Game 8 – Charlotte Hornets @ Atlanta Hawks 102-94

Intro

”QUALCUNO di famoso ha detto che la vita ci offre ogni giorno una seconda possibilità: basterebbe allungare la mano e afferrarla al volo. Il guaio è che di solito non ce ne accorgiamo e ce la lasciamo scappare.”

Questa è l’intro/incipit del libro “A spasso con Bob”, storia d’amicizia tra un chitarrista di strada, spiantato londinese e un gatto rossiccio ribattezzato Bob.

Non fosse che mi ricorda nel contenuto del nome la Lince rossa dei Bobcats (la mascotte si chiamava comunque Rufus), questi Hornets si sono fatti scappare già diverse occasioni quest’anno: la sconfitta esterna con Cleveland e quella interna con Memphis sono state contrassegnate dal denominatore comune della recriminazioni dei fan nei confronti di una squadra che non ha saputo approfittare delle numerose assenze di queste rimaneggiate avversarie.

Questa notte gli Hawks si presenteranno senza molti buoni effettivi e per gli Hornets perdere ad Atlanta avendo l’ennesima buona occasione sarebbe delittuoso.

Dopo le partite contro una Philadelphia fuori dalla nostra portata il test match in Georgia dovrà necessariamente portare un risultato positivo, nel gioco e per portarsi sul 3-5 in classifica.

Borrego, criticato da molti fan americani e non solo, dovrà mostrare loro che si sbagliano sul suo conto.

Coach e squadra sapranno riscattarsi contro i Falchi?

Analisi

Borrego prova a perdere la partita.

Gli Hornets giocano bene, vanno sul +24, chiudono il primo tempo sul +19 con gli Hawks fermati al ferro o costretti a girare al largo per un tiro da tre che non funziona.

Nel terzo quarto Atlanta mette le basi per il recupero ma il quintetto squilibrato che mette in campo Borrego a inizio ultima frazione consente ad Atlanta di portare un parziale di 4-19 che manda sopra gli Hawks per la prima volta nel match (85-86) in soli 4:33…

Hayward rientra sul parquet, segna 5 punti con tre tiri e ci manda sopra 90-86.

Graham da tre e ancora Hayward spostano definitivamente il peso della vittoria dalla parte di Charlotte che aveva visto i sorci verdi prima di liberarsi dei Falchi nel finale.

Gli Hornets sono stati fatti a fette nel secondo tempo nel pitturato con brevi trame e la small ball non ha aiutato a rimbalzo ma l’insistenza dei Falchi nel tiro da fuori (17,5%) li ha penalizzati.

Mani più veloci e difesa più attenta degli Hornets nel primo tempo che alla fine chiuderanno con un 11-6 nelle rubate (9-13 TO) 8-1 nelle stoppate.

Complessivamente al tiro si sono equivalse le squadre: 37,&% Charlotte, 37,5% gli Hawks ma gli Hornets hanno messo il 30,6% nel tiro da fuori avvantaggiandosi anche in lunetta con un 27/33 contro il 15/18 avversario.

A rimbalzo vincono i Falchi 59-63.

23 i punti per Collins, 19 per Huerter, 17 per Hunter mentre Young si è fermato a 7 con un 2/9 al tiro.

La partita

I quintetti:

1° quarto:

Gli Hawks sono la prima squadra in NBA per punti segnati nel primo quarto con 33,7 di media ma gli Hornets iniziavano bene il match giocando con intensità, Young perdeva due palloni mentre Hayward metteva due triple dal lato destro (10:30 e 9:14) così i Calabroni sul 6-0 subivano il primo canestro dei Falchi soltanto dopo quasi tre minuti e mezzo per opera di Hunter dal pitturato.

Biyombo e Collins alzavano il punteggio con due punti ravvicinati mentre a 7:15 P.J. Washington – mentre entrava in campo Ball – non tradiva usufruendo di 2 FT per portare i Calabroni sul 10-4.

P.J. in attacco passava malamente, gli Hawks si involavano ma P.J. tornando velocemente alle spalle del malcapitato …… lo stoppava così come Biz fermava ottimamente Collins al ferro ma per gli arbitri erano due delittuosi FT che però il giocatore degli Hawks falliva rendendo giustizia alla giocata corretta del nostro centro.

Collins raddoppiato sull’azione seguente buttava via palla mentre P.J. sull’altro lato metteva dentro la sfera da sotto nonostante un paio di difensori su di lui nel pitturato.

Collins, ancora lui, questa volta mettendo dentro due punti tagliava il divario.

Ball di sinistra andava in corsa in appoggio mentre più tardi il nostro rookie di dilettava con un passaggio no look cambio lato per la tripla dal corner destro di Hayward che fissava il 17-6 con un solo cotone.

