Game 52: Charlotte Hornets @ Milwaukee Bucks 115-124

 

D. Smith Jr., 2 punti (1/8), icona della serata no della bench Hornets che ha chiuso con 8/28 dal campo.

Gli Charlotte Hornets del periodo sono in forma (nonostante la L finale) ma Milwaukee che arrivava da quattro vittorie consecutive e con un organico da alta classifica rimaneva favorita per la vittoria della partita in Wisconsin.

Gli Hornets avevano strapazzato i Bucks al Fiserv Forum nell’ultima sfida, serata magica per Charlotte alla quale era riuscito tutto, tanto da andare in fuga e infliggere ai Bucks la seconda peggior sconfitta della stagione.

I Cervi questa volta non si facevano trovar impreparati e nonostante Charlotte partisse nuovamente con un attacco brillante (Hayward, prima di mancare un reverse layup partirà con 5/5 dal campo per 12 come canestri consecutivi a due lunghezze da Brad Miller, lungo che nel 1998 firmò il record attuale Hornets fermo a 14) rispondevano con fisicità e una marea di rimbalzi offensivi convertiti in punti da Brook Lopez, Antetokounmpo e anche il furetto Holiday metteva lo zampino.

Partita da sorpasso e contro-sorpasso sino al 21-20 Hornets, cortesia di Plumlee, poi la squadra di Budenholzer allungava a fine quarto sul 27-34.

McDaniels, al suo compleanno, probabilmente doveva smaltire la sbornia non azzeccando proprio nulla dal momento del cambio ma dopo il vantaggio firmato Mark Williams (41-40) e il 2+1 di Hayward (49-46) segnava da tre punti per ben due volte dall’angolo destro restituendo il vantaggio (55-53 a 3:38) che aveva strappato in precedenza Holiday con un two and one.

Gli Hornets si facevano sorprendere nuovamente ma Plumlee accorciava, McDaniels accendeva un’altra candelina per compiere 11 punti a un secondo e otto decimi dalla sirena e Lopez si “beccava” un tecnico per proteste (fallo richiesto dall’altra parte del campo nell’azione precedente sulla stoppata di Ball data per buona) e LaMelo con il tecnico mandava la partita in parità all’intervallo chiuso da entrambe le compagini a quota 64.

Terzo quarto combattuto e alley-oop di Plumlee (77-75) a 6:14 per un vantaggio Hornets che era prima pareggiato da Middleton e poi svaniva su un altro paio di colpi del tiratore dei verdoni: 7 punti per lui nel frangente e 86-90 a 1:30.

Bucks con due FT di Lopez (bravo a influenzare sin area diversi tentativi di Charlotte) avanti 90-97 a fine quarto.

Quando un Ball in odore di tripla doppia (la raggiungerà nel finale l’ottava in carriera scavalcando Anthony Mason fermo a 7 e lasciando indietro Larry Johnson, Nicolas Batum fermi a 5 e Baron Davis a 3) passava lo schermo per infilare un precisissimo e plastico pull-up i Bucks prendevano misure e sopravvento fino al 97-114 su una tripla di Antetokounmpo a 7:13 all’ultima sirena.

I Bucks puntellavano solo con qualche libero e diversi anche errati con solo errori dal campo (clamorosa miss dunk di Holiday che andava a fare il paio con quella del greco nel primo tempo) così Plumlee ha segnato il 113-118 a 1:06 dalla fine con possibilità di FT.

Mason è andato lungo, il tap-out di McDaniels e il sacrificio di Ball hanno tenuto una palla viva per Mason che l’ha fornita in angolo a McDaniels ma la chiusura di Holiday non ha permesso a Jalen di accorciare sul -2 e i Bucks dalla lunetta hanno chiuso la partita.

Un game interessante con i primi tre quarti che hanno visto le squadre sorpassarsi 17 volte e rimanere in parità 11 con un margine massimo di 7 punti tra le due squadre.

Antetokounmpo ha chiuso con 34 punti e 18 rimbalzi, Khris Middleton ha segnato 18 punti in 20 minuti, Jrue Holiday ne ha realizzati 15 ottenendo ben 13 rimbalzi mentre G. Allen ne ha messi 12, 11 per W. Matthews.

Terry Rozier ha segnato 20 punti ma con un 6/20 al tiro, Gordon Hayward 16, Jalen McDaniels 15 e PJ Washington 14 (con un auto-canestro in aggiunta tentando di recuperare un rimbalzo su un errore di Holiday) così come Mason Plumlee ne ha infilati 14 ottenendo altrettanti rimbalzi per un’altra doppia doppia.

Nonostante il 27-18 nella casella assist, gli Hornets non hanno massimizzato il loro buon gioco tirando nuovamente male da oltre l’arco con solo il 28,2% contro il 34,1% avversario.

I points off TO sono stati 9-15, più pesante ai fini del risultato e decisivo il 24-47 nel confronto punti segnati dalle panchine (Williams, McDaniels e anche JT Thor, nonostante una mega schiacciata, la sua prima dell’anno, da 5,5, D. Smith (1/8) con evidenti problemi al tiro, da 4,5) con Middleton in uscita, player di lusso.

Charlotte rompe la striscia di due W e per i Calabroni che non hanno mai vinto una striscia da tre partite in stagione è ora di riprovarci, Chicago e Detroit fuori casa ed Orlando in casa questa settimana con una squadra integrale ed ipoteticamente non smantellata prima della chiusura del mercato il 9 febbraio benché, come sottolineato nel podcast da Filippo Barresi, il GM Kupchak abbia delle attitudini piuttosto conservative ma tutto è ancora da scrivere.