknight, per diversi motivi, sono stati tagliati da Charlotte.

Il primo perché, pur essendo natio di Charlotte, pare ormai aver appeso le scarpette al chiodo, non porta difesa, in attacco non ha il tiro da fuori e fatica anche ad entrare come un tempo avendo perso di velocità, i suoi assist non sono bastati a chiudere la stagione.

Ntilikina è stata una scommessa andata subito a rotoli con l’infortunio e nei brevi momenti visto sul parquet, se ci fosse stato Topo Gigio probabilmente avrebbe fatto meglio…

James Bouknight è l’ennesimo caso di giocatore con ottima esplosività ma poca difesa e soprattutto dagli atteggiamenti discutivibili in campo e fuori, per questo si è inimicato prima james Borrego e poi Steve Clifford che non so come valutino i suoi sforzi in allenamento ma di certo ha finito per non giocar mai e già era risaputa la notizia che non gli sarebbe stato rinnovato il contratto.

Gli Hornets risparmiano in generale, tagliano due contratti al minimo salariale e uno in rookie scale acquisendo due playmaker e una guardia tiratrice come Seth Curry.

L’ora del reset è arrivata, gli Hornets si stanno preparando strategicamente per un’offseason attiva, scaricando ora pezzi che potrebbero dare loro un ritorno decente. Ad eccezione di Grant Williams, nessuno dei contratti in essere ha pesanti conseguenze finanziarie significative oltre il 2024-25 (qualcuno è anche non garantito) e si sono sbarazzati di Hayward che ha perso il 41,3% delle partite disponibili durante la sua permanenza.

Ad un certo punto non importa nemmeno quanto sia stato efficace nel 58,6% delle partite in cui ha giocato per gli Hornets.

Gli Hornets pagavano profumatamente Hayward che non è riuscito nemmeno a metter piede sul parquet nelle partite più importanti degli Hornets mancando ai play-in contro Indiana nel 2021 e Atlanta nel 2022.

Questi fatti hanno fatto sì che anche i fan di Hayward si stancassero della situazione e ora nessuno lo rimpianga perché gli Hornets, squadra giovane, ha bisogno di qualche veterano per poter competere.

Grant Williams è il player più costoso, portando con sé tre anni e 40,8 milioni di dollari rimanenti rispetto ai due anni e 30 milioni di dollari rimasti nel patto di P.J. Washington ma Charlotte potrebbe avere comunque un piccolo asset da scambiare se in questo scorcio di stagione, il veterano giocatore, non dovesse funzionare.

Williams porta anche l’esperienza dei playoff a Charlotte, dopo aver giocato nella postseason per quattro anni con i Celtics prima di unirsi ai Mavericks.

L’aggiunta di Curry, oltre agli evidenti legami con la città e con i papà, analista per gli Hornets su Bally Sports Southeast, può darci un tiratore mefitico pronto ad essere innescato da Ball e compagni giacché molte squadre non danno molto credito sul perimetro a Charlotte, ora le cose potrebbero un po’ cambiare.

Il pezzo sottostante colorato in teal non è farina del mio sacco ma preso da “The Hive”, realizzato molto bene, serve ad addentrarci nel mondo dei nuovi giocatori:

DAVIS BERTANS:

La cosa migliore che Bertans ha da offrire a questo punto della sua carriera è un soprannome che Eric Collins adorerà assolutamente. È il Latvian Laser (Laser lettone). Il Laser ha visto il suo tempo di gioco ridursi quasi a zero mentre è passato dai Wizards ai Mavericks ai Thunder.

Può tirare a canestro bene ma questo punto della sua carriera, le sue altre carenze (leggi: praticamente tutto il resto) rendono difficile dargli un tempo di gioco costante.

Il suo contratto prevede un’opzione di risoluzione anticipata con soli 5,25 milioni di dollari garantiti la prossima stagione, quindi è più che probabile che verrà scambiato o rilasciato prima dell’inizio della prossima stagione.

VASILIJE MICIC:

Un altro nome divertente.

I Thunder hanno portato il 30enne dall’Anadolu Efes in Turchia per fornire un po’ di profondità da guardia dietro Shai Gilgeous-Alexander.

Alla fine non hanno avuto bisogno dei suoi servizi dato che Cason Wallace era un giocatore utilizzabile fin dall’inizio, quindi il suo tempo di gioco è stato limitato.

