Statistica chiave: Gli Hornets hanno avuto 33 assist su 43 canestri realizzati mostrando buona coesione questa volta anche se i tanti minuti per diversi giovani e la lentezza in ricezione di Nurkic sono costati tanti turnover.
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Game 74: Charlotte Hornets @ New Orleans Hornets 94-98
NEW ORLEANS — Jose Alvarado ha deciso la sfida con gli Hornets con una giocata two And1 a 31 secondi dalla fine e con un assist che a meno di sei secondi dalla fine ha portato a +4 NOLA dandole la certezza della vittoria per 94-98 (punteggio che non muterà dopo la tripla mancata da Salaun).
In casa Hornets si voleva vergognosamente perdere questa partita e alla fine ci sono riusciti e non regge la scusa dell’essere rimaneggiati ampiamente perché anche New Orleans lo era senza Mc Collum, Murphy, Williamson, ecc…
Partita oggettivamente brutta anche quando Charlotte si è trovata sopra di 13 punti con transizioni nate da palloni malamente usciti dalle mani dei giocatori, intercettati e sulle transizioni Charlotte si stava avvantaggiando.
Partita, dopo il primo tempo, che sembrava destinata a Charlotte ma ad inizio ripresa tale A. Reeves in 47 secondi riportava a -2 i Pels con tre triple consecutive a segno: 54-52…
Gli Hornets rispondevano con gli unici due cardini rimasti (la sfilza di infortunati era lunghissima e Okogie con un rientro dal tempo limitato non erano più del match) e si riportavano sul +10 ma nel finale Lee toglieva dal campo anche Bridges e Nurkic che davano rispettivamente punti a una squadra in seria dificoltà nel troovare la retiva, e un bastione difensivo, fisico a rimbalzo.
NOLA passava avanti 73-74 e nel finale, nonostate una tripla di Nick Smith Jr. che a 40 secondio dalla fine riportava avanti la squadra del North Carolina arrivava l’entrata di Alvarado che sfruttava un blocco dalla destra per andare a mettere un reverse layup sul quale Diabaté era mezzo addormentato e Jeffries concedeva anche l’And1.
Dopo il time-out, rimessa laterale tragicomica di Jeffries con uno skip pass controllato come un bambino di un anno da KJ Simpson e palla oltre l’altro out.
Charlotte decideva di difendere senza commetter fllo a 31 secondi dalla fine, NOLA usava tutto il tempo servendo Brooks sulla baseline destra che appoggiava comodamente dietro il suo assistman Alvarado.
Brooks ha guidato New Orleans con 17 punti.
Antonio Reeves ne ha aggiunti 16, Kelly Olynyk (buon inizio) ne ha avuti 13 e Alvarado e Jeremiah Robinson-Earl ne hanno avuti 12 ciascuno.
Miles Bridges ha guidato Charlotte con 20 punti e Smith ne ha avuti 19.
Jusuf Nurkic ha avuto 13 punti e 12 rimbalzi, peccato che entrambi, scientemente tolti per perdere la partita per questioni di classifica, non abbiano più potuto dare il loro contributo…
Gli Hornets ora hanno perso cinque partite di fila.
Conclusioni Hornets: Charlotte ha giocato la sua seconda partita da quando ha saputo che la guardia LaMelo Ball avrebbe saltato il resto della stagione a causa di infortuni alla caviglia e al polso. La formazione di chiusura di Charlotte per gli ultimi sette minuti e mezzo comprendeva Smith, KJ Simpson, DaQuan Jeffries, Tidjane Salaün e Moussa Diabaté, un gruppo che non ha concluso molte partite ravvicinate insieme e ha mostrato tutti i propri limiti concedendo anche troppi tiri liberi.
Conclusioni Pelicans: il capocannoniere Zion Williamson (contusione alla parte bassa della schiena) ha saltato la sua quinta partita consecutiva. CJ McCollum (contusione al piede destro) è rimasto fuori per la terza partita di fila.
Statistica chiave: Nonostante le 15 palle rubate (massimo stagionale) Charlotte ha peggiorato nel tirare dal campo nel secondo tempo vista lòa qualità degli interpreti e ha finito per tirare con il 35,2% dal campo confermando di essere una delle squadre peggiori della lega in questo senso.
Sul sito ufficiale di Charlotte troverete scritto che: “Per le ultime due settimane della stagione NBA, gli Charlotte Hornets stanno assegnando quante più opportunità possibili a giocatori che normalmente non le otterrebbero in circostanze più normali.
Domenica sera a New Orleans, una manciata di loro ha ricevuto un’enorme porzione di minuti preziosi e decisivi in una stretta sconfitta esterna per 98-94 contro i Pelicans.”
Un modo edulcorato per far passare una sconfitta indegna, vista la stagione disastrata che nemeno un’eventuale vittoria sui jazz stanotte in back to back risolleverà.
Poche le note positive: Nick Smith Jr. ha aggiunto 19 punti con 7 tiri su 16 uscendo dalla panchina.
