Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.

Game 26: Charlotte Hornets Vs Philadelphia 76ers 108-121

Josh Green al tiro contro l’ex Oubre Jr..

CHARLOTTE, N.C. — Tyrese Maxey ha segnato 40 punti, Paul George ne ha aggiunti 33 mentre i Philadelphia 76ers hanno rovinato il ritorno in campo di LaMelo Ball ottenendo una vittoria esterna per 121-108 sugli Charlotte Hornets.
Maxey e George hanno totalizzato un 12/21 complessivo da 3 punti.
Kelly Oubre Jr. ha segnato 19 punti, mentre Andre Drummond, che ha iniziato al posto dell’infortunato Joel Embiid, ha contribuito con 15 rimbalzi per i 76ers (8-16).
Miles Bridges ha segnato 24 punti e Nick Richards ne ha aggiunti 19 dalla panchina per guidare gli Hornets.
Ball è tornato in azione dopo aver saltato le ultime sette partite per uno stiramento al polpaccio, concludendo con 15 punti e 11 assist in quasi 26 minuti.
Il ritorno di Ball ha significato che gli Hornets (7-19) hanno finalmente avuto il loro cinque iniziale previsto per la pre-stagione in campo per la prima volta in questa stagione ma è durato poco più di tre quarti poiché Brandon Miller si è slogato la caviglia sinistra a 8:20 dalla fine della partita durante un drive verso il canestro e non è più tornato…
Conclusioni 76ers: con Joel Embiid fuori per una frattura, George e Maxey hanno dovuto farsi carico del peso del punteggio e lo hanno certamente fatto, in particolare nel primo tempo quando hanno totalizzato 44 dei 54 punti di Philadelphia tirando 9/16 da oltre l’arco.
Conclusioni Hornets: Il quintetto iniziale degli Hornets ha lottato per tutta la notte per entrare in sintonia e i 76ers hanno fatto un lavoro eccezionale nel non lasciare che Miller si liberasse per avere tiri comodi.
Momento chiave: Poco dopo che gli Hornets avevano ridotto il vantaggio dei 76ers a cinque, George ha segnato un tiro in sospensione in area e ha ottenuto un fallo per un gioco da 3 punti, contribuendo a riportare il vantaggio a 13…
Statistica chiave: Gli Hornets hanno tirato con un 12 su 21 (57,1%) dalla linea di tiro libero…

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Game 25: Charlotte Hornets @ Chicago Bulls 95-109

Miles Bridges al rientro.

CHICAGO — Josh Giddey ha totalizzato 17 punti, 9 rimbalzi e 7 assist e i Chicago Bulls hanno battuto i Charlotte Hornets per 109-95.
Ayo Dosunmu ha segnato 19 punti mentre Chicago si è ripresa da due sconfitte consecutive.
Coby White ha aggiunto 18 punti mentre Giddey e Dosunmu hanno segnato tre triple ciascuno per i Bulls, che sono stati in vantaggio per quasi tutto il tempo, mandando gli Hornets alla loro 13a sconfitta sulle ultime 16 disputate.
Brandon Miller ha guidato Charlotte con 21 punti e Mark Williams ne ha avuti 15.
Miles Bridges ha aggiunto 14 punti e 9 rimbalzi dopo aver saltato 10 partite a causa di un ginocchio destro contuso.
L’ex Bull Taj Gibson ha ricevuto una standing ovation quando è entrato in gioco a circa un minuto dalla fine su richiesta del pubblico stesso.
Conclusioni Hornets: Il terzo miglior marcatore della NBA ha saltato la sua settima partita consecutiva a causa di uno stiramento al polpaccio sinistro ma la squadra, recuperati due o tre elementi si è persa ugualmente con Micic lento in regia.
A Charlotte non è riuscito quasi nulla, deludente l’atteggiamento, sbagliate alcune scelte del coach a livello strategico.
Conclusioni Bulls: I Bulls sono stati aggressivi, hanno preso il controllo all’inizio e hanno resistito a diversi piccoli comeback per una vittoria piuttosto facile.
Momento chiave: La guardia dei Bulls Lonzo Ball ha fatto ruggire la folla verso la fine del primo tempo quando si è affrettato a rintracciare una palla vagante vicino a metà campo e si è collegato con Zach LaVine per una schiacciata alley-oop fragorosa.
Statistica chiave: I Bulls hanno bloccato 11 tiri, il massimo della stagione, con Jalen Smith che ha eguagliato il record della sua carriera respingendone cinque.
Ha anche totalizzato 11 punti e 11 rimbalzi mentre gli Hornets da tre hanno tirato con il 17,4%…

Iniziava bene la partita degli Hornets con Williams a conquistare la palla a due e Miller a fornire un passaggio volante per l’alley-oop di Mark stesso per il 2-0.

Chicago però rispondeva con un parziale da 0-9 culminato con la tripla di Giddey prima che un’atletica entrata dalla baseline di Green raddoppiasse il punteggio per Charlotte.

Le triple di Giddey, White e un’entrata dello stesso Coby convincevano Lee ad andare in time-out a 6:52 con un ritardo di 9 punti (10-19), divario che si estendeva comunque sino al -15 dopo l’ennesima tripla di Dosunmu.

Gli Hornets, dopo aver sparato male da tre, ricucivano un po’ il divario nel finale di quarto con la tripla di Miller che cominciava il parziale da 10-0 e lo chiudeva in pull-up a :08.9 per il 26-31.

La seconda frazione si apriva con l’entrata di Bridges chiusa in reverse layup per il -3, Donovan chiamava subito in time-out mentre gli Hornets andavano fuori giri accumulando palloni persi, tiri mancati, qualche stoppata presa lungo il corso dei secondi 12 minuti tornando sul -13 con due punti firmati dal fratello del nostro Ball (34-47) prima che Green compisse il furto del secolo sul connazionale Giddey toccandogli la palla da dietro, facendo “muretto” e lanciandosi per una plastica potente dunk.

Chicago però si riattivava subito mandando per ben tre volte LaVine (a zero punti sino a quel momento) a canestro, sull’ultima lanciata transizione il distacco diventava nuovo record: -16: 40-56.

Charlotte andava a riposo recuperando soltanto un punto, cortesia di Miller che faceva da solo e marcato, in pull-up metteva dentro a un decimo dalla sirena il 44-59.

Il 24-38 a rimbalzo ed il 2/17 da tre contro l’8/30 avversario spiegavano, insieme alle transizioni, il distacco in un primo tempo nel quale i Calabroni, anziché attaccare di più il canestro, si sono accontentati spesso della tripla morente.

Il secondo tempo cominciava con Dosunmu che bruciava la difesa di Charlotte in appoggio, poi Mark Williams realizzava un FT, due erano i rimbalzi di Bridges più l’assist per l’alley-oop dello stesso Mark: 47-61 ma il quarto finiva 67-82.

Quasi nulla da raccontare nell’ultima frazione se non che entrava Diabaté, le squadre si ritrovavano presto in bonus ma gli Hornets che hanno accumulato sin ora il maggior numero di partite punto a punto non riuscivano più a riavvicinarsi davvero.

Ci provava un paio di volte Bridges ma solo per il -11 perché tra la difesa disattenta degli Hornets e le medie bassissime al tiro non si andava da nessuna parte, il -8 di Diabaté (81-89) era episodico, tripla mancata di Micic, poi palla persa, disattenzione del serbo sulla tripla di Ball, 81-98 e partita in archivio definitivamente a 6:32 dal termine…

 

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Game 24: Charlotte Hornets @ Indiana Pacers 113-109

Isaiah Wong, altra buona prestazione da 9 punti (3/6), 4 assist, 1 rubata e 3 rimbalzi.

INDIANAPOLIS — Brandon Miller ha segnato due tiri liberi negli ultimi secondi e ha concluso con 26 punti mentre gli Charlotte Hornets hanno interrotto una serie negativa di otto partite con una vittoria per 113-109 sugli Indiana Pacers.

Vasilije Micic ha aggiunto 18 punti e 9 assist mentre Charlotte, nonostante le tremende 24 palle perse (problematiche anche nel finale), ha vinto tirando con il 51% dal campo.

