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ConfusianesimHornets
BelItalia
Non ci può ancora essere l’ufficialità ma pare fatta.
Marco Belinelli molto probabilmente sarà un nuovo giocatore degli Hornets.
I Calabroni stanno discutendo dei diritti di M. Richardson (rookie pescato ieri notte al Draft) con Sacramento, ma non potranno ufficializzare sino al 7 luglio, periodo nel quale finirà la moratoria NBA.
L’accordo con i Re è stato facilitato appunto, dalla quasi certa cessione della scelta n°22 Malachi Richardson al Draft di ieri notte che passerebbe dagli Charlotte Hornets ai Sacramento Kings.
Cho ha vagliato altre possibilità ma ha fatto capire che altre soluzioni non erano vantaggiose.
Comunque il Beli era stato già accostato l’anno scorso alla franchigia di Charlotte, poi non se ne era fatto più nulla, probabilmente per questioni contrattuali.
Per il bolognese è anche un ritorno in maglia Hornets, vi aveva già giocato ma a New Orleans vivendo un’annata esaltante culminata giocando ai playoffs contro Kobe Bryant, prima che la diaspora colpisse duro su NOLA, Paul, West e le altre stelle di una franchigia abbandonata a se stessa senza un proprietario (Shinn vendetta alla NBA non trovando acquirenti) e lui a tirare la carretta per un altro anno mostrando buone cose che gli valsero il passaggio ai Bulls e l’anno successivo agli Spurs, franchigia con la quale divenne il primo italiano a conquistare un titolo NBA.
L’anno scorso ai Kings, quest’anno approderà invece alla corte di Re Michael Jordan per rimanere in tema reale.
Il Beli potrà giocare come SG o SF ma davanti a lui, rinnovi e infortuni permettendo dovrebbero trovarsi Batum e Michael Kidd-Gilchrist.
Il Beli è alla sua decima stagione NBA e ha tenuto una media di 10,2 punti la scorsa stagione, ma ha sparato con il 30,6 per cento nel tiro da tre punti ma solo nel 2014 vinse nella Big Easy la gara nel tiro da tre punti.
Per Clifford comunque potrebbe essere un’aggiunta importante dalla panchina e le sue percentuali potrebbero tornare a salire anche del 5% e oltre potendo sviluppare un gioco sul perimetro già testato e consolidato lo scorso anno.
Qualcosina di Belinelli in maglia NO Hornets.
Cosa potrebbe succedere… lo scenario in casa Hornets è che se Cho (già dichiarato) ha in mente come obiettivo primario di rifirmare Batum, ecco che Courtney Lee potrebbe lasciare, anche in virtù di uno stipendio che verosimilmente potrebbe aggirarsi sui 10 milioni. Lamb ha firmato un contratto di tre anni ma è finito fuori dalle rotazioni di Clifford, visto che dopo una gran partenza lo scorso anno è andato spegnendosi. Lin è uscito dal contratto ma presumibilmente solo per avere un adeguamento allo stipendio più “in linea con le sue prestazioni”.
Nell’aria c’è anche la possibilità, secondo dei rumors, che Dw. Howard arrivi come centro, altre squadre interessate paiono essere Orlando, Milwaukee e Portland.
Personalmente, vedendo ciò che offre il mercato oggi non mi dispiacerebbe (anche perché con l’addio di Jefferson sotto le plance saremmo scoperti, non abbiamo un protettore dell’anello e inoltre calamiterebbe rimbalzi su tiri non propriamente scelti con intelligenza o forzati) a patto di riuscire a farlo giocare per la squadra e che non mini la compattezza di uno spogliatoio che pare unito.
Gli Hornets quindi anche quest’anno si stanno muovendo presto sul mercato.
L’estate è giovane, aggiunto un tocco di stile italiano, vedremo a fine stagione il nuovo volto della franchigia capitanata da MJ…
OpiniHornets
Bojanovic-ino?
EruziHornets?
L’incandescente estate è appena cominciata e gli Hornets sono bollenti.
Vari rumors parlano di scambi con altre squadre.
Ad esempio (è proprio di questi minuti) pare certa la trattativa che porterebbe Jeremy Lamb (nato il 30/05/1992) a Charlotte in cambio di Matt Barnes.