Citazione post-partita “Pensavo che per quei ragazzi [più giovani] avere un momento di fine partita come quello in cui devi capire… Come chiudi una partita? Come la finisci? Come devono essere i possessi offensivi? Come devi eseguire e essere tutti sulla stessa lunghezza d’onda? In difesa, capire le tendenze dell’altra squadra ed essere molto precisi con le nostre coperture. Penso che avremmo potuto fare un lavoro migliore verso la fine tenendo Alvarado forse lontano dalla sua mano destra, alcuni dei rimbalzi offensivi che hanno ottenuto i Pelicans e poi difendendo senza commettere fallo”. – Allenatore capo degli Hornets Charles Le che per me dovrebbe cambiare mestiere perché la scusa della mancata alchimia fa ridere come dare minuti indistintamente ad un gruppo da second e third unit tutti insieme avendo due giocatori cardine in panca, inoltre le cose che dice sono ottime per i ragazzini fino a 16-18 anni, poi le cose dovrebbero essere già più strutturate e qui, indipendentemente dagli interpreti si notano le carenze dei giochi e di organizzazione quando quelli che segnano non ci sono e non ti togono le castagne dal fuoco.
Gl Hornets chiuderanno la loro penultima partita consecutiva dell’anno in casa contro gli Utah Jazz lunedì 31 marzo a partire dalle 19:00 ET, orario americano.
Con una vittoria, Charlotte otterrebbe la sua seconda serie di vittorie consecutive in stagione regolare contro gli Jazz e la prima dalla campagna 1994-95 ma Charlotte nel frattempo è caduta sul 18-56, tranquilla, proprio tra la “squadra dei mormoni “che è sul 16-59 e i Pelicans saliti sul 21-54…
Game 73: Charlotte Hornets @ Toronto Raptors 97-108
TORONTO — Jakob Poeltl ha totalizzato 24 punti e 12 rimbalzi per guidare i Toronto Raptors alla loro terza vittoria consecutiva, una vittoria per 108-97 su degli Charlotte Hornets dall’elettrocardiogramma piatto.
Immanuel Quickley ha segnato 19 punti con 6 tiri su 15, inclusi 5 su 8 da 3 punti e ha aggiunto nove assist.
Mark Williams ha totalizzato 18 punti, 12 rimbalzi e5 assist ma Charlotte è caduta per la quarta partita consecutiva…
DaQuan Jeffries è partito in quintetto e ha aggiunto 15 punti.
I Raptors hanno utilizzato inizialmente un vantaggio a rimbalzo (alla fine saranno 71-49 per gli Hornets incredibilmente) e una serie di 10 punti per portarsi in vantaggio per 20-12 nel primo quarto.
Il centro Poeltl ha guidato la squadra con 12 punti nel primo tempo per Toronto che è rimasta in vantaggio di due punti (47-49) all’intervallo.
Conclusioni Raptors: la serie di vittorie di Toronto è stata composta interamente da squadre al di sotto di essa nella classifica della Eastern Conference, con la vittoria contro Charlotte dopo i trionfi sui Brooklyn Nets (23-50) e sui Washington Wizards (16-57). Toronto, classificata attualmente all’11° posto, potrebbe completare la serie di vittorie su squadre più basse di lei in Conference con un’eventuale vittoria sui Philadelphia 76ers (23-50) domenica.
Conclusioni Hornets: Piove sul bagnato. In modalità tanking, gli Hornets affronteranno nelle due prossime partite Pelicans e Jazz, squadre con lo stesso obiettivo. Riuscirà Charlotte ad arrivare a 20 vittorie stagionali con 9 partite ancora da giocare? Soprattutto la bad new riguarda LaMelo Ball, il quale salterà il resto della stagione per un problema alla caviglia destra e si sottoporrà anche a un intervento al polso. La notizia è stata diffusa ufficialmente dal franchise. Ball conclude così la sua quinta stagione con Charlotte con una media di 25,2 punti in 47 partite, la più alta della sua carriera.
Game 72: Charlotte Hornets Vs Orlando Magic 104-111
Game 71: Charlotte Hornets @ Miami Heat 105-122
MIAMI — Andrew Wiggins ha segnato 42 punti ottenendo il suo secondo high score della sua carriera, Tyler Herro ne ha aggiunti 29 e i Miami Heat hanno battuto gli Charlotte Hornets 122-105 interrompendo una serie di 10 sconfitte consecutive…
Wiggins ha ottenuto il maggior numero di punti da un giocatore degli Heat in questa stagione (Herro ne ha ottenuti 40 tre volte) e ha concluso a cinque dal suo record di 47, ottenuto il 13 novembre 2016 per Minnesota contro i Los Angeles Lakers.
Martedì affronterà la sua ex squadra, i Golden State, per la prima volta da quando è stato ceduto a Miami il mese scorso.
Per Charlotte Nick Smith Jr. ha segnato 19 punti mentre LaMelo Ball ha ottenuto 18 punti e 11 assist per Charlotte.
Gli Hornets sono stati in vantaggio di 12 punti nel secondo quarto ma hanno segnato per la restante parte della frazione solamente un canestro su azione e 4 liberi, venendo travolti nella restante parte di primo tempo chiudendo sotto di 10.
Nel terzo quarto per Charlotte ritrovare la via del canestro non è più stato un problema ma le cose sono notevolmente peggiorate in difesa dove l’impegno non è stato masimo e Miami è stata brava ad avvantaggiarsi e la squadra di Lee si è trovata in un buco nero irrecuperabile da -20 punti…
Con la vittoria ad orario anticipato dei Pistons sui Pelicans (e Charlotte che pare voler mantenere la terzultima posizione NBA per la lottery), l’illusione di una vittoria è durata solo un quarto e mezzo nonostante i rientri di LaMelo e Mark, la certezza, invece, è l’eliminazione matematica dai (playoff era solamente questione di tempo ovviamente) così per il nono anno consecutivo (è dal 2016 contro Miami che i Calabroni non disputano una serie) a Charlotte guarderanno gli altri giocarli.