Cody Martin ha concluso con 14 punti e 6 rimbalzi e una buona grintosa prestazione difensiva nei piazzamenti, Nick Richards ha fatto registrare 9 punti e 14 rimbalzi, Josh Green ha realizzato 10 punti, Seth Curry e Isaiah Wong 9 a testa mentre DaQuan Jeffries ne ha portati altri 8…

Charles Lee è riuscito nell’impresa di vincere ben 3 challenge, un paio decisivi nei momenti cruciali, soprattutto un blocking foul chiamato contro Jeffries tramutato poi in sfondamento o una palla vagante trasformata da fallo di Micic a nulla con il rientro della sfera a Charlotte perché Wong ne aveva preso il possesso.

I Pacers si sono avvalsi del massimo in carriera dello sguizzante T.J. McConnell che ha segnato 30 punti e ha smistato anche 6 assist ma Indy ha perso cinque delle ultime sei partite.

Jarace Walker ha aggiunto 15 punti.

Gli Hornets malconci hanno prevalso senza tre dei loro quattro migliori marcatori, LaMelo Ball, Miles Bridges e Tre Mann, che totalizzano una media di 61,2 punti.

Conclusioni Hornets: a causa di tutti gli infortuni, l’allenatore al primo anno Charles Lee non ha mai schierato tutti i suoi giocatori principali in campo e questa vittoria è stata una dimostrazione di perseveranza.

Mark Williams, che si prevedeva sarebbe stato il centro titolare degli Hornets, è stato escluso all’ultimo momento mentre continuava la sua convalescenza da una distorsione al tendine del piede sinistro.

Conclusioni Pacers: sono sorte domande su cosa non vada nella squadra che la scorsa stagione è andata alle finali della Eastern Conference.

Indiana attualmente è sul 10-15, alla pari con Bulls e Pistons.

Momento chiave: Dopo una partita equilibrata che gli Hornets hanno spesso comandato mantenendo qualche punto di distanza, Indiana ha messo pressione sulla palla riuscendo a mettere in difficoltà Charlotte ma Miller ha controbattuto ai canestri rapidi di McConnell segnando (vedi a 2:26 la schiacciata ad una mano uscendo da un blocco) e offrendo assist a Green e poi a Martin con un passaggio da terra effettuato dal pitturato dopo esser scivolato, quindi, il sophemore – che ha aggiunto 6 rimbalzi e 5 – ha segnato due tiri liberi a 7,2 secondi dalla fine per mettere la partita fuori portata dopo che i Pacers si erano portati a -2.

Statistica chiave: I Pacers, nonostante la coppia Turner Siakam e le assenze copiose nelle fila dei lunghi Hornets, sono stati superati a rimbalzo 45-29 e il 48,3% contro il 33,3% da oltre l’arco è stato importante per i Calabroni.

Next game: Venerdì gli Hornets saranno a Chicago per giocare con i Bulls.

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Game 23: Charlotte Hornets Vs Cleveland Cavaliers 102-116

Jeffries all’esordio segna 17 punti e ricopre anche un ruolo tattico maggiore.

Tutto da copione, vince la squadra meglio attrezzata mentre Charlotte cede alla solita maniera, oltretutto avendo una serie infinita di infortunati.

Hornets in rimonta dopo aver subito una mazzata tremenda nel primo quarto da -22 (18-40) contro una delle migliori squadre attuali della NBA.

A 5:05 dalla fine Charlotte torna sul -4 ma si perde sul più bello per propri demeriti nonostante dei surreali quintetti, bagnati da un doppio esordio positivo (Wong e Jeffries) abbiano rimesso in discussione una partita più che compromessa.

I Cavs però sfruttano la serata da massimo in carriera di Mobley da 41 punti, più Donovan Mitchell che ne ha aggiunti 18, 8 e 8 assist.

Mobley ha segnato 23 punti mentre i Cavaliers si sono portati in vantaggio per 40-18 dopo il primo quarto, in rotta verso la loro 21esima vittoria in 24 partite.

Gli Hornets avevano vinto 3 delle ultime 5 sfide ma solamente una delle ultime cinque casalinghe contro i Cavs e stasera sono incappati nell’ottava sconfitta consecutiva a livello generale.

Charlotte trascina i suoi problemi stagionali faticando a difendere (50,0% lasciato agli avversari) e tirando da tre con percentuali basse in alcuni match, stasera in particolare: 28,2 contro il 36,8% avversario.

Conclusioni Cavaliers: I Cavaliers hanno vinto la loro quarta partita consecutiva dopo due sconfitte consecutive a fine novembre e hanno continuato il miglior inizio della loro franchigia dalla stagione 2008-09.

Conclusioni Hornets: Gli Hornets hanno schierato nove giocatori del loro roster attivo di 15 giocatori.I probabili titolari LaMelo Ball (stiramento al polpaccio sinistro), Miles Bridges (contusione al ginocchio destro) e Nick Richards (distorsione alla caviglia destra) erano fuori.

La riserva Grant Williams (rottura del legamento del ginocchio) ha detto ai giornalisti prima della partita che si sarebbe sottoposto a un intervento chirurgico ricostruttivo al ginocchio mercoledì a Chicago con un tempo di recupero di otto-dodici mesi.

Momento chiave: I Cavs hanno segnato in cinque possessi consecutivi nel finale in un parziale di 12-2 che ha fissato il loro vantaggio sul 116-102.

La partita

Partenza incubo per Charlotte che ha una visione del primo quarto dopo aver subito un canestro in gancetto di Mobley ed aver sorpassato sul 3-2 per cortesia di Josh Green ben presto finiva sotto e anche se Green, dopo aver intercettato un passaggio e aver mandato in time-out la squadra di Atkinson (8-15 con tutti i punti firmati dall’australiano per Charlotte) affondava sotto i colpi di Mobley che sfruttava una mano bollente per realizzare un 5/5 da fuori portando sul 16-36 la partita.

Il massacro era stoppato dalla prima luce rossa che fermava il punteggio sul 18-40, un -22 che sembrava chiudere definitivamente la partita preventivamente.

La partenza del secondo quarto era imprevedibilmente animata da Jeffries (al suo esordio stagionale dopo un infortunio ad una mano) che centrava due triple consecutive e da Mark Williams che sembrava avere scintille di quello visto in regime di piena salute.

Coach Lee spendeva anche un time-out per chiamare un challenge che modificava una decisione arbitrale, una stoppata di Cody Martin era riconosciuta buona e così dopo un paio di canestri volanti di Mark Williams e due punti di Josh Green nel pitturato a 5:56 i Cavs tornavano in time-out con 13 punti di vantaggio: 36-49.

La rincorsa di Charlotte si fermava a 4:23 con la tripla di Miller per il -8 (41-49) ma il rientro di Mobley (dopo aver riposato a lungo per aver giocato interamente il primo quarto) e l’uscita di Mark Williams avantaggiava i Cavalieri anche se gli Hornets in qualche maniera reggevano l’urto fino ai secondi finali quando, nonostante la gran pressione dell’esordiente PG Isaiah Wong, venivano colpiti dalla tripla in pullup di Mitchell che chiudeva il primo tempo sul 52-63.

Nel terzo quarto Cleveland tentava di allungare portandosi a 7:09 sul +15 con un 2+1 di Garland ma Charlotte tentava la small ball disperata con Jeffries a marcare Allen, KJ Simpson, Isaiah Wong e Nick Smith Jr. (3 guardie sul parquet) e Josh Green a comporre il quintetto, il che, mettendo pressione, funzionava parzialmente e Wong si ergeva a disatteso protagonista segnando 7 punti consecutivi (2 liberi, palla rubata e chiusura in schiacciata più spin e appoggio con and one oltre Merrell) portando a 1:35 dall’ultima sirena Charlotte sul -6: 83-89.

Mitchell per i Cavs allungava segnando 4 punti ritrovando per gli ospiti il vantaggio a doppia cifra: 83-93.

L’ultima frazione si apriva con un 4/4 dalla lunetta grazie a Wong e Miller così, a 10:27, Charlotte si ritrovava nuovamente sul -6(87-93).

Charlotte però cominciava a tirare troppo da tre e Cleveland scappava sul +12 con un gioco di Jerome a 7:32 per il 90-102.

Charlotte rientrava sino al -4 a 5:05 quando, complice un tecnico a Garland e due FT già assegnati a Miller, il 3/3 dell’ala Hornets scriveva il 100-104.

Purtroppo per un blocco in movimento di Micic su Garland Charlotte perdeva la possibilità di accorciare ulteriormente e un paio di canestri dei Cavs compreso quello facile da sotto di Mobley a 3:33 mandavano la partita ai titoli di coda: 100-108

C’era il tempo solo per far registrare il nuovo career-high di Mobley che portava 5 punti ulteriori a Cleveland e il 102-116 andava in archivio.

