Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.

Game 63: Charlotte Hornets Vs Brooklyn Nets 105-102

CHARLOTTE, N.C. — Miles Bridges ha segnato 26 punti e gli Charlotte Hornets hanno utilizzato un parziale di 12-0 per battere i Brooklyn Nets 105-102 sabato sera e interrompere una serie di nove sconfitte consecutive.

Bridges ha aggiunto 12 rimbalzi, 5 assist e una giocata difensiva decisiva nel finale per aiutare gli Hornets a risalire da uno svantaggio da 93-102 con meno di 3 minuti e mezzo rimanenti sul cronometro.

Nick Smith Jr. ha segnato 19 punti con un 6/17 (3/9 da 3 punti) e 4/4 dalla linea dei tiri liberi.

D’Angelo Russell ha totalizzato 28 punti, sette assist e sei rimbalzi per i Nets che hanno perso la settima partita consecutiva.

Ziaire Williams ha aggiunto 19 punti.

E’ stata una partita un po’ frustrante per i fan degli Hornets che hanno visto la propria squadra essere brevemente in vantaggio solo ad inizio game per poi inseguire per tutto il match sino ai minuti finali.

Se nel primo quarto – chiuso 26-28 grazie ad una tripla di Bridges a 2 secondi dalla sirena – gli Hornets sono rimasti in scia, nel secondo le distanze si sono fatte più consistenti anche perché oltre alle lungodegenze gli Hornets smarrivano anche Nurkic e Ball, presenti la sera precedente (oltre al solito Mark Williams a intermittenza) così, nonostante un Bridges da 13 punti nel primo tempo, gli Hornets sono andati al riposo lungo in svantaggio per 43-58.

Lo sforzo di Charlotte successivo ha lasciato i Nets in vantaggio solamente di 6 punti (76-82) ma D’Angelo Russell si è infiammato riuscendo a realizzare in breve tempo due two and one e infilando tre triple per un totale di 15 punti che sembravano mandare K.O. nuovamente i Calabroni, tanto che un paio di fan raggiungevano le scale dell’Alveare forse per uscire anticipatamente ma nonostante l’83-97 a 7:09 dalla fine, Charlotte rimontava subito parzialmente con le triple di Baugh e Salaun per mettere un po’ di pepe alla partita.

Un two and one di Bridges e un’entrata di Baugh che sverniciava la difesa dei Nets valevano  il -1 a 2:11 dalla fine, poi un’entrata con un tiro pessimo di Nick Smith era preda sotto la plancia avversaria da parte del granchio “Moose” Diabaté, abile a convertire in due punti il lancio della sfera del compagno e a completare il comeback: 103-102.

Le Retine non segnavano più benché su una rimessa laterale ottenuta dopo un misterioso time-out pare non richiesto dal coach dei nets, riuscivano a liberare Thomas che si imbucava in un corridoio centrale penetrando in area per tentare un comodo floater ma Bridges gli si parava incontro, lo circumnavigava sul lato andando a trovare in salto una stoppata pulitissima e fondamentale per conservare la vittoria.

Il resto lo facevano Nick Smith Jr. che chiudeva il parziale finale da 12-0 pro Charlotte e il tentativo da metà campo di Watford sulla sirena che faceva tremare Charlotte ma il ferro diceva di no e gli Hornets potevano finalmente tornare a festeggiare dopo lungo tempo visto che l’ultima vittoria risaliva a quella corsara in quel della L.A. gialloviola.

Nel secondo tempo gli Hornets hanno superato i Nets di 18 punti.

Conclusioni Nets: dopo il loro crollo tardivo, la serie di sconfitte dei Nets potrebbe durare a lungo. Le prossime due partite saranno contro i Lakers e i Cavaliers, con un incontro contro Boston sabato prossimo.

Conclusioni Hornets: Coach Charles Lee ha schierato una pletora di giovani (non c’era nemmeno Seth Curry) arricchita dal comandante Bridges e da qualche minuto di esperienza per Gibson, altro veterano.

Momento chiave: Cam Thomas è entrato in area per un tiro corto che avrebbe potuto riportare molto probabilmente i Nets in vantaggio con 4,7 secondi rimasti ma Bridges ha bloccato il tiro.

Statistica chiave: Russell ha segnato 15 punti nel quarto quarto, ma il resto dei Nets ha totalizzato solo due canestri e cinque punti…

Per Charlotte, nonostante il 2-10 nella statistica stoppate, che potrebbe far pensare ad un dominio dei lunghi degli ospiti, sono stati fondamentali i rimbalzi con un 50-37 e un 34-9 nei punti da second chance e anche il 54-40 dei punti ottenuti nel pitturato parla chiaro così come la giocata decisiva offensiva di Diabaté, il quale ha catturato ben 10 rimbalzi offensivi sui 15 totali per andare in doppia doppia con 16 punti, aggiungendo 2 assist e 1 rubata in 36:31, partendo da starting five, è stato fondamentale.

Voti: Bridges e Diabaté 7, Moore Jr. e Salaun 6,5, Baugh, N. Smith Jr., Gibson e Flynn 6, Green e Jeffries 5.

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Game 62: Charlotte Hornets Vs Cleveland Cavaliers 117-118

CHARLOTTE, N.C. (AP) — Donovan Mitchell ha segnato 24 punti e i Cleveland Cavaliers, leader della NBA, hanno ottenuto la loro 13a vittoria consecutiva, 118-117 sugli Charlotte Hornets.

Darius Garland ha aggiunto 20 punti per aiutare i Cavaliers a migliorare a 53-10.

Evan Mobley ha segnato 19 punti, De’Andre Hunter ne ha segnati 15, Jarrett Allen 14 e Sam Merrill 12.

Miles Bridges ha segnato incredibilmente 46 punti per Charlotte ma purtroppo il suo tentativo di buzzer beater da metà campo sulla sirena è andato corto fuori bersaglio.