Non uno scambio entusiasmante dal mio punto di vista, ma si può ragionevolmente supporre anche da precedenti velate dichiarazioni, che la dirigenza dei Calabroni non vedesse Barnes compatibile con l’ambiente di Charlotte. Inoltre Lamb (6,3 punti di media nella stagione regolare lo scorso anno con i Thunder di Oklahoma City) potrebbe coprire il ruolo di SG di riserva che l’anno scorso é stato occupato da più giocatori degli Hornets, anche non propriamente del ruolo.
Altri rumors più eclatanti del precedente riguarderebbero due distinti scambi.
Il primo, porterebbe Gerald Henderson e Noah Vonleh in Oregon a Portland, in cambio di Nicolas Batum, la buona SF/SG francese con diversi anni d’esperienza in NBA che l’anno scorso ha realizzato 9,4 punti di media a partita.
Per quel che concerne il secondo scambio, più incerto e fumoso rispetto al primo, si parla di Cody Zeller. Pare che Cho e la società vogliano scambiarlo per arrivare a un’altra ala. La franchigia si aspettava di più da Cody, il quale ha manifestato dei problemi con qualche fondamentale, risultando poco redditizio in taluni casi. La notizia é stata diffusa da Wojnarowski, il che la rende molto credibile.
Se andassero in porto queste trattative il volto di Charlotte sarebbe già differente rispetto alla scorsa stagione, c’é da capire che tipo di ala potrebbe arrivare al posto di Zeller, cercando di non peggiorare la situazione.
Qualcuno sogna Rudy Gay (sono solo supposizioni), il quale però sarebbe l’ennesima SF nel roster e ha un contratto per la prossima stagione di $12,403,101 con i Kings, ma nonostante ciò, Sacramento ci penserà bene prima di privarsene.
Varie ed eventuali
Passato l’All-Star Game in cui Super Hugo (l’alter ego di Hugo la mascotte) ha vinto la gara delle schiacciate per la categoria mascotte,

Super Hugo con il nuovo costume. Con un salto mortale dal trampolino e schiacciata ha mantenuto vive le ottime tradizioni acrobatico/circensi dei suoi predecessori.
archiviata la prestazione del Team Curry composto dal mitico ex giocatore nonché attuale commentatore tecnico per Fox durate le gare degli Hornets Stephen Wardell (Dell) Curry, dal figlio Stephen Curry (dei Warriors) e da Sue Bird, giocatrice di Seattle che non andava oltre il terzo posto nonostante Dell (dopo una partenza fredda) mettesse la bomba da centrocampo al secondo tentativo, registrata la vittoria di Stephen nella gara del tiro da tre punti e vista la prova di Zeller e passato da un giorno il compleanno del proprietario degli Hornets Michael Jordan (52 anni), si avvicina a grandi passi la deadline del mercato NBA.
Domani, 19 febbraio, ore 21,00 italiane si chiude…
A oggi gli Hornets hanno scambiato Gary Neal per Troy Daniels e Mo Williams, quest’ultimo passa grazie ad un bonus nello scambio da 3,7 milioni a 3,97.
Il problema è… basteranno questi due a far spiccare il salto di qualità agli Hornets?
Secondo la mia modestissima opinione è un po’ poco, forse anche secondo la società, che ha cercato di scambiare Lance Stephenson per dei tasselli mancanti.
I Clippers, che ritengono d’aver bisogno di un’ala, hanno mandato per due partite un osservatore per monitorare le prestazioni di Lance Stephenson, purtroppo le performances dell’ex Pacers non sono state esaltanti, così i Velieri si sono tirati indietro senza intavolare discussioni serie. Il mese scorso, i Nets e gli Hornets hanno discusso su una trade che avrebbe inviato Brook Lopez da Brooklyn agli Hornets per Cody Zeller e Lance Stephenson, ma la trattativa che pareva potesse giungere alla conclusione, non si è concretizzata. Non è ben chiara la motivazione per la quale l’affare Stephenson/Cody Zeller-Lopez sia saltato. Lopez, quando è sano, fornisce prestazioni vicine alle stelle NBA ma ha problemi e lo stipendio non è basso, anche Lance, però sta facendo male a Charlotte ed è ben pagato rispetto a quello che riesce a dare alla squadra. Il problema forse è semplicemente che lui e Zeller sono più giovani. Lance Stephenson a Charlotte è ancora sul mercato ma le ore passano e nonostante Brooklyn si sia mossa in maniera aggressiva per liberarsi del centro che non vuole più e le due società abbiano parlato anche di Joe Johnson sembra sempre più improbabile uno scambio sebbene ci siano dei “pezzi” che da ambo le parti le due franchigie gradirebbero avere.
