Game 43: Charlotte Hornets @ Toronto Raptors 114-124

LaMelo Ball cerca di Passare VanVleet. Non bastano i suoi 32 punti a Charlotte.

Gli Hornets tornano a casa a mani vuote dalla doppia trasferta canadese alla Scotiabank Arena in una stagione maledetta e dopo aver sofferto per tutta la partita.

L’occasione di tentare il colpo gobbi – dopo non esser mai stati in vantaggio per tutto il game – i Calabroni l’hanno avuta nel finale quando – dopo aver oscillato spesso tra un divario da doppia a singola cifra – Plumlee ha chiuso un’azione confusionaria e volitiva con salvataggio di Ball e assist di Martin portando a casa un gioco da tre punti che a 1:39 ha consentito ai Calabroni di tornare inaspettatamente sul -5 (109-114).

Toronto non è riuscita a segnare ma Ball (dopo una buonissima partita condita da diversi deep 3 puliti e 7 assist anche se con 5 TO e 6 falli di contro) ha mancato un layup apparso piuttosto semplice (ossimoro e bizzarria della vita stessa) se dall’altra parte VanVleet ha inflitto dal corner sinistro la coltellata mortale per il 109-117.

Sicuramente diverse decisioni (per edulcorarla diremo…) bizzarre a senso unico hanno a torto o ragione favorito i Raptors specialmente nel secondo tempo da un fallo fischiato sul tiro a Rozier simile a quello contro Ball nell’ultimo match a banali rimesse laterali, falli e almeno un paio di mancati and one a favore di Charlotte (uno su Rozier piuttosto evidente) ma a parte l’arbitraggio irritante gli Hornets mostrano le solite pecche difensive di tenuta e anche se i Raptors questa volta, oltre a trovare un primo tempo dalle percentuali altissime condite con il solito pizzico di tiro da tre solido, hanno cambiato un po’ tattica sfruttando anche il pitturato e i corridoi lasciati dal team di Clifford, il risultato non cambia: 51,8% per i canadesi al tiro e anche se Charlotte ha chiuso sopra con il 53,2% l’ha fatto con meno tiri (77-83).

Anche se fallendo qualche FT in meno (19/27 contro il 28/36 casalingo) a dare, però, la spinta decisiva alla squadra di Nurse sono state le palle recuperate, 6-15 nelle rubate, 9-22 nei TO complessivi (qualche gentile omaggio della terna a sfavore) con un 50-62 nel pitturato favorito dalle folate partite dalle transizioni anche se ufficialmente i fast break point sono dati pari: 14-14.

50-42 a rimbalzo, sovvertite le proporzioni gli Hornets sono finiti però sotto 27-30 negli assist con la squadra della foglia d’acero a produrre comodi tiri grazie al gioco di passaggi sfruttato in maniera solida, specialmente nel primo tempo con triple open.

Ball ha chiuso con 32 punti, Rozier con 21, Plumlee ha finito con un’altra doppia doppia da 16 punti e 15 rimbalzi.

13:15 i minuti concessi a Richards (7 pt.) che ha giocato al posto di Mark Williams, out.

Toronto ha beneficiato di 35 punti del solito Siakam (10/12 FT), 21 da Barnes (spesso troppo facile per lui trovar spazio per arrivare alla schiacciata), 19 di Trent Jr., 15 di Anunoby e 11 di VanVleet.

Game Recap

Dal turnaround in post sx di Anunoby su McDaniels alla risposta dello stesso Jalen che sbagliava poi due conclusioni per il pari (Hornets che avevano subito una tripla dalla destra di Trent Jr.) e segnava il 4-5 si passava ad un parziale di 0-8 sino a 7:51 quando Clifford andava in time-out dopo aver arrestato il gioco contraddistinto dalle ultime tre transizioni Raptors che si portavano sul 4-13.

Un floater di sinistra da parte di Ball arrestava il sanguinamento ma Siakam segnava da tre, stoppava la bomba di P.J. Washington e Anunoby metteva il carico da 90 con la tripla del 6-19 dall’angolo.