Gli Hornets, pur vicini alla vittoria, hanno così perso nove partite di fila e sono scesi ad un glaciale 14-48.

Miles Bridges ha stabilito un nuovo record di punti in carriera, portando quasi gli Charlotte Hornets alla vittoria sui Cleveland Cavaliers, i migliori della lega.
Il riassunto
Miles Bridges ha aperto le marcature, un segno di ciò che sarebbe successo.
Ha segnato 10 dei primi 12 punti degli Hornets durante un inizio esplosivo per entrambe le squadre.
Il resto del quarto è andato e venuto
, e i 15 punti di Bridges nel frame hanno portato gli Hornets a un pareggio 27-27.
Sam Merrill ha segnato un paio di triple per iniziare il secondo ma gli Hornets hanno risposto con un po’ di energia e una difesa dura.
Jusuf Nurkic ha rubato palla a metà campo e ha corso in transizione per una schiacciata in contropiede.
Ha cercato di aggrapparsi al ferro, ma ha perso la presa ed è caduto pesantemente a terra ma si è rimesso subito in piedi.
Gli Hornets hanno avuto qualche difficoltà con una zona dei Cavs nelle parti successive del tempo e sono rimasti indietro di ben 12 punti e di 11 all’intervallo.
Il secondo tempo è dove sono iniziati i fischi della terna.
Gli Hornets sono stati fischiati per cinque falli nei primi tre minuti del quarto, due dei quali sono stati fischi piuttosto duri per la difesa senza palla.
Tre di questi erano contro LaMelo Ball.
Con LaMelo in panchina, Bridges si è imposto come ha fatto nel primo quarto.
Gli Hornets hanno difeso molto bene i Cavaliers quando non venivano sanzionati per falli.
Salaün ha segnato un altro tiro da tre per iniziare il quarto e poi ha pareggiato la partita con un tiro da tre straordinariamente profondo dal palleggio qualche possesso dopo. Gli Hornets hanno preso il comando con una schiacciata di Nurkic l’azione successiva.
Il vantaggio è cresciuto fino a nove con Damion Baugh che ha contribuito con alcune giocate energetiche e un galleggiante in area.
Tutto ciò ha fatto ballare lo Spectrum Center e i Cavs sembravano sfiniti.
Gli ospiti hanno tratto vantaggio dal bonus e un paio di falli degli Hornets sui palleggiatori che hanno rallentato lo slancio e messo i Cavs in posizione favorevole per punti gratuiti.
Altri falli alla fine hanno restituito ai Cavs il loro vantaggio per preparare un finale spettacolare.
Damion Baugh ha tagliato la corsia per pareggiare la partita a 110 con un minuto rimasto ma un layup di De’Andre Hunter dall’altra parte è stata la risposta rapida. Bridges ha provato a rispondere con la sua incursione verso il canestro, ma ha perso palla in mezzo a molti contatti e nessun fischio.
Ciò ha preparato il finale ai tiri liberi.
Gli Hornets hanno dovuto commettere fallo per riprendersi la palla, Hunter ha commesso fallo su Bridges su un gioco di pallonetto, poi gli Hornets hanno commesso di nuovo fallo.
Sotto di quattro, gli Hornets hanno disegnato un tiro per Nick Smith Jr. all’angolo che come spesso capita l’ha mancato ma almeno è stato bravo nel seguirlo per rendere il rimbalzo e lanciar la sfera a Bridges che ha finto di aprirsi prima di segnare un tiro da tre per arrivare a un solo punto di scarto, dopodiché, le squadre si sono scambiate di nuovo falli.
Bridges ha raggiunto il suo massimo storico con una coppia di tiri liberi durante tutto questo.
Mitchell ha avuto la possibilità di portare i Cavs in vantaggio di tre a quattro secondi dalla fine, ma ha sbagliato entrambi i tiri liberi.
Ci è voluto un secondo agli Hornets per raccogliere il rimbalzo e Bridges è stato costretto a tirare da metà campo.
È arrivato a diversi piedi di distanza, rendendo la fine deludente di una partita altrimenti esaltante.
Parziali

Cleveland era in vantaggio 67-54 all’inizio del secondo tempo ed era in vantaggio 87-83 dopo tre quarti.

Charlotte si è ripresa con un parziale di 21-8 per trovare un buon vantaggio sul 104-95 con 5:41 da giocare.

I Cavaliers hanno tuttavia risposto nel tratto finale superando gli Hornets 25-15 per concludere la partita.

Il tiro contestato di Hunter a 43 secondi dalla fine ha dato a Cleveland il vantaggio definitivo sul 112-110.

Jusuf Nurkic ha aggiunto 12 punti e 15 rimbalzi per Charlotte.

Conclusioni Cavaliers: Cleveland ha avuto tre serie di vittorie di 12 o più partite in questa stagione ed la prima volta che ciò accade dai Dallas Mavericks del 2006-07. 

Conclusioni Hornets: è 9-24 in casa.

Momento chiave: Dopo che Cleveland ha preso definitivamente il comando sul 112-110, la pressione difensiva di Hunter ha costretto Bridges a un fumble nel suo ingresso in area con 21,6 secondi rimasti.

Statistica chiave: Cleveland ha realizzato 43 tiri liberi su 51 e Donovan Mitchell, che ha segnato 6 degli otto tiri sbagliati ne ha convertiti nove di fila prima di sbagliare gli ultimi due (con 4,8 secondi rimasti) per finire 12 su 18 in totale.

 

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Game 61: Charlotte Hornets Vs Minnesota Timberwolves 110-125

CHARLOTTE, N.C. — Anthony Edwards e Jaden McDaniels hanno segnato 29 punti a testa e i Minnesota Timberwolves hanno battuto gli Charlotte Hornets 125-110.

Julius Randle ha concluso con 25 punti, 10 rimbalzi e 9 assist per i Timberwolves, che hanno vinto la loro terza partita consecutiva.

McDaniels ha anche catturato 10 rimbalzi.