Inoltre Stephenson ha riempito le pagine di Instagram con riferimenti al fatto che gli piacerebbe giocare a Brooklyn, ad esempio ha detto; “Sarebbe una benedizione (giocare a Brooklyn)”, proseguendo… “ma in questo momento, Charlotte, è la squadra per la quale sto giocando in questo momento.”
Il ventiquattrenne nativo di Coney Island la scorsa stagione ha guidato la NBA con cinque triple doppie, ma quest’anno a Charlotte fino ad ora è stato una delusione, tanto che lui e l’allenatore Steve Clifford (riferiscono i meglio informati) pare si siano scontrati. Coach Clifford ha detto che lui ha bisogno di ritrovare la sua “fame”…

Clifford cerca di spiegare qualcosa a Lance in una partita contro i Bucks. Aldilà della colorazione aposematica di Stephenson, servita più per difendersi che per offendere, come Calabrone ha usato poco veleno ed è stato poco aggressivo. Alla fine… Lance rimarrà?
Se Lance rimarrà a Charlotte alla chiusura del mercato e vorrà andare a Brooklyn, dovrà elevare la sua mente (sembra più un problema mentale che tecnico) per fornire prestazioni che lo facciano riconsiderare come valido giocatore agli occhi delle altre squadre, attualmente, Adrian Wojnarowski, infatti, dice che non c’è mercato per Stephenson.
Mancano poche ore alla verità, vedremo…
Jannerout e Williams in pole.
Dopo il rientro in squadra del già presente Williams (Marvin), gli Charlotte Hornets hanno annunciato il taglio di Jannero Pargo, al suo posto dovrebbe arrivare un altro Williams; Elliot, per il quale sarebbe praticamente certo un decadale (contratto da dieci giorni).
Nato il 20 giugno del 1989 a Memphis, era stato scelto come rookie dai Portland Trail Blazers alla 22^ posizione nel Draft NBA 2010. Nella NBA ha vestito anche le uniformi di Philadelphia 76ers e Utah Jazz, attualmente invece sta giocando per i Santa Cruz Warriors, formazione della NBA Development League.
Pargo quest’anno è rimasto ai margini del gioco a causa delle decisioni di coach Clifford, finendo per giocare in finali di parite già decise o spesso, come in questo periodo, è rimasto vittima di problemi alla schiena o infortuni che hanno pregiudicato la possibilità di un suo maggiore utilizzo. Jannero ha finito con il giocare o toccare il parquet in 9 partite segnando 41 punti totali per Charlotte.
Charlotte sostituirebbe così il più famigliare Pargo, uomo spogliatoio, con la SG Williams, 196 cm e 31,4% da 3 punti nella NBA, un giocatore che comunque come Pargo ha sofferto di problemi dovuti ad infortuni. Nel 2010/11 un problema al ginocchio lo ha costretto a rimanere fuori per tutta la stagione e anche nel 2012/13 non giocò una sola partita a causa del “tradimento” del tendine d’Achille.
L’avvicendamento, se confermato, sembrerebbe essere marginale, con gli Hornets propensi a provare qualcosa per la panchina che garantistca qualche punto magari. Di contro si “perde” un uomo spogliatoio che francamente quest’anno non aveva dato molto sul l campo. L’importante è non perdere chimica…
Auguri Jannero e benvenuto (se arriverà) a Elliot…
John’s’adda fa?
Gli Hornets ed i Nets starebbero discutendo su un pacchetto più ampio che probabilmente includerebbe oltre a Lance Stephenson, anche Gerald Henderson (questioni di scadenza di contratto) e Marvin Williams.