Conclusioni Hornets: è la seconda volta in questa stagione che Charlotte conduce una partita di almeno 12 punti prima di ritrovarsi in svantaggio di 20 punti. L’altra volta è stata il 5 dicembre a New York, quando gli Hornets erano in vantaggio di 13 punti prima di scendere a -28 e perdere 125-101.
Conclusioni Heat: Nikola Jovic, che ha saltato le ultime 15 partite di Miami nelle ultime quattro settimane per una frattura alla mano destra, è in attesa del via libera completo. “Sta facendo tutto il condizionamento. Sta facendo tutto il lavoro di sala pesi che può fare”, ha detto l’allenatore degli Heat Erik Spoelstra.
Momento chiave: Miami ha chiuso il primo tempo con un parziale di 24-4, tirando 10 su 14 negli ultimi 7:05 prima dell’intervallo.
Charlotte ha tirato 1 su 12 in quel tratto…
Statistica chiave: Ball e Bridges hanno tirato da tre con un 2/17 dal campo, così Charlotte ha tirato con il 33,3% dal campo contro il 41,4% avversario nonostante altri giocatori come Curry (10 punti con 2/2 da fuori) o Nick Smith Jr. con 5/9, non abbiano tirato male da lì.
Hornets che pagano anche il 6-18 nei fast break non riuscendo a far valere il 48-38 a rimbalzo poiché Miami con il 57,3% dal campo ha annullato la difesa di Charlotte.
Curiosità: La serie negativa di 10 partite ha pareggiato la sesta più lunga nella storia degli Heat (con serie di 17, 15, 13, 12 e 11 prima di essa, e altre due serie di 10 partite).
Game 70: Charlotte Hornets @ Oklahoma City Thunder 106-141
OKLAHOMA CITY — Shai Gilgeous-Alexander ha segnato 30 punti e gli Oklahoma City Thunder hanno vinto la loro quinta partita consecutiva, 141-106 contro i nostri Charlotte Hornets.
Gilgeous-Alexander, scelto da Charlotte e subito scambiato al Draft, è il miglior marcatore della NBA con 33,0 punti a partita, ed è tornato in campo dopo essere stato assente nella schiacciante vittoria di mercoledì sera contro Philadelphia.
Contro la squadra che l’ha “scelto” ha realizzato un 13/18 iconico poiché tutta OKC ha tirato in maniera letale, aggiungendo 6 rimbalzi e 9 assist prima di andare a riposarsi durante l’ultimo quarto.
Chet Holmgren ha aggiunto 14 punti, 5 rimbalzi e 3 stoppate per gli Oklahoma City che hanno conquistato la testa di serie n. 1 nella Western Conference per la seconda volta consecutiva in stagione.
Isaiah Hartenstein ha totalizzato 12 punti e 10 rimbalzi per i Thunder, che hanno giocato senza i titolari infortunati Lu Dort e Jalen Williams.
La partita è stata sin da subito a portata di mano dei blu nonostante un inizio lento di entrambe le squadra a livello realizzativo ma gli Hornets sono rimasti al palo segnando su azione solamente due volte con Josh Green mantre i padroni di casa cominciavano a mandare a bersaglio i colpi e ad allontanarsi tanto che a fine primo quarto i Thunder comandavano di ben 20 punti: 14-34.
Nel secondo quarto Charlotte tirava molto bene da fuori: 9/14 da tre punti nel secondo quarto ma Oklahoma City riusciva comunque a rispondere mantenendo 15 punti all”intervallo: 49-66 grazie anche ad un tiro da lunga distanza di Kenrich Williams sulla sirena dei 24 secondi.
Charlotte continuava il suo buon momento offensivo segnando una tripla con Jeffries, offrendo a Lee il minor scarto raggiunto: 65-75, vantaggio Thunder dimezzato tuttavia diveniva un boomerang dopo un time-out di Oklahoma City che sparava un parziale da 18-0 o 20-3 se preferite per arrivare comunque a comandare comodamente sul +27 (68-95) con 3:37 rimasti sul cronometro nel terzo periodo.
La partita si chiudeva lì, garbage time nell’ultimo quarto che si affacciava dal 76-103.
Miles Bridges chiudeva la serata con 20 punti e Nick Smith Jr. 14 per Charlotte, la quale però ha giocato senza i titolari che in infermeria lampeggiano sospettosamente ad intermittenza: LaMelo Ball (ufficialmente caviglia) e Mark Williams (ufficialmente piede). Ball e Williams hanno totalizzato 44 punti la serata prima nella vittoria su New York e si è visto sin dall’inizio che l’asse play-centro, composta dai sostituti KJ Simpson, richiamato recentemente dagli Swarm e Nurkic non avrebbe avuto rispettivamente, talento ed esperienza il primo (vedi la palla persa in palleggio a metà campo ad inizio partita per un canestro subito evitabile) e atletismo il secondo.
Gli Hornets pare abbiano il freno a mano tirato per questioni di lottery e quando perdono recentemente lo fanno in maniera troppo larga: sono 6 le partite con 30 o più punti di scarto nell’ultimo mese.