Per Charlotte LaMelo Ball ha totalizzato 28 punti, 10 rimbalzi e 6 assist ma nonostante il play in doppia cifra la squadra di Lee è caduta per l’ottava partita di fila…

Miles Bridges ha aggiunto 23 punti, 9 rimbalzi e 5 assist ma Timberwolves hanno preso il comando già a 5:40 dalla fine del primo quarto e non lo hanno più perso.

Il punteggio all’intervallo era comunque ancora vicino: 58-65, nonostante Edwards avesse già accumulato 16 punti nel primo tempo.

Conclusioni Timberwolves: Donte DiVincenzo è tornato nella formazione titolare dove era stato prima di essere messo da parte per un infortunio all’alluce e ha segnato 16 punti.

Conclusioni Hornets: Charlotte ha avuto per ben tre volte una striscia di almeno 8 sconfitte consecutive in questa stagione, inclusa una serie di 10 sconfitte consecutive…

Gli Hornets sono una squadra in caduta libera nella quale sembra possa esserci spazio per scambiare chiunque ormai visto vi sono in giro alcuni rumors persino su LaMelo Ball, gran talento ma non sempre presente.

Momento chiave: I Timberwolves hanno preso il largo con un parziale di 10-0 nel quarto periodo per estendere un vantaggio da 12 a 22 punti.

Statistica chiave: I Timberwolves hanno sfruttato meglio il tiro da tre punti rispetto agli Hornets per i quali continuano a rimanere un problema.

Un +27 in virtù dei 21 realizzati contro i soli 12 degli Hornets che hanno visto Miles Bridges chiudere da fuori con un 1/8.

 

 

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Game 60: Charlotte Hornets Vs Golden State Warriors 101-119

I padroni di casa hanno subito un’altra sconfitta, per 119-101, la settima di fila…
I migliori giocatori: Miles Bridges ha scosso il suo record stagionale con 35 punti, il massimo della partita (15 nel secondo quarto), con un 11/20, 9 rimbalzi, 3 assist e 2 stoppate.
LaMelo Ball ha riempito il tabellino con 25 punti con un 8/21 dal campo, 9 rimbalzi e 7 assist mentre Mark Williams ha aggiunto 12 punti, 13 rimbalzi e 2 stoppate per la sua quarta doppia doppia consecutiva, il massimo della sua carriera.
Dopo aver ottenuto numeri a una sola cifra in tre delle sue ultime quattro uscite, la riserva Buddy Hield si è ripresa con 22 punti, il massimo della sua squadra (8/14 con cinque triple in 31 minuti) mentre Steph Curry (21 punti con un 6/14 e 10 assist) ha avuto una serata relativamente tranquilla nel suo ritorno annuale nella sua città natale, mentre Brandin Podziemski ha ottenuto la nona doppia doppia in carriera (19 punti e 11 rimbalzi).
Punto di svolta: in svantaggio di 13 punti verso la fine del primo quarto, gli Hornets sono progressivamente risaliti e alla fine si sono ritrovati sotto 75-72 al minuto 2:30 del terzo quarto.
Una rapida serie di 11-2 di Golden State con un paio di triple di Hield ha contribuito però a mettere in moto un tratto molto più ampio di un parziale complessivo da 25-9 che alla fine ha fatto pendere la bilancia a favore dei Warriors. 
L’intensità di questa partita ha iniziato a crescere nel terzo quarto, grazie a un notevole aumento della fisicità e del gioco meno controllato.
Charlotte non riesce a massimizzare i possessi mentre il conteggio delle palle perse è sceso da 25 a 17 (per 16 punti) tra la prima e la seconda partita contro Golden State, gli Hornets hanno forzato solo nove takeaway per soli quattro punti in questa partita.
Per peggiorare ulteriormente le cose, hanno tirato solo 22 su 33 dalla lunetta (66,7%), segnando il maggior numero di tiri liberi in una singola partita dall’8 novembre 2023. Impantato in un periodo di 0 su 11 tiri da 3 punti nelle ultime quattro partite, il novellino Tidjane Salaün ha chiuso con un 3/3 da fuori (tutti nel primo quarto) per la sua quarta partita in carriera con tre o più tiri da 3 punti, l’ultima era stata il 29 novembre 2024.
Citazione post-partita: “Alla fine del terzo, senti le emozioni della partita… Ne abbiamo parlato in uno dei timeout, ora che hanno fatto quelle cose (Golden State) e hanno l’emozione, usciranno e giocheranno un po’ più duramente. Cercheranno di rispondere in questo momento, e questo è fantastico per noi per abbracciare questa sfida che sta per arrivare. Siamo proprio lì sulla porta, continua a giocare, quindi penso che abbiano fatto un buon lavoro nell’eseguire e ottenere alcune cose che stavano cercando di ottenere” ha detto coaches Charles Lee che vede sempre troppo del buono nella sua squadra e cerca di motivarla oltre che di difendersi.
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Game 59: Charlotte Hornets Vs Washington Wizards 100-113

Malachi Flynn, nuovo arrivato in casa Charlotte va a sostituire Elfrid Payton il cui secondo contratto da 10 giorni è scaduto.

CHARLOTTE, N.C. — Khris Middleton e Bilal Coulibaly hanno segnato 17 punti ciascuno e i Washington Wizards hanno sconfitto gli Charlotte Hornets 113-100 in uno scontro tra le due peggiori squadre attualmente in NBA.

Richaun Holmes ha aggiunto 15 punti e nove rimbalzi per i Wizards che hanno avuto otto giocatori che hanno concluso in doppia cifra nella casella punti.

Mark Williams ha ottenuto 24 punti e 12 rimbalzi per gli Hornets ma non è bastato a evitare  la sesta sconfitta di fila e la quarta contro i Maghi che hanno spazzato incredibilmente la serie da ultimi in classifica (per ora).