L’MVP dell’EuroLeague 2021 è stato un buon tiratore e un realizzatore molto efficiente durante la sua permanenza in Europa.

Era più un facilitatore a Oklahoma City e non ha mai trovato il suo equilibrio.

Gli Hornets sperano che possa tornare alla forma dei suoi giorni di gloria europei in una nuova situazione.

TRE MANN:

Il nome di Tre Mann si traduce (quasi direi io) letteralmente in “ragazzo che segna tre punti”.

Probabilmente ha il nome più accurato nella storia della NBA.

L’efficienza non ha ancora eguagliato il talento ma è pienamente in grado di diventare rovente da tre.

È uscito dalla rotazione a Oklahoma City in questa stagione data la profondità della guardia di cui sopra, ma è comunque un giocatore di talento.

Ha appena compiuto 23 anni, quindi ha ancora tempo per mettere tutto insieme.

Non è dissimile dal debuttante degli Hornets Nick Smith Jr..

Probabilmente non trascorreranno molto tempo in campo insieme ma è piuttosto divertente avere un paio di guardie scoppiettanti che aspettano dietro le quinte in panchina.

GRANT WILLIAMS:

Si diceva che gli Hornets fossero interessati al nativo di Charlottean quando era un free agent senza restrizioni la scorsa.

Williams ha la reputazione di essere un buon difensore e interviene immediatamente come il giocatore più fisico degli Hornets.

Se non altro, può dare il tono a una squadra che ne ha bisogno.

È diventato una buona minaccia “cattura e spara” e dovrebbe essere un ottimo collante per gli Hornets.

SETH CURRY:

I fan degli Hornets (e io) abbiamo chiesto a gran voce che gli Hornets portassero un Curry.

Il più vecchio è probabilmente piuttosto difficile da allontanare da Golden State ma il più giovane Curry porta ancora molto di ciò di cui hanno bisogno gli Hornets.

Ciò non considera nemmeno il fatto che sarà molto divertente sentire Dell Curry fare commenti totalmente imparziali su suo figlio, soprattutto se fa una bella giocata.

Curry ha visto i suoi minuti ridursi nelle ultime due stagioni.

Ha giocato con parsimonia in questa stagione ma può comunque essere un giocatore importante.

È un tiratore da 3 punti da 43,2% in carriera, il settimo miglior risultato nella storia della NBA e migliore di Stephen Curry.

È anche in grado di eseguire un attacco come playmaker anche se non è il portatore di palla migliore.

Avrà molta energia finché LaMelo sarà fuori e, si spera, fornirà un po’ di grinta in più agli Hornets (sotto la media) migliorando l’attacco da 3 punti.

Stanotte si va a Milwaukee al Fiserv Forum, Charlotte sarà cortissima perché a parte la tendinopatia di Ball, molti non saranno disponibili a causa della trade pending secondo la pagina infortuni NBA (vedi la tabella sottostante)

ma comunque su un 10-40 in classifica in una stagione che non ha nulla da chiedere se non qualche bella W di tanto in tanto, il buono è che si potrà aggiungere probabilmente un altro buon giocatore al prossimo Draft.

 

 

Game 37: Charlotte Hornets @ Miami Heat 87-104

Cuore dell’articolo da ESPN:

MIAMI — Bam Adebayo ha messo a segno 24 punti, preso 10 rimbalzi e smazzato sette assist, aiutando i Miami Heat a battere gli Charlotte Hornets 104-87.

Tyler Herro ha realizzato quattro triple e ha segnato 21 punti per Miami che non è mai stata in svantaggio.

Duncan Robinson ha segnato 19 punti e Jaime Jaquez Jr. ne ha segnati 15 prima di abbandonare all’inizio del secondo quarto a causa di uno stiramento all’inguine.

Gli Heat sono andati 11 su 25 da 3 punti mentre completavano una serie di quattro partite della serie di stagione regolare contro Charlotte.

Hanno anche vinto la 22esima partita consecutiva in casa contro gli avversari della Southeast Division.

“Questa era potenzialmente una partita trappola”, ha detto l’allenatore degli Heat Erik Spoelstra (che evidentemente non ha visto giocare di recente gli Hornets aggiungerei io che scrivo).

“Ho pensato che l’approccio fosse fantastico e tutto è stato generato, soprattutto nel primo tempo, dal nostro sforzo difensivo”.