Voti

Vasilije Micic: 6

13 punti, 7 assist, 5 rimbalzi, 2 perse. Prova a dare ordine ad una squadra più cangiante del tempo meteorologico in Irlanda. A tratti vi riesce senza entusiasmare, peccato nel finale lo schermo in movimento e un paio di tiri mancati condannino Charlotte all’ennesima sconfitta.

Brandon Miller: 5,5

25 punti (7/21), 4 rimbalzi, 5 falli. Prende un -25 in +/-, non un caso perché manca troppi tiri e il 33,3% per una squadra che “dipende” dal suo giocatore principale è un problema. E’ giovane e deve crescere, queste serate ci stanno, oltretutto da sophemore si deve prendere le responsabilità maggiori ma ancora fatica a battere l’uomo con facilità. Un overturned su un suo appoggio e problemi di falli che lo limitano un po’ nel terzo quarto quando Lee lo ricaccia in panchina anche per riposare, nell’ultimo quarto si contiene commettendo solo un fallo.

Josh Green: 6,5

16 pt. (6/13), parte benissimo consentendo a Charlotte di segnare 8 punti e non collassare ulteriormente contro l’inizio sparato dei Cavs, prende botte per tutta la partita, gli arbitri non gli fischiano un fallo a favore nemmeno con un taglio al labbro che gli avversari gli procurano, al contrario, i suoi li notano. Anche lui nel finale sbaglia un paio di triple che avrebbero potuto infiammare il finale, peccato.

Cody Martin: 5,5

4 punti (2/9), 9 rimbalzi, 4 assist, 2 stoppate. Cody Martin in PF rende tanti cm a Mobley e si vede. Ingeneroso schierarlo in quel ruolo. Serata difficile anche al tiro dove da fuori fa cilecca con un bel 0/5, in compenso piazza una stoppata con la punta delle dita da dietro notevole sulla quale i vuole il challenge per rendergli giustizia. Tanta volontà, sfiora i 10 rimbalzi ma in sé la prestazione non raggiunge la sufficienza.

Taj Gibson: 4

0 pt., 1 rimbalzo, 3 assist in 16:58. Triste vederlo così. Usurato e ormai senza atletismo, con pochi riflessi e lento in ogni occasione. Bene solo negli assist quando gli girano intorno ma attorno al ferro gli avversari fanno come se non ci fosse, cattura solo un rimbalzo e il coach, dopo un arresto e tiro di Mitchell lo toglie relegandolo in panca per il resto della partita.

Mark Williams: 7

12 pt. (5/5), 5rimbalzi, 2 assist. Parte in difficoltà subentrando a Gibson poi trova il ritmo, sfrutta il riposo di Mobley e chiude con un 5/5 dal campo tra appoggio volante, alley-oop & and one. Barlumi, spiragli del vero Mark Williams, peccato sia limitato e non giochi il secondo tempo dove avrebbe potuto fare la differenza.

KJ Simpson: 4,5

2 pt. (¼), 3 TO in 12:21. Nessun assist, deciso passo indietro del play rookie che non entra mai in partita e finisce per perder palloni e commettere falli, fuori ritmo. Alla prossima, migliorerà ma deve essere più concentrato.

DaQuan Jeffries: 7,5

17 punti (6/11), 6 rimbalzi. Adesso si capisce perché gli Hornets lo abbiano aspettato. All’esordio dopo l’infortunio parte con un canestro da sotto inarcando la schiena per trovare spazio davanti al ferro mentre viene spinto e manca la chiamata poi in avvio secondo quarto piazza due triple ravvicinate chiudendo con un 3/5 da oltre l’arco. Ha un fisico piazzato e Lee lo manda contro Allen anche se non ha i cm e non sfigura affatto.

Nick Smith Jr.: 4,5

4 pt. (2/6), 1 stoppata, 5 PF. Vedi KJ Simpson ma in questo caso trattasi principalmente di giocatore offensivo e il suo apporto non è stato eccezionale. Sbaglia le tre bombe tentate e soprattutto ogni volta che lo puntano non è difficile vederlo colto in flagrante con le mani o il corpo addosso a qualche attaccante. Qualche fallo di troppo che ci costa qualche punto forse evitabile.

Seth Curry: s.v.

Gioca 4:54, non tenta un tiro ma prende due rimbalzi, difficile giudicarlo. Lee lo relega ancora ad un minutaggio basso e basico dopo i 18 punti realizzati a New York. Personalmente penso meriterebbe di più visto che Nick Smith Jr. e KJ Simpson no hanno disputato una gran partita, si poteva inserirlo nel finale anche se sicuramente non può mettere tutta quella pressione sui portatori di palla.

Isaiah Wong: 7

9 pt. (2/5), 2 rimbalzi, 1 steal in 10:47. Altra bella sorpresa dopo Jeffries ed altro esordio. Emerge nel terzo quarto quando segna sette punti consecutivi per Charlotte esaltando il pubblico con una rubata e schiacciata in transizione più un gioco da tre punti dove gira su Merrell e appoggia ottenendo l’and one. Si da molto da fare, cerca attraverso la rapidità di interdire le linee di passaggio nemiche o di rubare palloni, giocatore agile che sarà interessante rivedere.

Coach Charles Lee: 6,5

Gli imputo solo il discorso Curry e se non può far giocare Mark Williams, fa il massimo. 27-4 nei fast break, merito della small ball che però lascia un 42-57 da contraltare a rimbalzo ma con l’armata Brancaleone a disposizione, fare di più era impossibile, oltretutto limita i TO a soli 10 nonostante i quintetti che si avvicendano siano degli inediti assoluti. Terzo challenge consecutivo vinto, continua a complimentare i ragazzi per la lotta anche se come dice lui, nello spogliatoio nessuno è contento della sconfitta.

 

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Game 22: Charlotte Hornets @ New York Knicks 101-125

Seth Curry finalmente aumenta il suo minutaggio e ripaga con 18 punti con 4/5 da 3 ma agli Hornets non basta.

NEW YORK — OG Anunoby ha segnato 15 dei suoi 25 punti durante un terzo quarto in cui ha anche bloccato tiri da 3 punti consecutivi, aiutando i New York Knicks ad allontanarsi e battere gli Charlotte Hornets 125-101.

Karl-Anthony Towns ha segnato 27 punti e preso 16 rimbalzi nella quarta vittoria consecutiva dei Knicks.

Jalen Brunson ha segnato 24 punti, 19 nel primo quarto…

Il punteggio di Anunoby ha sparigliato quella che fino a quel momento era stata una partita da un punto all’inizio del secondo tempo, e le sue stoppate consecutive alla fine del terzo hanno fatto sì che i tifosi cantassero “OG! OG!” dopo che una serie di 28-6 ha dato a New York un vantaggio di 23 punti, 93-70.

Brandon Miller ha segnato 26 punti nella settima sconfitta consecutiva degli Hornets che senza quattro giocatori chiave, sono in caduta libera anche se Micic ha raggiunto una doppia doppia con 14 punti e 12 assist ma Seth Curry con 18 punti (7/9 dal campo) è stato l’unico altro Calabrone a raggiungere la doppia cifra.

Conclusioni Hornets: Le cose si stavano già mettendo male per una squadra senza LaMelo Ball, Miles Bridges, Tre Mann e Grant Williams, tre dei suoi migliori marcatori. Gli Hornets hanno poi perso la matricola Tidjane Salaun per una distorsione alla caviglia sinistra nel primo quarto dopo poco.

La scelta numero 6 dalla Francia nella partita precedente era stato capace dimettere insieme la sua prima doppia doppia in carriera.

Conclusioni Knicks: I Knicks, che avevano sconfitto Orlando due notti prima per assicurarsi un posto nei quarti di finale della NBA Cup, sembrano essere in piena forma.

Stanno anche migliorando, con il grande uomo di riserva Precious Achiuwa che ha fatto il suo debutto stagionale giovedì dopo essere rimasto fuori dalle prime 21 partite per una distorsione al tendine del ginocchio sinistro.

Momento chiave: I Knicks non hanno segnato per più di 2 minuti e mezzo all’inizio del secondo tempo.