LaMelo Ball ha aggiunto 20 punti e Miles Bridges ne ha avuti 18 per Charlotte mentre Green che ha giocato un primo quarto generoso tra luci ed ombre ma dove le cose buone sono state maggiori e ha sostenuto la squadra, ha chiuso con 5 assist, 4 rimbalzi, 3 rubate, 1 stoppata e 13 punti bloccandosi nel secondo tempo come scorer.

I Wizards hanno ancora il peggior record della lega con 11-48, ma gli Hornets (14-45) non sono molto avanti adesso…

Dopo un sostanziale equilibrio con diversi sorpassi colpo su colpo anche da tre punti in risposta, Washington ha iniziato ad allontanarsi verso la fine del terzo quarto con una coppia di triple di Bub Carrington, poi ha costruito un vantaggio di 14 punti per aprire il quarto finale quando Marcus Smart ha segnato una tripla e ha infilato anche un floater.

Charlotte non è più riuscita a rientrare nonostante un mini-parziale da 5-0 compreso un tecnico contro Smart a 7:37 dalla fine (87-96).

Conclusioni Wizards: il centro Alex Sarr è partito titolare e ha ottenuto 10 punti e 3 rimbalzi nella sua prima uscita dopo la distorsione alla caviglia sinistra del 21 febbraio. Sarr ha giocato solo 22 minuti al suo ritorno ed è andato con un 4/10 dal campo.

Conclusioni Hornets: gli infortuni hanno avuto il loro peso sulla panchina di Charlotte. Le riserve che hanno visto l’azione contro i Wizards includevano Moussa Diabate, Tidjane Salaun, DaQuan Jeffries, Damion Baugh e Malachi Flynn ma la mancanza di esperienza di gente come Nurkic, Curry e qualche altro infortunato da più tempo come Okogie ha pesato contro una squadra che nel mercato invernale si è accaparrata qualche vecchia volpe come Middleton.

Personalmente non mi piace il gioco di Lee, gli interpreti sono scarsi (Nick Smith Jr.) o in leggera flessione.

Troppi TO e la tristezza di non sembrare nemmeno una squadra in certi frangenti, Washington è riuscita a far girare meglio la palla e ad esser più concreta.

È stata la prima partita di Flynn da quando ha firmato con gli Hornets.

Momento chiave: Dopo che Charlotte è riuscita a creare un parziale per il -7 sette, Holmes ha afferrato un passaggio in profondità in post basso e ha messo un layup a due mani nel traffico.

Statistica chiave: La panchina di Washington ha superato quella di Charlotte 50-13…

Next Game: Entrambe le squadre torneranno in azione lunedì sera.

I Wizards saranno ospiti degli Heat, mentre gli Hornets ospiteranno i Warriors di Stephen Curry, cresciuto a Charlotte che quindi non verranno trattati come è stato trattato Zelensky dalla coppia di bulli Trump e Vance.

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Game 57: Charlotte Hornets @ Golden State Warriors 92-128

Wendell Moore Jr. (12 pt.) in azione a San Francisco.

SAN FRANCISCO — Stephen Curry e Draymond Green hanno segnato 15 punti a testa e i Golden State Warriors si sono uniti a un gruppo d’élite con la loro 3000a vittoria di franchigia martedì sera vincendo sui resti degli Charlotte Hornets.

Solo altre quattro squadre NBA, i Los Angeles Lakers, i Boston Celtics, i New York Knicks e i Philadelphia 76ers, hanno raggiunto questo traguardo.

Buddy Hield ha segnato 16 punti dalla panchina per guidare i Warriors che hanno vinto quattro partite di fila e sei sulle ultime sette partite, portandosi all’ottavo posto nella Western Conference.

Steph Curry non ha tirato bene, 6/14, incluso un 2/9 da dietro l’arco, anche se non ha avuto molta importanza contro gli Hornets, che hanno perso quattro partite di fila e 13 delle ultime 15 partite.

La differenza l’ha fatta una squadra contro un accozzaglia plasmatica in continua evoluzione/involuzione.

KJ Simpson ha totalizzato 16 punti e sei rimbalzi mentre Seth Curry, che ha passato affranto l’ultimo quarto in panchina, ne ha aggiunti 14 in 16:48 per Charlotte, sembrando l’unico degno di giocare per Charlotte in serata.

LaMelo Ball è rimasto fuori come Jusuf Nurkic.

I Warriors hanno tenuto una cerimonia in campo durante l’intervallo per festeggiare il decimo anniversario della loro squadra campione 2014/15.

Conclusioni Hornets: Charlotte ha commesso 24 turnover che hanno portato GSW a realizzare ben 37 punti.

È l’ottava volta in questa stagione che gli Hornets hanno perso almeno 20 palloni in una partita.

Conclusioni Warriors: l’arrivo di Jimmy Butler ha ringiovanito l’intera franchigia e la sua energia da sola ha fatto sembrare Golden State come una legittima contendente ai playoff.

Momento chiave: Ancor prima della partita Ball (caviglia dolorante) è stato escluso e ciò ha reso gli Hornets ancora più fragili…

Statistica chiave: I Warriors hanno segnato 41 punti nel terzo quarto, l’undicesimo quarto da 40 punti in questa stagione.

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Game 56: Charlotte Hornets @ Sacramento Kings 88-130

Nick Smith Jr. al tiro.

SACRAMENTO, California – Zach LaVine ha segnato 42 punti, il massimo della sua stagione, nella sua miglior partita con Sacramento da quando è stato acquisito in uno scambio multi-team vicino alla scadenza, portando i Kings a una vittoria per 130-88 su Charlotte.

LaVine ha chiuso la sua prestazione realizzando ben 8 triple incluse in un pazzesco 16/19 dal campo così i Kings sono tornati a vincere in casa contro gli Hornets dopo aver perso le ultime tre (i Re non battevano i Calabroni a casa propria dal 2021).

