Diabaté (14) e Sims (33) provano a lasciarsi alle spalle Walsh.
BOSTON — Finisce male la stagione degli Hornets, infatti, Payton Pritchard segnando 34 punti contribuisce a dare a Boston la seconda vittoria casalinga su Charlotte nell’arco di tre giorni.
Una vittoria per 93-86, nonostante i verdi giocassero con le riserve e avessero sprecato un vantaggio di 21 punti nel primo tempo…
Sam Hauser ha aggiunto 15 punti per Boston (61-21), che inizierà la difesa del titolo NBA nei playoff il prossimo fine settimana.
Josh Okogie e Jusuf Nurkic hanno segnato 14 punti ciascuno per gli Hornets che hanno perso la settima partita consecutiva e chiudono mestamente al terzultimo posto con un 19-63, peggiorando il record dello scorso anno.
Nessuna delle due squadre ha schierato nessuno dei titolari ma Charlotte con Nurkic e Okogie aveva delle possibilità migliori.
I Celtics hanno schierato tutti i titolari venerdì, tranne Jaylen Brown, e hanno vinto con 36 punti di scarto (Brown ha saltato le ultime due partite per riposare il suo ginocchio destro dolorante che lo tormenta da circa un mese) mentre Seth Curry di Charlotte non ha giocato e ha concluso la stagione con il 45,6% da tre punti, al momento in testa alla classifica percentuale da fuori…
Venerdì, ha superato Zach LaVine di Sacramento e si è guadagnato la percentuale più alta del campionato realizzando il suo 82° punto.
Conclusioni Hornets: hanno perso 12 delle ultime 13 partite e non si qualificano per i playoff dal 2016, disfunzionali anche in serata nonostante il recupero ma i troppi pasticci nel finale tra giocatori inesperti e mediocri li hanno condannati ancora una volta.
Conclusioni Celtics: hanno completato la loro seconda stagione consecutiva da 60 vittorie, la prima consecutiva dal 2007-08 e 2008-09, quando rispettivamente vinsero il titolo e persero in semifinale a Est.
Momento chiave: Dopo il fantastico twist nel pitturato di Diabaté con appoggio vincente a 2:16 dalla fine per l’86 pari, Boston ha chiuso con un 7-0 di parziale con la tripla di Walsh a fare da spartiacque a 1:19 dalla fine (86-91).
Statistica chiave: Boston non ha tirato bene ma ha realizzato 14 triple, portando il suo record NBA stagionale a 1.457.
Il 28,8% di Charlotte da tre dice che per il futuro servirà più armonia nei passaggi, migliori tiratori come qualche schema che possa imitare i campioni in carica ai quali probabilmente si ispira Lee.
I Celtics hanno superato il precedente record questo mese, stabilito da Golden State due anni fa.
Charlotte va in archivio con un 33,8% (1065/3143) da tre punti, al momento peggio degli Hornets da oltre l’arco hanno fatto solo i Magic, ciò vuol dire che, infortuni a parte, c’è da pensarci sopra come direbbe il “Crozza Zaia”…
Seth Curry e la sua splendida forma di tiro. Top scorer per Charlotte in serata.
BOSTON — Payton Pritchard ha segnato 22 punti, Sam Hauser 20 e i Boston Celtics hanno battuto gli Charlotte Hornets per 130-94 conquistando la loro 60esima vittoria stagionale mentre gli Hornets rimangono fermi a 19 non riuscendo a toccare quota 20 nonostante un buon primo tempoo.
Le squadre si incontreranno di nuovo a Boston domenica per la partita finale di regular season per entrambe.
Boston ha beneficiato anche di Derrick White, il quale ha aggiunto 19 punti, Jayson Tatum 16 pinti, 8 rimbalzi e 8 assist, oltre al lungo Al Horford che ha messo insieme 13 punti e 11 rimbalzi per i Celtics (60-21).