Anunoby ha poi realizzato un paio di triple e Towns ha convertito tre giochi da tre punti consecutivi, uno con una schiacciata feroce nel traffico, nel parziale di 28-6 che ha trasformato un vantaggio di 65-64 (Miller a 9:49 si era riavvicinato al -1 con un floating da drive) in uno di 23 punti.

Statistica chiave: Tutti e cinque i titolari dei Knicks hanno segnato almeno 18 punti, inoltre il 54,5% da 3 punti dei Knicks contro il 38,5% degli hornets unito ad un 22-7 per gli arancioblu nei fast break sono state statistiche che hanno fatto la differenza.

Anche i pochi tiri “conquistati” dalla lunetta da Charlotte – 6/10 contro il 25/32 – hanno contribuito a fare la differenza.

Next game: I Knicks ospitano Detroit sabato, alla ricerca della loro 17a vittoria consecutiva nella serie. Charlotte ospita Cleveland sabato.

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Game 21: Charlotte Hornets Vs Philadelphia 76ers 104-110

Rientra dopo quasi un anno, Mark Williams ma la sua è una prestazione che è lontana dalle sue performance, manca ancora il flow.

Quinta uscita casalinga consecutiva per Charlotte, ultimo game per l’Emirates Cup, rientra Mark Williams ma la stancante solfa non cambia purtroppo.

Gli Hornets rimaneggiati sembrano per lunghi tratti in balia degli avversari ma maneggiano la partita rientrando da un -19 sino a trovare la parità e il breve risicato vantaggio nei minuti finali ma finiscono per cedere a causa dell’inesperienza, di una difesa friabile nei momenti che contano e di errori nei momenti decisivi.

I prodromi del trend di questo match si materializzano subito con il FT di Richards (come and one a seguito di un canestro da sotto) a 10:16 e la risposta da tre di George per il 5-7 Phila.

L’ultimo vantaggio Hornets del primo tempo va in scena con la tripla di Salaün a 8:50 poi è l’ex Oubre Jr. a dar man forte al comandante George segnando da fuori diversi canestri.

Charlotte, senza i suoi principali marcatori, segna poco e collassa sino al 20-32 di primo quarto.

Il rientro di Mark Williams, visibilmente fuori ritmo non aiutava…

I Calabroni fanno fatica a trovare spazi e ritmo ma Philadelphia ha spesso le mani addosso ai nostri e si va presto in lunetta così nel finale di quarto accorciano da -18 a -11 con due FT splittati da Richards per il 44-55.

A 3:36 del penultimo quarto due liberi di Maxey sembravano mettere fine alla partita: 59-78 (-19) ma Salaün e Nick Smith Jr. portavano 5 punti a testa piazzando un parziale da 10-2 per chiudere il quarto sul 69-80.

Charlotte spediva in campo pure Diabaté al posto di Mark Williams e arrivava al -7 poi Miller sparava da tre aprendo un botta e risposta tra lui e George composto da due triple per entrambi alle quali seguivano due liberi di Richards e ad un altra bomba dell’infiammato Brandon che a 5:16 su assist di un buon KJ Simpson realizzava il -2 (89-91) facendo esplodere l’Alveare.

Gli Hornets sembravano affondare sino al -6 dopo due FT di George ma a 3:10 raggiungevano la parità – sempre dalla lunetta – con il rookie KJ Simpson, il quale pescava il 95 pari.

Charlotte passava addirittura avanti a 1:32 dalla fine quando dalla diagonale destra Miller colpiva ancora vedendo la vasca: 100-99.

Liberi di Maxey (¾) e due per il play rookie Simpson che a 44 secondi dalla fine riprendeva gli ospiti dalla lunetta dopo essersi procurato un fallo da una drive (102 pari).

Maxey in entrata batteva Martin alzando la sfera sul vetro dove nemmeno il lunghissimo appostato Diabaté non poteva arrivare, poi Miller in avvicinamento rilasciava un floater che sorvolava il cerchio e scendeva oltre così Green, costretto al fallo mandava Maxey in lunetta.

Con la partita agli sgoccioli la squadra in bianco riusciva a congelare il risultato dalla lunetta regalando agli Hornets un altro giro d’amari nonostante lo sforzo.

104-110 nonostante il 54-40 a rimbalzo e il 23/28 ai liberi contro il 18/20 avversario.

5-9 le rubate, 12-15 i palloni persi ancora da limare nella banalità di alcune davvero evitabili come il passaggio di ritorno tentato da Richards nel finale sul quale Maxey ha messo le mani recuperando un pallone preziosissimo per i suoi.

Per Philadelphia (prima striscia di vittorie – 2 – in questa stagione) i 29 punti (6/9 da tre) e 8 assist di George sono stati fondamentali come i 21 di Maxey (8 negli ultimi 30 secondi) abbinati a 7 assist.

Oltre al loro da segnalare i 17 di McCain e i 14 di Oubre Jr. oltre ai 12 rimbalzi di Yabusele (5 offensivi).

Charlotte ha ricevuto 34 punti (12/25) da Miller e 22 da Richards che tra pick and roll e presenza sotto canestro ha chiuso con 6/9 dal campo e 10/13 dalla lunetta più 14 rimbalzi.

In doppia cifra anche Martin con 12 punti e Salaün con 10 punti e 10 rimbalzi.

Le due squadre salutano la coppa (Phila sul 2-2, Hornets 0-4)

Voti

Vasilje Micic: 5

5 punti (¼) e 5 TO a fronte di 2 assist in 18:48.Tanti giocatori “nuovi” non creano automatismi ma lo vedo palleggiare troppo ed essere poco convinto rispetto a quando arrivò lo scorso anno. Un minus si -8 piuttosto veritiero.

Brandon Miller: 7

34 punti (12/25), 3 rimbalzi, 0 TO. Molto più performante in percentuali delle ultime uscite, soprattutto nei momenti che contano colma il gap con una serie di triple chirurgiche anche il pullup, poi è un sophemore, sbaglia l’alzata in floater in avvicinamento nel momento decisivo ma senza contorno al momento chiedergli di più è dura anche perché in serata non perde palloni anche se Nurse fa scattare qualche raddoppio aggressivo improvviso nei suoi confronti e in difesa ingaggia duelli sostanziosi.

Josh Green: 4

0 punti, 4 rimbalzi, 2 assist in 36:02. Dopo alcune buone prestazioni recenti, serata no per un titolare d’esperienza che dovrebbe portare più acqua al mulino. Non convince.

Tidjane Salaün: 6

Doppia doppia da 10 punti e 10 rimbalzi poi 2 rubate ma secondo me, anche una certa fragilità difensiva o forse una certa inesperienza per meglio dire, sui posizionamenti, non certamente a rimbalzo ma sugli sviluppi dell’azione. Vale lo stesso discorso per Miller, è un rookie, gioca in quintetto per necessità, -11 di plus/minus ma continua a giocare con fiducia, forse un po’ troppa su tir fuori ritmo staccato dalla linea da tre ma deve maturare.

Nick Richards: 7

22 punti, 14 rimbalzi, 2 assist, 1 stoppata. Approfitta della mancanza di Embiid e Drummond per furoreggiare sotto le plance. Pick and roll e fisicità lo portano anche in lunetta spesso. Peccato – come per Miller – l’errore nel finale con un passaggio no look troppo morbido recuperato da Maxey.

KJ Simpson: 6,5

8 punti (2/8), 9 assist, 6 rimbalzi che per un piccolo sono “tanta roba”. Gioca quasi 10 minuti in più del suo pari ruolo serbo e commette soltanto due TO. Selezionasse meglio qualche tiro partirebbe senza indugio titolare perché aggiunge dinamicità ad un attacco Hornets troppo statico con Micic. Nove preziosi assist e nel finale mostra la sua personalità andando anche a prendersi due liberi e realizzandoli senza paura. Prova positiva.

Mark Williams: 5

4 punti (¼), 1 stoppata e 3 rimbalzi in 8:37 ma senza dinamicità e poco atletismo. Ancora fuori ritmo in attacco, troppo statico in difesa, plus/minus da -11 ma oltre a quel numero è la difesa a non essere coperta. Servirà tempo per rivedere quello vero, al momento pare arrugginito.

