Game 73; Charlotte Hornets @ Milwaukee Bucks 115-91

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Sottotitolo; Happy Day(s)
 
Hornets scarichi a Detroit che solo ieri sembravano morti. Sbagliata completamente la gara, atteggiamento non certo da contender per i playoffs, a Milwaukee, patria di Fonzie e delle giornate felici, risorgono in prossimità della festa pasquale.
Gli Hornets tiravano su il colletto del chiodo e sgasavano nel secondo periodo quando un incredibile show balistico di Batum portava nelle casse tredici punti con soli quattro tiri di seguito… Gli Hornets durante la serata hanno tirato con il 55,4% dal campo e 55,2 da te punti.
Squadra distante anni luce da quella che chiuse all’ultimo posto nella specialità da tre punti la scorsa annata.
Henson dalla panchina con 19 pt. sarà il top scorer dei Bucks che, a partire dai titolari, hanno sofferto la difesa di Charlotte.
 
Batum al tiro su bayless. Con 4 triple consecutive ha dato l'avvio di fuga a Charlotte.

Batum al tiro su bayless. Con 4 triple consecutive ha dato l’avvio di fuga a Charlotte.

Hornets che confermavano il loro solito starting five; Walker, Lee, Batum, M. Wiliams, C. Zeller. Bucks che Kidd disponeva sul parquet con; J. Bayless, Middleton, Antetokounmpo, J. Parker e Monroe.
 
Il primo pallone era conquistato e giocato dai Bucks che sfruttavano a dovere la situazione con Middleton bravo a segnare in jumper alla prima occasione.
Gli Hornets sbloccavano anche il loro tabellino ma solamente ottenendo un punto dalla lunetta.
Un passaggio teso e tagliato raggiungeva Marvin sotto canestro che fermato irregolarmente d Monroe vedeva il suo appoggio camminare sul ferro e uscire.
Secondo libero troppo teso e 1-2 a 11:24.
A 10:43 raddoppio dei Bucks nel corner destro, passaggio per Batum sulla stessa diagonale che segnava da tre nonostante l’uomo in marcatura di fronte.
A 10:17 Antetokounmpo ben marcato perdeva l’equilibrio portando in avanti il tronco, prima di commetter passi effettuava l’appoggio geniale al tabellone riuscendo a riprender palla e a mandare fuori tempo i difensori per segnare da sotto il canestro del pareggio.
Gli Hornets tornavano al comando con una sospensione frontale da tre punti di Lee a 9:41. Monroe era stoppato da dietro da Zeller, sulla transizione il tiro di Batum veniva sputato fuori beffardamente dal ferro, così uno shake ‘n bake dalla sinistra di Middleton serviva a battere la marcatura di Lee e accorciare al -1.
Marvin dalla linea di fondo destra cercava di arrivare dalle parti dell’anello, poi pressato allungava un runner che colpiva il ferro, il pallone era allungato dallo stesso verso sinistra, dove Batum a 8:12 correggeva a canestro.
A Marvin il floater riusciva a 7:21 anche se da altra posizione; finta, difensore che rimaneva ancorato al parquet e tiro vincente della nostra PF in avanzamento per l’11-6.
Antetokounmpo non viveva un buon inizio e sbagliava contro Batum, il quale si serviva di una magistrale transizione condotta da Walker che lo serviva avanti sulla corsa con un passaggio diagonale schiacciato che faceva a fette la difesa del Wisconsin, al francese non restava che appoggiare la palla a spicchi sulla sinistra del vetro a 6.52.
La transizione vincente di Charlotte consigliava a Jason Kidd un time-out.
I Bucks potrebbero segnare con Vaughn in appoggio sulla sinistra, solo che dalla base del pitturato decollava Marvin Williams a dire cancellare con una stoppata clamorosa il tentativo e dire no alla violazione della no fly zone dei Calabroni. Middleton doveva inventarsi il fade-away per portare a casa altri due punti per la banda dei ragazzi di Kidd, Walker comunque dalla baseline destra riusciva a trovare il tempo e quella sottile nicchia di spazio per segnare nonostante la difesa dei Bucks fosse su di lui.
Zeller con un floating jump shot alzava il punteggio sul 17-8, inoltre Cody si faceva notare anche in difesa nella salvaguardia del pitturato con un’altra stoppata da dietro su Monroe.
Il buon momento del nostro centro lo portava a 5:22 con perfetto tempismo a correggere in tap-in un errore al tiro di Lee.
I Bucks raggiungevano solamente a 4:45 la doppia cifra con Parker che in post basso vinceva il duello mismatch con Walker.
Marvin Williams si accontentava di un lungo due in sospensione sulla linea di fondo mentre a 4:11 Middleton andava a segnare un big shot da tre punti da sinistra, peccato che la stessa guardia di Milwaukee commettesse un fallo ingenuo toccando il braccio destro di Batum impegnato ad alzare il pallone per il tentativo di tripla.
A 3:51 il francese andava in lunetta e portava a casa il massimo pe mandare Charlotte sul 34-13.
A 3:19 Lin si prendeva un’azione personale infiltrandosi centralmente e nonostante Plumlee fosse sulle sue tracce, il piccolo degli Hornets riusciva a batterlo alzando un pallone che colpiva la base del ferro, ma aveva i giri giusti per finire dentro. Due canestri dei Bucks servivano alla squadra di Kidd per riportarsi a -10 ma Jefferson a :11.6 con un giro a mezzaluna in senso antiorario circumnavigava il difensore e metteva dentro l’elegante appoggio a una mano.
Il primo periodo si chiudeva sul 29-17 per Charlotte.
 