Charlotte accorciava con la folata di Rozier e due triple di P.J. Washington, la seconda in step-back prima di un deep 3 dalla linea laterale sinistra di LaMelo (17-23) ma Barnes trovava un corridoio lungo su un high screen roll e arrivava alla schiacciata quindi entrava la bench di Charlotte e Martin segnava il 19-25.

Nonostante Thor realizzasse una tripla da bad pass di Smith Jr. e Richards portasse a casa 4 pt. (jam e 2 FT a 1:13) per il 28-33, l’ultimo minuto era per i Raptors che guadagnavano 4 punti fino al 29-38 di prima frazione.

Charlotte si esaltava con l’alley-oop prodotto da Ball e rifinito da Richards in avvio secondo periodo ma si smarriva subito lasciando a Barnes un altro corridoio (a 11:04) sul quale Clifford chiamava time-out.

Gli Hornets si perdevano nella zona di Toronto perdendo 4 palloni mentre i Raptors portavano a casa un parziale da 0-11 (ultimo canestro da two and one di Trent Jr. a 9:17) per portarsi sul +18 (31-49).

LaMelo provava a restituire un senso al match segnando prima da due e realizzando due deep 3 da stupore e il divario scendeva a 10 punti ma la breve accelerazione dei canadesi bastava per riportare i Calabroni a distanza abissale anche se Smith Jr. in entrata era spostato sull’aiuto di Boucher riuscendo a segnare in caduta convertendo l’and one per il 43-58.

Ball da due, Smith in sottomano tripla di Achiuwa e risposta da tre soft rim/glass con passo laterale sinistro per staccarsi dal marcatore da parte di Rozier più dunk su tiro short di T-Ro, Hornets nuovamente a dimezzare lo svantaggio (52-61) ma dopo il time-out di Nurse a 2:54 l’elastico si allungava nuovamente fino alla tripla finale di primo tempo firmata Siakam per il 55-69, 14 punti da recuperare difficili.

Ball e Siakam chiudevano con 18 punti a testa ma per LaMelo anche 3 TO, Anunoby con 12 pt., Trent jr. 11, Barnes 10 mentre Richards e Rozier (sorvegliato speciale) andavano a riposo con 7 a testa.

Nonostante il 51,2% di Charlotte dal campo c’era da abbassare notevolmente il 59,5% di Toronto abile a colpire spesso con l’uomo con i piedi per terra comodamente da tre punti con spazio sullo scarico (47,1% da 3) per colpa di tenuta difensiva singola e poca comunicazione.

Charlotte cercava di riportarsi in partita con Ball (appoggio di sx), un cambio mano di McDaniels a 10:23 e una reverse da 2+1 di Plumlee a 9:49 tagliando il divario alla singola cifra (62-71) ma Barnes sparava una jam su McDaniels e dopo il fallo (non fischiato) di Siakam su un Rozier abile comunque a chiudere in entrata, lo stesso Pascal metteva dentro in schiacciata il 64-75.

Charlotte segnava con Martin a 2:36 un buon 3 punti ma perdeva Hernangomez dall’altra parte concedendogli una giocata complessiva da 3 punti, tornava a segnare con Rozier da oltre l’arco ma ancora una volta non chiudeva per tempo lo spagnolo che toccato da Martin andava in lunetta.

Martin nella sua folle corsa a 1:25 era toccato da Anunoby e convertiva l’and one, stessa cosa che faceva Siakam sul blocking foul chiamato allo stesso Cody (piccolo aggiustamento di posizione fatale).

Colpo su colpo a 12 minuti dalla fine gli Hornets, dopo aver rimontato nel quarto 5 punti, avevano da recuperare per vincere ancora 10 punti: 88-97.

Come già detto in precedenza a inizio pezzo, l’elastico si allungava nell’ultimo periodo, gli Hornets sembravano destinati a non suscitare emozioni (anche perché la terna, insomma…) fino a 1:39 con il 2+1 di Plumlee per il -5 e quando ball in appoggio per il -3 mancava incredibilmente il canestro arrivava la tripla di VanVleet a togliere la paura della beffa ai suoi grazie a una tripla.

Charlotte chiudeva così sul 114-124.

Tabellino singoli Hornets.

Tabellino singoli Hornets.

Game chart.

https://www.youtube.com/watch?v=ipSgISojDIs&ab_channel=BasketballHighlights

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.