Game 72; Charlotte Hornets Vs Atlanta Hawks 115-100

Sottotitolo; SussultHornets

Risultato che ha dell’incredibile.
Gli Hornets battono per la seconda volta in stagione la capofila Atlanta e tornano a sperare in ottica playoffs.
Non sarà facile ma ora la palla passa ai ragazzi di Clifford che hanno dovuto fare a meno di Kidd-Gilchrist, in borghese accanto ai compagni. Anche Atlanta è scesa alla Time-Warner Cable Arena menomata, numerosi infortuni hanno colpito la squadra di Budenholzer; Scott, Teague, Korver e Millsap erano veramente l’ossatura della squadra, questo non sminuisce il lavoro di Charlotte, abile a sfruttare dal campo le libertà concesse dagli avversari che in ogni caso avevano appena battuto gli Hawks e conservano una struttura di gioco offensivo degna di rispetto nonostante e indipendentemente dalle assenze.
Gli Hawks non hanno regalato nulla ma sono sembrati più in prova da playoffs, giocandosela ma stando attenti a non esagerare per ritrovarsi con qualche altro infortunato. Non hanno giocato alla morte ma ci hanno provato.
Il sussulto di Charlotte potrebbe valere molto e avere risvolti positivi se i Calabroni dovessero battere anche Boston e le altre rivali, trovando continuità nelle prossime partite.

Muscala non fema Henderson scatenato con un 9/10 dal campo nella notte per 20 punti finali.

Muscala non fema Henderson scatenato con un 9/10 dal campo nella notte per 20 punti finali.

Gli Hawks a Charlotte schieravano in uniforme blu con; Schröder, Jenkins, Bazemore, Muscala, E. Brand, per Charlotte (in bianco) invece; Walker, Henderson, Taylor, Marvin Williams e Jefferson erano i prescelti da coach Clifford.

Una volta tanto gli Hornets vincevano la palla a due ma non riuscivano a passare in vantaggio poiché Marvin Williams sbagliava il tiro in entrata, chi non falliva era Dennis Schröder che seguendo il copione di Marvin sbloccava il risultato.
Per un fallo di Bazemore su Taylor a 11:01 gli Hornets si portavano in lunetta con la loro ala piccola, reduce dal terribile errore contro i Wizards la scorsa notte; questa volta Jeffrey non aveva problemi e segnava entrambe le conclusioni tentate riportando la gara in parità, almeno fino al canestro di Brand che segnava con un tiro all’altezza della linea dei liberi. Henderson inaugurava la sua serata magica andando a segno dal lato medio destro con un tiro in sospensione dalla difficoltà enorme visto che su di lui c’erano ben due giocatori a contrastarlo.
Gerald si ripeteva a 9:26 con un tiro leggermente più in diagonale dallo stesso lato, il risultato era sempre il fondo del secchiello e gli Hornets sorpassavano gli Hawks (6-4).
La SG degli Hawks Jenkins non era d’accordo sulla manovra degli Hornets ed effettuava il controsorpasso con una tripla, Bazemore aggiungeva sprint alla manovra degli Hawks colpendo dal corner destro per il 6-10, e quando anche Muscala dalla baseline sinistra centrava l’obiettivo, gli Hornets erano costretti a chiamare time-out.
A 6:32 gli Hornets accorciavano a -4 con due FT di Walker ma Schröder otteneva due liberi e andava a copiare Kemba per un 2/2 che muoveva il tabellone sull’8-14.
A 5:55 Taylor portava gli Hornets in doppia cifra; rimessa dal fondo di Jeffrey, passaggio per Hendo che vedeva il movimento in backdoor di Taylor (lasciato completamente libero di correre verso canestro) e lo serviva con un magnifico passaggio teso (in diagonale) di ritorno per la dunk della nostra ala piccola.
Quaranta secondi dopo Kemba Walker segnava una tripla from downtown riportando a contatto (13-14) gli Hornets che con lo stesso play altri 30 secondi più tardi potrebbero passare in vantaggio, ma l’entrata non andava a buon fine, però Big Al catturava un primo rimbalzo, falliva l’occasione, si prendeva il suo rimbalzo e convertiva per il secondo sorpasso Hornets.
A 4:26 Walker in transizione ubriacava la difesa di Atlanta appoggiando in maniera fantasiosa ed eludendo qualsiasi tentativo di stoppata, mentre a 3:51 un open da 3 punti targato Henderson dalla sinistra mandava sul 21-14 i padroni di casa.
Jenkins rispondeva con due punti ma Henderson rispondeva all’avversario lasciandolo sul posto e segnando in appoggio sul lato sinistro del canestro i punti del 23-16.
Le squadre si combattevano; Muscala contro Hairston nel pitturato aveva la meglio, poi era Marvin Williams con un jumper dalla diagonale sinistra a portare sul 25-18 la partita, il divario aumentava grazie a un’entrata di Hairston (1:30) bella ma rischiosa, infatti, la palla si arrampicava con le manine dopo essere stata appoggiata in maniera tenue sul primo ferro. Bazemore stabilizzava il primo quarto segnando quattro punti per il 22-27, punteggio che sarà anche il finale di primo quarto poiché Atlanta non segnerà più; uno sfondamento di Sefolosha su Mo Williams e un errore dello stesso giocatore in divisa blu lasciavano a Charlotte 5 punti di vantaggio in attesa del secondo quarto.

