Game 6; Charlotte Hornets Vs Atlanta Hawks 122-119 (2 OT)

Il 7 novembre di 97 anni fa in Russia fu il giorno decisivo della rivoluzione d’ottobre (in realtà era novembre perché i russi utilizzavano il calendario gregoriano), una rivoluzione incerta e trascinata, come l’emozionante, bellissima e tosta partita di stasera.
I Calabroni (Hornets) che hanno nel nome Hornets una componente storica per rivendicare il prestigio ottenuto dai suoi abitanti durante la guerra d’indipendenza contro gli inglesi, decidono di entrare in simbiosi con i rivoluzionari russi per una serata, fermando il punteggio dei regolamentari proprio su uno strano 97 pari, facendo tornare a brillare la Stella di Lance Stephenson.
Hawks agli ordini di coach Budenholzer in tenuta blu con; Teague, Korver, Carroll, Millsap e Horford, per gli Hornets (in bianco) Clifford schiera titolari; Walker, Stephenson, Kidd-Gilchrist, Williams, Jefferson.
L’avvio dei Falchi è bruciante, difesa forte e attacco veloce, i ragazzi di coach Clifford rimangono storditi.
A 8:54 una penetrazione del playamker degli Hawks Teague dava il 2-11 di vantaggio agli ospiti. Clifford correva ai ripari e chiamava un time-out.
Stephenson risponde bene, prima sfruttando i movimenti della squadra, poteva servire un passaggio schiacciato per due pt. di Jefferson e poi andando personalmente ad ottenere altri 2 punti preziosi con un aggressivo sottomano a 8:09. Carroll però trovava il bersaglio da 3 pt. e si andava sul 6-16 a 7:01.
Williams andava poi su un’azione difensiva a rubare un pallone che in attacco veniva trasformato da MKG che con un taglio nel cuore dell’area riceveva un passaggio orizzontale da sinistra e segnava un bel canestro. Seguivano altre due belle azioni dei Calabroni, la prima personale di Jefferson; Under & In con canestro, poi Stephenson si prendeva l’area, penetrava oltre il tabellone e scaricava al volo sulla line di fondo per Hairston piazzato da 3 pt. sulla sinistra quasi in parallelo.

Al Jefferson e il suo micidiale tiro. Antic può solo sperare che la palla a spicchi non entri...

Al Jefferson e il suo micidiale tiro. Antic può solo sperare che la palla a spicchi non entri…

Tiro del rookie, 3 pt. più fallo subito per un tocco sul ginocchio da parte di Carroll. Azione da 4 punti e 15-18.
Jefferson doveva uscire e gli Hawks andavano a +5, Neal però sfruttando l’aggressività esagerata degli Hawks riusciva ad ottenere due giri in lunetta convertiti con 3 punti ai quali se ne aggiungevano altri due con un bel tiro sparato lungo da due dall’angolo destro mentre era marcato da due giocatori.
Korver però rispondeva a 46 secondi da 3 punti con un altrettanto bel tiro e faceva 20-27.
Nel secondo quarto Zeller partiva bene fintando e facendo saltare Scott per canestro di un riavvicinamento a -3. Neal a 9:30 da tre trovava il pareggio e Roberts imbeccava Stephenson per il sorpasso 31-29. Carroll metteva la bomba e contro sorpassava. Jefferson successivamente si girava battendo l’anticipo di Korver e il cronometro trovando altri due punti. E’ sempre Jefferson con uno spin-move velocissimo a battere la difesa di Horford andando sulla linea di fondo e raccogliendo altri due punti per i nostri.
Horford però rispondeva con 4 punti, mentre il punteggio tornava in parità sul 40 con un jumper molto plastico di MKG a 3:38.
Kemba Walker s’inventava un gran canestro in entrata a 3:24. Hornets che allungavano sul +5 quando Lance conquistava il pitturato, realizzava due punti più libero addizionale.
Teague però, velocissimo, batteva due volte in velocità Walker e gli Hawks tornavano sotto a -1. Il finale di quarto vedeva andare avanti Atlanta 47-50.
Dopo l’intervallo, Jefferson, forse zuccherato da un thè, trovava un tiro dolcissimo per il 52-54 a 9:41, MKG più tardi sgusciava in mezzo al traffico del pitturato di Atlanta mettendo a referto due difficili punti.
Hornets sul 61-56 con un libero di Jefferson (1/2), mentre in difesa Antic veniva spazzato via da un mega blocco di Kidd-Gilchrist.
Era però sempre Korver a dar fastidio dalla distanza con 3 punti che riportavano la parità a quota 61.
Zeller in questa fase aveva problemi a contenere Millsap ma si rifaceva poco dopo con una stoppona su Teague in entrata.
La partita sembrava girare a favore degli ospiti dopo una schiacciata di Sefoloosha e un offensive foul chiamato contro Hairston. Time-out necessario chiamato dagli Hornets ma Scott addirittura trovava per Atlanta 3 punti che segnavano il +9 (67-76) per i georgiani d’America. Neal a 5 sec. Dalla fine del periodo bombardava da 3 pt. e la frazione si chiudeva sul 70-78.
Si entrava così nel quarto quarto, ma non ultimo giocato… Neal ancora ci dava dentro rispolverando la tripla ma Atlanta con Schroder andava ancora a ridistanziare gli Hornets che trovavano la forza di reagire con un fade-away di MKG e un canestro di Jefferson su fulmineo assist di Stephenson. 77-80. Zeller con una finta di passaggio a destra e tiro dava il -1 ai padroni di casa.
Grande difesa di Zeller in questo periodo, poi però, gli Hawks rimettevano la marcia alta e andavano sull’83-89 con Millsap da 3 dall’angolo destro. Jefferson e Walker si rifacevano vivi ed era ancora -1, 94-95.
Nel finale Jefferson andava in lunetta a 19 secondi dalla fine, era ½ e la gara si arrestava sul 97 pari.
Millsap non riusciva a segnare per Atlanta e si andava al supplementare, il quale iniziava benissimo con un passaggio restituito da Jefferson per l’entrata di lance che andava a canestro subendo fallo. Il piantagrane Korver però era ancora lì a ripareggiare la gara.
Da segnalare anche una bella stoppata di Walker su Teague, il quale in lunetta segnava un libero solo dando il 102-100 sul tabellone.
Gli arbitri iniziavano a fare cose senza senso a questo punto, chiamato un fallo sul tiro a Korver (fallo di Neal avvenuto nettamente prima) che andava in lunetta 3 volte e realizzava 2 dei liberi a disposizione.
Zeller poi andava a a due mani su Teague, compiendo una stoppatona siderale. Partita che sembrerebbe finita quando gli Hornets trovano i punti (gli ultimi due per un fallo di Korver, fallo sulla palla vagante) del 108-102.
Gli arbitri qui danno il meglio di sé delirando pesantemente e creando suspense.
Con alcune incredibili decisioni, tra le quali ricordiamo una gomitata di Korver a MKG per liberarsi della marcatura, passare dietro un blocco e realizzare da 3.
Scott ringrazia e pareggia con una tripla dall’angolo.
Walker prova a schermarlo ma non è abbastanza.
Si va al secondo OT. Le emozioni di questa infinita partita si susseguono sino alla fine, Teague quando si è sul 119 pari, a 27 secondi sbaglia un tiro da sotto. Time-out, solito pallone per Walker che tira ma è stoppato, recupera, ma nel frattempo scadono i 24 secondi. Resettato e riaggiornato il cronometro dagli arbitri, ad Atlanta rimangono 2 secondi e due decimi. Rimessa in campo, ma Korver commette un fallo offensivo trattenendo prima MKG e facendo blocco in movimento su Marvin Williams.
Rimessa per gli Hornets, palla a Stephenson, rimessa, palla a Williams che scherma Stephenson, il quale passa dietro il blocco e deve tirare subito. Bingoooooooooooooooooo!
Incredibile tripla che sbatte sul vetro e da la meritatissima vittoria ai rivoluzionari per 122-119. Ora si va in trasferta all’ovest a cercare vittorie d’oro.