Terry Rozier ha segnato 26 punti per Charlotte e LaMelo Ball ha contribuito con 21 punti, 10 rimbalzi e 5 assist.

Miles Bridges ha concluso con 20 punti.

Gli Hornets hanno perso cinque partite consecutive e 16 sulle ultime 17 giocate.

Gli Hornets hanno segnato 31 punti nel primo tempo – un minimo NBA per qualsiasi metà di questa stagione – e sono sotto di 21 punti all’intervallo.

Sono andati 1/18 da 3 punti e hanno commesso 10 palle perse nei primi due quarti.

Penso che la parte più importante di stasera sia che quando la palla non entra dobbiamo continuare a difendere. Quello che non abbiamo fatto nelle ultime tre partite è che non abbiamo difeso nemmeno lontanamente al livello in cui eravamo. Questo è ciò a cui dobbiamo tornare” ha detto coach Steve Clifford.

Ball, rientrato venerdì dopo un’assenza di 20 partite a causa di un infortunio alla caviglia destra, ha segnato 14 punti nel terzo periodo.

Il tiro di Ball con 6:06 rimanenti ha ridotto il deficit sino al 64-52 prima che Miami rispondesse con uno scatto di 13-5.

Charlotte ha perso le sue due partite precedenti per un totale di 61 punti.

Venerdì sera ha aperto una trasferta di tre partite con una sconfitta per 135-99 a San Antonio.

“Dobbiamo avere un buy-in migliore. È semplice”, ha detto l’attaccante degli Hornets P.J. Washington. “Stiamo facendo confusione con le coperture, non stiamo facendo la cosa giusta in attacco, abbiamo solo un sacco di pulizia da fare”.

Jaquez, che ha giocato tutte le partite della sua stagione da rookie, non viaggerà per la trasferta di due partite degli Heat che inizierà lunedì a Brooklyn.

Ha subito un infortunio simile prima dell’inizio della stagione, ma non pensa che questo sia così grave.

“La situazione ha iniziato lentamente a peggiorare nel corso della partita”, ha detto Jaquez.

“Non penso che sia così grave, ma stiamo esaminando con molta prevenzione in questo momento.”

La frustrazione per Ball si è vista nel secondo quarto quando, sdraiato sul parquet, ha afferrato Adebayo per una gamba mentre tentava di correre verso l’altra estremità del campo.

La star di Miami Jimmy Butler è stato messo da parte per un infortunio al piede destro. Ha saltato 11 delle ultime 12 partite della squadra e 15 in totale durante la stagione.

È sul punto di diventare non idoneo per l’esame del premio post-stagionale a causa delle regole di partecipazione della lega.

Lo scorso anno gli Heat hanno tenuto una cerimonia dell’intervallo per commemorare l’incoronazione di Dwyane Wade nella Basketball Hall of Fame.

Durante la cerimonia, il presidente degli Heat Pat Riley ha annunciato che l’anno prossimo una statua di Wade sarà svelata fuori dal Kaseya Center.

Nella prossima partita casalinga di venerdì, gli Heat ritireranno la maglia numero 40 di Udonis Haslem.

“Sono nato e cresciuto a Chicago, ma è qui che sono cresciuto”, ha detto Wade.

“Dai 21 ai 37 anni sono cresciuto qui. Molti dei miei fan sono cresciuti con me. Non c’è amore come l’amore di Miami, e ogni volta che torno qui lo sento.

Game 21: Charlotte Hornets Vs Miami Heat 114-116

Cuore dell’articolo da ESPN:

CHARLOTTE, Carolina del Nord  — Duncan Robinson ha segnato cinque triple per un totale di 24 punti, Kevin Love ha dato una grande spinta dalla panchina con 19 punti (proprio record stagionale) e i Miami Heat hanno superato – nonostante una grande partita di Terry Rozier – Charlotte 114-116.

Jimmy Butler ha aggiunto 23 punti e 8 assist mentre l’ex Caleb Martin ha messo a segno 20 punti e catturato 9 rimbalzi per Miami, che è entrata in campo dopo aver perso cinque game sugli ultimi sette.

Jaime Jaquez ha contribuito con 18 punti.

Rozier ha segnato 34 punti con otto triple per gli Hornets, ma non è riuscito nel finale nel miracolo con il suo tiro da metà campo sulla sirena finale che ha colpito il tabellone ed è rimbalzato via.

