Game 51: Charlotte Hornets @ Milwaukee Bucks 84-120

MILWAUKEE — Doc Rivers ha vinto la sua 1.099esima partita di stagione regolare portandosi all’ottavo posto nella classifica NBA, Damian Lillard ha segnato 26 punti al suo ritorno da un’assenza per infortunio di due partite e i Milwaukee Bucks hanno superato una Charlotte rimaneggiatissima 120-84 mandando gli Hornets alla decima sconfitta consecutiva.

Malik Beasley ha realizzato sette triple su nove tentativi e ha concluso con 21 punti per Milwaukee.

Giannis Antetokounmpo ha segnato 15 punti e catturato 15 rimbalzi in soli 24 minuti mentre Bobby Portis ha aggiunto 18 punti e 7 rimbalzi.

I Bucks sono stati in vantaggio di 28 punti all’intervallo e hanno aumentato il loro vantaggio fino a 42 nel secondo tempo.

Lillard ha saltato le due partite precedenti – entrambe sconfitte – per una distorsione alla caviglia sinistra ma venerdì non ha mostrato effetti negativi e ha detto di sentirsi bene.

Ha tirato 9/18 e ha aggiunto 8 assist in 29 minuti ma è rimasto molto soddisfatto del modo in cui i Bucks hanno giocato in difesa.

“Eravamo solo più fisici, Doc ci ha appena sfidato. Ci ha controllato su ciò che diciamo di voler fare rispetto a ciò che abbiamo fatto. Per essere una squadra considerata una contendente e ciò che vogliamo ottenere, dobbiamo iniziare a comportarci di conseguenza” ha detto Lillard.

I Bucks hanno limitato Charlotte a 17 punti nel primo quarto e gli Hornets hanno tirato solo con il 34,2% dal campo (27 su 79) in totale.

“Pensavo che avremmo dato un tono sulla difensiva. Stavamo volando in giro stasera. La nostra energia era alta2 ha detto Rivers.

Brandon Miller e Nick Richards hanno segnato 16 punti ciascuno per gli Hornets (10-41), che avevano solo 10 giocatori disponibili e li hanno utilizzati tutti dopo aver effettuato diverse mosse giovedì alla scadenza della deadline.

È stata la tredicesima partita di questa stagione in cui Beasley ha realizzato cinque o più triple, superando il record di franchigia dei Bucks stabilito da Ray Allen durante la stagione 2001-2002.

Giovedì Beasley aveva lottato da 3 punti contro Minnesota, andando 0 su 9 nella sconfitta dei Bucks contro i Timberwolves.

Beasley ha tirato 5 su 6 da oltre l’arco nel primo tempo contro gli Hornets, portando i Bucks in vantaggio per 66-38 all’intervallo.

I Bucks hanno chiuso 18 su 52 da 3 punti (34,6%).

La guardia veterana Patrick Beverley ha fatto il suo debutto nei Bucks dopo essere stato acquisito in uno scambio con Philadelphia giovedì.

Ha concluso con sei punti e quattro assist in 12 minuti.

Beverley ha detto che per lui era importante giocare anche se era arrivato circa 10 ore prima.

“Non mentirò. Non volevo incontrare i Denver Nuggets alla mia prima partita”, ha detto Beverley.

Beverley è stato acquistato per rafforzare la difesa perimetrale dei Bucks, che hanno faticato a fermare le guardie avversarie in questa stagione.

Gli Hornets erano ai minimi termini dopo aver concluso diversi accordi alla scadenza commerciale, inclusa l’acquisizione di Seth Curry e Grant Williams da Dallas giovedì. Curry e Williams dovrebbero unirsi alla squadra a Charlotte, dove gli Hornets giocheranno contro Memphis a breve la prossima uscita.

 

 

 

 

Gli Hornets tagliano 3 giocatori

Philadelphia 76ers v Charlotte Hornets

James Bouknight in panchina nell’era del fallimento di Charlotte. Philadelphia 76ers vs Charlotte Hornets / Jacob Kupferman/GettyImages

Gli Hornets sono in trasformazione.

Il cambio d’identità non è ancora finito, per liberarsi della vecchia ed infausta esuvia sarà necessario attendere l’estate.