Biyombo sostituisce i minuti mancanti a Big Al; 9 punti, 11 rimbalzi e 3 stoppate per il centro congolese in serata.

Biyombo sostituisce i minuti mancanti a Big Al; 9 punti, 11 rimbalzi e 3 stoppate per il centro congolese in serata.

La seconda frazione si apriva a favore degli Hawks che sfruttavano momentaneamente la panchina di Charlotte un po’ disattenta.
A 10:32 arrivavano 3 punti di Mack e gli Hawks si riportavano avanti 27-28.
A 10:15 Maxiell ben servito da Mo trovava abbastanza spazio per segnare da sotto ridando un punto di vantaggio a Charlotte, Jenkins mancava un tre punti contro Hairston e Bazemore (che rimaneva a terra sul contatto) andava a commettere un blocking foul sull’entrata di Lance che sfruttava l’occasione dei liberi a metà splittando per il 30-28 a 9:54.
Schröder con 3 punti presi da fronte a canestro a 9:43 rimandava indietro gli Hornets di un punticino, ma Hairston dimostrava di essere in forma rendendo la partita ancor più vivace 13 secondi dopo; tiro da tre punti e bucket!
Il jumper di Brand non funzionava, così gli Hornets iniziavano a carburare; a 9:08 una veloce e decisa entrata di Stephenson con appoggio al vetro incrementava il punteggio dei nostri, a 8:43 Maxiell attaccando nel pitturato attirava su di sé le attenzioni dei georgiani d’America che si chiudevano, ma l’assist a una mano in allungo dava la possibilità a Biyombo di trovarsi abbastanza libero (con spazio) appostato a sinistra del canestro, Biz andava su e schiacciava in faccia agli Hawks subendo anche il fallo.
Il gioco da 3 punti era completato a cronometro fermo.
Gli Hawks perdevano banalmente una palla con Schröder, il quale passava un pallone in orizzontale a un compagno in contromovimento; palla fuori e rimessa Hornets.
La squadra di Clifford la sfruttava con Lance che a 8:16 andava a segnare con un floater. Schröder segnava da 3 punti approfittando di una chiusura morbida di Mo ma a 7:41 Hairston alzando la parabola a una mano in entrata concedeva agli Hornets 8 punti di vantaggio che diventavano 11 (45-34) quando lo stesso indiavolato P.J. segnava una tripla approfittando della chiusura in ritardo di Jenkins. Atlanta, che ora non vedeva più la targa degli Hornets, reagiva, prima Muscala era sfortunato perché trovava al limite del goaltending (ma buona) Maxiell, il quale con ottimo tempismo andava a mettere una stoppata importante, tuttavia Jenkins trovava due volte la via della retina da oltre l’arco restituendo a P.J. Hairston i punti presi.
Sul 45-40 Clifford chiamava time-out.
Le squadre rientrate in campo sbagliavano alcuni tiri, tra questi si annotava l’unico errore dal campo di Henderson, finiva per segnare Muscala in schiacciata a 4:29 che riportava a un possesso lungo i blu.
A 3:59 Marvin Williams metteva dentro con una penetrazione e una specie di arresto e tiro veloce ma Sefolosha dal corner sinistro a 3:28 indovinava la tripla riportando i Falchi a sole due lunghezze di svantaggio. A 2:24 Mack trovava anche il pareggio a quota 49 con un movimento a ricciolo che lo portava a tirare da posizione frontale con un buon vantaggio sul difensore.
Gli Hornets fortunatamente una volta tanto trovavano un grande alleato nel ferro benevolo verso Marvin Wlliams; la flipperata sul tiro da 3 punti valeva il 52-49 ma soprattutto era importante per rimanere avanti e anche se Atalnta segnava due punti, ci pensava Taylor dalla linea di fondo sinistra a far fuori 3 giocatori in dribbling per andare a schiacciare il pallone nel canestro.
Il secondo quarto si concludeva con un’altra tripla di Marvin Williams a 1:06 e con un libero di Bazemore a 53 secondi dall’intervallo raggiunto dalle due squadre sul punteggio di 57-52 Hornets.