Cody Martin: 6,5

12 pt. (5/8), 3 assist e 2 TO. Alla disperata ricerca di scorer gli tocca anche cercar qualcosa di più che punti di rottura, a volte la bomba che esplode in mano capita a lui che in palleggio non sempre trova spazi, gli capita di far scadere i 24 ma anche di segnare sulla luce gialla in turnaround fade-away da marcato nel primo quarto. Un paio di triple a bersaglio, peccato non ce la faccia a controllare Maxey su un’entrata nel finale decisiva alla fine anche se gioca d’esperienza ma più di così era dura…

Nick Smith Jr.: 6,5

7 pt. (3/5), 3 assist, 2 rimbalzi. Porta un po’ di freschezza e attacco in 11:04 sul parquet.

Moussa Diabaté: 5,5

Entra nel secondo tempo quando non ci credevo più nemmeno io. Non incide. 1 rimbalzo (offensivo, nemmeno a dirlo) e 2 falli commessi. Forse fuori ritmo per non essere entrato prima.

Seth Curry: 6

2 pt (0/1), 1 stoppata in 5:13. Solita apparizione nel secondo quarto con conseguente sparizione per tutto il resto della partita. Una rotazione che non capisco e non condivido se devi recuperare. Fa il suo semplicemente.

Coach Charles Lee: 6,5

Chiama due challenge e li vince. Più personalità rispetto all’ultima uscita, salva forse anche Miller da un raddoppio super aggressivo e improvviso che avrebbe potuto portare ad una palla persa chiamando time-out. Fa esordire Mark Williams ma con scarsi esiti e nel secondo tempo prova a cambiarlo con Diabaté ma ottiene poco. Più gioco interno, non solo triple oggi.

Forse un Quintetto con KJ Simpson, Miller, Cody Martin, Diabaté e Richards al momento sarebbe più equilibrato ma non lo invidio perché la scelta realizzativa è poca e gli Hornets con lo 0-5 casalingo nonostante gli scarti di pochi punti e avendo sempre lottato, stanno inesorabilmente allontanandosi dai play-in anche se è ancora presto, tuttavia sono arrivate sconfitte pesanti in partite casalinghe contro avversarie da battere.

 

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Game 20: Charlotte Hornets Vs Atlanta Hawks 104-107

Diabaté ottiene i suoi tre punti tutti in un’unica soluzione.

CHARLOTTE, N.C. (30 novembre 2024) — Jalen Johnson ha totalizzato 20 punti e 9 assist, De’Andre Hunter ne ha aggiunti 18 e gli Atlanta Hawks hanno inflitto agli Charlotte Hornets la quinta sconfitta consecutiva per 107-104.

Onyeka Okongwu ha aggiunto 16 punti e 11 rimbalzi, Trae Young e la prima scelta assoluta del Draft Zaccharie Risacher hanno segnato 14 punti a testa per gli Hawks che hanno vinto tre volte di fila.

Brandon Miller ha concluso con 32 punti per gli Hornets e Josh Green ne ha aggiunti 17 (season high per Josh).

Charlotte lotta ancora una volta ma esce sconfitta, “The Hive is alive” andrebbe accompagnato al motto “Mai una gioia”… eppure Charlotte era partita bene tra difesa che faceva lanciare palloni a caso a Young e soci ed attacco, portandosi sul 29-20 con una tripla di Miller e una drive di Cody Martin che a 2:52 del primo quarto pareva far ben sperare ma bastava qualche cambio e gli Hawks prendevano quota chiudendo sul -3 la prima frazione (32-29).

Nel secondo quarto una tripla si KJ Simpson a 4:10 dava il +5 a Charlotte, Snyder andava in time-out e in 27 secondi i Falchi agguantavano Charlotte sul 44 pari per arrivare al +8 con Okongwu a :50.5 dalla sirena lunga…

Moussa Diabaté andava a schiacciare con forza subendo il passaggio a livello a livello toracico di Okongwu ma il gioco da tre punti riusciva portando i Calabroni sul 50-55 all’intervallo.

Il terzo periodo era buono per Charlotte nonostante Young segnasse un libero (interrompendo la sua lunga serie di FT realizzati) per il +11 ospite (53-64).

Sette punti a marchio Green riducevano lo svantaggio a sei (6:48), mentre a 4:45 – grazie all’assist smarcante di Martin – era lo stesso australiano a scagliare il dardo del sorpasso (70-69), un punteggio portato sino al +5 prima che nel finale la squadra della Georgia riprendesse un punto di vantaggio (76-77).

Partiva malissimo Charlotte nel momento decisivo, in una partita più a strappi che con del ritmo e dei tiri estemporanei da tre, KJ Simpson si faceva rubare palla da Bufkin per due FT poi riequilibrati da una tripla di Miller per il 79 pari ma Charlotte non ingranava più in attacco ed il parziale da 8-0 dei neri era rotto soltanto da Nick Smith Jr. a 8:13 in entrata (81-87).

Le rispettive triple si Miller (3:41) e Vasilije Micic (3:06) infervoravano lo Spectrum Center ora tornato a vedere un possesso solo di distanza (92-94) prima che lo stesso serbo a 1:25 pescasse un perfetto pull-up frontale dalla lunga distanza che accarezzava la retina per il -1 (97-98) ma dopo l’1/2 di Hunter dalla lunetta e il pareggio (99-99) di Miller in mischia da sotto a :42.9 dalla fine, Hunter resisteva ai contatti ed appoggiava da sotto per il +2 ospite.

Micic provava a dar palla a Okongwu ma era toccato, a nulla servivano le proteste di Miller e Lee, schiacciata di Hunter e quasi fine dei giochi ma nel finale, da una rimessa da destra, è spuntato Miller che in corsa si è girato e ha scaraventato nella retina dall’angolo una tripla che ha ridotto il vantaggio di Atlanta ad un punto soltanto ma Hunter ha risposto con due tiri liberi a 9,7 secondi dalla fine.

Charlotte ha avuto la possibilità di pareggiare ma Miller, ancora una volta marcato e in corsa, non ha ripetuto il miracolo e ha mancato dalla diagonale un tiro da 3 fuori equilibrio e Okongwu ha preso il rimbalzo e gli Hawks hanno realizzato i due liberi per sigillare la partita.

Charlotte, senza i centri Mark Williams e Nick Richards per le ultime 14 partite ha riattivato il secondo dando agli Hornets un po’ di aiuto aggiuntivo sotto le plance.

Richards non è partito in quintetto ma Lee lo ha alternato con Diabaté e dopo un avvio lento, anche letteralmente, ha segnato 12 punti, piazzato 3 stoppate (spettacolari un paio) e ha catturato 5 rimbalzi prima di uscire per falli a un minuto dalla fine.

Conclusioni Hawks: Young ha avuto difficoltà all’inizio con quattro palle perse nel primo quarto e non ha segnato i suoi primi punti fino al 3:52 del secondo quarto.

Conclusioni Hornets: Charlotte ha riaggiornato lo status delle sue due PG primarie, entrambe fuori per un paio di settimane ed in particolare senza LaMelo Ball (polpacio sinistro) sarà dura produrre punti…

Momento chiave: Hunter ha segnato su un layup in penetrazione per dare agli Hawks il vantaggio, poi è sembrato farsi male.

Charlotte aveva una situazione di cinque contro quattro all’altra estremità, ma ha perso palla con Micic che a contatto con il difensore si è lamentato ma non è arrivato nessun fischio così Young ha rubato la palla e ha lanciato in avanti allo stesso Hunter per una schiacciata a 19 secondi dalla fine.

Statistica chiave: L’attacco di Charlotte spara troppo a casaccio da tre, il 18/48 in serata con il picco negativo (0/5) offerto da Tidjane Salaün è tenuto in vita dalla torre Moussa Diabaté che a caccia di rimbalzi continua a mantenere vivi i possessi per gli Hornets, infatti, in serata ha chiuso con 8 rimbalzi offensivi…

Voti

Vasilije Micic: 7

15 punti, 5 assist. Dialoga bene con il neoentrato Richards offrendogli materiale per canestri. Nel finale manca una tripla, poi prende la mira e sorregge gli Hornets infilandone due, la seconda con un mumbo arcobaleno perfetto, il contatto nel finale con passaggio diretto a Diabaté si rivela un lob disastroso ma la solerzia su certi contatti a parti invertite non si è vista in questo caso.

Brandon Miller: 6,5

32 punti (10/30), 8 rimbalzi, 4 assist. Deve portare la croce in assenza di Ball e per un sophemore non è facile. Migliora decisamente rispetto all’ultima uscita perdendo meno palloni segnando anche un tiro molto difficile che tiene in partita Charlotte nel finale ma sono le scelte di tiro a non essere ottimali perché ogni errore al tiro da parte di chiunque in questo momento pesa. Il 7/19 da tre può essere limato senza prendersi tiri troppo lontani e in penetrazione ha avuto difficoltà contro i lunghi avversari.

