Game 4: Charlotte Hornets @ New York Knicks 131-134 (OT)

Théo Maledon, il francese con contratto to-way ha chiuso la sua buona prestazione con 15 punti.

Gli Hornets affrontavano la trasferta al Madison Square Garden appaiati in classifica ai New York Knicks (2-1).

Dopo non aver vinto nemmeno una partita lo scorso anno ai supplementari, prosegue per Charlotte la maledizione dell’OT.

La squadra di Clifford, dopo aver sofferto per tre quarti e mezzo di partita le folate offensive dei newyorchesi (alla fine Brunson 27 pt., Barrett 22 pt.) riesce a rimettersi in carreggiata di punteggio nel finale e sale di 5 punti sopra ma è un fuoco fatuo, gli arancio-blu pareggiano e si riportano avanti.

Dennis Smith Jr. trova il pari personale, poi Randle manca l’occasione e sull’ultimo possesso il floater di Hayward va abbondantemente fuori bersaglio (disturbato da Robinson).

Al supplementare apre Dennis Smith Jr. ma New York va sopra (Oubre Jr. per proteste, tra l’altro a torto) si prende un tecnico, pesante per Charlotte che prova a rimanere in scia e il possibile pareggio di P.J. Washington in arretramento a :05.5 dalla fine è questione di millimetri.

La terna assegna un canestro da due punti perché forse l’esterno del piede destro calpesta millimetricamente la linea anche se di dubbi ne ho ancora.

Sta di fatto che Charlotte con l’assegnazione da due punti va sul 131-132, deve commettere fallo e New York con R.J. Barrett sale sul +3, fallo e Smith manca il primo tiro libero, intenzionalmente il secondo per tentare un tap-out che non avviene e così gli Hornets gettano al vento una partita equilibrata che avrebbero potuto riuscire a strappare.

Un vero peccato ma il 53,6% concesso dal campo agli avversari è una commistione tra la bravura nel finalizzare dei padroni di casa e lacune dei nostri che, unitamente ad una difesa individuale carente in alcuni uomini, lasciano troppo spesso varchi verso canestro.

Se il 56-52 a rimbalzo ci arride, è anche vero che si sarebbe potuto far qualcosa di meglio in certe circostanze come sul canestro da rimbalzo di Randle nel finale con Oubre tagliato fuori da se stesso.

Buono il 31-26 negli assist ma si spreca troppo (20/30) ai liberi.

Buona partita dalla panchina di Maledon, McDaniels e Bouknight (tutti in doppia cifra), passo indietro per Richards che non sbaglia un colpo dal campo ma non è una presenza in serata difensivamente parlando, sembra fuori posizione e troppo molle.

Anche Plumlee non è una presenza e i Knicks lo sanno, 56-74, infatti, è il parziale nel pitturato…

Tra i titolari non mi piace molto Oubre Jr. che tecnico nell’OT a parte prende anche una cattiva scelta di tiro nei regolamentari sul +5 mentre P.J. Washington ed Hayward cercano di sostener la squadra tra cose buone ed altre meno.

A Gordon nel primo tempo vengono fischiati tre volte passi e si innervosisce un po’.

Alla fine vice New York che sale sul 3-1 in classifica, i Calabroni tenteranno di espugnare nella prossima sfida orlando per tornare sopra quota .500.

All’intervallo nessun Hornet è in doppia cifra ma dalla panchina Maledon, McDaniels e Bouknight fanno segnare 8 punti a testa.

https://www.youtube.com/watch?v=pNkkwZHfD3o&ab_channel=NBAGAMEHIGHLIGHTS
Questo articolo è stato pubblicato in Uncategorized da igor . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.