Matchup key 37: Charlotte Hornets Vs Phoenix Suns

A cura di Filippo Barresi.

Terry Rozier Vs Devin Booker

I Suns arrivano a questa partita con alcune possibili assenze per via del protocollo Covid-19 (Ayton e Crowder mentre elementi minori saranno out come Nader, McGee e Saric saranno out certamente) che responsabilizzerebbero ancora di più l’asse Booker-Paul.

Il primo sarà sicuramente l’indiziato numero uno per decidere la sfida.

Dalla parte dei Calabroni ci sarà un sempre più ritrovato Terry Rozier che sta tornando a mostrare la stessa fiducia nelle sue capacità realizzative che abbiamo apprezzato nello scorso anno.

Una serata favorevole di Terry coincide quasi sempre con una vittoria degli Hornets e si spera che possa accadere proprio questa notte dove ci sarà bisogno di quel qualcosa in più che il numero 3 può dare.

Possibili svantaggi:

Come già sottolineato per il precedente incontro, i Suns sono una delle squadre più in forma della lega nonostante le recenti assenze.

La loro capacità di difendere con efficacia è asfissiante – si è rivelata tale in particolare per Charlotte a Phoenix – e potrà influenzare pesantemente gli Hornets se non riusciranno ad esprimere il loro gioco basato quasi esclusivamente sul realizzare più punti degli avversari.

Possibili vantaggi:

L’assenza (possibile) di Ayton è sicuramente un fattore molto importante in vista di questa sfida. Questo potrebbe coincidere con il ritorno in partita di Bridges e Washington (questionable alla fine del protocollo di sicurezza NBA), il che aprirebbe delle possibilità nell’essere più aggressivi nei pressi del pitturato.

Per sopperire a questa perdita i Suns hanno firmato una vecchia conoscenza Hornets come Biyombo ma tutti noi conosciamo tutti le sue limitazioni offensive e nel tener sempre botta difensivamente.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.