DeMar DeRozan ha segnato 18 punti e catturato 7 rimbalzi per i Kings, oggi sul 29-28. L’ex Malik Monk ha segnato 13 punti, Keegan Murray ne ha aggiunti 10 e Domantas Sabonis ha concluso con 7 punti, 10 rimbalzi e 7 assist.

Per Charlotte si salva veramente solo Miles Bridges che ha segnato 23 punti mentre LaMelo Ball e Nick Smith Jr. hanno segnato 13 punti ciascuno ma senza fornire una gran prestazione, nervoso il primo, confusionario il secondo mentre Jusuf Nurkic e Moussa Diabaté lì in mezzo ne hanno segnati 12 a testa.

Gli Hornets sono in caduta libera, 2 le vittorie nelle ultime 14 partite e nelle ultime due hanno registrato una differenza canestri di -95.

Conclusioni Hornets: dopo una sconfitta di 53 punti contro Portland due sere prima, gli Hornets hanno mostrato molto più equilibrio iniziale ma non sono riusciti a mantenere l’attacco a livello di quello dei californiani rimanendo attardati anche si 20 punti.

Conclusioni Kings: questa potrebbe essere stata la partita più coesa che Sacramento abbia giocato da quando ha acquisito LaVine. È un buon segno, dato che cercano di mantenere l’ultimo posto di play-in nella Western Conference.

Momento chiave: Gli Hornets hanno sbalordito i Kings con un 8-2 di scarto all’inizio ma è stato il massimo che Charlotte è riuscita a produrre.

Nei sei minuti successivi Sacramento ha risposto con un parziale di 23-10 e non si è più voltato indietro, la differenza a fine terzo quarto è andata aumentando esponenzialmente poiché Charlotte non è riuscita a trovare una contromisura all’attacco Kings (54,0% compreso un 52,6% da tre punti…).

 

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Game 55: Charlotte Hornets @ Portland Trail Blazers 88-141

L’ex Jusuf Nurkic ha chiuso la sua serata con 11 punti, inclusa la prima tripla a bersaglio con l’uniforme degli Charlotte Hornets.

Dopo una vittoria a sorpresa a Los Angeles e una sconfitta dignitosa a Denver senza Ball e Mark Williams, i suddetti due (tra i quattro elementi fondamentali per la squadra) rientravano nella disponibilità di coach Lee.

Ci si aspettava una partita decisamente più equilibrata, invece, i Trail Blazers infliggono la peggior sconfitta (in termine di margine punti) della loro storia (pareggiando il -53 dello scorso anno contro Philadelphia in casa) agli Hornets che cadono 88-141 sul parquet minato di Portland.

Le ragioni sono semplici; Portland comincia molto aggressivamente e usa la fisicità per rendere difficili le cose in attacco a Charlotte che sbaglia anche qualche tiro con un po’ di spazio mentre sull’altro fronte a Portland riesce quasi tutto (in difficoltà un pochino solo sulla cosa più semplice apparentemente, i liberi che comunque guadagna copiosamente rispetto a Charlotte che ne batte uno con Moore inizialmente e lo manca anche) compreso il bombardamento da tre che ben presto produce uno scarto, una ferita non più rimarginabile da Charlotte.

Charlotte gioca con troppa sufficienza e una difesa no pari per intensità a quella mostrata dagli avversari che volevano riscattare qualche sconfitta recente e provare a volare ai PO.

Ball (voto 4) è ingabbiato e finirà con una pessima serata da 5 punti (1/10 al tiro) non riuscendo a realizzare nemmeno una tripla (4 le tentate) mentre l’unico Calabrone che ha provato inizialmente a reggere il confronto è stato Miles Bridges che con 8 punti consecutivi riavvicinava Charlotte sul 12-16 a inizio primo quarto ma poi Portland prendeva il sopravvento chiudendo 21-38 il primo quarto e 40-73 all’intervallo.

Partita già chiusa all”intervallo e peggiorata di altri 20 punti di scarto per la squadra di Billups alla fine.

Venti di guerra contro Charlotte visto che i Tracciatori di Sentieri hanno chiuso con 20 triple a bersaglio e 4 giocatori sono andati a segno per almeno 20 punti; Anfernee Simons 25, Toumani Camara, Shaedon Sharpe e Jabari Walker a 20 con il secondo e l’ultimo citati in doppia doppia con 10 e 14 rimbalzi rispettivamente.

Per gli Hornets si salvano in pochi: Bridges (6,5) a parte, Diabaté (6,5) ha fatto una discreta partita con un minutaggio limitato, Nurkic (6) prende una sufficienza stirata mentre Mark Williams (5) sembra continuare a non essere più lui, scarso atletismo e palloni che potrebbe catturare in aria che gli sfuggono dalle mani o non fa suoi mentre la perdita di Miller si fa sentire visto che nel ruolo gioca il giovane NSJ (Nick Smith Jr.) (5) che a parte qualche buona giocata ogni tanto chiude spesso le partite con basse medie al tiro (33,3% nella notte con lo 0% da tre, 0/5)…

Incommentabile Charles Lee (4) che al posto di Baugh che avrebbe potuto provvedere meglio a dare una spinta all’attacco degli Hornets (tanto se i close-out non funzionano) rispetto ad un Elfrid Payton (4) che ha accumulato un -36 al secondo giro di contratto da 10 giorni con gli Hornets anche se è tornato a segnare un canestro.

Serata no per Seth Curry (5), Green (4,5) e Salaün (5) (per il francese lo spazio concesso è anche troppo) mentre Wendell Moore Jr. porta qualche punto in casa Hornets finendo con 8 (4/10) ma per me è da 5,5.

Per Charlotte che non ha più nulla da chiedere a questa stagione se non qualche soddisfazione come quella di vincere sul campo di Portland ad esempio dove non si vince quasi mai, urge ricompattare il gruppo per non sbragare anche a Sacramento nella prossima sfida.

Giornata personalmente nefasta e per Charlotte è stata simbiotica.

