Hello, my name is (2): James Bouknight

Per la seconda puntata della rubrica “My Name Is:”, oggi andremo a conoscere James Bouknight, la principale scelta al Draft 2021 effettuata degli Hornets.

Giocatore interessante che abbiamo cercato brevemente di analizzare e inserire nell’attuale contesto di Charlotte.

Buona lettura.


James (David) Bouknight-N° 5, SG, 18/09/2000, Brooklyn (New York), nazionalità: americana, Altezza: 196 cm, Peso: 86 kg, Mano: Destra, a Charlotte dal: 03/08/2021, Scelto al Draft 2021 alla posizione n° 11, College: UConn Huskies, G.: 0, Pt.: 0 (al 15/09/2021), Pagina Twitter: https://twitter.com/jam3s210, Pagina Instagram: https://www.instagram.com/james.bouknight/

Parte Storica

(A cura di Paolo Motta)

James (David) Bouknight (Crown Heights – Brooklyn) – NY, 18 Settembre 2000) è il nuovo giovane interessante prospetto su cui gli Hornets hanno puntato al Draft 2021.

Scelto alla numero 11, il rookie si presenta al mondo NBA come uno dei realizzatori più puri della sua classe a cui abbina doti di palleggio e atletiche di tutto rispetto.

Il suo ottimo potenziale fisico, infatti, caratterizzato da gambe fortissime e mani rapide, sommato a delle buone misure (198 cm per 208 cm di wingspan) lo rendono temibile su entrambi i lati del campo.

Bouknight rappresenta il prototipo di giocatore che in NBA non passa mai di moda, ossia una guardia dalle purissime doti realizzative e dalle eccellenti qualità atletiche che sarà immediatamente in grado di apportare esplosività e velocità nell’attacco di coach Borrego.

D’altro canto, invece, il giocatore condivide i punti deboli di tantissimi colleghi con le sue caratteristiche: il playmaking, le palle perse e la meccanica di tiro sono tutti aspetti che il giocatore e il coaching staff dovranno allenare e migliorare.

Bouknight muove i primi passi sul parquet alla La Salle Academy, un liceo di Manhattan.

Nel 2017 – al primo anno – fa registrare una media di 17,4 punti a partita e guida la squadra al titolo della New York Federation Class B.

Viene inoltre nominato MVP del torneo.

La stagione successiva si trasferisce alla MacDuffie School di Granby (Massachusetts), dove compie un ulteriore salto di qualità.

Le sue medie si alzano a 19,3 punti, 5 rimbalzi e 2 assist a partita, ma la sua stagione termina anzitempo a causa di uno scontro di gioco che gli procurerà la rottura del menisco del ginocchio sinistro.

Superato l’infortunio scende in campo per i PSA Cardinals all’Amateur Athletic Union Circuit.

Tra i suoi compagni c’è anche Cole Anthony, il quale sarà scelto alla numero 15 al Draft NBA del 2020.

Nel 2019 inizia la sua avventura al college.

Giocherà due stagioni per i Connecticut Huskies (la stessa squadra nella quale militò Kemba Walker) facendo registrare una media di 15,8 punti, 4,9 rimbalzi e 1,5 assist a partita.

Bouknight è stato scelto dagli Hornets per sostituire il partente Malik Monk.

Il suo compito sarà quello di portare punti in uscita dalla panchina con una certa costanza, cosa che all’ex Wildcats è sempre mancata.

Certo l’impatto potrebbe non essere dei migliori considerata la tecnica da affinare ma il ragazzo ha del potenziale che vale la pena lasciar maturare.

Analisi Tecnica

(A cura di Matteo Vezzelli, voce narrante Ferri Ig.)

Lo spezzone video è stato estratto dal canale YT Swish:

https://www.youtube.com/channel/UC5TdLLGMWGhS9PDOsj1HP_A

Curiosità

(A cura di Filippo Barresi)

James Bouknight, durante la prima metà della sua adolescenza fu un promettente giocatore di baseball.

A causa di svariati infortuni al gomito e all’altezza che diveniva sempre più importante, decise di intraprendere con convinzione la strada della pallacanestro.

Prima della notte del Draft 2021 il padre scommise con lui 5000 dollari che avrebbe pianto dopo la chiamata di Adam Silver.

Nel 2018, agli albori della sua carriera collegiale, è stato arrestato per essere scappato dalla polizia per aver “colpito un palo”, per di più era alla guida senza patente.

Chiedo scusa a Filippo per l’anticipo meme ma la tentazione di inserire questo video è stata troppo forte…

Un percorso di riabilitazione accelerato gli ha evitato una condanna seria facendo cadere le accuse nei suoi confronti.

Meme

(A cura di Fabrizio Getuli)

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.