Robinson ha giocato bene fin dall’inizio, ansioso di riprendersi da una prestazione al tiro 0 su 7 nella sconfitta per 111-99 contro i Cleveland Cavaliers venerdì sera.

Ha terminato con un 8 su 14.

Martin su di lui: “Rende il flusso dell’attacco molto più semplice e ne sarò un beneficiario, mi piace quando gioca bene”.

Martin ha giocato 39 minuti, massimo della stagione e se ne è andato soddisfatto della sua migliore partita a Charlotte da quando ha lasciato gli Hornets dopo la stagione 2020-21.

Anche Love ha giocato bene, realizzando due grandi triple negli ultimi minuti del primo tempo e chiudendo 7/11 dal campo con quattro triple.

“Non posso parlare abbastanza di Kevin, della sua leadership e della sua presenza”, ha detto l’allenatore di Miami Erik Spoelstra.

“Ha quell’esperienza pluridecorata a livello di campionato. È fantastico per i nostri giovani, ma cavolo, è fantastico per Jimmy. Loro hanno una grande connessione e simmetria quando sono là fuori insieme”.

Miami ha condotto la maggior parte della partita e si è portata ad un vantaggio di 12 punti nel quarto periodo prima che gli Hornets tagliassero rapidamente lo svantaggio sino d un punto con 6:51 rimasti sul cronometro grazie alla settima tripla di Rozier della partita.

Ogni volta che gli Hornets tentavano di passare in vantaggio, gli Heat avevano una risposta: che si trattasse di una tripla di Kyle Lowry, di un putback di Love o di un drive di Robinson.

Tuttavia, gli Hornets non si sono arresi e il 3 punti di Rozier ha tagliato il vantaggio di di nuovo sino ai 3 punti (111-114) a 43 secondi dalla fine.

Dopo un tiro libero di Rozier, Martin ne ha realizzato uno su due dalla lunetta a :09.8 dalla fine, dando agli Hornets la possibilità di mandare la partita ai supplementari ma invece di permettere il tiro di Rozier Miami ha scelto di commetter fallo con :09.1 secondi. Roziwer ha infilato entrambi i tiri liberi.

Spoelstra ha detto che Butler ha spinto gli Heat a fare fallo su Rozier durante un timeout. “Abbiamo avuto un paio di partite negli ultimi quattro anni in cui siamo rimasti scottati per non averlo fatto”, ha detto Spoelstra”.

A quel punto preferiremmo vedere una partita con tiri liberi.

Charlotte ha commesso fallo su Butler dall’altra parte e lui ha effettuato due tiri liberi (1/2), lasciando la porta aperta agli Hornets per il pareggio o la vittoria ma Charlotte, ormai senza alcun timeout, ha dovuto rimettere dal fondo e il tiro di Rozier contrastato da tre difensori non ha avuto molte possibilità.

 

 

 

Game 11: Charlotte Hornets Vs Milwaukee Bucks 99-130

M. Williams in schiacciata.

CHARLOTTE, Carolina del Nord — Cuore dell’articolo da ESPN:

Damian Lillard ha segnato 27 punti, Malik Beasley ne ha aggiunti 20 e i Milwaukee Bucks hanno superato un LaMelo Ball 37 punti di LaMelo Ball che ha tentato di tenere in piedi gli Charlotte Hornets usciti sconfitti 99-130 alla fine.

Giannis Antetokounmpo ha messo a segno 16 punti, fornito 9 assist e smistato 8 rimbalzi per i Bucks che sono in striscia positiva da tre game.

Beasley ha segnato sei triple, Lillard cinque così i Bucks sono andati 22/45 da oltre l’arco e hanno superato gli Hornets 18-38 nell’ultimo quarto.

N. Richards in partita.

La vittoria di Milwaukee dà il via alla resa dei conti il 28 novembre a Miami contro gli Heat, l’unica altra squadra imbattuta nel Gruppo B Est in quella che potrebbe determinare chi avanzerà alla fase a eliminazione diretta.

Miles Bridges di Charlotte è apparso bene nella sua prima uscita NBA da 583 giorni or sono, segnando 17 punti con un su 6/13 in 33 minuti.

Bridges ha saltato tutta la scorsa stagione e ha scontato una sospensione di 10 partite all’inizio di quest’anno per il suo ruolo in un episodio di violenza domestica nel 2022. Bridges ha ricevuto un’ovazione quando è entrato in partita nel primo quarto e un applauso ancora più forte quando ha affondato il suo primo pullup jumper, aiutando gli Hornets a costruire un vantaggio di 13 punti nel primo tempo.