Michael Jordan è attratto dalla possibilità di ottenere Johnson, buon realizzatore che viaggia quest’anno con la media del 36,2% da 3 punti, migliorabile per lui…
Johnson sta avendo una media di 15,5 punti a stagione, al di sotto della sua media totale di tutta la sua carriera pari a 17,4 punti a partita e tira dalla lunetta con l’80,8%.
Lance in resta.
Lancia in resta è un modo di dire… significa partire sparati, decisi, come i cavalieri medioevali che sfruttavano un supporto metallico chiamato resta per non far scivolare la lancia indietro al momento dell’impatto, distribuendo così meglio l’energia contraria sul torace e non solamente sul braccio. Lance invece resterà (almeno per il momento) un giocatore degli Charlotte Hornets. La trattativa (svelata) è durata lo spazio di un giorno, nemmeno un samurai avrebbe potuto contemplare la caducità della vita osservando quel fiore di ciliegio che ne è il simbolo o Fabrizio De André cantare “come tutte le più belle cose, vivesti solo un giorno, come le rose”…
Lance Stephenson, infatti, al 99,9% non si accaserà ai suoi amati Brooklyn Nets.
E’ stata proprio Brooklyn ad avere un ripensamento per Stephenson (così riferisce Adrian Wojnarowski per Yahoo! Sport’). Non si conoscono i motivi di tale ripensamento, rimanendo ai fatti oggettivi si sa che Brooklyn è interessata a liberarsi del centro Brook Lopez. L'”intoppo” con gli Hornets ha fatto si che ora i bianconeri stiano trattando direttamente con Oklahoma City, anche se mantengono aperti altri fronti, non solo per Lopez.
I Thunder vorrebbero mettere le mani su Lopez e hanno messo sul piatto anche Kendrick Perkins, il quale ha un contratto in scadenza, così riferisce Chris Broussard per ESPN.
Quindi… almeno per il momento (e per la mia gioia nonostante il primo sia un buon giocatore), niente Jarrett Jack (dai Nets) e niente Jeremy Lamb (dai Thunder).
Ora i Thunder potrebbero offrire ai Nets sia Perkins che Lamb in cambio del centro di riserva (ora che Plumlee gioca da titolare) di Brooklyn.
I Nets hanno anche parlato con gli Heat per Lopez, ma preferiscono muovere il centro a Ovest.
Oklahoma City è alla ricerca di una potenza di fuoco supplementare per aiutare Kevin Durant e Russell Westbrook per dare una spinta al team verso i playoffs.
Quindi Stephenson, fuori dall’affare, al momentro resterà nel roster, anche se gli Hornets stanno cercando di scambiarlo per ottenere qualcosa di più rispetto ai servigi offerti dall’ex Pacers. Questi negoziati come già detto però, questa mattina sono naufragati, almeno per ora, così sostiene il giornalista del Charlotteobserver Rick Bonnell.
Lance nel mirino di Brooklyn.
Altri “pezzi” potrebbero essere inclusi per rendere effettivo l’affare, riferiscono le fonti. Personalmente pur stimando Jarret Jack (sarebbe un buon giocatore per la panchina), si potrebbe puntare a qualcosa di meglio, quindi questo scambio non mi attrae particolarmente, anche perché dal mio punto di vista avremmo bisogno primariamente di una PF all’alttezza.
Gli Hornets, hanno cercato sottotraccia di commerciare Stephenson per più di un mese, ma mancava ancora qualcosa e anche ora con Oklahoma City e Brooklyn qualche problemino pare esserci. I Nets hanno avuto anche colloqui commerciali con i Miami Heat su Lopez e su Williams con Sacramento, riferiscono le fonti.
I Nets hanno fatto sapere ad altre squadre ai primi di dicembre che Lopez, il playmaker Deron Williams e lo swingman Joe Johnson swingman erano disponibili per degli scambi… I Nets (16-23) hanno perso sette partite di fila, e il direttore generale Billy King è in stato di allerta per risolvere la situazione.