Conclusioni Hornets: Charlotte è tornata a fare affidamento sul tiro da tre in maniera massiccia per tenere questa partita vicina, piano parzialmente riuscito fino a metà del terzo quarto, realizzando un 19/41 da 3 punti (46,3%), poi è andata in secca continuando a mostrare pecche difensive anche nel pitturato. A poco è servito il perfetto 13/13 dalla linea del tiro libero contro il 12/17 dei Thunder.
Conclusioni Thunder: la profondità di Oklahoma City ha aiutato la squadra a superare il totale delle vittorie della scorsa stagione e a migliorare sino ad un clamoroso attuale 26-1 contro l’Est.
Statistica chiave: Oklahoma City ha superato gli Hornets 64-26 nell’area pitturata.
Game 69: Charlotte Hornets Vs New York Knicks 115-98
CHARLOTTE, N.C. — LaMelo Ball è tornato disponibile e ha totalizzato 25 punti e cinque giocatori di Charlotte sono andati in doppia cifra, così gli Hornets hanno battuto i New York Knicks 115-98 giovedì sera ottenendo la quarta vittoria in sette partite e rompendo una serie di un paio di sconfitte da tanking preoccupanti.
LaMelo ha aggiunto 8 assist mentre i compagni di squadra Mark Williams (19 punti, 14 rimbalzi), Miles Bridges (15 punti, 10 rimbalzi), DaQuan Jeffries (14 punti) e Nick Smith, Jr. (13 punti) hanno anche raggiunto la doppia cifra.
Gli Hornets hanno perso cinque partite con 30 o più punti di scarto nell’ultimo mese ma hanno iniziato questa sfida carichi portandosi subito avanti con un parziale da 7-0.
A volte però, gli inizi a sorpresa sono menzogneri ma Charlotte – ora sul 18-51 in classifica – ha continuato a difendere prendendo il comando con un parziale da 12-0 (dal 15-19) per il 27-19 di primo quarto.
Per gli ospiti Karl Anthony Towns sparava un paio di colpi da fuori ricordando che gli arancioblu sono seduti al terzo posto della Eastern ma LaMelo Ball replicava facendo altrettanto e in più riusciva anche a mettere i compagni in condizione di segnare prima di uscire precauzionalmente dopo aver commesso il terzo fallo di serata.
La panchina di Charlotte reggeva riuscendo a traghettare i viola all’intervallo sul 54-44 grazie ad un 17-0 nel confronto score tra bench.
Gli Hornets si mostravano finalmente una squadra capace di variegare il gioco: 32-22 i punti nel pitturato, 2nd chance point: 8-4, 50,0% al tito per Charlotte, 36,0% per i Knicks grazie al non abuso nel tiro da tre punti.
Nel terzo quarto Charlotte incappava in maniera massiccia in problemi di falli: sul 69-60 a 6:13 dalla penultima luce rossa, i mastini Green e Jeffries (ex Knicks) dovevano uscire per aver raggiunto il quarto fallo andando a far compagnia a Ball che nel frattempo ne aveva aggiunto un altro.
Gli Hornets vivevano un momento di dificoltà con i newyorkesi tornati sul -5 ma Bridges, servito velocemente, aveva spazio per realizzare una tripla e poi andando a incunearsi nella difesa bianca bandata d’arancio-blu, non sbandava portando a casa 2 punti in layup ripristinando il vantaggio da doppia cifra, 74-64.
Quando a Towns, dopo aver rimbalzato in bump e circumnavigato Nurkic per realizzare un bell’appoggio in allungo da baseline, veniva fischiato un fallo per proteste, si sentiva l’Alveare fischiare, infatti, i 18.557 presenti erano molto divisi.
Come spesso accade per le squadre più popolari, una buona fetta del pubblico presente sugli spalti, indossava colori arancioblu o parteggiava per essi ma la fischia di “buuu” non impediva a Bridges di mandare a segno il tecnico pur per quanto dispiaccia non avere più un muro casalingo come al vecchio The Hive.
Il resto lo faceva la panchina segnando ma anche costruendo gioco, passaggi, rimbali e schermature: Curry, Nurkic e Nick Smith Jr. allungavano sull’85-72.
Il quarto finale regalava un botta e risposta tra gli Hornets e i Knicks, reverse layup in eurostep per Diabaté e tripla da Gastonia come diceva Dell Curry da telecronista (facendo un po’ il verso a Collins) ma Payne infilava per la prima volta il canestro con la tripla e ne aggiungeva altri due immediatamente per aiutare un Towns – giunto a 22 punti – che sotto le plance stava dando parecchio fastidio usando il suo peso e la sua tecnica.
Charlotte però chiamava time-out e non si voltava più indietro, la difesa era abbastanza buona per tenere a bada il riavvicinamento ospite e Thibodeau doveva arrendersi quando Ball a 3:04 e 2:25 infilava due triple aumentando a 17 punti (111-94) il divario.
Alla fine Charlotte viveva una gran serata nonostante O.G. Anunoby segnasse 25 punti e Karl-Anthony Towns ne incasellasse a tabellino altri 24 più 10 rimbalzi per i Knicks.
Conclusioni Knicks: i tifosi di New York sono sempre stati presenti in maniera massiccia quando la squadra gioca a Charlotte, a partire dal gran numero di tifosi che hanno assistito alle partite al vecchio Charlotte Coliseum nelle serie di playoff nel 1993 e nel 199 ma gli applausi dei tifosi dei Knicks erano così forti che un alieno avrebbe pensato di giocare al Madison Square Garden.
Conclusioni Hornets: Charlotte ha battuto i Knicks per la prima volta dal 5 dicembre 2024, interrompendo una serie di sei sconfitte consecutive contro questa avversaria.