L’allenatore di Boston Joe Mazzulla ha fatto riposare i suoi titolari nell’ultimo quarto ma anche coach Lee (ex Celtics) ha ampiamente dato spazio dall’inizio a giocatori che a ranghi completi non sarebbero titolari mischiando un po’ le carte durante la partita tra giocatori inesperti e una panchina che, invece, nel primo tempo a livello di espereienza si è fatta sentire (Curry, Nurkic).
La stella dei Celtics Jaylen Brown era fuori per un dolore al ginocchio destro che lo ha ostacolato nell’ultimo mese, rendendolo ineleggibile per i premi dei playoff perché non ha raggiunto la soglia minima di partite giocate della lega.
Seth Curry ha guidato gli Hornets con 17 punti e ha realizzato la sua 83esima tripla, che lo qualifica per il primato in percentuale di partite giocate nella NBA (la soglia minima è di 82) .
Ha realizzato 5 triple su 7, con una percentuale del 45,6% che migliora di poco la sua percentuale totale precedente…
Zach LaVine di Sacramento, altro concorrente, è entrato in campo con una percentuale del 44,6%.
Boston, che questo mese ha stabilito il record della lega per triple in una stagione, ne ha realizzate sette nel terzo quarto, portando il vantaggio di un punto all’intervallo a 91-75 prima del quarto finale.
I Celtics, reduci da una sconfitta di 20 punti a Orlando mercoledì, hanno schierato i loro sei migliori giocatori.
La partita è deragliata nel terzo quarto quando Boston si è disinceppata e ha iniziato a far giarare la palla per colpire da tre punti, gli Hornets, nonostante tre bombe di Curry nel periodo, non sono riusciti a tenere in difesa né il passo in attacco.
Nell’ultimo quarto anche Charlotte ha schierato le riserve delle riserve e il divario si è espanso a dismisura.
Considerazioni Hornets: Gli Hornets stanno per concludere la terza deludentissima stagione consecutiva (19-62) e non raggiungono i playoff dal 2016, se i Celtics schiereranno ancora questa squadra le W rimarranno 19.
Considerazioni Celtics: Il ginocchio dolorante di Brown potrebbe diventare un fattore determinante per i Celtics, che cercheranno di ripetersi come campioni NBA.
L’MVP in carica delle finali è un difensore chiave contro i migliori marcatori avversari.
Momento chiave: Tatum ha segnato una tripla dalla tre punti e ha subito fallo (da un Okogie aggressivo) nel terzo quarto, realizzando il tiro libero che ha completato un’azione da quattro punti portando il vantaggio di Boston a 10 punti.
Statistica chiave: Gli Hornets sono scesi nel secondo tempo nelle percentuali da tre, invertendo alla fine le percentuali.
Curiosità: Boston ha raggiunto le 60 vittorie per la quindicesima volta nella storia della franchigia e la prima in due stagioni consecutive dal 2007-08 e 2008-09.
Gli Hornets erano partiti con un 7-0 lasciando a secco Boston per 2:22 quando White ha segnato due punti a 9:38.
Seth Curry chiude con un 1/3 da fuori in serata ma con 9 punti, (3/6).
CHARLOTTE, N.C. — Ja Morant ha messo a segno 28 punti, 5 rimbalzi e 8 assist nella vittoria dei Memphis Grizzlies sugli Charlotte Hornets per 124-100 martedì sera.
Nulla di sconvolgente con Charlotte già in letargo da tanking da altre tre partite.
Il terribile evento inaspettato riguarda, invece, la guardia di Memphis Jaylen Wells che è stata prelevata dal campo in barella e trasportata in ospedale dopo aver tentato una schiacciata in contropiede, il problema è che K.J. Simpson è arrivato da dietro e l’ha urtato a mezz’aria facendolo atterrare violentemente sulla testa.
Allo Spectrum è calato il silenzio perché Wells, alla sua 74esima partita da titolare, è rimasto fermo immobile a terra per otto minuti prima di essere sollevato su una barella con la testa fasciata per limitarne i movimenti.
Gli arbitri hanno poi fischiato doverosamente un fallo di 2° grado a Simpson, che è stato espulso automaticamente.