La ripresa iniziava con la pressione degli Hornets che facevano perdere palla ad Atlanta e con un palo di Taylor (colpiva il lato del tabellone malamente in jumper) che finiva tuttavia per segnare sulla stessa azione dopo un rimbalzo conquistato dai Calabroni.
Un open da oltre l’arco di Bazemore spostava il punteggio sul 59-55, Henderson in penetrazione segnava ma Brand e Bazemore che riceveva da Schröder un passaggio schiacciato preoccupavano gli Hornets, tornati ad avere due soli punti di vantaggio.
A 9:03 un fallo sul tiro di Walker (palla sputata fuori dall’anello) costava un punto (uno su due ai liberi) agli Hawks che subivano a 8:44 anche una transizione; da una rubata di Marvin Williams usciva l’assist di Kemba per la schiacciata roboante di Henderson.
Schröder non mollava andando a mettere due punti, ma stasera Henderson era in serata di grazia e segnava da tre punti dall’angolo destro mentre sotto canestro una spinta di Marvin (dopo il tiro) faceva volare Schröder per terra.
Il play di colore mezzo tedesco non ci stava e scalciava Marvin, il quale non la prendeva bene, ma anche i protagonisti della rissa sfiorata prendevano qualcosa; un doppio tecnico…
A 7:45 s’infiammava anche Kemba; penetrazione dalla destra e numero sul salto con tiro da circo vincente, a 7:25 un jumper di Henderson rubava per un attimo la scena a Kemba che si faceva ritrovare pronto all’appuntamento offensivo a 6:36 con un tiro frontale lungo, ottima separazione con lo step-back e Muscala era battuto, infine a 6:00 le sue finte di crossover unite allo step-back lo portavano a segnare il 75-63 dalla diagonale destra con un bel tiro in ritmo.
Atlanta senza play titolare si affidava a Schröder che metteva una tripla ma a 5:28 Walker aveva ancora qualcosa da dire segnando il 77-66. Walker era poi stoppato da Brand a 4:40 nonostante una penetrazione con palla fatta passare dietro la schiena, ci pensava Biyombo allora a procurarsi un fallo per andare in lunetta a segnare due liberi.
A 4:02 Mack per Brand era un asse che consentiva al lungo degli Hawks di segnare due facili punti in layup.
Biyombo andava a segnare ancora in schiacciata, Mo Williams a 3:00 from the elbow colpiva e Charlotte si portava sull’83-69 prima che Bazemore a 2:24 segnasse dal lato destro 3 punti grazie a una transizione.
I canestri si susseguivano e Biz a 1:11 continuava a dare qualcosa anche in attacco con un buon gancio dopo aver rischiato di commettere passi sotto il canestro raddoppiato.
Tre punti di Muscala lasciato troppo libero erano “annullati” da Marvin Williams, il quale godeva di troppa libertà come il giocatore degli Hawks e stampava il finale del terzo quarto sul 90-76.

