The Hitman e Daniels out of the forest. Neal out.

Buon colpo piazzato dagli Charlotte Hornets in giornata, alla vigilia dell’importante sfida contro i Detroit Pistons in programma alla Time Warner Cable Arena.
Il General Manager degli Hornets Rich Cho, ha annunciato oggi che la squadra ha acquisito le guardie Mo Williams e Troy Daniels più cash dai Minnesota Timberwolves in cambio della guardia Gary Neal e di una seconda scerelta del Draft 2019.
Con la doppia acquisizione gli Hornets hanno lasciato libero Elliot Williams che aveva un contratto di dieci giorni ma non ha mai messo piede sul parquet, con questa mossa il roster degli Hornets rimane quindi a 15 giocatori.
Due colpi forse non eclatanti a livello di nomi ma sicuramente importanti per gli Hornets, specialmente Mo Williams, se si confermasse agli attuali livelli, sarebbe un’ottima aggiunta.
Elliott Williams.

Elliot Williams.

 

Siamo entusiasti di avere aggiunto due giocatori di qualità per la nostra organizzazione“, ha detto Cho. Mo Williams è un giocatore NBA che ci dà ulteriore versatilità e profondità per il backcourt, sia durante l’assenza di Walker ma anche quando Kemba tornerà in campo. Troy Daniels è uno sparatutto eccezionale che avevamo già visto in allenamento da noi la scorsa stagione.

Maurice “Mo” Williams detto The Hitman è stata la quarantasettesima scelta assoluta nel Draft NBA del 2003 e sta giocando la sua dodicesima stagione NBA, nella quale ha vestito le maglie di Jazz, Bucks, Cavaliers,  Clippers, Trail Blazers Timberwolves.

Mo Williams è un playmaker di 185 cm per 84 kg nato il 19 dicembre 1982 a Jackson nel Mississipi.
E’ stato chiamato all’ All-Star Game nel 2008-09 per giocare nella formazione dell’Est.
Williams ha una media in carriera di 13,3 punti, 5 assist e 2,8 rimbalzi in 29,7 minuti, inoltre è al sesto posto tra i giocatori attivi nella carriera come percentuale ai liberi ed è ventiquattresimo nella storia della NBA.Williams ha giocato in 41 partite con Minnesota in questa stagione (19 da titolare), con una media di 12,2 punti, 6,4 assist e 2,4 rimbalzi in 28,0 minuti a partita.  Quest’anno ha anche un 34,7% da tre punti (59-170) e un 85,1% dalla linea dei tiri liberi (80-94).

Il 13 gennaio a Indianapolis ha segnato un career-high di 52 punti contro i Pacers che gli vale anche il record per la franchigia (battuti i 51 di Brewer).
La sua pagina Twitter: https://twitter.com/@mowilliams
Mo Williams.

Mo Williams.


Daniels invece, è alla sua seconda stagione NBA.
E’ una guardia titratrice di 193 cm per 91 kg nata a Roanoke (città indipendente in Virginia) il 15 luglio 1991.
Ha giocato 41 partite in carriera per Houston e Minnesota.
Daniels, è stato anche in ritiro con Charlotte prima della stagione 2013-14, nella NBA ha una media di 3,4 punti e un 35,5% da tre punti (38 -107). Ha iniziato questa stagione a Houston, prima di essere ceduto ai Minnesota Timberwolves il 19 dicembre.
La sua pagina Twitter: https://twitter.com/@MrSuPeRsTar_30
Troy Daniels con i Rockets.

Troy Daniels con i Rockets.

 

Lascia invece Charlotte con non troppo dispiacere per quel che riguarda il sottoscritto, Gary Neal, attualmente alla sua quinta stagione NBA.

Neal era stato acquisito lo scorso febbraio in uno scambio con Milwaukee ed aveva giocato anche con i San Antonio Spurs. Per Charlotte ha giocato 65 partite con una media di 10,2 punti, 2,1 rimbalzi e 1,8 assist in 22,1 minuti.
In questa stagione è rimasto più o meno sulle sue cifre, in 43 partite ha realizzato 9,6 punti, 2,2 rimbalzi e 1,9 assist in 21,7 minuti a partita, tuttavia ha pessime medie dal campo con un 35,9% e un 29,3% da tre punti, percentuali figlie della troppa frenesia con cui tirava. Credevo in Gary Neal, ma partita dopo partita non è riuscito a uscire dal tunnell nel quale lui e il suo gioco lo avevano portato.
Gary Neal con gli Hornets.

Gary Neal con gli Hornets.

Buona fortuna a Neal (eccetto contro di noi nel “ritorno” a Minneapolis e soprattutto immensa fortuna a Mo Williams e Troy Daniels, due innesti che potrebbero effettivamente dare qualcosa in più a Charlotte, specialmente il primo.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.