Archivio mensile:Ottobre 2015
Game 1; Charlotte Hornets @ Miami Heat 94-104
PunziGliHornets (1)
Da quest’anno (come troverete scritto anche nel logo della rubrica), per rendere più pluralista il blog, anche se la formula si discosta dal classico blog, ho deciso di lasciar spazio anche a un altro tifoso degli Hornets.
Tra noi intercorre una generazione, magari pensieri vari, ma la stessa accesa passione per la medesima squadra ci accomuna, quindi mi fa molto piacere presentare anche la sua visione sull’andamento e sulla situazione della squadra.
Come primo pezzo oggi vi propone una breve analisi del mercato, della preseason completando l’analisi con le aspettative per nuova stagione.
La sua rubrica periodica si chiamerà “PunziGliHornets” e sarà contrassegnata da questo logo sottostante, anche per differenziare le sue idee rispetto alle mie (evitando così che qualcuno pensi io sia bipolare ^_^)…

Il logo da me disegnato per la rubrica di Giuseppe Punzi. Cliccate sull’immagine se volete conoscere qualcosa in più su di lui.
L’attesa è finita, dopo una lunga Off-season, troppe chiacchiere e tantissime incognite, la stagione sta finalmente per cominciare.
I nostri Hornets sono stati ancora una volta rivoluzionati durante l’estate, in particolare a causa della partenza di Stephenson a cui però si è aggiunta quella di Mo Williams, giocatore che si era dimostrato un ottimo acquisto per Charlotte.
E’ stata una preseason vincente, conclusasi con un record di 7-1, ma come sappiamo, quello che succede in queste partite conta molto poco.
I problemi da risolvere li conosciamo:
L’attacco deve fare assolutamente un salto di qualità se davvero vogliamo aspirare a un posto nei Playoffs e se le percentuali dall’arco non miglioreranno sarà davvero dura realizzare il nostro proposito.
Le premesse però, a mio modestissimo parere sono positive, perché Big Al si è presentato in grande forma e potrebbe finalmente aver trovato la sua dimensione sperando anche che stia bene fisicamente durante la stagione.
Sono arrivati giocatori che potrebbero essere davvero utili, Lin dalla panchina dovrà essere la nostra arma in più, e ci si aspetta tanto su entrambi i lati del campo da Batum, che personalmente mi fa impazzire.
Le incognite ci sono, a partire da Frank Kaminsky, i cui risultati dipenderanno dai minuti che coach Clifford gli concederà e da quanto velocemente il miglior giocatore collegiale dello scorso anno si adatterà alla lega, sperando che Jeremy Lamb trovi in North Carolina la tranquillità per esprimersi al meglio.
Spero di non portare sfortuna dicendo che secondo me questa sarà la stagione di Kemba, il quale ha raggiunto la giusta maturità.
L’adrenalina sale, le speranze anche e allora non ci resta che aspettare.
Buon inizio di stagione a tutti e.. C’mon Buzz City!
Giuseppe Punzi
Notizie Flash (24/10/2015)
Gli Charlotte Hornets hanno tagliato quattro giocatori, facendo scendere così il loro roster al numero standard di 15 giocatori.
Il taglio di Sam Thompson e Jason Washburn, poco impiegati in preseason e non all’altezza (almeno per ora) di un palcoscenico così prestigioso, era nell’aria.
Damien Wilkins appena arrivato ed Elliot Williams (al secondo taglio dopo quello dello scorso anno in cui non scese nemmeno in campo in stagione regolare) sono gli altri due giocatori sacrificati da Charlotte che quindi manterranno in squadra Aaron Harrison, il quale ha dimostrato di poter colpire bene dalla linea dei tre punti in prestagione.
Hornets Preview Regular Season 2015/16
Gli Charlotte Hornets stanno per partire per una nuova avventura; ecco la mia preview sulla pagina principale di playit.usa:
http://www.playitusa.com/nba/2015/10/70906/charlotte-hornets-obiettivo-playoffs/
Preseason Game 8; Charlotte Hornets @ Indiana Pacers 86-98
Game 7 Preseason; Charlotte Hornets @ Detroit Pistons 99-94
Gli Charlotte Hornets (intesi con denominazione Hornets) sfatano anche la maledizione Pistons in preseason e al “The Palace”.
Preseason Game 6; Charlotte Hornets Vs Chicago Bulls 96-84
Game 5 Preseason; Charlotte Hornets Vs New York Knicks 97-93
Game 4 Preseason; Hornets * Clippers 113-71 (@ Shanghai)
La notizia è che Charlotte sembra una squadra anche senza Kidd-Gilchrist a dispetto del destino.
