Game 66: Charlotte Hornets @ Memphis Grizzlies 110-98

Grant Williams, punti pesanti nei momenti decisivi. Alle sue spalle, Micic, altro protagonista di serata e il nuovo Pokusevski.

MEMPHIS, Tennessee — Miles Bridges ha segnato 27 punti, Vasa Micic ne ha aggiunti  25, record in carriera e gli Charlotte Hornets hanno sconfitto i Memphis Grizzlies 110-98.

Micic ha tirato con 9/10 dal campo, compreso un 5/6 da 3 punti e ha fornito 8 assist. Grant Williams ha aggiunto 18 punti per gli Hornets, 15 dei quali nel quarto decisivo quando ha realizzato tutti e cinque i suoi tiri.

Tre Mann, che aveva saltato le ultime tre partite per uno stiramento all’inguine, ha chiuso con 10 punti, così come Brandon Miller.

La partita è stata un po’ sciatta durante a livello di gioco con Memphis inabile a gestir palla commettendo 24 turnover mentre gli Hornets hanno perso 20 palloni…

Memphis ha tirato con il 42,4% complessivo e 16 su 40 da fuori arco, mentre Charlotte ha tirato con il 53,7% totale dal campo.

“Era la loro transizione. Stavano scappando e noi non eravamo all’altezza. Non abbiamo comunicato abbastanza. Questo finisce per essere un grosso problema per noi”, ha detto il centro di Memphis Trey Jemison.

GG Jackson ha guidato i Grizzlies con 26 punti, mentre Luke Kennard ne ha segnati 17. Jemison ha segnato 14 punti e John Konchar ha chiuso con 13 punti e 9 rimbalzi per i Grizzlies, che tuttavia, hanno perso tre delle ultime quattro uscite.

All’inizio del quarto periodo, l’allenatore degli Hornets Steve Clifford ha ricordato agli arbitri che Charlotte non aveva tirato un tiro libero per tre quarti, gli Hornets sono finalmente arrivati ​​in lunetta con 10:13 rimasti sul cronometro…

Mann, cercando di trasformare un gioco da tre punti, ha però mancato il libero.

Alla fine Charlotte ha concluso la serata con un 9/13 dalla lunetta.

Gli Hornets hanno costruito un vantaggio in doppia cifra nel primo tempo scappando nel primo quarto e hanno mantenuto la maggior parte di quel vantaggio continuando a tirare meglio del 50% per tre quarti.

Charlotte ha costruito un vantaggio di 80-70 all’inizio dell’ultimo quarto (grazie a due triple realizzate dopo aver visto Memphis a essere a -4) con 10 punti da difendere.

Ci sono stati momenti in cui i Grizzlies hanno accorciato sotto la doppia cifra tornando a -6 ma Charlotte ha risposto a quei punti.

I Grizzlies, come al solito in questa stagione, erano a corto di personale, con 11 giocatori elencati come indisponibili.

“Sono stati decimati dagli infortuni, eppure, quando li guardi, sono in partita quasi ogni sera, indipendentemente da chi gioca. Per noi è una bella vittoria. È difficile venire qui e giocare, ed è difficile giocare contro loro” ha detto Clifford.

I Grizzlies, seduti al 13° posto della Western Conference (Charlotte è la controparte ad Est), stavano affrontando una squadra in fondo alla Eastern Conference per la seconda notte consecutiva.

Martedì Memphis ha battuto i Washington Wizards per 109-97 mentre gli Hornets arrivavano da una brutta sconfitta per 114-97 a Detroit.

Charlotte e Memphis sono le ultime in classifica per punti a partita e nonostante le squadre faticassero a imbastire azioni, i viola si portavano in vantaggio per 56-46 a metà tempo.

Charlotte è stata in vantaggio di 18 punti nel primo tempo.

“All’inizio eravamo piatti e gli Hornets ne hanno sicuramente approfittato nel primo tempo”, ha detto l’allenatore di Memphis Taylor Jenkins.

“Non è stato il nostro massimo sforzo” ha chiosato il coach locale.

Gli Hornets migliorano fino a 8-26 in trasferta, incluso un 5-10 contro l’Ovest.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.