P.J. Washington cambia team per la prima volta in carriera.
Nonostante il pezzo più pregiato, Miles Bridges, abbia voluto rimanere (aveva il diritto di veto per via del contratto firmato in estate) a Charlotte per non perdere probabilmente i Bird Right, la faccia degli Hornets dopo gli scambi risulta leggermente sconvolta.
L’ala di Charlotte, reduce da 86 punti in 2 partite, dopo aver mandato a male la relazione con l’ex compagna, in estate sarà agente libero, vedremo se opterà per sondare le offerte di un mercato che per lui potrebbe esser più ricco viste le prestazioni sul parquet, ma anche incerto viste le sue pendenze con la giustizia o vorrà percorrere con la società che tanto sta ringraziando la via di un sign and trade, sempre che Charlotte non voglia riconfermarlo a cifre più alte.
Nel frattempo, si è chiuso il mercato e Lowry è rimasto sullo stomaco agli Hornets.
Per lui probabilmente si opterà per un taglio con un buyout, d’altra parte Charlotte si libererà di quasi 30 milioni di stipendio per nulla…
Ehi Miami, c’è qualcuno lì?
Ricordati comunque il favore…
Charlotte è uscita con un volto completamente modificato perché i visi noti di Hayward e P.J. Washington non saranno più avvistati in città se non da futuri avversari.
Non servivano spie o sibille per conoscere il fatto che Charlotte stesse cercando gli accordi più vantaggiosi per mandarli altrove, d’altro canto il progetto non ha funzionato ed era ormai normale si percorresse la via dello smantellamento per cercare di formare una squadra, un gruppo nuovo che abbia più successo di quello recente.
Nel marasma generale degli scambi NBA ecco che Hayward è finito a Oklahoma City in cambio di Tre Mann, Vasilije Micic e David Bertans oltre a due seconde scelte, una dal prossimo Draft 2024 e l’altra dal successivo, 2025.
P.J. Washington, invece, è stato girato a Dallas per Grant Williams e il figliol prodigo Seth Curry che torna a Charlotte per la prima volta come giocatore e personalmente credo sia una delle poche note liete dell’anno, essendo un estimatore del padre Dell Curry che ora lo commenterà in partita, peccato solo per essere arrivato in una stagione tragica.
Detto che Bouknight sarà lasciato partire, i costi dei contratti degli Hornets per i futuri giocatori saranno; Mann percepirà intorno ai 4,9 milioni il prossimo anno, Bertans scenderà a 16 milioni, Grant Williams sarà sui 13 milioni mentre “Vasa” sarà sui 7,7 mentre il figlio trentatreenne di Dell guadagnerà “soltanto” 4 milioni per un totale di circa 45 milioni (i contratti di Hayward di quest’anno e quello di P.J. Washington il prossimo anno sarebbero valsi 47 milioni insieme anche se per il primo un rinnovo sarebbe stato decisamente più economico ma così Charlotte porta a casa qualche pezzo possibile da scambiare) Charlotte ha portato a casa alcuni discreti giocatori che potrebbero dare maggior qualità alla panchina.
Con gli Hornets che registrano cinque giocatori in entrata e tre in uscita, due giocatori saranno necessariamente tagliati.
C’è chi dice che dovrebbero essere Ntilikina e Bouknight (avrebbe senso) ma non è detto sarà così…
L’obiettivo di Charlotte era disfarsi di giocatori infortunati e disfunzionali, raccogliere scelte e creare spazio salariale con la stagione ormai andata a male.
Probabilmente ci saranno sovrapposizioni, affollamenti in certi ruoli, vedi nelle guardie, giocatori che non hanno una semplice adattabilità al gioco e al futuro degli Hornets ma questo potrebbe essere un problema temporaneo per questa stagione con la possibilità di provare questi player.
Questi gli scambi anche se – per integrare la tabella, mi scuso ma la notizia completamente integrata è arrivata più tardi – va detto che Charlotte spedirà anche due seconde scelte ai Mavericks nell’ambito dello scambio che ha coinvolto
P.J.Washington.
Una formazione tipo iniziale di Charlotte potrebbe essere: Ball come PG, Miller all’SG, Bridges all’SF, Grant Williams al PF e Mark Williams come C, non male ma servirà un nuovo coach (Clifford si è assunto le responsabilità per il fatto che la difesa non funzioni dopo l’uscita con i Raptors, dicendo di aver fallito) e un giusto supporting cast dalla panchina che non sovrapponga i ruoli, soprattutto gente che sappia difendere veramente.
Di certo gli Hornets non risolvono granché dal punto di vista difensivo dove in assenza di Mark Williams non si porta a casa un centro che possa reggere il gioco e solo Grant Williams potrebbe dare un discreto apporto, inoltre incamerano la scommessa Mann che potrebbe sostituire Ish Smith e magari trovare più spazio e fiducia a Charlotte, i tiratori Curry e Bertans (perfetto il rapporto “guardia”-lungo) mentre per il play serbo si potrebbe aprire spazio come terzo se Ball (facciamo tutti i dovuti scongiuri) dovesse perdurare nella sua assenza.
Per il momento posso personalmente ritenermi soddisfatto anche se non ci sono stati grandi colpi ma mentre sul parquet Charlotte continua a perdere, mette anche un buon piede nell’estate futura, lì sarà la bravura del GM a fare la differenza e chissà che per una volta un piccolo sogno possa cominciare veramente.