E’ arrivato poi dal padre Fred (presente allo Spectrum pare) un aggiornamento sulle condizioni di salute del figlio: “Jaylen è sveglio e vigile. Cerca di sapere il risultato! Polso gonfio (forse rotto). Dolori al viso, alla mascella e alla schiena. Deve fare una radiografia e una TAC”.
Difficilmente però lo si rivedrà sul parquet nelle ultime tre partite di regular season per i Grizzlies attualmente al quinto posto nella Western Conference, in lotta indiretta con i Nuggets (non solo) che hanno appena licenziato il loro storico allenatore M. Malone, per un posto al sole ai PO.
Un flagrant comunque d’inesperienza su un’azione evitabile giacché Memphis ha iniziato bene portandosi in vantaggio e inibendo Charlotte al canestro.
La prima retina conquistata è arrivata in appoggio con Okogie in drive quando il cronometro toccava gli 8:32 (quasi tre minuti e mezzo da inizio gara)…
Per gli ospiti, Desmond Bane ha segnato 19 punti, Zach Edey 17 punti e conquistato ben 19 rimbalzi mentre Jaren Jackson Jr. ha aggiunto altri 14 punti per Memphis (47-32) che ha mantenuto il passo nella corsa alla miglior posizione possibile nella matassa dietro le prime della Western Conference.
Le squadre dal terzo all’ottavo posto erano, infatti, separate da due partite in classifica prima di martedì.
Miles Bridges ha segnato 14 punti per Charlotte (19-60) che chiude mestamente la sua stagione casalinga con una prova incolore.
Conclusioni Grizzlies: Dopo aver saltato la vittoria di sabato a Detroit a causa di un’intossicazione alimentare, Morant ha sfruttato al meglio il suo ritorno a casa a Charlotte, che si trova a 171 chilometri a nord della sua città natale, Dalzell, nella Carolina del Sud.
Ha fatto una schiacciata alley-oop che ha entusiasmato il pubblico alla fine del primo quarto e molti hanno applaudito i suoi canestri per tutta la partita...che la fantascienza del mercato porti Morant a Charlotte magari e Ball a Memphis?
Poco probabile ma molto accattivante.
Conclusioni Hornets: Taj Gibson, veterano di Charlotte con 16 anni di esperienza, ha giocato la sua 999esima partita in regular season.
Gibson è alla sua prima stagione con gli Hornets dopo aver giocato per Chicago, Oklahoma City, Minnesota, New York, Washington e Detroit.
Seth Curry continua la corsa per il primo posto in percentuale 3 punti…
Momento chiave: Bane ha segnato cinque dei primi sette punti della partita, portando Memphis in vantaggio per 7-0.
Charlotte non è mai stata in vantaggio o ha fatto uno sforzo extra per competere seriamente.
Statistica chiave: Charlotte continua ad avere gli stessi problemi, i fastbreak che sono costati anche l’espulsione a KJ Simpson e persevera nel tirar male da tre punti con un 28,9 % terrificante, figlio anche delle conclusioni in serata di Jeffries, il quale da fuori chiude con uno 0/6…
Per gli Hornets, nonostante i simpatici benauguranti auspici promozionali del signore narratore in video qui sotto (il mio giocatore preferito di sempre) la stagione è stata a livello delle due precedenti culminando con qualche disgrazia, oltre che nei risultati, per dei giocatori chiave che sono stati esclusi per infortunio – gioco forza – fin troppo presto in stagione, vedi Tre Mann, Grant Williams e Brandon Miller ai quali si aggiunge da poco LaMelo Ball (altra stagione a intermittenza nelle presenze) ma quando la stagione era già deragliata.
Siamo arrivati a game 78 ma ormai a quattro partirte dala fine gli Hornets hanno mollato nettamete la presa, anche in caso di vittoria contro una delle tre squadre in programma rimanenti, non sposterebbe.
Stanotte alla una è in programma l’ultima partita casalinga, contro Memphis.