Per quanto riguarda i motivi numerici della sconfitta basta osservare la grafica:

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Game 54: Charlotte Hornets @ Denver Nuggets 115-129

Damion Baugh, alla seconda apparizione in divisa Hornets, ha segnato 14 punti.

Partita difficile in back to back nella Mile High City contro i forti Nuggets e i vecchi/nuovi infortuni da porta girevole; Mark Williams è tenuto a riposo per reintrodurlo nella maniera migliore, Ball accusa nuovamente il fastidio alla caviglia e insieme a loro si unisce Jeffries.

Charlotte non partiva nemmeno male ma ben presto, grazie al 7/12 da tre punti (4/5 Murray e 3/7 Jokic) le Pepite passavano in vantaggio anche se la tripla di Bridges a 2:20 completava il riavvicinamento degli Hornets giunti sul -1 (28-29).

Si andava avanti ad elastico con i Nuggets abili anche a raggiungere il vantaggio in doppia cifra e i Calabroni bravi a rientrare per rimanere in partita.

Il primo tempo si chiudeva sul 58-66 grazie a due perfetti FT di Diabaté a 27 secondi dalla luce rossa.

Grazie Green, Bridges e Baugh che provvedevano all’attacco, nel terzo quarto i Calabroni tornavano sul -1 per fallire il vantaggio dalla lunetta quando Salaün splittava due FT a 1:58 mandando il risultato sul 92-92.

Il quarto si chiudeva con il +3 Nuggets (96-99) con la tip dunk di Nnaji a 24 secondi dalla terza sirena.

La gara scivolava via a Charlotte ad inizio ultimo quarto quando Lee faceva riposare per troppo tempo Green e Bridges, gli Hornets si mostravano impacciati e cominciavano il quarto con un 1/16 che li allontanava rapidamente dalla squadra del Colorado.

Strawther infilava un paio di triple e la squadra del North Carolina non riusciva a risalire concedendo troppo in difesa sotto il proprio ferro.

Non riuscendo a ripulire la palla dal pitturato subiva qualche punto di troppo anche perché Diabaté continua a giocare in posizione anomala, più alta, per difendere anche sul perimetro.

A 4:03 Aaron Gordon chiudeva de facto un match già segnato segnando da sotto anche se commettendo evidentemente passi ma la terna non se ne accorgeva e convalidava il 103-114 davanti ad un Green un pochino sbigottito.

Jamal Murray alla fine segnerà 34 punti per Denver.

Nikola Jokic ha concluso ad un solo assist mancando di un soffio la sua 26a tripla doppia della stagione e i Denver Nuggets hanno esteso la loro serie di vittorie a nove partite.

Jokic ha concluso con 29 punti, 17 rimbalzi e 9 assist.

Gordon ha totalizzato 18 punti e Porter ha preso 11 rimbalzi.
La vittoria e la a sconfitta di Memphis, ha portato i Nuggets al secondo posto nella Western Conference.

Miles Bridges è stato il top scorer del match totalizzando il proprio massimo stagionale con 36 punti aggiungendo 13 rimbalzi mentre Green si è fatto più intraprendente finendo con 19 punti mentre Baugh continua a sorprendere con 14 punti (6/7) e 6 assist anche se il -22 in +/- dice due cose… è stato inserito a volte in un quintetto infausto e per questioni di cm fatica a tenere la difesa perimetrale ma in un quintetto più equilibrato lo preferisco al compassato Payton che continua a non fornire punti rimanendo basico per gli assist (buone le steal), così, senza Ball ci sono poche chance di vittoria.

Nurkic sarebbe stato il profilo più adatto come centro in questa partita e non ha giocato malvagiamente ma continua a provare troppi tiri da tre che risultano poco fluidi nel movimento e in alcuni casi servirebbe forse più attenzione mentre Diabaté ha faticato sotto le plance e in attacco ma ha migliorato nella battuta dei FT.

Infine, esordio per Wendell Moore Jr., il giocatore di cui non avevamo bisogno: 0 pt. in 3:29, 0/3 al tiro, il nulla nelle altre statistiche.

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Game 53: Charlotte Hornets @ Los Angeles Lakers 100-97

Miles Bridges alla caccia della vittoria a L.A..

Alla Crypto.com Arena – nonostante l’aria da vittime sacrificali – scendevano degli inferociti Calabroni pronti a giocarsi la partita.

Gli Hornets andavano sul 6-2 grazie ad una giocata da 4 punti di Miles Bridges che toccato sul braccio da Reaves durante l’alzata della palla spediva dentro.

I Lakers, sembrati piuttosto distratti, commettevano diversi turnover anche da non pressati e nemmeno la mano fredda di Doncic sembrava poterli aiutare come alcuni “errori” in loro favore da parte della terna come uno sfondamento chiamato a Bridges su un appoggio con Reaves che si stava ancor muovendo chiaramente di lato e mancherebbe anche l’and one oltre il canestro annullato ingiustamente.

Ad ogni modo gli Hornets non riuscivano a mettere insieme il pranzo con la cena stentando nei tiri da sotto ma anche da fuori; Nurkic sbagliava tre bombe, Nick Smith Jr. chiudeva con uno 0/6 il primo tempo con zero punti come Salaün.

Si chiudeva sul 37-48 pur facendo intravedere buoni close-out sui tiri dal perimetro degli uomini di JJ Redick, urgeva però un cambio di passo.

Charlotte in svantaggio prima di 13 a inizio secondo tempo (2FT di Doncic) e poi di 12 (53-65) a quattro minuti dalla fine del terzo quarto sparava un parziale da 22-1 compreso il canestro artistico di Jeffries in arcobaleno mobile a 2:16 ed un canestro di Miles da fuori per il 63-65.

Nel mezzo c’era tempo anche per l’espulsione di Reaves (da parte dell’arbitro Rodney Mott) che in entrata era toccato finendo poi per andare a farsi rubare palla da Nurkic.

Alla guardia saltavano i nervi e protestava vibrantemente fino a dire successivamente una parola di troppo alla terna che non si scomponeva cacciandolo negli spogliatoi.