Il modo di giocare è radicalmente mutato, squadra mobile e versatile che non disdegna di lottare anche in questa preseason.
A ospitare la seconda sfida tra Hornets e Clippers era ancora il “Paese Interno”(la Cina), la città era Shanghai (上海), il cui nome vuol dire “sul mare”.
Puntuali sono arrivate le ondate che hanno distrutto la barca di coach Rivers.
L’impressione è che un paio di giocatori dei Clippers abbiano giocato leggermente sotto le loro possibilità, sbagliando anche qualche canestro facile da sotto, quando Jefferson e soci hanno concesso spazio.
I Calabroni, più disposti al sacrificio hanno meritato la vittoria, chiara e netta, sebbene nelle fila dei Velieri rientrasse CP3 dopo l’infortunio al dito della mano.
Nel secondo tempo gli attacchi composti da imprevedibili passaggi e tiri da tre punti hanno fatto crollare la muraglia avversaria.
Rimaniamo con i piedi piantati per terra, è solo preseason, ma gli ingredienti per giocare un buon basket in regular season ci sono tutti.
Coach Clifford mandava in campo questo starting five con un doppio playmaker; “Walker, Lin, Batum, Zeller, Jefferson.
Clippers e Hornets tentavano subito di sbloccare velocemente il risultato con azioni pericolose, a riuscirci però era Lin alla soglia degli undici minuti.
Uno scambio e la palla a lui restituita lo trovava oltre l’arco da tre punti, il Jeremy locale non deludeva i suoi fan; 3-0 Hornets.
I Clippers non stavano a guardare ma il primo tentativo reverse in salto di DeAndre Jordan era velleitario, Redick invece preferiva il jumper più concreto e portava a -1 i Velieri.
Protagonista assoluto era Lin in quest’inizio; prima con un crossover concludeva con un fadeaway vincente da media distanza, poi segnava in appoggio smarcatosi tagliando la difesa dei Clippers, grazie a un bel passaggio di Zeller, “infine” colpiva dal lato destro da 3 punti.
I Clippers ribattevano colpo su colpo e passavano in vantaggio 11-10 con Paul che metteva dentro nonostante DeAndre Jordan sulla stessa azione avesse schiacciato sul ferro il pallone.
Squadre al testa a testa che si superavano diverse volte; a 4:46 dalla fine del primo quarto però Batum indovinava la tripla del 21-17 Charlotte e Lin 44 secondi più tardi ne aggiungeva altri 3 portando sul +7 i Calabroni. CP3 per i Clippers doveva Superare in slancio Hawes per appoggiare dalla distanza alla tabella; ne usciva un bel canestro ma Roberts a 1:22, appostato sulla diagonale sinistra, riceveva da Lin un pallone che trasformava con fluidità in due punti (26-19).
Ci provava Pierce che tra l’acclamazione del pubblico però colpiva solo il ferro con un tiro da fuori, Hawes, anche senza caricare il tiro invece riusciva a realizzare sempre da lontano.
Crawford chiudeva le ostilità nel primo quarto con un’entrata e tiro arcobaleno per il 29-21, finale di frazione.
Era ancora Hawes a partire bene nel secondo quarto; a 11:08 liberandosi con una finta di un difensore, ricavava lo spazio per il +10.
I Clippers beneficiavano di quattro punti di Smith in serie ma Marvin Williams a 10:09 faceva capire che quest’anno Charlotte non scherza da tre punti; bombarda a bersaglio con la panchina già in piedi (anche se il rischio che la sbagliasse, con la palla non proprio precisa che aveva colpito il ferro in modo anomalo, c’era) a festeggiare il 34-25.
Crawford in penetrazione realizzava, mentre i polpastrelli di Lin parevano essersi raffreddati dopo il brillante inizio, ci pensava allora Marvin Williams a segnare altri due punti per i bianchi arrivando sino al ferro.
Marvin però commetteva un goaltending e sbagliava due liberi mentre Stephenson realizzava due punti.
Per farsi “perdonare” l’ex Jazz colpiva ancora da tre punti (dalla diagonale destra), realizzando il 41-32.
Griffin realizzava ma Zeller andava a ricambiare il favore deviando un pallone sopra al ferro su un tiro errato di Lin.
Jefferson segnava e subiva fallo nel pitturato, ma il libero veniva “cileccato”, così Griffin in versione assist-man dava a Jordan la possibilità di andare a canestro.