Momento chiave: Dopo che New York si è riportata sul 92-81 con 7:39 rimasti, Charlotte ha risposto con un’impennata di 13-8, alimentata dai canestri di Josh Green, Smith e Ball per portarsi in vantaggio per 108-91 con 3:03 rimanenti.
Statistica chiave: Charlotte ha equilibrato il suo attacco scegliendo bene anche il tiro da fuori convertendo 15 dei 32 tiri da 3 punti con Ball che ha messo un 5/10 e Jeffries un 3/5.
Voti
LaMelo Ball: 8
25 punti (10/23), 8 assist. Deve stccare la spina un paio di volte più del previsto mettendosi in ricarica per problemi di falli però rientra sempre concentrato ed è decisivo.
DaQuan Jeffries: 7
14 punti e 4 rimbalzi da titolare in più di 33 minuti dal parquet. Guardia tiratrice che seleziona i tiri e non li ruba ai compagni, cerca di dare fastidio ai suei ex compagni di squadra e ogni tanto piazza la zampata. Utile e riequilibra la squadra in solidità rispetto ad altri giocatori.
Josh Green: 6,5
5 pt. in 21:10 sul parquet. Anche su di lui gravano i problemi di falli. Si aggiusta bene riuscendo a disturbare o a evitare qualche canestro facile ma soprattutto piazza un paio di canestri nei momenti giusti nei quali gli Hornets avevano bisogno di uscire dall’apnea e ornare a respirare.
Miles Bridges: 7
15 punti. Non una resa eccezionale il 6/17 ma compensa andando in doppia doppia con 10 rimbalzi e fornendo 4 assist. Anche per lui alcuni canestri arrrivano al momento giusto. Provvidenziale.
Mark Williams: 7
Arriva la 17a doppia doppia della stagione per il centro titolare che oltre ai 19 punti e 14 rimbalzi, fornisce 4 ssist e sferra ben 3 manone sulla palla per altrettanti rejected al mittente, uno in aiuto nell’ultimo quarto esaltante. Se proprio vogliamo trovare un difeto, a volte espone un pochino la palla ma quando trova il corridoio, da Ball o dai compagni, riesce a usare spesso bene il fisico per finalizzare.
Seth Curry: 7
4 pt. (2/3) in 18:23. Non tenta nemmeno un tiro da tre punti perché i Knicks lo onorano come tiratore marcandolo come Seth Curry in una finale NBA ma lui, d’esperienza si rende molto più utile di ciò che raccontino i 4 punti messi in croce. Due bei canestri ma soprattutto 3 assist, schermature e movimento del quale ne beneficiano anche i compagni. Fondamentale nel terzo quarto per far reggere il vantaggio a Charlotte.
Wendell Moore Jr.: 6,5
2 punti e 2 assist in 19:54. Una bella schiacciata decisa dopo un gioco con Curry. Fa il suo.
Jusuf Nurkic: 7
9 punti (3/3), 7 rimbalzi. Perfetto al tiro se non fosse per un 1/2 ai liberi. Da fastidio anche quando gli segnano contro, riesce d’esperienza a mitigare un atletismo molto poco dirompente, se poi prende anche la mira con i piazzati open, per Charlotte il 5 fuori diventa uno scorcio di realtà.
Nick Smith Jr.: 7
13 punti, 4 rimbalzi, 3 assist. Spesso sono oggettivamente critico con lui ma finalmente lo vedo fare spesso scelte sensate anche quando va da solo a “calciare” un jumper ravvicinato dalla baseline che rimbalza fuori ma era una buona scelta perché open. Sena da tre un dagger shot, nel finale chiama a rimorchio mark Williams per una schiacciata e in salto dalla linea di fondo salta anche il compagno bosniaco per mandare a Ball un a palla messaggio d’amore per la tripla. Veloce, dinamico, attivo.
Moussa Diabaté: 7
7 punti (2/3), 5 rimbalzi, in 12:06. Forse il tentativo da fuori è esagerato ma il canestro in reverse in eurostep nel primo quarto lo mostra come poche vole: ottimo controllo del corpo in movimento in entrata arzigogolata. Fa una buona difesa dopo essere stato spostato da Towns la prima volta. Come PF in aggiunta a Mark Williams o a Nurkic rende di più perché ha buona mobilità al contrario dei compagni che non sempre la forniscono.
Taj Gibson: 6,5
Entra per i saluti. Segna un buon canestro ma anche quando è in panchina, nonostante possa essere forse la sua ultima stagione, fa da collante per la squadra.
Coach Charles Lee: 7
Buona partita. Squadra concentrata e attiva in difesa che sa trovare le soluzioni offensive senza andare in panico. Una delle migliori partite della stagione con un basket meno isterico e troppo all’americana.
Game 68: Charlotte Hornets Vs Atlanta Hawks 102-134
Game 67: Charlotte Hornets @ Los Angeles Clippers 88-123

18 punti, 15 rimbalzi e 7 assist per Mark Williams sull’altra sponda losangelina ma gli Hornets sono crollati ugualmente.
LOS ANGELES — James Harden ha totalizzato 31 punti e 10 rimbalzi, Kawhi Leonard ha aggiunto 23 punti e i Los Angeles Clippers hanno battuto Charlotte (per l’ennesima volta) 123-88.
Ivica Zubac ha contribuito con altri 17 punti e 14 rimbalzi per i Clippers, ora sul 38-30 in classifica.