Josh Green: 6,5

17 punti (4/7 dalla lunga distanza), 3 rubate. Miglior prestazione in punti di Josh che continua a lottare e ad essere complementare anche in difesa. Con lui sul parquet, +/- di +20. Periodo in ripresa per l’australiano ma non basta a Charlotte.

Tidjane Salaün: 4,5

0 punti (0/8), 2 rubate. Il rookie transalpino parte in quintetto ma in più di 22 minuti non trova punti sparando malamente da fuori (0/5) e facendosi stoppare un paio di reverse layup. Brutta serata personale che non aiuta Charlotte. +/- di -14…

Moussa Diabaté: 7

3 punti, 8 rimbalzi, 3 assist, 2 rubate, 1 stoppata. Decisamente meglio del suo compagno di reparto. La torre degli Hornets da vita ad extra possessi lottando anche in tuffo se serve. Gli 8 rimbalzi sono tutti offensivi perché Lee in difesa lo schiera alto per schermare i tiratori da tre avversari, a questo punto fossi nel coach proverei a inserirlo come PF in alcuni momenti per dare a Richards la possibilità di prendere più rimbalzi difensivi ai nostri che, mancati, sono stati concausa della sconfitta. Unico canestro su schiacciata decisa a una mano, la sorpresa è stato l’and one mandato a segno migliorando la flessibilità sulle gambe anche se si può migliorare ancora.

KJ Simpson: 5,5

8 punti (2/7). Parte con l’ultimo quarto in maniera indecorosa perdendo da ultimo uomo in palleggio dribbling la palla. Bufkin gliela ruba facilmente e va a subire fallo dello stesso KJ prima di affondare due liberi per il +3 Atlanta. Opportunità per lui per crescere come per gli altri giovani ma si può fare decisamente meglio sulle cose essenziali.

Cody Martin: 7

12 punti (5/9), 7 rimbalzi, 5 assist. Ogni tanto lee lo caccia dentro quando c’è bisogno di serrare le fila in difesa e recuperare. Paradossalmente non ruba palloni o piazza stoppate ma si sente sul parquet la sua presenza e il +15 in plus/minus non è casuale. Da segnalare il passaggio no look in drive dietro la testa per liberare l’isolato Green, capolavoro alla Ball.

Nick Richards: 6,5

12 punti, 6 rimbalzi, 3 stoppate. Partenza slow poi rolla e si fa sentire. Un po’ in difficoltà in velocità, nel finale si fa passare da Young (poi sarà Green a commetter fallo) regala agli Hawks due FT per un contatto sulla penetrazione di Hunter ma piazza tre stoppate solari e potenti. Insieme a Diabaté, avessimo almeno un paio di scorer sul parquet, potremmo dominare entrambi i lati. Espulso per raggiunto limite di falli nel finale.

Nick Smith Jr.: 5,5

5 punti, 2 assist. 2/7 dal campo, entra a tranci e non lo aiuta, inoltre la sua quasi inconsistenza generale se non al tiro dove un paio di canestri interessanti li mette (uno in penetrazione fuori equilibrio per rompere l’inerzia avversaria) lo fa incappare in un -22 in +/-…

Seth Curry: 5,5

In 5:12 colleziona 1 assist, 1 rimbalzo, 1 TO. Chiude con 0 punti in 5:12. Lee è metodico, gli regala scampoli nel secondo quarto e poi il buon figliol prodigo del padre Dell potrebbe andare a farsi la doccia, tanto non verrà mai più richiamato anche quando ci sarebbe bisogno del tiro pesante, solo che dovrebbero aiutarlo a costruirlo ma andrebbe bene anche un rimbalzo di Moussa con smistamento fuori a difesa spiazzata…

Coach Lee: 5,5

Non ha molti giocatori, non cerca scuse, è limitato in certi campi ma vorrei vedere più costruzione di gioco intravista a inizio stagione e meno improvvisazioni. A me è simpatico ma non conta sul giudizio, deve avere anche un po’ più di decisione e giocarsi qualche challenge come fatto da Snyder non guasterebbe, oltre le difficoltà veniamo trattati come la Cenerentola da diverse terne che si divertono a sparare sulla Croce Rossa…

Next game: Gli Hornets chiudono una serie di cinque partite in casa contro i 76ers, ultima sfida di coppa.

 

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Game 19: Charlotte Hornets Vs New York Knicks 98-99

Josh Green, serata da combattente chiusa con 15 punti per lui.

Terza partita di coppa (0-2) per gli Charlotte Hornets in uscita per la prima volta sul proprio splendido parquet.

La squadra di Charles Lee è in piena emergenza con sette giocatori fermi e la perdita letale di Ball (problema al polpaccio sinistro secondo l’allenatore Charles Lee) li metteva in una posizione disperata da sfavoriti ma l’inizio è tutto cuore con i due francesi a mostrarsi bravi anche a finalizzare; Moussa Diabaté da sotto con un mezzo circus a 9:01 e Tidjane Salaün a 6:52 dalla sinistra da tre realizzava il 12-7.

Charlotte aumentava il vantaggio con una drive (da vedere) con inchiodata del rookie KJ Simpson a :39.9 e con Seth Curry a sei secondi dalla prima sirena per il 23-15 del primo quarto con i Knicks un po’ sfasati.

KJ Simpson va a schiacciare a sorpresa durante il primo quarto.

La pressione diminuiva leggermente nel secondo e i Knicks a 6:43 pescavano il pareggio con il tiro dalla distanza di McBride (32-32) ma gli Hornets trascinati dagli M&M’s (Micic/Miller) segnavano due triple (una ciascuno) poi il no look pass in taglio per Miller che da sotto appoggiava il 45-36, faceva scattare Charlotte con un 8-0 run.

Ovviamente la maggior qualità disponibile dei Knicks faceva la differenza e Brunson chiudeva da tre un contro-parziale da 10-0 facendo passare avanti i newyorchesi 45-46 ma Josh Green in difesa prendeva una gomitata da Hart in salto e recuperava la sfera per poi sull’azione seguente andare a segnare a :01.1 dalla sirena dell’intervallo che il semi-eroico australiano batteva ancora recuperando al volo in salto la rimessa dal fondo e realizzando in turnaround solitario sulla sirena il 49-46.

Nel terzo quarto la gara restava combattuta, i Calabroni cercavano di mantenere il vantaggio ma Hart nel finale da tre realizzava il 69-71 prima che KJ Simpson a :05.7 infilasse la sua unica bomba del match per restituire il +1 ai viola a 12 minuti dalla fine.

A 9:16 un caldo Nick Smith Jr. realizzava da tre ma Payne a 8:13 contraccambiava per l’82-81.

A 4:49 si vedeva la consistenza dei Knicks e l’evanescenza degli Hornets dovuta a età ed inesperienza; alzata di Brunson per l’85-86, pasticcio Brandon Miller – Diabaté sul passaggio, palla persa con rubata e schiacciata in transizione di McBride per il +3 Knicks ed altri due per Brunson che chiudeva per l’85-90.

A 1:33 una dunk di Diabaté restituiva qualche speranza ma un pallone tirato sui piedi dello stesso francese da 10 cm che avrebbe potuto innescare una transizione era interrotta dalla terna piuttosto in ritardo per una kick ball assolutamente involontaria…

Il regalo per gli arancioblu arrivava a fagiolo perché poi per un fallo in close-out di Diabaté su Brunson l’attaccante in bianco realizzava due FT su tre: 90-96.

Hornets che segnavano con Diabaté che mancava l’and one perché il francese e i liberi non sono amici (servirebbe un corso da Celentano per vedere come si molleggia) quindi martin recuperava il rimbalzo ma anche lui soffrendo lo stress quasi replicava gli sciagurati tiri nella partita precedente: 1/2, 33-96.

Charlotte difendeva bene ma sullo scarico di Miller, Cody Martin non andava oltre il ferro e il pareggio sfumava.

Il finale era fatto di liberi e i 2 di Brunson per il 95-99 chiudevano il match anche se la tripla di Green dall’angolo sinistro dal giro infinito si inabissava sulla luce rossa per chiudere il match sul 98-99.