Intervallati da due liberi di Parker, l’avvio secondo quarto vedeva Kaminsky protagonista; a 11.20 segnava con una tabellata il canestro inaugurale del tempo e a 10:33 metteva anche la precisione trovando solo cotone sulla traiettoria del suo tiro. Henson, tra i più positivi dei suoi per i Bucks, segnava in tap-in ma i Calabroni rispondevano subito con un fluido attacco a triangolo sul centro-destra; Lee per Jefferson, passaggio a Lee che scattava in diagonale andando verso il centro e tiro dalla media della nostra SG immediato sulla ricezione, due punti ottenuti osservando la palla rimbalzare velocemente sui bordi del ferro interno e ricadere dentro.
Milwaukee recuperava qualche punto con due punti di Antetokounmpo e quattro di Plumlee, il quale segnava prima in alley-oop e dopo un canestro di Lin che folleggiava in mezzo al traffico in appoggio, riceveva l’assist tagliato e si appendeva in schiacciata a canestro.
Le due ali dei Bucks però sulla stessa azione (tap-out di Henson) perdevano l’occasione di riavvicinarsi un po’ di più sbagliando un tiro a testa.
Ancora Giannis, non in serata, da sotto il canestro a destra andava corto con il facile appoggio, comunque Ennis a 5:39 segnando una tripla frontale con Lin in ritardo e allungo per contrastare il tiro, firmava il time-out di Charlotte che tuttavia incassava ancora un jumper di Parker su Williams che portava sul -5 i Cervi (37-32).
La partita sembrava riaperta, ma Batum si metteva il mantellino rosso e iniziava a volare in the zone; quattro triple consecutive, la prima (a 4:38 uscendo a sinistra da un blocco di Kaminsky) era completata d un libero aggiuntivo a segno per il leggero tocco di Bayless.
Il Batum show da fuori dall’arco si chiudeva a 3:01 quando sparava su Parker per il 50-34.
Parker saltava anche sulla finta di Walker che andava al tiro consapevole del contatto; tre liberi e Hornets all’intervallo facilmente e impensabilmente avanti 55-38.
Zeller al tiro su Parker. Con due stoppate simbolo da dietro su Monroe ha fatto capire che nel pitturato sarebbe stata dura per i Bucks nella notte.

Zeller al tiro su Parker. Con due stoppate simbolo da dietro su Monroe ha fatto capire che nel pitturato sarebbe stata dura per i Bucks nella notte.

 
Nel terzo quarto gli Hornets cercavano d’imitare il francese dalla grande distanza, il primo tentativo da oltre l’arco era di Walker a 11:23 ma nonostante il bel ritmo del jumper e il buon tiro, la palla beffardamente non entrava.
Bucks che si aggrappavano a Monroe, spin su Zeller che andava a contatto con Greg, provocando due FT a favore dei padroni di casa. 2/2 e punteggio sul 55-40 modificato da Williams a 11:11; ricezione del passaggio da parte di Zeller che andava a formare anche un blocco poco più avanti e due punti per la nostra PF in jumper dalla media diagonale destra.
Batum da tre questa volta falliva ma Antetokounmpo a rimbalzo buttava giù Zeller.
Rimessa in campo per Charlotte che usava bene l’azione offensiva per segnare con Lee in entrata.
Giannis segnava comunque due FT a 9:57 mentre a 9:25 Parker si avvantaggiava di una difesa del post basso di Walker, spin e dunk a una mano per l’ala di Milwaukee.
Hornets che andavano a chiudere definitivamente la gara a suon di triple; 8:23 Williams con spazio in transizione su assist di lee dalla destra, 7:38 Walker con un passaggio saltato da sinistra a destra che ribaltava completamente l’azione serviva ancora Marvin che dall’angolo destro buttava dentro la sfera per il 65-46.
Un paio di jam dei Bucks portavano il punteggio sul 68-52 ma i Calabroni riprendevano a bombardare da tre; a 5:50 un’entrata di Batum costituiva uno specchietto per le allodole, scarico su Courtney che a destra con metri di pista libera, faceva decollare il suo bolide da tre punti, a 4:22 una seconda chance, gli Hornets liberavano Lin che non perdonava con la bomba dalla diagonale sinistra.
A 3:49 Walker segnava con naturalezza su Ennis ed erano altri tre punti, replicati a 2:57 per l’83-56.
Lin portava un’altra incursione e nonostante la stretta sull’anello Milwaukee mostrava di non avere la contromossa per fermarlo. Henson quindi si portava in attacco e guadagnava sul libero dopo aver realizzato un canestro nonostante il fallo di Lin.
Il gioco da tre punti a 2:05 del lungo in maglia bianca fissava l’85-59.
Jefferson dall’altra parte andava un paio di volte a farsi giri in lunetta e il suo 3/4 portava la squadra di Jordan sull’88-59.
Un fade-away di Batum e una tripla di Parker chiudevano anche il terzo periodo sul 90-64.
 
