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Tradizionalmente in America settentrionale con il termine “Downtown” si fa riferimento al nucleo finanziario, economico e culturale della città mentre con il termine “Uptown” si definisce la parte più residenziale.
La situazione si è ribaltata a Charlotte: a causa delle caratteristiche morfologiche della città (la Queen City sviluppa la propria area commerciale su una zona rialzata rispetto al resto della città), gli “charlotteans” chiamano Uptown lo snodo centrale della metropoli.
L’Uptown, insieme ai distretti di Midtown e South End, fanno parte di quella macroarea che a livello urbanistico viene chiamata “Charlotte City Center”.
Quest’area è abitata da circa trentamila persone, è il luogo d’occupazione per circa centotrentamila lavoratori ed è visitata da più di diciotto milioni di persone l’anno.
In quest’articolo ci concentreremo sugli aspetti principali dell’Uptown.
È qui che si trovano – come scrivevamo – i grattacieli, gli uffici e i palazzi residenziali più alti, i musei, i teatri, gli impianti sportivi e i locali notturni più rinomati.
Dal punto di vista organizzativo il centro di Charlotte si divide in quattro “Wards” (“reparti” o zone) creati dall’intersezione tra le strade “Trade and Tryon”.
Il suo perimetro è delimitato dalle Interstatali 77 e 277.
Le strade principali sono – appunto – la Tryon Street (collega il lato nord con quello sud) e la Trade Street (collega il lato est con quello ovest più College Street).

Al settimo piano dello stesso palazzo risiede anche il suo attuale datore di lavoro, tal Michael Jordan.
Dall’incrocio tra le prime due nasce la “Independence Square”, ai cui lati troviamo le famose “Four Corner Sculptures” scolpite nel 1995 dall’artista Raymond Kaskey.
Le quattro statue sono realizzate con materiali di bronzo e granito e rappresentano l’industria, il commercio, i trasporti e il futuro.
Nella stessa piazza, all’ombra di una delle statue descritte è presente anche una copia de “Il Grande Disco”, opera dello scultore italiano Arnaldo Pomodoro – installata nel 1974 – che reinterpreta l’uomo di Leonardo e le sue proporzioni in chiave moderna.

Il centro di Charlotte può essere definito a misura d’uomo in quanto le distanze tra un punto d’interesse e un altro sono facilmente raggiungibili a piedi.
Per i più esigenti però, è possibile spostarsi tramite CATS (Charlotte Area Transit System), il sistema di mobilità pubblica della città composto da bus, monorotaia e tram.
Dal punto di vista ricreativo, culturale e sportivo l’Uptown offre molte attrazioni.
Ci sono tredici parchi pubblici tra cui il Romare Bearden Park (5,4 acri) nel “secondo reparto” e il First Ward Park (4,6 acri) nel primo.
Il primo è stato inaugurato nel 2013 e funge da collegamento tra gli uffici e il Ballpark dei Knights.
Il secondo si trova in posizione meno centrale e fa da contorno alla sede universitaria dell’UNCC in Charlotte ed è stato completato nel 2015.
Oltre ai parchi troviamo 8 musei (fonte: charlottegotalot.com), che spaziano dall’arte alle scienze naturali, passando per lo sport e la storia americana.
I teatri invece sono sei (fonte: Charlotteobserver.com) e ospitano spettacoli di vario genere.
Il più antico è il Carolina Theatre.
Costruito nel 1927, è attualmente in fase di ristrutturazione con l’intento di riportarlo al suo vecchio splendore tramite un progetto ambizioso.
L’Uptown ospita quattro sedi universitarie, tra le quali spicca il campus cittadino della rinomata Univeristy of North Carolina (quella dove giocò Michael Jordan per intenderci).
Il Charlotte Center City inoltre è servito da due biblioteche: la “Public Library of Charlotte and Mecklenburg Country” e la splendida “ImaginOn – The Joe and Joan Martin Center”, dove gli studenti più giovani possono trovare aiuto per la riuscita dei loro percorsi scolastici.


museo di storia e cultura afroamericana nel Second Ward.

e la scultura del “Firebird” di fronte all’entrata.
Dal punto di vista sportivo Charlotte offre due impianti sportivi di “major league”.
Lo Spectrum Center (precedentemente noto come Time Warner Cable Arena), casa degli Charlotte Hornets, inaugurato nel 2005 e situato nel First Ward che con una capienza di circa 19.400 posti e ospita anche concerti, manifestazioni politiche ed eventi di ogni genere.
Il Bank of America Stadium (noto come Carolinas Stadium dal 1994 al 1996 ed Ericsson Stadium prima dal 1996 al 2004), situato nel Third Ward ed inaugurato nel 1996 è la casa dei Carolina Panthers dell’NFL e ha una capienza di 73.000 posti a sedere.
Dal 2022, l’impianto ospiterà anche le partite casalinghe della neonata franchigia di Major League Soccer: gli “Charlotte FC” che faranno sbarcare il calcio in città.
Sempre in questo distretto è presente anche un impianto di “minor league”, ossia il Truist Field degli Charlotte Knights di baseball, inaugurato nel 2014 e precedentemente conosciuto come BB&T Ballpark.
La capienza di tale impianto è di 10.400 posti.
Per quanto riguarda la night life nella Queen City la scelta è alquanto variegata.
Se siete in cerca di una tranquilla serata accompagnata magari da una buona birra artigianale accompagnata dal classico street food all’americana, le scelte migliori rimangono i locali più easy del South End mentre per l’Uptown la movida si fa più sofisticata.
Locali e ristoranti – come d’uopo – sono più eleganti, anche se non mancano i noti marchi internazionali nel campo dei fast food.
L’Epicentre, una sorta di piccolo centro commerciale a cielo aperto in centro città, il 7th Street Public Market, un mercato al coperto con prodotti locali, il Brevard Court, una piccola via piena di localini, sono degli esempi di un buon equilibrio tra qualità e quantità.
Cosi, come nel resto della nazione, sono di moda i rooftop bar e anche per Charlotte vale la stessa impostazione.
Ce ne sono diversi ma il migliore rimane il Fahrenheit Resturant in cima allo Skye Condominius, dal quale si può ammirare lo splendido panorama della città sorseggiando un ottimo cocktail.

Dall’indispensabile e imprescindibile angolo a misura d’uomo passiamo alle alte vette della città: lo Skyline di Charlotte è uno dei più belli e dinamici degli Stati Uniti.
In costante evoluzione grazie ai sempre nuovi progetti immobiliari, negli ultimi anni ha visto la comparsa di nuovi palazzi (qui chiamati High rise building) che ne hanno aumentato la densità.

Andiamo a farne la conoscenza nello specific con il dettaglio i grattacieli più alti concentrati nell’Uptown (fonte: www.emporis.com):
Charlotte, come abbiamo già scritto nel primo episodio, è in costante crescita, sia dal punto di vista demografico, che economico.
La grande urbanizzazione dell’Uptown di questa ultima decade ne è la testimonianza.
La speranza è che – a dispetto di pandemie, crisi politiche e sociali – la città continui nel suo percorso , non solo di sviluppo per consolidare il suo ruolo di hub commerciale per il Sud degli Stati Uniti, ma anche di progresso da espandere alla popolazione.