Nessuno può sapere se gli Hornets hanno finalmente, faticosamente, gettato le basi per un futuro successo ma di certo l’immobilismo a Charlotte è finito e si sta cercando di arrivare ad un nuovo progetto sotto la spinta della nuova proprietà che ha comprato casa il giorno prima che il terremoto la buttasse giù…

Dopo l’invio di Hayward a Oklahoma City e P.J. Washington a Dallas con l’arrivo in controparte di Grant Williams, Seth Curry, Tre Mann, Dāvis Bertāns, Vasilije Micić (oltre ad una scelta del primo round del 2027 non top 2 e scelte del secondo round nel 2024 e 2025) gli Hornets hanno successivamente tagliato ciò che hanno ritenuto essere una zavorra da insuccesso.

Per il momento l’immobilismo di Charlotte è un retaggio del passato che potrebbe avere le ore contate e si chiama Kyle Lowry, sul quale pende un buyout ma i tre tagli di Charlotte al momento lo integrano pienamente nel roster.

Ish Smith, Frank Ntilikina e James Bouknight, per diversi motivi, sono stati tagliati da Charlotte.

Il primo perché, pur essendo natio di Charlotte, pare ormai aver appeso le scarpette al chiodo, non porta difesa, in attacco non ha il tiro da fuori e fatica anche ad entrare come un tempo avendo perso di velocità, i suoi assist non sono bastati a chiudere la stagione.

Ntilikina è stata una scommessa andata subito a rotoli con l’infortunio e nei brevi momenti visto sul parquet, se ci fosse stato Topo Gigio probabilmente avrebbe fatto meglio…

James Bouknight è l’ennesimo caso di giocatore con ottima esplosività ma poca difesa e soprattutto dagli atteggiamenti discutivibili in campo e fuori, per questo si è inimicato prima james Borrego e poi Steve Clifford che non so come valutino i suoi sforzi in allenamento ma di certo ha finito per non giocar mai e già era risaputa la notizia che non gli sarebbe stato rinnovato il contratto.

Gli Hornets risparmiano in generale, tagliano due contratti al minimo salariale e uno in rookie scale acquisendo due playmaker e una guardia tiratrice come Seth Curry.

L’ora del reset è arrivata, gli Hornets si stanno preparando strategicamente per un’offseason attiva, scaricando ora pezzi che potrebbero dare loro un ritorno decente. Ad eccezione di Grant Williams, nessuno dei contratti in essere ha pesanti conseguenze finanziarie significative oltre il 2024-25 (qualcuno è anche non garantito) e si sono sbarazzati di Hayward che ha perso il 41,3% delle partite disponibili durante la sua permanenza.

Ad un certo punto non importa nemmeno quanto sia stato efficace nel 58,6% delle partite in cui ha giocato per gli Hornets.

Gli Hornets pagavano profumatamente Hayward che non è riuscito nemmeno a metter piede sul parquet nelle partite più importanti degli Hornets mancando ai play-in contro Indiana nel 2021 e Atlanta nel 2022.

Questi fatti hanno fatto sì che anche i fan di Hayward si stancassero della situazione e ora nessuno lo rimpianga perché gli Hornets, squadra giovane, ha bisogno di qualche veterano per poter competere.

Grant Williams è il player più costoso, portando con sé tre anni e 40,8 milioni di dollari rimanenti rispetto ai due anni e 30 milioni di dollari rimasti nel patto di P.J. Washington ma Charlotte potrebbe avere comunque un piccolo asset da scambiare se in questo scorcio di stagione, il veterano giocatore, non dovesse funzionare.

Williams porta anche l’esperienza dei playoff a Charlotte, dopo aver giocato nella postseason per quattro anni con i Celtics prima di unirsi ai Mavericks.

L’aggiunta di Curry, oltre agli evidenti legami con la città e con i papà, analista per gli Hornets su Bally Sports Southeast, può darci un tiratore mefitico pronto ad essere innescato da Ball e compagni giacché molte squadre non danno molto credito sul perimetro a Charlotte, ora le cose potrebbero un po’ cambiare.

Il pezzo sottostante colorato in teal non è farina del mio sacco ma preso da “The Hive”, realizzato molto bene, serve ad addentrarci nel mondo dei nuovi giocatori:

DAVIS BERTANS:

La cosa migliore che Bertans ha da offrire a questo punto della sua carriera è un soprannome che Eric Collins adorerà assolutamente. È il Latvian Laser (Laser lettone). Il Laser ha visto il suo tempo di gioco ridursi quasi a zero mentre è passato dai Wizards ai Mavericks ai Thunder.

Può tirare a canestro bene ma questo punto della sua carriera, le sue altre carenze (leggi: praticamente tutto il resto) rendono difficile dargli un tempo di gioco costante.