“Mi mancano questi fan e non sapevo cosa aspettarmi”, ha detto Bridges. “E gli manco. Quindi ero felice di andare là fuori e poter giocare”.

I Bucks hanno iniziato a staccarsi nel terzo quarto dopo una schiacciata con una mano sola di Lillard e un corner 3 di Beasley su un feed di Antetokounmpo.

Pochi minuti dopo Lillard ha segnato un 3 e Pat Connaughton anche facendo salire il vantaggio dei Cervi a 14 punti.

Gli Hornets hanno tagliato il vantaggio di Milwaukee sino a sei all’inizio del quarto ma i Bucks sono ripartiti da lì con un parziale di 17-2 e hanno costruito con una raffica di triple un vantaggio di 33 punti.

LaMelo Ball va a 37 punti superando ancora una volta quota 30.

Personalmente a me Bridges non manca poiché non ha capito la gravità di ciò che ha messo in atto fuori dal parquet.

J.T. Thor

Game 08: Charlotte Hornets @ Washington Wizards 124-117

WASHINGTON, DC – NOVEMBER 10: Gordon Hayward #20 of the Charlotte Hornets drives to the basket during the game against the Washington Wizards during the In-Season Tournament on November 10, 2023 at Capital One Arena in Washington, DC. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this Photograph, user is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement. Mandatory Copyright Notice: Copyright 2023 NBAE (Photo by Stephen Gosling/NBAE via Getty Images)

Articolo tratto da ESPN:

WASHINGTON —  Gordon Hayward ha segnato 27 punti, LaMelo Ball ne ha aggiunti 25 e gli Charlotte Hornets si sono scrollati di dosso le loro difficoltà nel tiro da 3 punti giusto in tempo per guadagnare una vittoria per 124-117 sui Washington Wizards venerdì (kinyobi, il giorno dell’oro in Giappone) sera.

Uno spesso scintillante rifinitore Mark Williams ha aggiunto 21 punti e 24 rimbalzi, record in carriera agli Hornets, i quali hanno esordito vincendo nell’NBA In-Season Tournament con una vittoria in trasferta nel Gruppo B dell’Est.

In particolare Williams ha catturato 15 rimbalzi offensivi, un record di franchigia.

“Quelle possibilità in più, quei beni in più si sono rivelati fondamentali”, ha detto Williams. Charlotte è entrata venerdì come la peggiore squadra della Eastern Conference da oltre l’arco.

Ball e Hayward (fantastico nel finale punto a punto) si sono ripresi però e Williams ha portato Charlotte a un vantaggio dominante di 67-36 sul vetro – un margine di più 31 che ha segnato un altro record della franchigia – per aiutare la partita ad essere punto a punto nel finale.

Dopo tre quarti nei quali i Maghi si sono progressivamente staccati, gli Hornets hanno eclissato i Wizards 36-20 nell’ultimo quarto.

Kyle Kuzma ha segnato 17 punti per Washington, non riuscendo a raggiungere i 20 per la prima volta in questa stagione.

Tyus Jones ne ha aggiunti 16 mentre i Wizards sono scesi sullo 0-2 nel Gruppo B.

Dopo aver iniziato la partita sotto 3-15 ed essere sotto fino a 16 nel secondo quarto, Charlotte ha risposto prendendo due brevi vantaggi nel terzo quarto prima di portarsi di nuovo in vantaggio quando il quarto 3 punti di Ball dalla fascia sinistra ha fatto registrare il 110-109 CHA con 4:24 rimasti sul cronometro.

La palla ha è finita ad hayward dalla top of the key per altri 3 pt. (113-111) prima che Hayward stesso trasformasse un gioco da tre punti dopo un fallo subito nel traffico dalle parti del cuore dell’area per allungare sul 116-111.

Gli Hornets hanno mancato poi tre tentativi ma Williams era lì per una schiacciata che ha messo un punto esclamativo sull’impennata finale di Charlotte.

“Abbiamo iniziato a fare alcuni parziali: “Melo ne ha fatti alcuni grandi lungo il tratt e poi abbiamo frenato qualche volta”.

Charlotte parte quindi 1-0 nell’In-Season Tournament in attesa di volare a New York, partita che – in questo caso, anche se i Knicks sono avversari del girone – non sarà valida per il torneo.