
Toglietevi di mezzo sceneggiatori delle serie TV più amate di tutto il mondo, siete dei dilettanti dell’immaginazione.
Visioni apocalittiche immutabili permeano come l’aria di Charlotte con acre e sferzante fiamma infernale.
A Charlotte ormai – aperto il vaso di Pandora – la bussola della sfortuna (complici a dire il vero scelte poco oculate e discutibili come molte negli ultimi anni) ce la sta mettendo tutta per far impallidire qualsiasi news che punti a sorprendere il pubblico.
Dopo il caso (reiterato) di Miles Bridges (fuori per 10 partite e con nuove accuse da dover affrontare) ecco che il nuovo e promettente rookie in rampa di lancio è denunciato con tempismo al cesio da Declara Raietta Heard, madre di Jamea Jonae Harris, una ragazza uccisa lo scorso 15 gennaio.
Come Miller, l’uomo nuovo sul quale Charlotte punta per fare un piccolo salto di qualità, sia finito dentro questa curiosa e brutta storia è presto detto.
Harris, accompagnata dal suo ragazzo, era a Tuscaloosa in visita a sua cugina quando le hanno sparato nelle prime ore del mattino del 15 gennaio.
La causa federale per omicidio colposo contro due giocatori di Alabama (Darius Miles e Michael Davis) gennaio.
Miller non è stato incriminato ma si richiede un processo con giuria per riconoscere i danni.
Harris, accompagnata dal suo ragazzo, era a Tuscaloosa in visita a sua cugina quando le hanno sparato nelle prime ore del mattino del 15 gennaio.
Miller aveva l’arma del delitto in macchina sotto alcuni vestiti e la denuncia sostiene che fosse sulla scena del delitto.
D’altro canto Miller ha detto che questa storia è straziante, non ha partecipato attivamente all’uccisione della ragazza e il suo legale ha dichiarato: “:Non era a conoscenza di alcuna intenzione di usare l’arma e che non ha mai toccato la pistola né è stato coinvolto nello scambio o sapeva che si sarebbe verificata un’attività illegale che coinvolgeva l’arma in questione”.
La causa è di tipo civile, dal lato penale pare che Miller sia a posto ma questa storia potrebbe distrarlo e avere ripercussioni sulla sua resa e – ovviamente – fatto ancor più importante, moralmente la sua immagine viene sporcata da questa storia dai contorni tenebrosi.
In una nazione dove le armi si possono acquistare facilmente come quasi le caramelle e i problemi sociali sono enormi, frutto di un mosaico che si sta affermando anche in Europa, quali siano le responsabilità reali di Miller è difficile dirlo, di certo a Charlotte non hanno preso bene la notizia che Frank Ntilikina (altra scelta dell’estate dal mercato) abbia riportato una frattura (non scomposta per fortuna) alla tibia sinistra contro i Celtics in preseason durante un tentativo d’appoggio.

Clifford lo perderà almeno per le prime quattro settimane di regular season e non sarà contento giacché su di lui si era lasciato andare a commenti positivi: “È il nostro miglior difensore. La sua difesa collettiva è molto buona. Nella difesa pick-and-roll individuale oserei dire che non ci sono molti ragazzi migliori di lui in questo campionato. Può difendersi dagli attaccanti principali avversari e non sono molti i ragazzi che possono farlo”.
Ecco perché. Anche se con tutte altre caratteristiche è appena arrivato Ish Smith, ex originario di Charlotte, spedito troppo in fretta a metà stagione 2021/22 a Washington mentre lo scorso anno era stato a Denver.
Ecco perché la schermata ufficiale degli Hornets che avevo appena catturato non è aggiornata perché Sumner è stato tagliato (in favore del Charlottean) come prima di lui R.J. Hunter, Nathan Mensah e Terrell Brown Jr..

Hunter aveva giocato per Celtics, Bulls e Rockets ed ha 29 anni, 4 in meno di lui per Mensah che dopo aver giocato con Charlotte la Summer League ha mostrato di non essere assolutamente a buoni livelli per la prima squadra.
Tornando a Ntilikina va detto che il suo contratto da 2,5 milioni di dollari è garantito solo per 200.000 dollari e bisognerà vedere che farà ora Charlotte…
Detto che anche Bouknight è out per un infortunio al menisco occorso in allenamento e le previsioni di vittoria media per gli Hornets si aggirano sulle 31 vittorie, non c’è da stare molto allegri.
Solo Rozier vede del buono in questa annata: “Mi sento fantastico. Abbiamo tutti creduto fin dall’inizio”, ha continuato Terry Rozier… “Essere qui settimane prima dell’inizio della stagione. Abbiamo questa leadership dappertutto. Ovviamente c’è stato molto rumore, ma fa parte del gioco. Abbiamo un ottimo spogliatoio e penso che siamo bravi a bloccare il rumore”.
Per il resto ecco la nuova City Edition


mentre per l’esordio contro gli Hawks Charlotte ha scelto di scendere sul parquet con un’altra uniforme teal ma quella che richiama la 2.0 utilizzata a cavallo fine anni ’90 ed inizio 2000 nella Queen City.