Cantavano amaramente i talk Talk: “So much heart is not enough” e la sconfitta si è rimaterializzata puntualmente, si riuscisse a limare qualche errore da impostazione strutturale come una certa frenesia o tentare tiri da lontanissimo effettuati da giocatori con scarsa probabilità per andare a prendersi un mid range, probabilmente quei pochi punti in più, in partite come questa potrebbero fare la differenza.

Hornets comunque molto meglio del previsto in quasi tutti i loro interpreti, meglio negli assist dei Knicks (25-20), meglio nei TO (13-19) ma i rimbalzi (49-57) e i punti nel pitturato (28-44) nonostante un 6-5 nelle stoppate e un 8-7 nelle rubate, ha dato una mano agli ospiti che hanno ottenuto 31 punti da Brunson mentre Charlotte ha provato a contenere Towns concedendogli 19 punti e 12 rimbalzi.

Diabaté alto ha provato a dare una mano a contenere le triple avversarie che sono cadute nel cesto di Charlotte 12 volte mentre quelle dei Calabroni sono state 15 (31,9%) ma la percentuale migliore è stata quella dei Knicks (37,5%) che non hanno tirato fuori ritmo troppe volte mentre gli uomini di lee sono stati costretti o hanno scelto troppe volte delle soluzioni poco redditizie e frenetiche.

In particolare il 7/25 di Miller (20 punti) ha frenato Charlotte con Brandon spesso raddoppiato che ha finito per perdere 6 palloni.

Troppa pressione su di lui e percentuali basse, deve lasciar qualcosa di più a suoi compagni (solo 3 assist) anche se l’impegno con 6 rimbalzi, 3 stoppate e 1 rubata non è mancato.

Buon inizio per Salaun, calato alla distanza che ha chiuso con 14 punti e 8 rimbalzi partendo da starter mentre KJ Simpson ha messo a segno 11 punti in 16:23, piacevole sorpresa dopo l’esordio brusco e Nick Smith Jr. ne ha messi 8 sembrando in ripresa.

Buona prestazione di Josh Green con 15 punti, 3 assist e 2 rubate mentre Vasilije Micic è sembrato un po’ troppo rallentato (kg di troppo) in palleggio ma ha cucito buone trame, non è andato altrettanto bene al tiro, però…

Charlotte (6-13) sarà in back to back domani contro gli Hawks per vedere se alla quarta uscita casalinga, nonostante le emergenze, si riuscirà a strappare una vittoria per rimanere in corsa per i play-in avvicinando proprio i Falchi non distantissimi…

 

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Game 18: Charlotte Hornets Vs Miami Heat 94-98

Cody Martin manca i possibili liberi decisivi nel finale e Charlotte non compie il delitto perfetto.

CHARLOTTE, N.C. — Tyler Herro ha segnato 27 punti, Duncan Robinson ne ha aggiunti 22 con sei triple e i Miami Heat hanno resistito al comeback finale degli Hornets lasciando a Charlotte un’altra amara sconfitta.

Bam Adebayo ha ottenuto 10 rimbalzi e 10 assist per gli Heat che si sono ripresi da una sconfitta per 106-103 contro i Milwaukee Bucks in una partita di NBA Cup martedì sera. LaMelo Ball ha ottenuto 32 punti e 10 rimbalzi per gli Hornets, i quali, tuttavia, nonostante 126 punti del loro numero 1 in tre partite, hanno perso cinque sulle ultime sei partite, afflitti da numerosi infortuni.

Brandon Miller ha ottenuto 21 punti e la matricola Tidjane Salaun ha segnato 17 punti, il massimo della sua carriera.

Gli Heat, dopo un primo quarto terminato in parità, sono riusciti attraverso la difesa a raggiungere gli 11 punti di vantaggio all’inervallo (39-50) e ad accumularne sino a 20 per trovarsi sul +17 (58-75) a inizio ultimo quarto.

Gli Hornets però, non si sono arresi e, invece di giocarsi del garbage time si sono ripresi dai 20 punti di svantaggio per prendere addirittura il comando quando nella bolgia di un Alveare sempre più caldo Salaun è esploso segnando un tiro da 3 (94-92) all’angolo – dopo un rimbalzo offensivo di Diabaté – a 42 secondi dalla fine ma il vantaggio è durato poco perché Herro ha risposto con un tiro da 3 e poi ha rubato la palla a Miller che è stato costretto al fallo e poi è stato successivamente espulso per raggiunto limite.

Herro ha subito fallo e ha realizzato 1 dei 2 tiri liberi (94-96), dando agli Hornets la possibilità di pareggiare a sei secondi dalla fine.

Cody Martin ha subito fallo ma ha sbagliato entrambi i tiri liberi così Charlotte ha dovuto ricorrere al fallo su Kel’el Ware che ha realizzato entrambi i tiri liberi per sigillare la vittoria 94-98.

Jimmy Butler è uscito nel terzo quarto con problemi alla schiena stretta e non ha giocato nel quarto decisivo.

Conclusioni Heat: Robinson ha fatto partire subito gli Heat, segnando 13 dei primi 17 punti della squadra, inclusi tre tiri da 3.

Conclusioni Hornets: Ball, che è arrivato con una media di 43 punti nelle ultime tre partite, probabilmente stava entrando in gioco con un problema al polso destro.

E’ stato chiaramente infastidito da ciò durante la partita poiché è stato visto tenersi il polso con l’altra mano durante le pause di gioco.

Gli Hornets hanno recuperato segnando diversi canestri da tre ben oltre la linea da tre punti, questo fa si che riescano ad allungare molto il campo ma non riescano a sfruttare a causa degli infortuni dei propri lunghi, il gioco interno, Diabaté ha chiuso con 0 punti e Gibson con 2.

Ben 51 punti sui 94 totali sono stati ottenuti con conclusioni da oltre l’arco.

Momento chiave: Gli Hornets hanno cercato di prendere il comando con meno di 10 secondi rimasti quando Herro ha rubato il passaggio di Ball a Brandon Miller.

Statistica chiave: Ball ha tirato 11/35 dal campo (7/20 da lunga distanza) e ha accumulato sette palle perse.

Solo 8 i liberi concessi a Charlotte (18/22 per gli Heat) e 3 quelli realizzati…

Next game: Gli Hornets, già out, ospiteranno i Knicks per la prima partita di coppa casalinga alle 18:00 italiane, domani.

 

 

Game 17: Charlotte Hornets Vs Orlando Magic 84-95

Cody Martin in serata.

CHARLOTTE, N.C.  — Franz Wagner ha segnato 13 dei suoi 21 punti nel quarto periodo e gli Orlando Magic hanno resistito ad un’altra prestazione importante (44 punti) di LaMelo Ball per superare una Charlotte in chiara difficoltà da assenze.

Moritz Wagner e Cole Anthony hanno ottenuto 16 punti e 8 rimbalzi ciascuno dalla panchina e Jonathan Isaac ha segnato tre triple dall’angolo nella quarta frazione finendo con 11 punti per i Magic.

Ball, reduce da una prestazione da 50 punti, il massimo della sua carriera contro i Milwaukee Bucks sabato sera, ha fatto registrare anche 9 rimbalzi e 7 assist.

Brandon Miller ha aggiunto 20 punti e 10 rimbalzi per gli Hornets, che hanno visto la loro serie di quattro vittorie casalinghe interrompersi.

Ball e Miller hanno però anche totalizzato 13 delle 26 palle perse degli Hornets con il secondo migliorabile al tiro.

Questi problemi hanno portato a 33 punti per Orlando…

Un altro problema evidente per gli Hornets è stata la carenza di punti in attacco con il resto dei giocatori di Charlotte che ha totalizzato solo 20 punti…

L’assenza di Grant Williams li priva di un buon tiratore da tre da fuori e di un lungo che sotto la plancia avversaria sa come muoversi.

Taj Gibson ha i suoi anni, Moussa Diabaté non ha la dimensione perimetrale e fatica sotto canestro anche se fornisce un buon apporto difensivo (8 rimbalzi e 4 stoppate nella notte) mentre pretendere di più adesso dal rookie Tidjane Salaun sarebbe ingeneroso anche se sicuramente può fare di meglio rispetto a questa uscita.

Orlando ha tirato solo il con il 39% dal campo ma Charlotte è stata solo leggermente migliore finendo con il 41% e non è bastato sembrando scollegata in attacco per la maggior parte della serata.