Non aveva bisogno di svegliarsi l’ex Celtics che prendendo un pallone in faccia sull’azione seguente successiva (passaggio di Miles ravvicinato) rientrava in azione (tre possessi sulla stessa azione di Charlotte consecutivi) una seconda volta per andare in dribbling stretto a metter dentro in runner con il terzo tempo: two and one fantastico per salire sul 20-6 a 3:32.

Biz in attacco forniva palla per un ulteriore tap-out ma questa volta i due tentativi andavano a vuoto e gli Hawks trovavano la prima tripla della loro partita con Reddish dall’angolo destro .

Gli Hornets reggevano sul perimetro con gli Hawks poco brillanti al tiro e spesso fermavano sotto le plance gli avversari: era il caso di un brillante P.J. che in stoppata bloccava il tentativo di dunk per mano di Hunter mentre in attacco le soluzioni, anche quelle più stravaganti come a tripla di Ball deep dalla diagonale sx a :47.4 funzionavano.

Graham guadagnava nel finale due liberi mettendoli a segno e su un lunghissimo passaggio dal fondo Ball agganciava e realizzava a mezzo secondo dalla sirena per il 27-11.

Hayward finirà con 44 punti. Foto dal sito ufficiale degli Charlotte Hornets.

2° quarto:

Mezza panchina sul parquet, i gemelli Martin si davano da fare; 2/2 per Cody in lunetta, altri due di Caleb in incursione con appoggio al vetro ma Atlanta riduceva lo scarto approfittando della minor qualità difensiva al momento (nel complesso) della squadra di Borrego.

Uno 0-6 per giungere al 31-17 così a 9:09 rientrava un ispirato Hayward mentre sull’altro fronte Young andava in tilt su una rimessa dal fondo commettendo invasione (2-5 TO).

Ball recuperava due FT (fallo di Bogdanovic) per ritoccare il punteggio sul 33-17 ma sull’altro fronte Huerter si dimostrava un cecchino colpendo da tre.

A 7:42 un reaching foul di Young favoriva l’innalzamento del punteggio di Hayward che mandava a bersaglio i liberi prima di ricevere un bel passaggio flash da Biyombo per andare a schiacciare il 37-22.

A 6:19 arrivavano anche i primi due punti (in transizione) per un frustrato Young che tuttavia soffriva il mismatch temporaneo con Howard concedendogli due punti sull’altro lato del parquet.

Huerter e Collins portavano punti alla causa della squadra georgiana ma Rozier – ancora a secco – si infiammava cacciando dentro due triple da catch n’shoot (sulla seconda grazie alla semplice visione di Ball che lo trovava con i tempi giusti) per mandare i nostri sul 45-28.

La terza freccia consecutiva degli Hornets scagliata da oltre l’arco da parte di P.J. dalla top of the key permetteva a Charlotte di arrivare sul 48-33 a 3:31 ma ancora un Huerter dalla mano calda contrastava la nostra larga leadership.

P.J. La metteva dal pitturato poi era fermato da Capela ma un TO di Young indicava la via a Hayward per il terzo piazzato dalla medesima posizione di corner destro.

Tre punti per salire sul 53-35 mentre la nostra ala piccola sull’azione seguente recuperava un passaggio dalla spazzatura di Graham per aggiungerne altri due da sotto.

A 1:50 coach Pierce, perplesso, assisteva a due FT di Miles che lanciava i Calabroni sul +22 (57-35) prima d’incassare anche un soft alley-oop di Hayward in fast break a un minuto esatto dal riposo.

Hunter e Huerter (2 e 3 pt. rispettivamente) davano una spinta alla squadra di Pierce che giungeva all’intervallo riducendo lo scarto a 19 punti (59-40) con Collins a quota 13, Huerter a 11 e Young fermo a 2 punti.

3° quarto:

Una finta di Hunter su Biz ed ecco arrivare dalla lunetta i primi due punti della ripresa grazie alla salda mano di Hunter.

Pullup di Graham, cutting layup di Collins e step-back di Hayward per gradire a inizio quarto (64-44) ma Atlanta cominciava a mangiare lentamente punti ai nostri con 5 liberi (2/2 di Reddish e 3/3 di Young con fallo di Rozier in pressione) per lo 0/0 contro il 7/7 ai FT nel quarto…

Un jumper di Hayward lo portava a 29 punti mentre Young, stoppato da Biz era ancora fermo a 5 ma ci pensava Capela da sotto a realizzare per gli Hawks.

Ottima difesa di Rozier su Reddish, Young provava con una veloce tripla ma sbagliava, passi di Rozier in attacco e dunk appesa di Collins.

Rozier sfruttando il blocco entrava dalla sinistra a ricciolo per depositare un fing and roll diretto nella retina ma Scary faceva ancora meglio su un reverse layup con contatto.