Il centro losangelino ha realizzato due tiri liberi a 5:43 prima dell’intervallo per dare ai Clippers un vantaggio di 45-34, gap a due cifre che per gli Hornets è fastidiosamente divenuto permanente per il resto della partita.
Derrick Jones ha aggiunto 12 punti per i Clippers mentre sulla sponda Charlotte buona la prima parte di partita di Mark Williams (nella seconda anche lui ha un po’ mollato difensivamente gli ormeggi) che ha segnato 18 punti e catturato 15 rimbalzi mentre LaMelo Ball ne ha segnati 16 per Charlotte (17-50) ma ha contribuito al pessimo inizio di Charlotte poiché si è ostinato a tentare di colpire da tre facendo spesso cilecca.
Gli Hornets nel primo quarto hanno tirato con un 2/12 da oltre l’arco e si vede che la troppa grazia (@) San Antonio aveva già esaurito il suo effetto in terra californiana sin da subito.
Conclusioni Hornets: Charlotte sembrava aver abbandonato il suo attacco fluido in Texas dopo aver battuto San Antonio 145-134 venerdì sera.
Dopo aver registrato il punteggio più alto della stagione contro gli Spurs, Charlotte non è riuscita a raggiungere quota 90 per la nona volta quest’anno sbagliando troppe volte anche tiri aperti ben costruiti con azioni piuttosto semplici.
Conclusioni Clippers: I Velieri hanno vinto silenziosamente sei delle ultime sette partite e si trovano a cinque partite dietro Houston, Denver e Memphis (tutte 43-25) per la seconda testa di serie nella Western Conference.
Momento chiave: I Clippers hanno preso il controllo con un parziale di 17-6 trasformando uno svantaggio di 11-9 in un vantaggio di 26-16 con un layup di Harden a 1:43 dalla fine del primo quarto. Gli Hornets hanno continuato a tirare male e a peggiorare la resistenza difensiva così il gap si è allargato progressivamente sino alla fine.
Statistica chiave: Harden (quattro triple) e Leonard (tre triple) si sono uniti per fare più di Charlotte che ha tirato 6/33 (18,2%) da dietro l’arco…
Voti
LaMelo Ball: 5 Troppo insistente da fuori in totale fa 5/18, dimentica a volte il suo ruolo da play ma quando lo fa regala corsie come per l’imbucata di Green in back door o Mark Williams che a rimorchio è andato a schiacciare in corsa.
DaQuan Jeffries: 4,5 5 punti con 2/11. Molto sottotono a parte un paio di stoppate non riesce a garantire solidità difensiva dopo il primo tratto di match.
Josh Green: 4,5 8 punti mancando però i 4 tiri da tre, alcuni aperti… Bella l’infilata a canestro nel primo tempo, poi semplicemente non regge e questo fa pensare…
Miles Bridges: 5 7 pt. con 3/10 per il ragazzo che stava tenendo in piedi Charlotte nelle ultime uscite. Anche lui si perde nella baia losangelina e non arriva nemmeno ai 10 punti.
Mark Williams: 6,5 18 pt., 15 rimbalzi, 7 assist, 1 rubata, 1 stoppata. Parte bene influenzando tiri e riuscendo a mettere spesso punti in modalità ravvicinata. Punto di riferimento i compagni lo cercano anche troppo spesso con passaggi prevedibili, lob fuori misura o portata che costano TO, va servito meglio. In difesa poi nel secondo tempo molla gli ormeggi anche lui.
Nick Smith Jr.: 6 Di solito uno dei peggiori, stavolta comincia bene con un baseline jumper dalla sx perfetto e colpendo con una tripla. 9 pt., 4/9, per il resto può far poco.
Jusuf Nurkic: 5 4 punti con 2/6 al tiro. Avvio troppo lento come lui nel muoversi. Perfetto per fare da perno alle rute della fortuna di Charlotte, schema che viene utilizzato da anni, passano gli allenatori, da Borrego a Clifford a Lee ma lui e Mark sono costretti a farsi giostrare intorno dai compagni, anche perché quando ci prova ad andare direttamente, a volte si incarta sotto la plancia avversaria. Meglio il secondo tempo.
Seth Curry: 5 Ultimamente non “ci sta prendendo molto” e nel poco tempo concesso se in difesa negli uno contro uno viene saltato regolarmente con un eurostep, in attacco fa 0/3 risultando inutile alla causa.
Marcus Garrett: 6 7 punti (3/5) e 2 assist. Non impressiona per il gioco ma per la tenacia e l’eccessiva foga difensiva con la quale parte su Harden. Segna anche da tre con all’inizio: una mattonella di tiramisù per gli Hornets che alla fine di dolce vedranno ben poco.
Wendell Moore Jr.: 6,5 8 pt in 21:10 con 4/5 dal campo, 6 rimbalzi, 2 assist. Non spicca particolarmente ma sa farsi strada sgomitando al punto giusto in entrata e se gioca dalla media o da sotto è uno che punti di rottura può metterne.
Moussa Diabaté: 5,5 Per nulla dominante questa volta, anzi… Eubanks lo mette in difficoltà con il tonnellaggio, lui risponde con 6 punti e 3 rimbalzi nel poco tempo concesso ma manca solidità.