Jefferson tornava in attacco; classica posizione in post basso sinistro contro DeAndre, giro e si gancia.
Canestro e brindisi per Big Al che non sempre è riuscito in quest’azione contro il centro avversario.
Charlotte tentava di staccarsi nuovamente; Lin vedeva sul lato desto la freccia bianca Zeller che dritto per dritto (per dirla alla Mario) provava una scorribanda a canestro, la quale risulterebbe micidiale se su di lui non si portasse Paul Pierce, il quale commettendo fallo veniva sanzionato con un Flagrant Foul 1.
Zeller convertiva un solo libero e anche se gli Hornets mantenevano il possesso, il futuro marcatore sarebbe stato Paul che a 4:01 tirava sopra Walker per il 48-38.
Paul si ripeteva con altri due punti e forniva un passaggio lungo in transizione che apriva il campo a Griffin; schiacciata e riavvicinamento dei Velieri sul -6 (48-42).
A 2:07 Batum si guadagnava due liberi dopo aver fatto commettere a Pierce un fallo avendo abboccato alla finta del francese.
Sempre il transalpino con un bel palleggio in dribbling andava a concludere in azione personale con la sospensione vincente, tuttavia i Clippers non cedevano e il primo tempo si chiudeva sul 56-51 Hornets.
Nella ripresa Clifford tornava a schierare Lin, il quale riprovava da tre punti; la palla con le manine dopo alcuni rimbalzi riusciva a entrare nel canestro.
Zeller e Jefferson aggiungevano due punti a testa prima dell’alley-oop di Griffin ma Walker a 7:03 correndo in transizione, pescato da un’apertura di Batum sulla diagonale destra, distruggeva la barriera dei dieci punti di scarto con la tripla che valeva il 66-53.
Un bel gioco di squadra degli Hornets fatto di passaggi, faceva guadagnare a Jefferson due liberi a 6:37.
Big Al ne falliva uno ma i lunghi di Charlotte continuavano a dominare; Zeller subiva un altro Flagrant 1da DeAndre Jordan a 5:52, anche per lui era ½ dalla lunetta.
Lin comunque procurava ancora materiale per far punti; assist teso in diagonale per l’inserimento in corsa di Jefferson sotto canestro equivaleva due punti facili.
Crawford interrompeva l’inerzia dei ragazzi di Clifford con una bomba ma la squadra del North Carolina non si perdeva di morale; Batum-Jefferson-Batum, passaggio, assist del lungo sullo scatto del francese e tocco rapido in corsa del nostro swingman.
Azione da applausi.
Charlotte scappava via definitivamente quando un leggero tocco di DeAndre Jordan, uscito in angolo destro a contrastare Walker, costava tre liberi che davano il +18 (74-56) alla squadra di Jordan benché ne andassero a segno “solamente” due.
Illusorio il canestro di Paul, Batum tentava di sfruttare il blocco di Hawes ma per non rimanere su di esso Stephenson spingeva a più riprese Nicolas.
Per gli arbitri si trattava di fallo sul tiro, Batum ringraziava e metteva dentro i punti del 77-58.
Ormai ai Clippers non riusciva più nulla, mentre agli Hornets tutto; la dimostrazione era che il neoentrato Kaminsky toccava il suo primo pallone e realizzava una tripla dalla diagonale destra.
Nel finale di terzo quarto Roberts batteva sul primo passo Rivers, il quale in recupero era costretto al fallo, inutile, poiché il terzo playmaker degli Hornets realizzava i liberi e poi colpiva anche da tre punti per l’85-59, punteggio con il quale si chiudeva la penultima frazione, anche se Austin Rivers faceva venire i brividi al palazzetto colpendo il secondo ferro, costretto a tirare, per mancanza di tempo, da fondo campo.
L’ultimo quarto era inaugurato nelle marcature da Lamb che a 11:35 passava dietro a Hawes in punta, incursione ad aggirare il marcatore che lo seguiva dietro al blocco della nostra PF e arrivo puntuale dalle parti del ferro con consegna precisa da due punti.
Hawes continuava a darsi da fare; prima realizzava un libero, poi con una finta di tiro si staccava dal suo avversario e andava a infilare il cesto in entrata.
I titoli di coda li metteva Roberts che subiva fallo da Aldrich.
Azione da quattro punti (tiro da tre punti sulla diag. sx e libero a segno) che con 9:59 ancora da giocare portava il punteggio sull’incredibile 94-59 (35 punti di distacco).