Tra le poche luci in stagione possiamo provare a vedere quel bicchiere meno di un quarto pieno (percentuali alla mano) provando a ripercorrere le migliori 12 vittorie (sono solo 19 in stagione al momento a fronte di 59 sconfitte) in stagione, almeno secondo me:
12) Game 12 Vs Milwaukee Bucks 115-114
Finale pazzesco, ultima chance per Antetokounmpo che tira frontalmente ma colpisce il ferro sullo sforzo difensivo di Grant Williams così Charlotte mette in tasca una vittoria che corona un bello sforzo.
11) Game 15 Vs Detroit Pistons 123-121
Dopo una win al cardiopalma contro Detroit, non passa molto tempo e gli Hornets si riconfermano sul filo per ottenere un’altra vittoria casalinga al The Hive.
10) Game 1 @ Houston Rockets 110-105
Partita d’esordio con la squadra quasi al completo. Mancano Mark Williams e dopo un paio di prodezze si fa male anche Brandon Miller che tuttavia salterà solamente una manciata di partite. La squadra tra individualità e giocate d’insieme, ribalta la patita e trova le giocate vincenti nel finale sovvertendo il pronostico su un campo stico come quello di Houston.
09) Game 75 Vs Utah Jazz 110-106
Partita passata praticamente interamente al comando con qualche guizzo dei Jazz per impattarla. Si giunge al finale all’Alveare dove i Calabron la spuntano su quella che attualmente, classifica alla mano, è divenuta la peggior squadra NBA. Risultato da ricordare perché Charlotte vince la serie 2-0 e non accadeva dal 1994/95 in North Carolina…
08) Game 69 Vs New York Knicks 115-98
Vittoria convincente di Charlotte ottenuta con LaMelo sul parquet (chissà se la prossima stagione sarà ancora nella Buzz City) ma soprattutto di squadra che esalta anche la difesa nel finale, un aspetto davvero mancante in troppe partite di Charlotte quest’annata. Le magagne non risolte totalmente sul perimentro perché non sempre Green è stato al top e l’arrivo del doppione Okogie più energetico non bastano a colmare tante lacune diferenti ma la vittoria dei “viola” contro una squadra quotata come New York in casa, dopo diversi anni e con tanto pubblico arancioblu è stato un bel momento.
07) Game 42 Vs New Orleans Pelicans 123-92
Il “derby” finisce 1-1 in stagione. Gli Hornets al ritorno in Louisiana decidono di perdere appositamente per mantenere la posizione di vantaggio per la lottery che gli garantirebbe un 1,5% in più rimanendo in terzultima posizione a scapito dei “cugini” quartultimi. All'”andata” Charlotte gioca una partita nella quale le va bene quasi tutto e ottiene la più larga vittoria stagionale.
06) Game 66 @ San Antonio Spurs 145-134
Sulla falsa riga della partita appena citata contro NOLA, ecco un’altra partita record in attacco per gli Hornets che il 14 marzo infilano 26 triple, record di franchigia e prima che gli Speroni accorcino nel finale vanno avanti anche di 31, cifre che non capitano spesso, soprattutto di questi tempi.
05) Game 64 @ Miami Heat 105-102
Bridges e Williams emergono nel rollercoaster finale consentendo agli Hornets di sbancare la Florida contro una “rivale divisionale”. La vittoria costituisce l’unica W di Charlotte contro le altre squadre della propria divisione, infatti, Atlanta, Orlando e Washington addirittura, hanno spazzato tutte la serie 4-0 contro la squadra di Lee… Hornets che finiscono con un terribile 1-15 nella Southeast Division ma almeno regalano questa emozionante impresa.
04) Game 08 Vs Detroit Pistons 108-107
E’ la partita del game winner di Brandon Miller che elude il tagliafuori di un difensore e saltando converte il rimbalzo nel tentativo vincente in correzione all’ultimo respiro. Grande atmosfera e bella vittoria così anche Miller – che aveva finito per perder palla su un raddoppio – pochi istanti prima, si riscatta e si prende la vittoria.