Voti
Walker: 7
Soffre abbastanza la velocità di Teague, quando anche il play di Atlanta inizia ad accusare la stanchezza riesce a difendere meglio. Alcune belle giocate. Numericamente 15 punti e 10 rimbalzi in doppia doppia.

Stephenson: 9
Uomo partita e non solo. Gioca decisamente meglio di molte altre partite di quest’inizio stagione anche se il tiro è spesso corto ma da sotto è un mostro. Clamorosa tripla finale. 17 punti, 13 rimbalzi, 4 assist.

Kidd-Gilchrist: 6,5
10 punti, una stoppata molto bella, gli arbitri non premiano la sua difesa, esce dal primo supplementare sanguinando per la gomitata di Korver.

M. Williams: 6,5
Due difese fondamentali nei momenti decisivi, 5 punti e due rimbalzi.

A. Jefferson: 7,5
Gran classe per il centro dei Calabroni che con i suoi movimenti, alcuni ripetuti all’infinito (ma che gli avversari non riescono a bloccare), segna 34 punti per i Calabroni aggiunge 9 rimbalzi. Se vogliamo trovargli un difetto, è poco freddo in lunetta dove sbaglia troppo. A volte è anche troppo accademico e scontato in difesa concede ad Horford qualcosina di troppo, ma l’età di Big Al non è prossima ai 20 anni.

C. Zeller: 7

Tanta difesa, ma anche preziosissimo in alcuni momenti chiave dove ci mette lo zampino per andare a segnare o deviare rimbalzi. 10 punti, 5 rimbalzi e 5 falli, uno in più, omaggio degli arbitri.

Neal: 8
23 punti e 4 rimbalzi. Garanzia in lunetta (8/9), fantastico quando riesce a prendersi il ritmo e a sparare alla velocità della luce, non è continuo, a volte esagera e sbaglia, altrimenti sarebbe un piccolo Jordan.

Maxiell: 6
4 punti e 2 rimbalzi. Nella norma.

PJ Hairston: 5,5
4 punti in 12 minuti. Non brillante su uno sfondamento chiamatogli. A disagio in alcune situazioni, ma si riprenderà, statene certi.

Roberts: 5,5
5 assist ma non è in serata, forza alcuni tiri che non entrano, decidere di smettere e dedicarsi al suo ruolo di PG.

Coach Clifford: 7
Squadra più libera mentalmente, con i suoi difetti certamente, ma vivace e capace di eseguire un’infinità di schemi. Davvero si sono visti giochi offensivi interessanti. Una vittoria di squadra che esalta il singolo. C’è da lavorare un po’ sulla difesa personale per non prendere canestri troppo facili, soprattutto perchè lui vuole una squadra difensiva.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.