Matchup key Vs Celtics

Matchup key game 60 (A cura di Igor F.)

Devonte’ Graham Vs Kemba Walker

Anche contro Boston i Calabroni dovrebbero essere privi di tre dei propri cinque migliori giocatori (Hayward, Ball e Monk) in rendimento.

Il margine per una possibile vittoria così si assottiglia contro una squadra completa come i Celtics.

Il matchup key potrebbe essere benissimo Tatum contro Bridges ma il dubbio legato alla mancanza o alla presenza del centro di Stevens, Williams, potrebbe indurre Borrego a fare delle scelte particolari nello starting five e un faccia a faccia Miles Vs Jayson potrebbe essere scongiurato anche se probabilmente saranno due armi fondamentali per i rispettivi team. Andiamo a spiegare perché dal mio punto di vista l’allievo contro l’ex potrebbe essere il vero matchup key.

Possibili svantaggi:

Tatum è sicuramente un giocatore più rodato e costante che porterà molte minacce a una squadra priva di importanti elementi.

Difendere con aggressività su di lui sarà fondamentale ma sarà ancor più indispensabili bloccare le fonti di gioco dei Celtics.

L’ex Walker nella prima partita si è acceso a tratti ma quando l’ha fatto ha acuito il divario tra i due team e Kemba si è appena preso una partita di riposo per lasciare in pace il ginocchio ma contro Charlotte vorrà esserci…

Payton Pritchard ha segnato 22 punti nell’ultima partita ma il campanello d’allarme per Charlotte suona contro quasi qualunque Leprechaun sia in grado d’avere punti nelle mani per cui non sono ammesse distrazioni in una partita difficile.

Possibili vantaggi:

Devonte’ Graham ha mostrato una buona regia al suo rientro ma non buone percentuali al tiro.

Ha preso molti tiri non in ritmo o troppo deep e il suo ultimo 2/13 da fuori l’ha dimostrato.

Ci si potrà permettere di sbagliare poco in attacco quindi Graham dovrà limitare quei tiri a bassa percentuale gratuiti durante la partita considerando quelli in ritmo e con spazio, salvo necessità.

Far girare bene la palla potrebbe innescare anche giocatori meno prolifici.

Giocar di squadra con intelligenza e senza paura trovando varchi ovunque si presentino sarà l’unica maniera per vincere una partita che Charlotte avrebbe molto più bisogno dei verdi che da calendario difficilmente si faranno sfuggire il quarto posto nonostante una sorprendentissima New York giunta ieri a 9 W consecutive battendo anche Toronto.

Bridges è ancora meno affermato di Tatum ma sta cominciando a essere sui radar dei fan NBA non solo per le schiacciate.

“Ha continuato a influenzare la squadra, ha portato quell’energia in quintetto e l’ha sostenuto. Penso che Miles si sia gestito (bene) nell’unità di partenza. La crescita di Bridges in attacco dovrebbe essere applaudita più di ogni altra cosa”, ha detto Borrego parlando di tre canestri chiave contro Cleveland.

“C’è un altro livello in Miles. Questo è eccitante per il nostro gruppo. Si intensificando il suo gioco e sta sparando colpi enormi”.

La difesa sarà fondamentale per cui mi aspetto di rivedere nello starting five Cody Martin e anche Biz potrebbe rivedersi dalla panca: “È un disastro per me tra Biz e Cody”, ha detto Borrego. “Ogni volta che (Biyombo) è in campo, gira la nostra difesa. Sono andato con la sua esperienza e la sua mentalità aggressiva generale sul lato difensivo”.

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“Enemy” vintage

Dan Peterson su Superbasket parla dell’icona anni ’80 dei Boston Celtics, Larry Bird .
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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.