L’ultimo quarto viveva di rendita nonostante un canestro da Vaughn, preceduto da altri portasse Milwaukee ad accorciare di tre punti (92-71).
Situazione ancora tranquilla ma il modo con il quale erano avvenuti questi canestri consigliava a Clifford saggiamente di stoppare l’inerzia avversaria.
Ennis produceva per Plumlee un alley-oop ma erano vani momenti di gloria, i Calabroni rimanevano avanti e a 7:43 Parker trovava in seconda battuta Marvin Williams che respingeva il tentativo del n°12, giro palla tremendo in attacco e due occasioni che tuttavia non entravano con il secondo (open di Marvin) che concedeva l’attacco ai Bucks, Ennis a 7:03 al vetro otteneva il -19 (98-79).
Ad abbattere però la barriera dei cento era Marvin Williams che della sinistra, dopo aver ricevuto da Batum liberatosi di Parker, a 6:39 affondava l’ennesima mina da tre punti.
101-79 ridotto a 20 da Henson in gancio ma nel finale gli Hornets controllavano agevolmente; Lee a 5:37 segnava in sospensione dalla media sinistra, a 4:14 bomba di Marvin per il 108-83 e anche un buon Daniels faceva il suo con la tripla dal corner destro (111-85).
La gara terminava 115-91.
 
Hornets che portavano a casa la vittoria in attesa delle prossime due gare contro Philadelphia, avversaria da rispettare come tutte, ma partite necessariamente da vincere per sperare di agganciare almeno il quarto posto playoffs facendo magari la corsa su Miami e Boston più che su Atlanta, la quale sembra ora essere tornata ad avere una marcia in più.
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Pagelle:
 
Walker: 7
18 pt. (5/11), 6 assist. Fa una buona prestazione. Attento in difesa anche se un paio di volte deve chiudere sotto e contro avversari più grossi e alti non può molto. Per il resto aiuta Charlotte a scappare nel terzo.
 
Lee: 7
12 pt. (5/9), 4 rimbalzi, 5 assist, 1 stoppata. Non è colpa sua se il ruolo di SG è difficile in difesa, Middleton inizia bene nonostante lui sia sempre lì, alla lunga comunque il suo lavoro paga e realizza anche dei bei canestri seguendo l’onda emozionale del team al tiro.
 
Batum: 8,5
25 pt. (8/15), 7 rimbalzi, 8 assist, 1 rubata. La sua fiammata vale la partita. La difesa sul fenomeno dei Bucks è buona e Giannis si perde realizzando solo 8 punti in serata.
 
M. Williams: 7,5
21 pt. (8/12), 8 rimbalzi, 1 assist, 3 stoppate. Pattuglia la vernice e dice tre volte no in maniera pulita e spettacolare agli avversari. Silenzioso cecchino in attacco.
 
C. Zeller: 6,5
4 pt. (2/4), 3 rimbalzi, 1 assist, 2 stoppate. Ben a inizio gara, due stoppate per intimidire Monroe e soci.
 
Jefferson: 7
15 pt. (4/8), 6 rimbalzi, 1 assist. In attacco lavora e scava dalla lunetta la differenza.
 
Lin: 7
9 pt. (4/5), 4 rimbalzi, 4 assist, 5 rubate. Perde 4 palloni ma ne recupera 5. Anche di prima intenzione sul lungo in palleggio riesce a portar via palla in raddoppio. In attacco incursioni spettacolari perché non si crede possa segnare in mezo alle torri dei Bucks, invece…
 
Kaminsky: 6
4 pt. (2/3), 1 rimbalzo, 1 assist. Sufficiente per una difesa ancora non totalmente convincente. Un paio di canestri in avvio ripresa di personalità.
 
Lamb: 6
0 pt. (0/1), 2 rimbalzi, 1 stoppata. Gioca poco più di 8 minuti ma è difficile dargli un voto, diciamo un 6 salomonico.
 
Hawes: 6
0 pt. (0/2), 2 assist, 1 stoppata. Tiro no, ma un paio d’assist e una stoppata.
 
Hansbrough: s.v.
0 pt. (0/1). In 3:15 di garbage difficile dare un giudizio.
 
Daniels: 6,5
7 pt. (3/3). Tempo spazzatura ma segna tutti I tiri tentati, un paio entrando con dei floater non semplici.
 
Gutierrez: s.v.
0 pt. (0/0), 1 assist. 2:41 per lui in campo. Si vede poco per questioni di tempo ma un assist lo mette a referto.
 
Coach Clifford: 7
Serata tranquilla. La squadra arriva con lo stato mentale giusto e sin da subito controlliamo la gara. I giocatori si trovano bene in campo in attacco mentre la difesa è presente sin sotto il ferro. Non rischia nulla chiamando un time-out ad avvio ultimo quarto.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.