Two and one a 6:31 per il 71-53 che sembrava respingere definitivamente i rimaneggiati Falchi che invece macinando gioco con semplici passaggi da sotto tornavano a puntare.

Hill da sotto realizzava il 73-57, Huerter con il deep 3 costituiva un diversivo ma dopo una battaglia sotto il nostro tabellone Capela aveva la meglio per realizzare altri due punti che mandavano Borrego in time-out sul 74-62 a 2:55.

Bogdanovic in cutting layup era vanificato dalla tripla aperta di Graham dal corner destro per il 77-64Tanti errori fino al coast to coast di Goodwin e ai due liberi a segno di Graham a 1:01 per il 79-66.

Si arrivava alla luce rossa sull’81-67 con due punti di Ball in corsa e in extremis.

4° quarto:

Charlotte guadagnava due FT e due punti con Hayward a 11:18 (Huerter impacchettava Gordon sotto canestro) ma Borrego decideva di rendere più interessante la partita schierando un quintetto orrendo: Caleb martin partiva mancando una tripla e subendone una da Huerter, un deep 3 di Graham non era la soluzione adatta né valida, Goodwin appoggiava al vetro in contropiede con Caleb veloce in ripiegamento ma abile solo a creare un goaltending…

A 9:39 il margine di vantaggio si assottigliava ai 9 punti, Caleb perdeva un altro pallone e nonostante Rozier salvasse all’ultimo con mani veloci prima dell’alzata di Goodwin era lo stesso giocatore dalle scarpe color lime a 7:21 a realizzare la bomba del -4 che metteva paura.

Rozier vinceva una palla a due contro il suo avversario Goodwin ma falliva da fuori così gli Hornets raggiungevano l’1/8 in termini di FG nel quarto contro il 6/16 avversario.

Due punti di Hunter e un contatto tra Bridges e Collins a 5:22, canestro e pari raggiunto con addizionale pendente pro Hawks.

La mano di Collins non tremava ed era sorpasso.

Tirava una brutta aria con Hayward momentaneamente in panchina e Biyombo out.

Borrego era costretto a rilanciare sul parquet immediatamente Hayward che mancava il primo tiro da fuori al rientro ma gli Hawks, invece di continuare a giocare sotto provavano soluzioni al largo mentre Hayward andava a vincer la partita con un facile catch n’shoot da due punti su passaggio laterale di Graham e con un tap-in prendendo il suo rimbalzo a 3:55 dopo aver tirato in entrata fuori equilibrio: two and one, Hornets sul 90-86 che si salvavano nuovamente sull’ennesima tripla tentata e mancata dai Falchi così Hayward raggiungeva vette personali di punteggio altissime a 3:16 grazie a un fallo su di lui.

+6, 11 punti per Gordon nel quarto, Young in entrata arriva a 7 in totale.

A 2:17 prendendo il suo tempo Graham faceva calare la scure sul collo degli Hawks: tripla pesantissima per il 95-88.

Due punti Hawks ma dall’altra parte lo step-back fade-away di Hayward su due difensori, oltre che un piacere da vedere per la perfezione con la quale l’oggetto arancio accarezzava la retina, creava anche il career high del nostro nuovo giocatore (43 pt.).

Gli Hawks generavano due punti, Rozier uno dalla lunetta: la disperazione Hawks si tramutava nel tiro da fuori contro il cronometro e su un doppio possesso il tiro di Young rimbalzante sul secondo ferro creava una mischia risolta al bordo della linea di fondo da Graham che cadendo in avanti lanciava la sfera all’indietro trovando Hayward prontamente fermato con l’intervento irregolare.

½ per Gordon a :21.8, partita in ghiaccio sul 99-92 con finale a 102-94.

Devonte’ Graham: 6

11 pt. (2/14) 4 rimbalzi, 7 assist, 4 rubate, +12 in +/-. 2 TO. L’atteggiamento è più confidente, si muove meglio, pompa il palleggio e torna a smazzare assist. Ci sono anche 4 rimbalzi e 4 rubate segno di una difesa attiva che lo porta anche a seguire l’uomo in back-door quando il pallone per l’attaccante è respinto involontariamente dal braccio di Graham che occupa lo spazio corretto. Il tiro è orrendo con un 2/14 complice un 2/9 da oltre l’arco ma infila due triple pesanti, una a 2:17 dal termine che da una bella spinta verso la W facendosi perdonare.

Terry Rozier: 6,5

14 pt. (4/10), 3 rimbalzi, 1 assist, 2 rubate, 1 stoppata, +13 in +/-. 1 TO. Porta buona pressione difensiva (fallo da tre su Young a parte) sui vari play che affronta, si scalda nel primo tempo con due triple poi è ordinaria amministrazione senza strafare. Manca una tripla in un momento delicato ma complessivamente merita la sufficienza e forse qualcosina di più.