Il vento sembrava girare a favore di Charlotte con i dardi scagliati nel finale di quarto da lontano da Bridges e Curry abili a mandare i Calabroni al riposo prima del quarto finale sul 69-66.

Due triple consecutive di Ball trascinavano la squadra di Lee sul +9 (75-66) ma i gialloviola rientravano e a 5:57, sempre a mezzo tripla, passavano sopra di 3 con Dorian Finney-Smith (83-86), ma Charlotte rifiutava di arrendersi nonostante Hayes con un alley-oop regalasse un momento esaltante ai fan di casa e trovava la parità ancora con Bridges da fuori.

A 1:03, in un saliscendi emozionale Doncic portava avanti di uno i Lakers ma gli Hornets tornavano in attacco e facendo girare palla sul perimetro trovavano Nick Smith Jr. appostato sulla sinistra pronto a colpire da 3: 96-94.

La sliding door arrivava qui perché per un fallo commesso su Hachimura, l’ala mezza nipponica dei Lakers mancava i due FT, il resto lo faceva Ball che con un crossover si presentava in area e alzava una palombella per l’appoggio del +4 a soli 14 secondi dalla luce rossa.

James infilava la tripla e la squadra californiana era costretta a commetter fallo su Ball che, seppur fischiato, rimaneva freddo non fallendo le due occasioni.

Il +3 a 6 secondi punto tre dalla fine dava l’occasione ai Lakers di provarci ancora per ben due volte: era LeBron a mancare due bombe nella stessa azione, Charlotte così espugnava la Crypto.com Arena vendicando il rifiuto a Mark Williams e qualche favore di troppo concesso alla squadra Home nel primo tempo per rompere le 7 W consecutive casalinghe dei Lacustri.

James ha segnato 16 dei suoi 26 punti nel quarto quarto mentre Doncic ha totalizzato 14 punti (5/18), 11 rimbalzi e 8 assist alla sua terza uscita in maglia Lakers sembrando però in difficoltà al tiro e con qualche guaio fisico.

Sconfitta quindi l’osannata coppia sfruttando anche gli errori al tiro da tre e ai liberi dei Lakers nonostante Charlotte non abbia pensato di sfruttare Diabaté per qualche minuto sul parquet come buon rimbalzista offensivo.

Pagelle

LaMelo Ball: 7,5

27 pt. (9/19), 5 rimbalzi, 6 assist, 1 rubata in 33:15. 3 TO ma +8 in plus/-. Sgna in svariate maniere e per una squadra a corto di scorer è fondamentale, sia che segni da lontano semplicemente caricando e tirando privando gli spettatori del gioco corale oppure in entrata con il canestro che quasi vince la partita oppure ancora ai liberi dove è glaciale sugli ultimi due. Mancando un 2/3 falli non chiamati su di lui mentre in difesa non è più avventato come qualche tempo fa chiudendo soltanto con un fallo all’attivo.

Nick Smith Jr.: 6,5

12 pt. (4/13), 2 rimbalzi, 1 assist, 1 rubata. Tre TO e un primo tempo da 0/6 al tiro. Per fortuna nel secondo tempo comincia ad ingranare e riesce ad infilare 4 importanti triple soprattutto l’ultima – assistita – dalla sinistra che porta sul 96-94 gli Hornets. -4 in plus/minus mentre la media tra un primo tempo orrendo ed un secondo più utile.

Josh Green: 6

4 pt. (2/6), 3 rimbalzi, 1 assist, 2 rubate. Buona la difesa, meno l’attacco con 4 TO compreso un canestro dopo aver riafferrato una palla sfuggitagli per la pressione avversaria ma va un po’ in bump sul difensore spingendo col braccio. La sufficienza nonostante un tiro da fuori a zero (0/3) in serata.

Miles Bridges: 8

29 pt. (9/22), 5 rimbalzi, 5 rubate, 1 stoppata. Mezza la vince lui perché ispirato e preciso (5/11) al tiro da fuori. Sostiene l’attacco di Charlotte come secondo violino e finisce per essere il primo. L’impegno c’è e si vede dalle palle rubate, ben 5, molte e anche record personale, inoltre interpreta bene la partita con la grinta necessaria spendendo il fallo se c’è da spenderlo e quello utilizzato per bloccare Hachimura è la sesta steal virtuale del match che lo vince perché il giapponese manda a vuoto i due tentativi lasciando Charlotte sul +2.

Mark Williams: 6

10 pt. (3/7), 9 rimbalzi, 2 assist. Mi aspettavo decisamente più grinta dopo lo shock avuto per il rifiuto di LAL ma Mark gioca in mono-marcia quasi. Spesso compassato riesce a dar fastidio con i close-out mentre a rimbalzo avrebbe potuto fare un po’ meglio. Rifila una “tapada” (una manata in testa) a James lanciato a canestro e gli arbitri quasi lo incriminano per un possibile flagrant ma lo assolvono mentre sull’altro fronte manca un canestro da sotto per il fallo di James ma quello la terna se lo perde. A 6:38 del primo tempo buona la corsa parallela a Elfrid chiusa in schiacciata dopo aver ricevuto dal play.

Elfrid Payton: 5,5

0 pt. (0/2), 3 rimbalzi, 2 assist in 14:45. Meno del minimo sindacale con un paio di assist ma risulta abbastanza prevedibile, accademico, poco mobile. Charlotte gli ha appena rinnovato un altro contratto da 10 giorni. Mah… molto meglio Baugh.

Jusuf Nurkic: 6,5

0 pt. (0/3), 8 rimbalzi, 7 assist, 1 rubata, 2 stoppate in 18:01. Per fortuna finisce di tirare nel primo tempo. Tre tiri caricati a scatto e senza troppa forza nel primo tempo respinti dal ferro. Nel secondo si fa valere di più in difesa, buoni alcuni passaggi con lo spin e i rimbalzi difensivi ma zero su quelli in attacco.