Coach Charles Lee: 4,5 Per carità… Se volete farvi del male a guardare la partita… Ci sarebbe un lungo discorso sulle percentuali e l’utilizzo del tiro da tre punti e su come la difesa sia esposta a certe transizioni o certe distrazioni per non parlare di alcuni cambi sui pick and roll che rimangono tali per mismatch anche se tenta ad esempio la carta Bridges su Harden per un po’ ma la squadra tracolla senza segni di risveglio, da eutanasia la partita…
Game 66: Charlotte Hornets @ San Antonio Spurs 145-134
Game 65: Charlotte Hornets @ Atlanta Hawks 110-123
ATLANTA — Trae Young ha realizzato tutti i suoi 21 tiri liberi e ha segnato 35 punti per condurre gli Atlanta Hawks alla loro quarta vittoria consecutiva, 123-110 sugli Charlotte Hornets mercoledì sera.
Young è diventato il sesto giocatore nella storia della NBA a realizzare 21 o più tiri liberi senza sbagliare e ha anche avuto 12 assist in una serata di tiri scarsi dal campo.
Ha realizzato 7 tiri su 20 e ha sbagliato tutti e cinque i suoi tentativi da 3 punti.
Gli Hawks sono settimi nella Eastern Conference e si sono avvicinati di cinque partite al sesto posto inattivo di Detroit mentre cercano di evitare il torneo play-in.
Miles Bridges continua il suo momento d’oro ottenendo 31 punti e 11 rimbalzi mentre LaMelo Ball ha aggiunto 25 punti e 9 assist per gli Hornets che rimangono penultimi nella East.
DaQuan Jeffries ha contribuito con 20 punti e Mark Williams è andato in doppia doppia ottenendo 14 punti e 14 rimbalzi.
Conclusioni Hornets: Charlotte, destinata alla lotteria, è entrata in partita dopo aver vinto due partite di fila dopo una serie di nove sconfitte consecutive.
La gara è stata giocata con una buona intensità ma qualche TO, l’assimetria arbitrale sui contatti irregolari (spesso sorvolati quelli a favore di Charlotte, tutti fischiati per gli Hawks), una difesa non sempre impeccabile oltre a una bench poco produttiva in termini di punti, hanno favorito i Falchi.
Conclusioni Hawks: Caris LeVert ha segnato 15 punti, Georges Niang 12, Vit Krejci 11 e Terance Mann 10 in una serata forte per la second unit di Atlanta.
Momento chiave: Onyeka Okongwu ha realizzato un layup (passi sorvolati ampiamente dalla terna) per gli Hawks con 10,6 secondi rimasti prima dell’intervallo per un vantaggio di 52-49. Quel canestro è stato l’inizio di un parziale da 13-0 che ha incluso un tiro in sospensione di Young e le triple di Zaccharie Risacher e Mouhamed Gueye.
Young ha continuato a segnare 17 punti nel terzo quarto.
Charlotte ha rimontato fino al -4 ma è stata affossata a cavallo dei cinque minuti finali quando ha incassato un paio di triple (la seconda di Niang) che hanno messo fine al sogno della terza rimonta consecutiva.
Statistica chiave: Per Charlotte ha esordito Marcus Garrett dalla bench segnando 4 punti con 6 tiri ma la panchina di Atlanta ha superato quella di Charlotte 57-18…
Game 64: Charlotte Hornets @ Miami Heat 105-102
MIAMI — Miles Bridges ha segnato 35 punti, Mark Williams ne ha aggiunti 24 più 10 rimbalzi e gli Charlotte Hornets hanno ottenuto la loro prima vittoria divisionale della stagione battendo i Miami Heat ripetendo in maniera identica il punteggio finale della penultima partita.
Oltre alla prima W contro una rivale della Southeast Division, Charlotte, torna a vincere a Miami, cosa che non accadeva dal 2021.
Altra curiosità pazzesca, Charlotte ha recuperato l’identico svantaggio che ha avuto con Brooklyn due notti fa, 17 punti mentre a marzo Miami ha perso una partita per la terza volta dopo essere stata in vantaggio di almeno 17 punti, crollando nuovamente in casa. Bam Adebayo ha concluso con 23 punti, 14 rimbalzi e otto assist per gli Heat, e Tyler Herro ha chiuso con 21 pt. per Miami.
Charlotte ha visto una partenza lentissima di Lamelo Ball al tiro da 3 con uno 0/8 riscattato nel finale con due triple decisive finendo per segnare 15 punti e smistare 10 assis che ha vinto grazie anche ad un 22/23 dalla lunetta (unico errore del Condor Williams) mentre Miami ha segnato 14 dei 20 dalla linea.
Lee, che ha recuperato Ball, Nurkic e Mark Williams con la ciurma rispetto alla partita precedente, ha finalmente deciso di dare una shackerata allo starting five schierando titolare in SG DaQuan Jeffries ed escludendo Nick Smith Jr..
L’inizio è stato nuovamente frustrante con la difesa di Charlotte incapace di fermare le folate degli Heat a canestro né tantomeno di opporsi alle triple sal perimetro.
Miles Bridges (ottimo momento) ha capegiato i rivoltosi tenendo in vita Charlotte che dal -17 ottenuto a 10:16 del secondo quarto dall’ex Rozier a mezzo tripla, è risalita sino al -6 con un canestro a due secondi dalla sirena lunga per il 52-58.
Charlotte pareggiava a 1:56 dalla fine del terzo quarto con la bomba di Ball ma chiudeva sul -4 a causa di 4 FT concessi ad Adebayo.
