Charlotte ingaggia il nuovo head coach…

Nella giornata del compleanno di Kemba Walker (Happy Birthday!), tra tutti i nomi citati negli ultimi articoli per sostituire Steve Clifford nel ruolo di head coach, ecco spuntare quello più tenebroso, meno affascinante, quello che non stimola fantasie per intenderci, facendo sembrare forse più nebuloso il futuro di un ambiente che negli ultimi due anni non è stato molto illuminato…

James Borrego (non me ne voglia ma assomiglia un po’ a Béla Lugosi con quella pettinatura, ma non è nemmeno la miglior foto quella presa da USA Today) sarà il nuovo head coach dei Calabroni per la prossima stagione.

 

 

 

 

Borrego vive con la moglie Megan a San Antonio e ha tre figli; Grace, Zachary e Nicholas.

 

 

 

 

Ha vinto la Western Conference Championship nel 2002/03 con San Diego University andando al torneo NCAA.

Niente Ettore Messina (il quale ha sempre aperte altre piste) quindi…

Un po’ deluso (sinceramente) per la scelta, ora dipenderà molto da che cosa riuscirà a fare Kupchak in sede estiva, quando si creano le basi per la futura stagione, organizzando un team vincente o uno destinato a latitare nei bui meandri della bassa classifica.

Liberarsi della zavorra forse non sarà facile e sulla testa di Charlotte incombe sempre la spada di Damocle Kemba, il quale ha fatto sapere che si è stufato di non giocare i playoffs e dato che a fine della nuova stagione l’uomo franchigia di Charlotte sarà libero, sicuramente uno degli aspetti primari di Kupchak sarà volger lo sguardo al caso Kemba, per rifirmarlo o scambiarlo per giocatori o scelte.

Impossibile sapere cosa frulli nella mente di Kupchak, il quale sicuramente durante lo svolgimento del suo lavoro dovrà necessariamente far conto di trovare difficoltà più o meno impreviste nel realizzare il progetto che ha in mente, comunque i tifosi di Charlotte sperano e meriterebbero di togliersi un po’ di polvere dalla spalla e qualche sassolino dalla scarpa…

Tornando al nuovo coach, per spender due righe, James fu allenatore a interim a Orlando nel 2015 passando come dal ruolo di allenatore in seconda a coach a vero e proprio allenatore sostituendo Jacque Vaughn.

Finì con un record di 10-20 (.333) con i Magic relegati sul fondo della Southeast Division con sole 25 vittorie contro 57 sconfitte.

Ha già un’esperienza con gli Hornets (2010/12) precedente all’avventura Magic (nel 2012/15) mentre gli ultimi tre anni li ha passati alla corte del Re Pop a San Antonio dove però era già stato dal 2003 al 2010.

L’allenatore, nato ad Albuquerque (New Mexico) nel 1977 (qualche fonte riporta 1978) quindi è stato scelto dalla schiera dei possibili coach provenienti da San Antonio, questo potrebbe significare la ricerca di una matrice che identifichi un gioco di squadra che nell’ultimo anno e mezzo a Charlotte era progressivamente sparito.

Ora la palla passa a Kupchak che da GM dovrà esser l’uomo della svolta cercando di far tornare Charlotte tra le mine vaganti della lega già in estate, un periodo che si presenta comunque ricco d’insidie e pieno di incognite ma fino ad altri movimenti, voglio essere almeno neutrale se non positivo per ora.

In fondo non costa nulla…

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.