Mo Williams con 18 punti dalla panchina diventerà fondamentale nel finale.

Mo Williams con 18 punti dalla panchina diventerà fondamentale nel finale.

Con 14 punti di vantaggio gli Hornets si affidavano ai giocatori in rotazione dalla panchina per conservare i punti di vantaggio, fino a questo momento la panchina di Charlotte aveva oscurato 28-2 quella di Atlanta.
Gli Hornets tirando dal campo con il 53,8% stavano sicuramente disputando una buona gara ma Biz non riusciva a concludere facendosi rubar palla e Atlanta andava ancora con la tripla sembrando voler provare questa situazione in vista dei playoffs.
Per la cronaca la tripla era di Daye ed era buona, però a 11:24 un fallo leggero chiamato sul tiro di Hairston consentivano al nostro rookie di mandare a bersaglio due liberi e di portare Charlotte sul 92-79.
Muscala si confermava un buon tiratore mettendo dentro un altro 3 punti, aiutato dal giro palla degli Hawks che gli consentiva di avere un po’ di spazio dall’angolo sinistro.
Due liberi del play di riserva degli Hawks riportavano a -8 gli ospiti ma uscendo da un doppio blocco Mo Williams era velocissimo a girarsi e a sparare una tripla da manuale presa da 45° destra.
Tre punti ossigeno a 10:17 che ridavano un vantaggio in doppia cifra (95-84) ai teal & purple.
Antic a 9:55 replicava con spazio da pampa argentina ma a 9:32 ci pensava ancora Mo a togliere le castagne dal fuoco; passaggio per Maxiell che si era venuto a trovare in posizione di top of the key, scatto da destra verso il centro di Mo che riceveva il passaggio di ritorno da Jason e tripla quasi frontale (leggermente a sx del canestro) pesantissima per il 98-87.
Gli Hawks trovavano un canestro fortunato ma ormai era troppo tardi; a 7:45 Kemba con un jumper dalla media portava a 101 i punti dei bianchi, 22 secondi dopo Jenkins segnava ma Mo faceva capire di essere on-fire nel finale andando a mettere un tiro forzatissimo in uno contro uno preso dal lato sinistro a ridosso della linea dei 3 punti.
Day segnava due punti e Bazemore in entrata cercava di riavvicinare un po’ la squadra della Georgia ma Biyombo tornava agli antichi splendori andando in stoppata a cancellare il tentativo del n°24 avversario.
Marvin Williams mancava la tripla, Biyombo prendeva il rimbalzo e dava la possibilità a Mo di tirare a 5:55.
Indovinate il risultato… 3 punti e 106-93.
Mo Williams a 5:07 aumentava il bottino personale con due liberi come Henderson che andava a 3:11 a mettere altri due punti in più sul suo tabellino con un jumper medio dalla sinistra che valeva il 110-95.
Da segnalare nel finale un’altra bomba sganciata da Mo Williams dalla diagonale destra da ben oltre l’arco e il canestro di Walker che a :38.0 secondi chiudeva le ostilità sul 115-100.