Lopez, 26 anni, ha una media di 14,6 punti e 6,3 rimbalzi a partita con il 50,4% al tiro ma in questo periodo non gioca tra i titolari. Guadagna 15,7 milioni di dollari in questa stagione e ha un’opzione a suo favore per la prossima stagione, nella quale guadagnerebbe 16,7 m.d.., anche se attualmente ha un problema al piede. Stephenson, 24 anni, è appena rientrato a giocare per Charlotte dopo aver saltato 14 partite di fila a causa di un problema alla zona pelvica. Ha firmato un triennale in estate, 27 milioni dollari, che al momento sembrano quasi buttati via, visto le non brillantissime prestazioni di Lance, il quale sta tirando con il 38,6% dal campo.
Lance(tte) in movimento…
NeIle ultime settimane erano uscite voci provenienti da fonti vicino alla società, che gli Charlotte Hornets avrebbero voluto metter sul mercato il nuovo acquisto Stephenson, il quale oggettivamente è discontinuo e sta rendendo sotto le aspettative.
Bene… anzi, male… Gli Hornets pare che abbiano due canali preferenziali al momento per scambiare Lance. Le società più vicine con cui potrebbero concludere l’affare al momento, sono gli Indiana Pacers e i Brooklyn Nets.
Stephenson non pare essere più tra i progetti della società e di coach Clifford, il quale lo fa sedere in panchina nell’ultimo quarto come se fosse diventato un rito non modificabile. Lance potrebbe essere scambiato già da lunedì prossimo anche se trattavive già a buon punto e imminenti non ce ne sono.
Lance Stephenson ha una media di 10.3 punti e 7 rimbalzi e 4,9 assist quest’anno.
Charlotte ha firmato Stephenson per tre anni, in un affare da 27 milioni di dollari e ha una opzione di squadra nella stagione finale del contratto. Dopo aver raggiunto i playoff con 43 vittorie una stagione fa (come Bobcats), gli Hornets hanno un pessimo record di 6-18 in questa stagione.
Una delle accuse principali rivolte a Lance, è quella di non saper coesistere sul parquet con l’altra guardia Kemba Walker, questa sarebbe una delle ragioni principali per le quali l’entourage degli Hornets vorrebbe liberarsi di lui.
Charlotte allungò la mano per Indiana su un potenziale accordo Stephenson e ha spinto per generare una conversazione in corso, riferiscono le fonti. Indiana sa c’è trepidazione significativo circa Stephenson tutto il campionato, e lo conosce meglio di chiunque altro. Hanno agito con poca urgenza sulla questione, capire avrebbero possedere tutti i poteri in colloqui sulla Stephenson, le fonti hanno detto di campionato.
Per quanto riguarda Indiana, ex squadra di lance, la trattativa non sarà facile, sanno che gli Hornets vogliono sbarazzarsi di Stephenson e che Lance sarebbe d’accordo per un rientro da figliol prodigo a Indianapolis, quindi possono negoziare da una posizione di forza prendendosi il tempo necessario per cercare di tirare un po’ la corda e trovare un accordo più vantaggioso.
Indiana aveva offerto a Stephenson un contratto di quattro anni da rifirmare durante l’estate, ma il giocatore newyorkese scelse un contratto più breve con Charlotte. Stephenson era supportato da un sistema creato intorno a lui ad Indiana e molti all’interno dell’organizzazione lo rivorrebbero.
I Nets hanno parlato con Charlotte per Stephenson (nativo di Brooklyn).
Charlotte sarebbe interessata al centro Brook Lopez, ma per ora le due squadre si sono scambiate idee, anche perché Brooklyn sta cercando di vagliare i rischi e i benefici di possibili scenari con Stephenson.
Charlotte è anche aperta a discutere con i Nets la possibilità di multitrade, oltre Lopez gli Hornets sarebbero interessati al veterano Joe Johnson, mentre una parte del contratto di Deron Williams non sarebbe appetibile per la squadra di MJ, così preferirebbe puntare su Kemba Walker come playmaker emergente della franchigia, anche se l’anno prossimo il contratto del N°15 di Charlotte sarà quattro volte più oneroso di quello attuale.
Insomma… Lance scorre su un orologio come se fosse divenuto quasi un oggetto da masserizia. Di certo qualcosa in casa Charlotte deve cambiare, se non cambia sul campo, talvolta generando un senso d’impotenza tra i tifosi che assistono alle prestazioni della squadra, lui e forse altri saranno chiamati presto a differenti destinazioni.