La gara terminava sul 113-71, prima della fine c’era il tempo anche per le triple di Harrison e Hansbrough.
Charlotte è momentaneamente 4-0 in preseason, mancano altre 4 partite da giocare, poi inizierà la stagione regolare con un inizio di quelli tosti. Sapremo subito se Charlotte potrà lottare per un posto al sole o tutto svanirà nelle brine novembrine.
Game 3 Preseason; Hornets * Clippers 106-94 (@ Shenzhen)
Gli Charlotte Hornets volavano in Cina per una doppia amichevole prestagionale contro i Los Angeles Clippers.
In questa prima uscita, come da copione, i Calabroni hanno prevalso.
Non sarebbe stato bello se la squadra di Jeremy Lin, idolo locale acclamato a queste latitudini, avesse perso e qualche fischio arbitrale per una volta tanto è andato a nostro favore anziché contro.
A dire il vero coach Doc Rivers si è lamentato troppo spesso ma onestamente l’interpretazione arbitrale è stata quasi sempre corretta.
Ho dei dubbi su due/tre episodi che sarebbero potuti essere a favore dei Clippers ma stiamo parlando comunque di un’amichevole prestagionale e comunque sia i Calabroni alla fine hanno meritato di vincere la partita.
I Clippers spesso si sono retti su un J.J. Redick fenomenale al tiro nonostante i ferri cinesi non aiutassero di certo il pallone a entrare nel canestro (lo strano rumore sordo e il tipo di rimbalzo l’hanno ampiamente confermato), gli Hornets hanno giocato di squadra, mobili e disposti a lottare con qualche giocatore che si è messo in evidenza come Roberts ad esempio.
Per i Clippers senza CP3 fermato da un infortunio a un dito, nell’ultimo quarto non è restato altro che alzar bandiera bianca.
Dello stesso colore erano le divise degli Hornets scesi sul parquet di Shenzhen.
Coach Clifford schierava; Walker, Batum, Lamb, Marvin Williams e Jefferson.
All’inizio è la fiera della palla persa; Batum e Walker regalavano due palloni ai Clippers che si portavano velocemente sullo 0-4, il francese però con mani veloci in difesa si faceva perdonare e un contropiede a due giocato con Lamb portava i primi due punti nelle casse dei Calabroni. Poco dopo ancora lui lanciato in transizione subiva fallo da Johnson ma appoggiava al vetro subendo fallo.
Dalla lunetta gli Hornets sorpassavano gli uomini in maglia rossa aumentando il vantaggio fino all’11-4 anche grazie a una bomba di Lamb. Iniziava però a soffiare vento sulla vela dei Clippers; Redick passando dietro un blocco lasciava Lamb sul posto e subiva fallo da Marvin Williams, tre punti più libero, gioco da 4 punti a 8:40.
Anche Griffin segnava e subiva fallo accorciando sull’11-10 (libero mancato), tuttavia i Clippers continuavano a spingere andando sull’11-15. Batum riaccorciava al -1 grazie a un tentativo in twisting da tre punti; niente canestro ma tre liberi tutti mandati nel fondo del “secchiello”. Lamb però in difesa lasciava cm a Redick che non perdonava da tre punti.
La coppia di guardie Walker e Lin (appena entrato in partita) riusciva a pareggiare a quota diciotto ma ancora Redick colpiva per il 18-20.
Si accendeva una mini sfida con Lin che realizzava, ma Redick era on fire e i Clippers tornavano a mettere la testa avanti.
Kemba in entrata nel pitturato con un veloce rilascio della palla s’inventava il canestro del nuovo pareggio, Pierce dalla lunetta continuava il tira e molla nel punteggio grazie a due liberi, mentre Zeller con un’entrata a ricciolo mostrava la sua esplosività quando riesce a lanciarsi con due passi andando ad affondare una prepotente schiacciata a una mano.
Dall’altra parte si rivedeva l’ex Lance Stephenson ma il suo tiro veniva beffardamente respinto dal ferro interno mentre Roberts con confidenza andava a riportare avanti i Calabroni (26-24).
Gli Hornets nel finale mettevano fieno in cascina grazie ad Hawes, anche se con meccanismo robotico il lungo ex Clippers riusciva a mettere una tripla avendo un po’ di spazio per il tiro, Roberts segnava con un pull-up su un possibile pick and roll, ancora lui dimostrava di fare sul serio quando con finte veloci segnava ancora battendo il difensore, infine Marvin Williams raccoglieva un pallone passato dalla linea di fondo con circa un secondo sul cronometro, riusciva a coordinarsi per il 37-28 che chiudeva la prima frazione.