Il suo contratto prevede un’opzione di risoluzione anticipata con soli 5,25 milioni di dollari garantiti la prossima stagione, quindi è più che probabile che verrà scambiato o rilasciato prima dell’inizio della prossima stagione.

VASILIJE MICIC:

Un altro nome divertente.

I Thunder hanno portato il 30enne dall’Anadolu Efes in Turchia per fornire un po’ di profondità da guardia dietro Shai Gilgeous-Alexander.

Alla fine non hanno avuto bisogno dei suoi servizi dato che Cason Wallace era un giocatore utilizzabile fin dall’inizio, quindi il suo tempo di gioco è stato limitato.

L’MVP dell’EuroLeague 2021 è stato un buon tiratore e un realizzatore molto efficiente durante la sua permanenza in Europa.

Era più un facilitatore a Oklahoma City e non ha mai trovato il suo equilibrio.

Gli Hornets sperano che possa tornare alla forma dei suoi giorni di gloria europei in una nuova situazione.

TRE MANN:

Il nome di Tre Mann si traduce (quasi direi io) letteralmente in “ragazzo che segna tre punti”.

Probabilmente ha il nome più accurato nella storia della NBA.

L’efficienza non ha ancora eguagliato il talento ma è pienamente in grado di diventare rovente da tre.

È uscito dalla rotazione a Oklahoma City in questa stagione data la profondità della guardia di cui sopra, ma è comunque un giocatore di talento.

Ha appena compiuto 23 anni, quindi ha ancora tempo per mettere tutto insieme.

Non è dissimile dal debuttante degli Hornets Nick Smith Jr..

Probabilmente non trascorreranno molto tempo in campo insieme ma è piuttosto divertente avere un paio di guardie scoppiettanti che aspettano dietro le quinte in panchina.

GRANT WILLIAMS:

Si diceva che gli Hornets fossero interessati al nativo di Charlottean quando era un free agent senza restrizioni la scorsa.

Williams ha la reputazione di essere un buon difensore e interviene immediatamente come il giocatore più fisico degli Hornets.

Se non altro, può dare il tono a una squadra che ne ha bisogno.

È diventato una buona minaccia “cattura e spara” e dovrebbe essere un ottimo collante per gli Hornets.

SETH CURRY:

I fan degli Hornets (e io) abbiamo chiesto a gran voce che gli Hornets portassero un Curry.

Il più vecchio è probabilmente piuttosto difficile da allontanare da Golden State ma il più giovane Curry porta ancora molto di ciò di cui hanno bisogno gli Hornets.

Ciò non considera nemmeno il fatto che sarà molto divertente sentire Dell Curry fare commenti totalmente imparziali su suo figlio, soprattutto se fa una bella giocata.

Curry ha visto i suoi minuti ridursi nelle ultime due stagioni.

Ha giocato con parsimonia in questa stagione ma può comunque essere un giocatore importante.

È un tiratore da 3 punti da 43,2% in carriera, il settimo miglior risultato nella storia della NBA e migliore di Stephen Curry.

È anche in grado di eseguire un attacco come playmaker anche se non è il portatore di palla migliore.

Avrà molta energia finché LaMelo sarà fuori e, si spera, fornirà un po’ di grinta in più agli Hornets (sotto la media) migliorando l’attacco da 3 punti.

Stanotte si va a Milwaukee al Fiserv Forum, Charlotte sarà cortissima perché a parte la tendinopatia di Ball, molti non saranno disponibili a causa della trade pending secondo la pagina infortuni NBA (vedi la tabella sottostante)

ma comunque su un 10-40 in classifica in una stagione che non ha nulla da chiedere se non qualche bella W di tanto in tanto, il buono è che si potrà aggiungere probabilmente un altro buon giocatore al prossimo Draft.

 

 

Sconvolt Hornets

P.J. Washington cambia team per la prima volta in carriera.

Nonostante il pezzo più pregiato, Miles Bridges, abbia voluto rimanere (aveva il diritto di veto per via del contratto firmato in estate) a Charlotte per non perdere probabilmente i Bird Right, la faccia degli Hornets dopo gli scambi risulta leggermente sconvolta.

L’ala di Charlotte, reduce da 86 punti in 2 partite, dopo aver mandato a male la relazione con l’ex compagna, in estate sarà agente libero, vedremo se opterà per sondare le offerte di un mercato che per lui potrebbe esser più ricco viste le prestazioni sul parquet, ma anche incerto viste le sue pendenze con la giustizia o vorrà percorrere con la società che tanto sta ringraziando la via di un sign and trade, sempre che Charlotte non voglia riconfermarlo a cifre più alte.