Seth Curry: 7

10 pt. (3/8), 5 rimbalzi, 1 rubata in 16:23. Da il suo meglio nel terzo quarto quando ruba brillantemente un pallone e riesce a prendere tre rimbalzi nel giro di poco su ambo i fronti del parquet. Un’ottima tripla sul finale del terzo quarto per il + 3 nonostante ne avesse mancate un paio per incertezza. Il +11 in */- parla per lui, utilissimo nel frangente per la rimonta di Charlotte. D’altra parte è un uomo d’esperienza che avrebbe potuto fare la differenza in questa partita e vince nettamente il duello con Knetch.

DaQuan Jeffries: 6

5 pt. (2/6), 1 stoppata, 1 assist in 15:04. Segnato un TO per le statistiche, in realtà ne commette un paio in serie abbastanza evitabili però segna un bellissimo canestro per il -5 in entrata con l’arcobaleno e il difensore proteso alla stoppata.

Tidjane Salaün: 5,5

3 pt., 6 rimbalzi, 1 rubata in 17:30. 1/5 al tiro, riuscendo a mettere una tripla nel secondo tempo, qualche rimbalzo e il primo close-out sulla penultima tripla tentata da James non bastano a compensare totalmente la solita prestazione incerta e poco concreta.

Coach Charles Lee: 6,5

Squadra più viva delle ultime uscite, buono il piano di attaccare da subito i Lakers nel cuore dell’area anche se Charlotte sbaglia alcuni tiri poi in qualche maniera riesce a stretchare il campo e ad avvantaggiarsi del discreto tiro da fuori dei suoi.

 

 

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Baugh hired, Wong fired

Non ho fatto nemmeno – personalmente – in tempo a scriverlo, esposto a lavoro e impegno della partita notturna che ha già esordito più velocemente di un lampo ma ieri il  presidente delle operazioni di mercato Jeff Peterson ha annunciato che la franchigia ha firmato un contratto a due vie con la guardia Damion Baugh.

Damion Baugh a Orlando.

Baugh è apparso in 35 partite (20 da titolare) questa stagione con i Westchester Knicks, affiliata della NBA G League di New York, registrando 12,8 punti, 5,7 rimbalzi, 8,1 assist e 1,7 palle rubate a partita e vincendo il G League Winter Showcase 2024.

In 72 uscite (30 da titolare) in due stagioni della G League con i Westchester e i South Bay Lakers, affiliata di Los Angeles, Baugh ha registrato 12,3 punti, 5,1 rimbalzi, 5,4 assist e 1,6 palle rubate, nella notte, segnando 16 punti è già sopra la media personale in G-League.

Originario di Nashville, Tennesseee, Baugh ha giocato due stagioni all’Università di Memphis prima di trascorrere i suoi ultimi due anni alla Texas Christian University, dove è arrivato terzo nella Big 12 in assist a partita (5,8) e si è guadagnato un premio All-Big 12 Second Team come senior nel 2022-23.

A fargli posto (dispiace perché simpatico e giocatore sufficiente ma carente in fase difensiva per via del fisico minuto) è l’altro two-way Isaiah Wong.

Isaiah Wong nell’ultima partita con i Magic.

Gli Hornets hanno, infatti, rinunciato al giocatore bidirezionale Isaiah Wong secondo un comunicato stampa della franchigia.

Wong è apparso in 20 partite con gli Hornets questa stagione, con una media di 6,0 punti, 1,6 rimbalzi e 1,4 assist in 13,3 minuti a partita.

Wong, che è apparso anche in sei partite della G-League questa stagione, aveva firmato un contratto bidirezionale con gli Hornets il 2 dicembre.

In quel momento, ha accettato un accordo biennale che copriva la stagione 2025/26 e il resto del ’24/25.

Charlotte però ha modificato il suo roster negli ultimi giorni promuovendo Moussa Diabaté da un contratto two-way a un contratto standard nello scorso fine settimana.

Gli Hornets hanno quindi poi firmato Damion Baugh con un contratto bidirezionale mercoledì.

A causa dei numerosi infortuni ai giocatori chiave, Wong aveva trovato parecchio spazio apparendo in 10 partite dal 22 gennaio.

Ha giocato 16 minuti mercoledì contro Orlando e ha segnato sette punti.

Stava giocando per la squadra della G-League dello Utah, i Salt Lake City Stars, quando gli Hornets gli hanno offerto un contratto.

Rimane un posto in two-way ma con la pausa All-Star in arrivo, non c’è bisogno immediato per gli Hornets di riempire il posto a due vie, inoltre il mistero Mark Williams si infittisce poiché non è ancora stato visto con la squadra (sarà uno dei due famosi leocorni della canzone?) con gli Hornets che hanno presentato un ricorso alla NBA mentre Dalton Knetch, il giocatore dei Lakers che avrebbe dovuto passare a Charlotte è tornato a giocare con i gialloviola e nella intervista è apparso molto diplomatico dicendo comunque di essere felice di essere tornato nel gruppo della squadra californiana.

In casa Charlotte, invece, il nuovo centro Nurkic ha fatto intendere in una dichiarazione un po’ amara verso la sue ex squadra (Phoenix) che a Charlotte è stimato mentre in Arizona non lo era più.

In un’intervista a metà partita, Nurkic ha rilasciato un’osservazione: “Come giocatore, vuoi sentirti desiderato. Come essere umano, voglio sentirmi rispettato. Penso di trovarmi finora qui, finora bene. Amo questi ragazzi. Stanno gareggiando come matti”. 

Purtroppo gli Hornets sono scesi ad un 13-39 alla pausa All-Star Game e si trovano quartultimi nell’intera NBA con Uta a mezza partita dopo l’ultima vittoria ma se il piano è aumentare le palline per il Draft, i Jazz dovrebbero scavalcare gli Hornets in un piano non certo edificante o emozionante da mettere in atto.

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