Gli Hornets comunque rimanevano in partita riuscendo a difendere piuttosto bene rispetto ai soliti standard con un Mark Williams finalmente sembrato molto più attivo e abile ad infastidire i tiratori avversari tanto da influenzarli in diversi casi e a recuperare qualche rimbalzo difensivo mentre in attacco si mostrava molto strong andando ad esempio a schiacciare a 2:21 dalla fine il -1 (93-94).
Il sorpasso lo inventava Bridges che a 1:15 riceveva da Ball (stoppato sull’azione precedente da Wiggins) su una rimessa e spostandosi verso la top of the key faxceva partire una tripla leggermente of balance che si infilava perfettamente per il 101-99.
Spolestra si affidava a Herro che a 27 secondi mancava la tripla, Adebayo catturava il rimbalzo ma non convertiva in canestro il layup così la sfera capitava nelle mani di ball che con un baseball pass lanciava Mark Williams per un rassicurante 103-99 in schiacciata.
Miami però non cedeva le armi e trovava la soluzione più “insolita”, Adebayo da tre dall’angolo funzionava, Heat a -1 a 14 second dalla fine e costretti a commettere due falli poiché non ancora in bonus.
Bridges a cronometro fermo in lunetta ripristinava almeno un +3, gli Heat ci riprovavano sorprendendo ancora Charlotte ma questa volta Adebayo dalla top of the key accarezzava solamente la parte esterna della retina con la spicchiata che abdava a spegnersi oltre il fondo.
Sembrava fatta per Charlotte ma il pasticcio combinato da Nick Smith Jr. che riceveva sulla rimessa da Green finendo per perder palla in modalità saponetat, concedeva alla squadra della Florida l’ultima occasione pur senza time-out.
Rimessa sulla fascia verticale, corsa di Herro fino quasi alla linea dei tre punti a sx senza disturboo sino all’ultimo momento con due Hornets che facevano ombra in salto su ambo i lati e tiro corto respinto dal ferro, vittoria Hornets salva e festegiamenti vari sul parquet.
Conclusioni Hornets: Charlotte era stata 0-11 contro gli avversari della Southeast Division in questa stagione. Nessuna squadra, dall’attuale formato di quattro o più divisioni nel 1970-71, è rimasta senza vittorie nella propria divisione per un’intera stagione e per fortuna Charlotte ha scongiurato questa pietosa eventualità.
Conclusioni Heat: il centro esordiente Kel’el Ware ha ottenuto minuti significativi nel quarto quarto solo per la seconda volta nelle ultime sei partite di Miami. “Avrà sicuramente le sue opportunità andando avanti”, ha detto l’allenatore degli Heat Erik Spoelstra. “Guarda, ho capito. … Se perdi le partite, l’allenatore si mette in gioco per essere messo in dubbio. Non c’è dubbio”.
Momento chiave: Bridges: ha realizzato una tripla con 1:15 rimanenti per il vantaggio, poi ne ha aggiunta un’altra nel successivo possesso di Charlotte per portare definitivamente in vantaggio gli Hornets.
Statistica chiave: Charlotte si è rimessa in piedi con due macro-parziali di 14-0 nel terzo quarto e 10-0 nel quarto periodo.
Voti: LaMelo Ball: 6,5 nonostante un pessimo 5/21 dal campo, ritrova un po’ di altruismo per i compagni aggiustandosi in modalità assist (bello lo schermo per Bridges sulla tripla finale) e le due triple el secondo tempo sono importanti, Jeffries: 6,5 Parte titolare ottenendo 8 punti (2/7) ma aggiusta un po’ la difesa dopo un inizio balordo dando più fisicità alla squadra, vedi le 2 stoppate, Josh Green: 5,5 3 punti, 6 rimbalzi, +15 in +/- ma a me non convince ancora molto, Miles Bridges: 8 35 punti, 12/19 dal campo, 5 rimbalzi, 5 assist, 2 stoppate, tiri decisivi, gran momento di forma, mezza vittoria è sua, Mark Williams: 7,5 Ottima prestazione da doppia doppia. Finalmente convincente, tassello decisivo per eludere la zona di Miami che ha tenuto a bada i tiratori da fuori di Charlotte, difende, schiaccia con la giusta grinta, si muove soprattutto, se continua così i Lakers non hanno fatto un affare con i loro dottori, Jusuf Nurkic: 6 10:25 sul parquet. Un po’ paga la mancanza di atletismo in difesa anche se non va male in attacco, Malachi Flynn: 6 Male al tiro (1/5), chiude con 5 punti ma 4 assist, 2 rimbalzi, 2 rubate, riuscendo a guadagnarsi la sufficienza con tre FT a segno e la pressione portata sugli attaccanti di Miami, N. Smith Jr.: 5 4 pt. (2/6), -19 in +/- ma soprattutto il pasticcio finale che da l’ultima chance a Miami. Un giocatore che fatica a ritagliarsi il giusto spazio al tiro se pressato finendo per forzare qualche conclusione che si sa già in partenza non avrà buon esito, Wendell Moore Jr.: 5,5 Una bomba su due a segno, manca purtoppo la costruzione fisica, Seth Curry: 5 Stavolta serata no per il veterano che manca le tre triple tentate e si fa intercettare anche un passaggio in angolo, Moussa Diabaté: 6 Un po’ sovrastato, prende una gomitata da Jaquez Jr. nel tentativo di recuperare da dietro per una stoppata ed esce anzitempo ma compie due steal.