03) Game 38 @ Chicago Bulls 125-123
Trend negativo per Charlottwe contro Chicago anche nell’utima partita di fine anno precedente dove l’OT in North Carolina sorride ai Tori. I Calabroni si rifanno soddisfacentemente in Illinois dove l’ultimo quarto è bello e bizzarro, Hornets sotto, poi in rimonta, quando sembra riescano a dare lo stacco netto, la squadra di Donovan la rimette in piedi e ha due occasioni da tre punti sull’ultima azione per vincere ma Vucevic e LaVine sono stretti bene nella morsa rispettiva di Bridges e Green che sui due close-out fanno vincere a LaMelo il derby con il fratello Lonzo.
02) Game 53 @ Los Angeles Lakers 100-97
Dopo lo scambio negato da parte gialloviola, era la partita di ritorno per Mark Williams, mancato losangelino. Gli Hornets si vendicano sportivamente sorprendendo la nuova squadra californiana composta da James e Doncic. L’ex Heat e Cavs sulla sirena ha un paio di occasioni (esattamente come contro i Bulls) per pareggiare ma le manca e gli Hornets sbancano la Crypto.com Arena.
01) Game 49 Vs San Antonio Spurs 117-116
Gli Hornets vincono 2-0 la serie in stagione contro i Texani anche perché LaMelo Ball sull’ultima azione offensiva della partita scarica la palla a Miles Bridges che dall’angolo sinistro fa centro, sorpassa ed evita la sconfitta agli Hornets con un insperato buzzer beater grazie finalmente ad un’azione costruita e finalizzata bene.
CHARLOTTE, N.C. — Coby White ha segnato 37 punti, tirando con un 6/8 da 3 punti, Josh Giddey ha aggiunto 23 punti, 10 rimbalzi e 8 assist e i Chicago Bulls hanno superato gli Charlotte Hornets 131-117.
Nikola Vucevic ha contribuito con 16 punti e 11 rimbalzi per i Bulls che sono entrati in partita dietro gli Atlanta Hawks per l’ottavo posto nella Eastern Conference.
Gli Hornets non si giocavano nulla e hanno semplicemente sperimentato.
Bene i lunghi, pessima la difesa, in particolare nel secondo quarto che ha fatto scivolare via la partita.
Nonostante ciò, Mark Williams ha avuto 22 punti e 9 rimbalzi per gli Hornets che hanno perso 10 delle ultime 12 partite…
K.J.Simpson e Jusuf Nurkic hanno segnato 18 punti ciascuno mentre la new entry Sims ha affondato due triple su altrettanti tentativi chiudendo a 6 punti.
Per Chicago… White ha continuato ad avere successo a Charlotte, a poche ore da dove è cresciuto a Goldsboro, North Carolina, e in seguito ha giocato a basket al college per i Tar Heels.
Nelle sue ultime quattro partite contro gli Hornets allo Spectrum Center, White ha avuto una media di 30,5 punti…
Ha chiuso con 12/16 e ha smistato 5 assist.
Conclusioni Bulls: Patrick Williams sembra sempre giocare bene a Charlotte, dove è nato e cresciuto e domenica non ha fatto eccezione.Ha segnato 15 punti con un 6/8 dal campo.
Conclusioni Hornets: Miles Bridges continua ad avere grandi difficoltà da oltre l’arco dei 3 punti, tirando al 18,5% (10 su 54) nelle ultime otto partite…
Bridges ha trascorso l’intero ultimo quarto in panchina mentre è stato dato a Gibson qualche minuto.
Momento chiave: Dopo essere rimasti indietro di 10 punti ad inizio partita, i Bulls hanno preso il controllo nel secondo quarto e si sono portati in vantaggio per 75-55 all’intervallo dietro White, che ha segnato quattro tiri da 3 nel secondo quarto, incluso un tiro da appena dentro la metà campo per battere la sirena del primo tempo…
Charlotte ha incassato 46 punti nel quarto e si è staccata non riuscendo più a rientrare in partita pur dimezzando lo svantaggio ma i fast break dei Bulls e altri problemi che hanno attraversato la stagione, amplificati dai ranghi rimaneggiati, non hanno reso il finale interessante.