Nei due minuti di pausa venivano presentati al pubblico alcune “passate glorie” come Dikembe Mutombo, Glen Rice e Dell Curry.
I Clippers nel secondo quarto riaccorciano con quattro punti di Smith ma Lin inizia a emozionare il proprio pubblico con alcuni giochi; il primo è un gioco a due con Hawes, semplice che il lungo doppio zero chiude in gancio dalle parti del ferro, sempre il taiwanese poi riusciva a far accarezzare solo la retina alla palla, realizzando in step-back appena al di fuori dall’area piccola all’altezza della linea di fondo nonostante il suo marcatore si parasse davanti a lui.
Ancora Lin a 7:15 batteva la difesa dei Clippers con l’aiuto della tabella portando i Calabroni sul +10 (47-37), un suo assist faceva entrare tra i marcatori anche Harrison.
A 5:57 arrivavano anche i primi punti di lance Stephenson per il 49-40.
I Clippers, nonostante nel mezzo Walker trovi la via del canestro, accorciavano con due canestri di Blake Griffin e un alley-oop formidabile di DeAndre Jordan su assist di Prigioni a 3:28 per il 51-48 che riportava in partita i californiani.
Charlotte dava spazio anche a Kaminsky che segnava due liberi a 3:14 cercando di contrastare l’inerzia contraria.
Blake dimostrava due volte che Kaminsky in difesa deve ancora crescere ma in attacco tra i due canestri del losangelino forniva un assist da sotto con i tempi giusti per Jefferson.
A Big Al non restava che realizzare.
In un time-out venivano presentati anche Ewing e Jordan (ovazione per Michael) ma Redick compiva al rientro sul parquet un delitto di lesa maestà realizzando una tripla che portava la partita sul 55-55 rendendola incerta.
Walker a 54 secondi dall’intervallo lungo rimandava avanti i Calabroni approfittando di una leggera distrazione di Redick avanzava sulla sinistra e segnava dalla media in jumper nonostante il rientro della guardia avversaria. 57-55 per i Calabroni all’intervallo durante il quale Super Hugo & friends si divertivano a mostrare spettacolari schiacciate acrobatiche con l’ausilio del classico trampolino elastico.
Nella ripresa Walker era il primo marcatore dalla lunetta (1/2) ma Griffin alzava un pallone per DeAndre Jordan che ricolpiva con l’alley-oop per il minaccioso riavvicinarsi (58-57) dei Clippers.
A 11:26 Lamb mostrava un buon tiro da tre punti e a 10:02 Jefferson era pescato tutto solo su un lato ferro; schiacciata e punteggio sul 63-57.
Le PG mettevano benzina nel motore dei due team; Prigioni a 8:53 metteva una bomba, Walker in fade-away faceva muovere gli ingranaggi del punteggio ma ancora l’argentino dei Clippers con un’iniezione di fiducia realizzava.
Redick tornava a farsi vedere sfuggendo a Lamb, mettendo i punti del 67-64, tuttavia l’ex Thunder subiva un fallo da Johnson (lamentele dei Clippers) mentre tentava la penetrazione.
Fallo netto per una botta sull’avambraccio e due liberi a segno per il +5 che diventavano 7 grazie a un lungo due punti di Batum.
A 4:30 Kemba s’involava sul lato sinistro del campo convergendo dall’angolo verso il centro; scarico per Jefferson che fintava, DeAndre Jordan abboccava e per Big Al non restava che appoggiare elegantemente e comodamente il 73-67.
Stephenson trovava il canestro con una giocata che mi ha ricordato il gancio nella sigla di Willy, il principe di Bel-Air…
Lin rispondeva andando centralmente a tutta velocità, verticalizzazione sotto forma di assist pazzesca per Zeller che in reverse lay-up metteva dentro.

Zeller elude l’intervento difensivo di DeAndre Jordan passando oltre il ferro e depositando la palla a spicchi nella retina.
I Clippers dopo un allungo di Charlotte tornavano sul -2 (77-75) grazie ancora a Lance che batteva Roberts, la voglia di lottare però premiava i Calabroni; da un tentativo maldestro di Hawes la palla passava dalle parti di Zeller che in salto, ruotando il corpo catturava il pallone portandolo giù prima di segnare il canestro.