Charlotte è riuscita a rimanere al comando fino ad inizio ultimo quarto, poi alcune triple dei Magic (una di Isaac diciamo fortunata) hanno portato avanti gli ospiti e gli Hornets hanno fatto fatica a rimanere agganciati, a 3:11 dalla fine LaMelo Ball con uno step back ampio ha mandato a bersaglio il -6 (77-83) ma i due Wagner e i Magic hanno portato a casa punti per incrementare il divario.

Conclusioni Magic: Orlando è stata massacrata a rimbalzo 52-39 contro una squadra (Charlotte) senza i suoi due migliori centri.

La guardia Gary Harris ha subito un infortunio al tendine del ginocchio nel primo quarto e non è più rientrata.

Conclusioni Hornets: Con Mark Williams, Nick Richards, Grant Williams e Tre Mann fuori, Ball e Miller hanno dovuto giocare minuti prolungati.

L’allenatore Charles Lee ha fatto appello alla sua panchina facendo giocare la matricola K.J. Simpson e Nick Smith Jr., il che non è stata un’idea brillante se si vogliono ottenere risultati e ha avuto un impatto sulla chimica in campo.

Aggiungere poi Nick Smith Jr. (sempre stato inefficiente) al posto di V. Micic che avrebbe dato più esperienza e collegamenti alla squadra che in questo momento ne ha un disperato bisogno, l’ho ritenuta una scelta sbagliata nel principio.

Momento chiave: Franz Wanger e Isaac hanno realizzato triple consecutive all’inizio dell’ultimo quarto per portare i Magic in vantaggio 69-64 e i Magic, dopo essere stati sotto per tutta la partita, hanno preso il controllo.

Wagner ha poi segnato un altro tre punti a 1:33 dalla fine portando i Magic in vantaggio di 11 e chiudendo la partita.

Statistica chiave: Con tutti gli infortunati di Charlotte, la panchina di Orlando si è avvantaggiata e ha superato quella di Charlotte per 53-15…

Next game: Gli Hornets ospitano Miami mercoledì sera sperando Lee centri, assetti la squadra in maniera differente.

 

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Stagione finita per Grant Williams

L’ala – centro degli Charlotte Hornets Grant Williams salterà il resto della stagione a causa di un grave infortunio al ginocchio destro subito verso la fine della partita contro i Bucks persa a Milwaukee per 119-1125.

Williams si è rotto il legamento crociato anteriore, il menisco e altri legamenti in un’azione durante la quale è andato a canestro con 3:52 rimasti sul cronometro, secondo ESPN.

In stagione Williams stava aiutando i Calabroni con numeri di media in doppia cifra:

10,4 punti e poi 5,1 rimbalzi e 2,3 assist in 16 partite partendo dalla panchina ma con sette inserimenti in starting five per via degli altri infortuni in reparto.

È uno dei sei giocatori che segnano in doppia cifra per gli Hornets (6-10).

Williams, che compirà 26 anni il 30 novembre, era stato scelto dai dai Boston Celtics nel 2019.

Gli Hornets lo hanno acquisito in uno scambio con i Dallas Mavericks a febbraio.

Nella sua carriera, Williams ha una media di 7,2 punti, 3,7 rimbalzi e 1,5 assist in 380 partite (108 da titolare) con le tre squadre.

Purtroppo per lui e per Charlotte, pare che sia abbastanza sicuro, Grant dovrebbe saltare ormai l’intera stagione lasciando un reparto lunghi ancora più sguarnito.

Stanotte va in scena la partita casalinga contro Orlando, un rematch “impossibile” per gli Hornets seguendo logica vedendo questa lista infortunati


ma Ball, Miller e gli altri Calabroni tenteranno comunque di mantenere alte le buone recenti prestazioni casalinghe.

Per i Magic out solamente Paolo Banchero, in dubbio Wendell Carter Jr.

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Game 16: Charlotte Hornets @ Milwaukee Bucks 119-125

LaMelo Ball segna 50 punti, massimo in carriera ma Charlotte non regge a Milwaukee.

 

MILWAUKEE — Giannis Antetokounmpo ha totalizzato 32 punti e preso 11 rimbalzi mentre Damian Lillard ne ha aggiunti 31 per guidare i Milwaukee Bucks oltre gli Charlotte Hornets 125-119 facendo ottenere ai Cervi la loro quarta vittoria consecutiva. Milwaukee, che ha completato una serie casalinga da 4-0, ha vinto sei delle ultime sette con l’unica sconfitta arrivata in questo periodo proprio per mano degli Hornets il 16 novembre a Charlotte sul filo di lana.

Momento chiave: Milwaukee ha segnato quattro triple consecutive per un parziale di 12-3 e un vantaggio di 96-83 quasi alla fine del terzo quarto.

Statistica chiave: I Bucks hanno realizzato 18 triple su 37 eguagliando il loro record stagionale di triple realizzate.

LaMelo Ball ha segnato 50 punti (17/38), Brandon Miller ne ha segnati 32 ma la grande rimonta a fine quarto periodo è partita troppo tardi, dato che gli Charlotte Hornets hanno perso contro i Milwaukee Bucks119-125.

Il riassunto: Primo tempo difficile, specialmente il secondo quarto, quando gli Hornets vanno sotto contro una delle squadre più in forma della lega fino al 51-59 all’intervallo.

Il secondo tempo è stato giocato meglio e competitivo.

Gli Hornets hanno continuato a tenere testa ai Bucks fino alla fine del terzo quarto ma i Bucks hanno guadagnato altri 3 punti portandosi sul +11.

LaMelo Ball ha aumentato l’aggressività come è solito fare nel secondo tempo, dato che le squadre si sono scambiate molti canestri in un periodo ad alto punteggio ma verso la fine del quarto, i Bucks sono diventati incredibilmente caldi da fuori e la loro difesa ha trasformato una partita ancora giocabile in un game da 20 punti di distacco a 8:13 dalla fine con il canestro di Portis.

Gli Hornets non si sono arresi, nonostante un infortunio a Grant Williams avvenuto a metà del tentativo di rimonta.

A 3:40 dalla fine Antetokounmpo però metteva due punti per il 101-116 dando il +15 ai bluette locali ma Brandon Miller e LaMelo Ball hanno continuato a tirare (molto bello il runner quasi da dietro la tabella dalla baseline destra rimbalzante sul ferro di LaMelo)…

LaMelo Ball ha chiuso col massimo in carriera da 50 punti e Miller ha incrementato il suo bottino segnando tiri da tre e a :15.1 un passaggio di Ball per una tripla di Miller ha portato il match sul -2 (119-121) ma era troppo tardi, Prince ha segnato due FT, Charlotte ha mancato un paio di triple ed Antetokounmpo ha segnato due tiri liberi a 4,5 secondi dalla fine per un 125-119.

I veterani dei Bucks sono stati in grado di realizzare abbastanza tiri liberi per impedire la rimonta degli Hornets.

Ball è divenuto il secondo giocatore nella storia degli Hornets a segnare 50 punti andando anche in doppia doppia con 10 assist

Brandon Miller (che aveva appena compiuto gli anni il 22) è passato in secondo piano rispetto a LaMelo per gran parte della partita ma si è scatenato alla fine quando gli Hornets hanno fatto il loro improbabile tentativo di rimonta realizzando tre triple consecutive alla fine per portare più avanti possibile la partita.

Ha concluso con 32 punti e 11 rimbalzi, il massimo della sua carriera.

Gli Hornets hanno fatto un buon lavoro nel limitare di nuovo Giannis che ha giocato una partita discreta ma è ancora al di sotto dello standard che si è prefissato nelle ultime settimane.

Ciò dimostra la capacità di questa squadra di pianificare determinati stili di gioco ma il lato negativo è che la coperta pare corta con gli Hornets che finiscono all’interno dell’arco a fare box o a concentrarsi meno sul tiro da fuori, se le squadre avversarie sfruttano bene la palla oltre l’arco e le percentuali sono migliori, ciò diviene un problema.

In più, oltre ad Antetokounmpo è stato più difficile festire la coppia Brook Lopez e Lillard (che a Charlotte non c’era).

Con Miles Bridges out, Grant Williams pare avere avuto un brutto problema al ginocchio, vedremo cosa diranno gli esami ma Charlotte potrebbe aver preso l’ennesima negativa tegola della stagione in testa mentre Moussa Diabaté non ha segnato nessun punto ma è riuscito a recuperare 11 rimbalzi.

Next game: Gli Hornets tornano a Charlotte per una serie di cinque importanti partite casalinghe che cominceranno con quella contro i Magic.

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