Statistica chiave: Uno dei problemi è che Charlotte è disfunzionale, prende tiri da tre non propizi e spesso con gli uomini sbagliati: Charlotte ha chiuso con 8 tiri su 30 da oltre l’arco mentre il 3/12 globale dal campo per Bridges e N. Smith Jr. ha portato a un 6/24 complessivo, fatto di scelte non ottimali.
Seth Curry (10 pt. in 18 min.), partito benissimo, rientrato nel secondo quarto dopo la pausa riposo, non ha visto più un pallone nemmeno quand aveva spazio e alla fine ha reazlizzato solamene una tripla (su un solo tentativo) e rimane quindi indietro di un canestro nella media partita.
Per qualificarsi gli serviranno 5 canestri in 4 parrtite (ovvaimente per vincere la classifica della % 3 pts, con la miglior percentuale possibile).
Poco da dire dal parquet, squadra rimaneggiata e in tanking, Hornets sconfitti nettamente in casa dopo aver giocato alla pari per una decina di minuti, poi la squadra di Lee è sempre stata distante anche a causa della pessima serata nel tiro da tre punti: 8/35 e 22,9%…
Seth Curry, alla ricerca della qualificazione e dell’eventuale primato nel tiro da tre in percentuale, va sul 76/171 dopo 77 partite giocate dagli Hornets.
Nelle ultime 5 dovrà riuscire a realizzare almeno 6 canestri da oltre l’arco (la qualificazione è a quota 82) cercando di sbagliare il meno possibile per mantenere e magari alzare l’attuale 44,4%…
A cinque partite dalla fine si spera però di non fare uno strike di L: Charlotte ha ancora due partite casalinghe e tre esterne (le ultime due contro Boston) per vedere di raggiungere almeno quota 20 vittorie in stagione che la manterrebbero comunque tra le ultime tre squadre (quindi una percentuale massima per la lottery del 14,0% a fronte del 12,5% del quartultimo posto) NBA giacché al momento è terzultima con i Pelicans già a quota 21 vittorie.
Damion Baugh, 1/9 al tiro in serata, non ha aiutato molto la panchina di Charlotte…
INDIANAPOLIS — Tyrese Haliburton ha totalizzato 22 punti e 10 assist, Aaron Nesmith ha segnato 16 punti e Pascal Siakam ne ha aggiunti 15 nel giorno del suo 31° compleanno, portando gli Indiana Pacers alla vittoria per 119-105 sugli Charlotte Hornets.
I Pacers, diretti ai playoff, hanno vinto otto partite su dieci ultimamente.
Hanno conquistato la loro seconda partecipazione consecutiva ai playoff martedì quando Atlanta ha perso contro Portland.
Anche Myles Turner ha segnato 15 punti e catturato nove rimbalzi.
Sul fronte Hornets, Miles Bridges ha segnato 18 punti ma Charlotte, dopo la parentesi vittoriosa con Utah, è tornata a perdere (in modalità tanking), incassando la sesta sconfitta nelle ultime sette uscite.
Seth Curry e Mark Williams hanno segnato 16 punti ciascuno e Mark è andato anche in doppia doppia “tirando giù” 12 rimbalzi.
Indiana però ha controllato quasi tutta la partita dopo aver realizzato sette triple nel primo quarto.
Charlotte ha ridotto il deficit a quattro a metà del secondo, ha visto Indiana estendere il proprio margine di vantaggio sul +15 (49-64) all’inizio del terzo e poi i viola si sono rifatti sotto sino al 67-6 ma Indy ha chiuso il terzo con un parziale di 19-6 per allontanarsi e gli Hornets non si sono mai più avvicinati.
Conclusioni Hornets: Charlotte ha dato problemi a Indiana nei due precedenti incontri (vincendoli e accaparrandosi la serie stagionale) delle squadre in questa stagione ma questa è una squadra molto diversa da quella che gli Hornets hanno affrontato a novembre e dicembre e si è visto anche se Charlotte ormai non ha molto da dire in stagione e ha collezionato molti infortunati illustri in bacheca.