Per uno sfondamento offensivo assegnato ai Clippers (secondo me non c’era né sfondamento, né fallo di Zeller che aveva comunque stoppato l’attacco e fatto recuperar palla alla banda di Clifford), dopo reiterate proteste, veniva loro assegnato un tecnico contro; Roberts ringraziava. Ancora l’asse Lin-Zeller regalava due punti a coach Steve; assist dell’orientale per il back door di Zeller in reverse lay-up (82-75).
Rimaneva il tempo per un’ultima azione, Lin congelava palla e a due secondi e sei decimi Lin batteva Prigioni con un tiro da tre punti dopo un breve palleggio.
Il palazzetto di Shenzhen era in festa.
Nell’ultimo quarto una transizione degli Hornets (palla recuperata da M. Williams) si tramutava in un’azione lunghissima fatta di passaggi veloci e spettacolari ma al primo tentativo Pierce rovinava tutto stoppando Marvin Williams stesso, il quale si rifaceva sul proseguimento dell’azione servito da un passaggio ravvicinato effettuato dietro la schiena dell’avversario di Hawes.
La partita volgeva definitivamente dalla parte dei Calabroni quando Roberts in corsa s’incuneava in area e affrontato dalle maglie rosse scaricava fuori per Zeller che evidentemente ha lavorato in estate sul tiro da tre.
Bomba a segno dalla diagonale destra per il 91-78.
Roberts segnava con un floater in entrata a 8:05, Crawford superava con un tiro in sospensione Lamb ma Charlotte tornava in attacco e con un’azione che mostrava grande fluidità composta da tre passaggi schiacciati a terra trovava un canestro spettacolare; Lin in posizione centrale avanzava e schiacciava il primo pallone per Zeller che sulla linea di fondo vicino al ferro ribaltava il gioco in diagonale indietro in direzione dell’accorrente Hawes che avanzava sulla linea di fondo battendo con un ultimo passaggio schiacciato sul parquet due difensori che collassavano su di lui, lasciando libero Zeller di mettere due punti con una dunk.
Nel finale Charlotte controllava; da segnalare un canestro di Crawford che dopo un fallo di Harrison tirava su la palla da terra e riusciva a coordinarsi mettendo il tiro e realizzando dalla lunetta, più un buzzer allo scadere dei 24 secondi di Roberts che meravigliava il pubblico con un tiro dalla top of the key (dopo aver battuto il difensore) saltando in avanti dal rilascio rapido.
Zeller ha chiuso con un 6/6 dal campo, Roberts e Lin hanno fatto vedere ottime cose in regia…
Buona vittoria per Charlotte, ora aspettiamo conferme per vedere un gioco di squadra sempre in miglioramento.
Gli highlights:
MKG OperaziHornets
La notizia che i tifosi degli Hornets si auguravano non si avverasse mai è certa.
L’ala degli Charlotte Hornets Michael Kidd-Gilchrist ha subito oggi un intervento chirurgico per riparare la lesione alla sua spalla destra.
L’operazione è stata completata con successo dal team degli Hornets guidati dall’ortopedico Dr. Marcus Cook al Novant Health Charlotte Orthopedic Hospital ma il tempo di recupero tipico per questo tipo d’intervento è di circa sei mesi purtroppo, sostanzialmente MKG starà fuori per tutta o gran parte della stagione.
Per capire l’importanza del suo gioco negli Hornets basta dire che l’anno scorso è stato il miglior difensore del team, con 7,6 rimbalzi a partita l’anno scorso era al primo posto in questa statistica tra tutte le ali piccole della NBA. Sempre la scorsa stagione, ha registrato un career highs con 12 doppie-doppie.
In carriera ha una media di 9,0 punti e 6,1 rimbalzi in 26,2 minuti a partita in 195 presenze, nelle tre stagioni che ha disputato finora in NBA.
Perdere il ragazzo di Camden, città eletta due volte come la più pericolosa al mondo (2004 e 2006), sarà una sfida altrettanto rischiosa ed elettrizzante per gli Hornets, i quali oltre a Biyombo, “perso” sul mercato, dovranno affrontare la stagione senza il loro miglior uomo (secondo la mia media voti finale che potrete vedere se interessati scorrendo all’indietro il blog) dello scorso anno e altro ottimo difensore.
Nel frattempo il resto della squadra oggi è volata in Cina, 10 Honeybees comprese, dove i restanti giocatori di Charlotte affronterenno due volte i Los Angeles Clippers potendo contare probabilmente sui fan locali che vorranno vedere la star orientale Jeremy Lin.