Gordon Hayward: 9

44 pt. (15/25), 7 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata, 1 stoppata. +10 in +/-. 1 TO. Praticamente la vince lui. Sì, qualche errore c’è ma vederlo tirare in quella maniera e risolvere situazioni anche da solo… Segna tre volte dall’angolo destro, inventa entrate e tira in step back fade-away con precisione disarmante. Tira fuori dalle secche la squadra in una partita che si era messa malissimo come inerzia. Nuovo record in carriera per Gordon, giocatore intelligente dalle mille soluzioni offensive. “I never scored 40 in high school,” Hayward said before giving credit to his teammates. “People were finding me all night.”

P.J. Washington: 6,5

9 pt. (3/8), 10 rimbalzi, 4 assist, 2 rubate, 3 stoppate, +16 in +/-. 3 TO. Bentornato P.J. Inizio brillante insieme a Biyombo a difender con grinta il ferro. Non così efficace nella seconda parte e peccato per un punticino che gli manca e l’avrebbe condotto alla doppia doppia. Fa un po’ di tutto, nel pitturato sbaglia ma a volte segna: un paio di canestri con confidenza e una gara nel complesso degna.

Bismack Biyombo: 5

2 pt. (1/5), 8 rimbalzi, 1 assist, 2 stoppate, -5 in +/-. 0/2 ai liberi in 24:18. Difficile qualcuno riesca a farmi innervosire (magari disperare) ma innervosire no… Biz ci riesce in serata perché se in difesa è veramente bravo in avvio (due belle stoppate che sarebbero tre poiché una gli viene annullata, anzi, gli danno un fallo contro che grida vendetta) in attacco non si può vedere. Oltre ai soliti liberi sbagliati con mano quadra, fallisce da sotto troppi tentativi. Per un ragazzone alto come lui non trovare tempo e mano da pochi cm è qualcosa da non poter vedere in NBA. Finisce per non giocare moltissimo e nel finale siede in panchina anche se sarebbe stato utile per bloccare maggiormente le trame corte nel pitturato della squadra di Pierce.

Miles Bridges: 6

2 pt. (0/5), 6 rimbalzi, 2 assist, 2 rubate, 1 stoppata in 22:22. +10 in +/-. Bridges o trova la serata da bomber oppure tira (più spesso) malissimo. Un altro 0/5 già visto in stagione decorato con triple dall’angolo che non entrano. Si fa valere di più a rimbalzo e in difesa anche se crea il contato con Collins per il sorpasso e deve lasciare spazio a Hayward perché lui la differenza non la fa.

LaMelo Ball: 6,5

16 pt. (6/12), 8 rimbalzi, 5 assist, 0 in +/-. 1 TO. Lo strano caso di LaMelo Ball. Ci si potrebbe innamorare anche “odiandolo” per le sue doti di playmaking, sciorina assist con facilità alternando giocate semplici a qualche effetto speciale, mette dentro punti da fuori da sotto e conquistando rimbalzi, in questo lotta ed è bravissimo a magheggiare contro giocatori più alti di lui. Poi si perde sempre al rientro nei secondi tempi. Sembra esaurire la carica come se avesse una mola e anche la selezione dei tiri non è la stessa. Borrego prova anche lui nel finale ma è poco utile. Nel complesso gioca un ottimo primo tempo.

Caleb Martin: 4,5

2 pt. (1/4), 1 rimbalzo, -5 in +/-. 1 TO. Mi sono simpatici i Martin, anche per il loro vissuto ma Caleb tira male in serata e a parte una bella entrata sbaglia piazzati importanti per un tiratore oltretutto non riesce a portare pressione nella maniera corretta, prende una tripla i faccia da Huerter dopo averlo già visto all’opera in serata concedendogli spazio eccessivo (anche se l’azione è su un ribaltamento). Non possono essere accompagnati da Graham e da altro small-ball…

Cody Martin: 4,5

2 pt. (0/2), 2 rimbalzi, -11 in +/-. Disastro in attacco e in difesa, il gioco di passaggi degli Hawks lo taglia fuori, dovrebbe essere molto più aggressivo e meno attendista. Al rientro dopo non aver giocato a Phila ci si aspettava di più, invece crea danni.

Coach James Borrego: 4,5

Sarò un po’ pesante. Prova a perderla lui. Giochiamo bene, la squadra sfrutta le pecche degli Hawks e si raggiunge il +24 poi a inizio ultimo quatto mette dentro un quintetto assurdo aldilà dei riposi dovuti. Una rotazione che in quattro minuti e mezzo costa un 4-19 che ribalta la partita. Per sua fortuna ha Hayward da rimettere sul parquet che gli risolve la partita…

https://www.youtube.com/watch?v=NiNCBb4n28g
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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.