Conclusioni Pacers: Indiana, nel frattempo, ha continuato il suo tiro caldo e il suo forte finale di stagione regolare.I Pacers hanno iniziato la giornata in posizione per guadagnare il vantaggio del campo di casa nel primo round per la prima volta dal 2014 e hanno fatto di nuovo centro.
Momento chiave: L’ennesima palla persa degli Hornets (problema mai risolto in stagione) ha portato a un passaggio da rimbalzo alley-oop da Haliburton a Obi Toppin, dando ai Pacers un vantaggio di 81-71.
I Pacers hanno concesso poi a Charlotte solamente un altro canestro nel quarto, mentre costruivano un vantaggio di 14 punti: 73-87…
Statistica chiave: Charlotte, rimaneggiata, ha avuto 18 palle perse rispetto alle sei di Indiana, e i Pacers ne hanno tratto pieno vantaggio superando gli Hornets 29-4 nei punti da palle perse…
18 punti e 13 rimbalzi per Mark Williams in serata.
CHARLOTTE, N.C. — Miles Bridges ha totalizzato 26 punti, 10 rimbalzi e 8 assist, così gli Charlotte Hornets hanno sconfitto gli Utah Jazz 110-106, interrompendo una serie di cinque sconfitte consecutive.
Mark Williams (decisivo nel finale con canestri da sotto) ha aggiunto 18 punti e 13 rimbalzi per gli Hornets che hanno tenuto i Jazz al 41% di tiri.
Keyonte George ha totalizzato 20 punti e Brice Sensabaugh ne ha aggiunti 19 con cinque triple per gli Jazz.
Gli Hornets (saliti sul 19-56 ma sempre al terzultimo posto ovviamente) erano in vantaggio di 14 punti nel primo tempo dopo aver segnato 11 triple su 22 ma i Jazz hanno reagito pareggiando la partita verso la fine del terzo quarto con una tripla di George.
Utah ha pareggiato più volte ma non è mai riuscita a a prendere il comando in partita.
I Jazz (16-60) hanno perso sei partite di fila e hanno il peggior record della lega.
Charlotte ha mandato a segno tutti i giocatori entrati sul parquet eccetto Gibson che in 5:17 non ha tentato un tiro.
Bene Josh Green con i suoi piazzati da 3, un 3/3 dall’angolo e 4/5 in totale, stessi numeri di Salaun che tuttavia si ferma a 12 punti e piazza una stoppata netta nel quarto finale sulla quale ci è voluto il challenge per dare ragione agli Hornets.
La doppia cifra viene raggiunta anche da KJ Simpson e da DaQuan Jeffries, entrambi a 10 punti.
Conclusioni Jazz: È stato un inizio difficile per l’ex attaccante dei Duke, Kyle Filipowski al suo ritorno in North Carolina, poiché ha sbagliato i suoi primi otto tiri dal campo, inclusi quattro da oltre l’arco in uno sforzo poco ispirato.È tornato con un secondo tempo migliore e ha concluso con 14 punti e 13 rimbalzi.
Conclusioni Hornets: Bridges, che aveva realizzato solo un brutto 3/30 da oltre l’arco nelle sue quattro partite precedenti, è uscito dal suo periodo di crisi nei tiri da lunga distanza realizzando un 3/6 mentre Seth Curry che aveva bisogno di segnare più triple possibili per chiudere possibilmente la stagione a quota 82 canestri segnati (minimo per essere accettati nella classifica da tre punti) ha sporcato la sua media chiudendo con un 1/7 da oltre l’arco.
Momento chiave: A meno di 30 secondi dalla fine, Filipowski ha sbagliato un tiro da 3 per pareggiare la partita e George ha sbagliato il sottomano facile, dopo aver catturato il rimbalzo così, con Utah costretta ai falli sistematici,Josh Green ha segnato due tiri liberi a :18.3 secondi dalla fine dall’altra parte.
Statistica chiave: Gli Hornets hanno avuto 33 assist su 43 canestri realizzati mostrando buona coesione questa volta anche se i tanti minuti per diversi giovani e la lentezza in ricezione di Nurkic sono costati tanti turnover.