Charlotte è stata superiore in quasi tutte le statistiche. Un problema è chiudere meglio sull’arco.
Gli Hawks hanno tirato bene (50% da tre) ma sono stati aiutati in qualche occasione da una difesa deficitaria sul perimetro.
Atlanta dimostra di saper giocare la palla con 4 assist in più di Charlotte che comunque ha tirato con un ottimo 52,5% dal campo e ha vinto la lotta a rimbalzo 42-36.

chaatlsta

Voti

Walker: 7,5
21 pt. (7/19), 5 rimbalzi, 6 assist. On fire questa volta al momento giusto. Lui si accende e Atlanta si spegne. Quattro canestri nella fase decisiva, uno da circo.

Henderson: 9
20 pt. (9/10), 5 rimbalzi, 4 assist. Gerald sbaglia solo un tiro dal campo. Non prende 14 rimbalzi come ieri notte (suo massimo in carriera) ma spreca meno energie che gli consentono una maggior precisione.

Taylor: 6,5
9 pt. (3/6), 2 rimbalzi, 2 assist in 27:03. Clifford gli concede fiducia dopo la notte di ieri. Lui fa una discreta gara, anche se non è la prima, né la seconda, tantomeno la terza opzione offensiva, ecc..

Marvin Williams: 7
17 pt. (6/14), 5 rimbalzi, 3 assist. A parte un air-ball da 3 punti questa sera è fondamentale sul 49 pari per farci rimanere avanti, finire a metà gara sotto sarebbe potuto essere negativo per la testa dei giocatori. Importante contributo punti.

Jefferson: 6
2 pt. (1/5), 6 rimbalzi, 2 assist, 2 stoppate in 17:18. Esce di scena e lo si vede nell’ultimo quarto in panca con una persona che lo aiuta a estendere la gamba. Le sue smorfie fanno pensare a un dolore in aumento, anche se Big Al dice che è abituato a conviverci. Male al tiro, salva la prestazione con rimbalzi e due stoppate.

Biyombo: 7
9 pt. (3/6), 11 rimbalzi, 1 assist, 3 stoppate. Notevole in difesa. Oscura tre volte la sfera arancio con la sua nera mano, oscuro presagio per chi degli Hawks si trovava sulla sua traiettoria.

Hairston: 7
12 pt. (4/4), 2 rimbalzi, 2 rubate in 19:35. Perfetto dal campo e ai liberi fa 2/2. Si prende anche qualche punto in faccia dal suo avversario, deve migliorare in alcune chiusure, anche se a volte generosamente cerca il recupero. Positivo il suo utilizzo. Da 3 punti fa 2/2.

Stephenson: 6,5
5 pt. (2/5), 2 rimbalzi, 1 assist in 07:51.

Mo Williams: 7,5
18 pt. (6/9), 1 rimbalzo, 4 assist. Se non fosse per le 4 palle perse e una difesa che non è così buona sarebbe da 8. Nel finale sfodera diversi colpi dal suo arsenale e contribuisce a tenere a bada il possibile rientro di Atlanta.

Maxiell: 6,5
2 pt. (1/2), 3 rimbalzi, 4 assist, 1 stoppata in 11:36. Minuti intensi per lui, bravo nello smistare assist, discreta prestazione culminata con la bella stoppata già descritta.

Roberts: s.v.
0 pt. (0/0), 1 assist. Commette due falli e distribuisce un assist ma dura sul parquet solo 03:38, almeno si rivede. Chissà che Clifford lo impieghi un po’ di più nel finale di stagione.

Coach Clifford: 6,5
Gli Hawks gli semplificano la vita e i suoi ragazzi anche andando spesso a segnare. Bisogna chiudere quei dannati spazi sul perimetro, da lì non possiamo concedere a Boston quello che abbiamo concesso ad Atalanta stasera. Time-out questa volta al momento giusto, ma la partita si era incanalata bene.

Questo articolo è stato pubblicato in Games da igor . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.