Nel frattempo, si è chiuso il mercato e Lowry è rimasto sullo stomaco agli Hornets.

Per lui probabilmente si opterà per un taglio con un buyout, d’altra parte Charlotte si libererà di quasi 30 milioni di stipendio per nulla…

Ehi Miami, c’è qualcuno lì?

Ricordati comunque il favore…

Charlotte è uscita con un volto completamente modificato perché i visi noti di Hayward e P.J. Washington non saranno più avvistati in città se non da futuri avversari.

Non servivano spie o sibille per conoscere il fatto che Charlotte stesse cercando gli accordi più vantaggiosi per mandarli altrove, d’altro canto il progetto non ha funzionato ed era ormai normale si percorresse la via dello smantellamento per cercare di formare una squadra, un gruppo nuovo che abbia più successo di quello recente.

Nel marasma generale degli scambi NBA ecco che Hayward è finito a Oklahoma City in cambio di Tre Mann, Vasilije Micic e David Bertans oltre a due seconde scelte, una dal prossimo Draft 2024 e l’altra dal successivo, 2025.

P.J. Washington, invece, è stato girato a Dallas per Grant Williams e il figliol prodigo Seth Curry che torna a Charlotte per la prima volta come giocatore e personalmente credo sia una delle poche note liete dell’anno, essendo un estimatore del padre Dell Curry che ora lo commenterà in partita, peccato solo per essere arrivato in una stagione tragica.

Detto che Bouknight sarà lasciato partire, i costi dei contratti degli Hornets per i futuri giocatori saranno; Mann percepirà intorno ai 4,9 milioni il prossimo anno, Bertans scenderà a 16 milioni, Grant Williams sarà sui 13 milioni mentre “Vasa” sarà sui 7,7 mentre il figlio trentatreenne di Dell guadagnerà “soltanto” 4 milioni per un totale di circa 45 milioni (i contratti di Hayward di quest’anno e quello di P.J. Washington il prossimo anno sarebbero valsi 47 milioni insieme anche se per il primo un rinnovo sarebbe stato decisamente più economico ma così Charlotte porta a casa qualche pezzo possibile da scambiare) Charlotte ha portato a casa alcuni discreti giocatori che potrebbero dare maggior qualità alla panchina.

Con gli Hornets che registrano cinque giocatori in entrata e tre in uscita, due giocatori saranno necessariamente tagliati.

C’è chi dice che dovrebbero essere Ntilikina e Bouknight (avrebbe senso) ma non è detto sarà così…

L’obiettivo di Charlotte era disfarsi di giocatori infortunati e disfunzionali, raccogliere scelte e creare spazio salariale con la stagione ormai andata a male.

Probabilmente ci saranno sovrapposizioni, affollamenti in certi ruoli, vedi nelle guardie,  giocatori che non hanno una semplice adattabilità al gioco e al futuro degli Hornets ma questo potrebbe essere un problema temporaneo per questa stagione con la possibilità di provare questi player.

Questi gli scambi anche se – per integrare la tabella, mi scuso ma la notizia completamente integrata è arrivata più tardi – va detto che Charlotte spedirà anche due seconde scelte ai Mavericks nell’ambito dello scambio che ha coinvolto

P.J.Washington.

Una formazione tipo iniziale di Charlotte potrebbe essere: Ball come PG, Miller all’SG, Bridges all’SF, Grant Williams al PF e Mark Williams come C, non male ma servirà un nuovo coach (Clifford si è assunto le responsabilità per il fatto che la difesa non funzioni dopo l’uscita con i Raptors, dicendo di aver fallito) e un giusto supporting cast dalla panchina che non sovrapponga i ruoli, soprattutto gente che sappia difendere veramente.

Di certo gli Hornets non risolvono granché dal punto di vista difensivo dove in assenza di Mark Williams non si porta a casa un centro che possa reggere il gioco e solo Grant Williams potrebbe dare un discreto apporto, inoltre incamerano la scommessa Mann che potrebbe sostituire Ish Smith e magari trovare più spazio e fiducia a Charlotte, i tiratori Curry e Bertans (perfetto il rapporto “guardia”-lungo) mentre per il play serbo si potrebbe aprire spazio come terzo se Ball (facciamo tutti i dovuti scongiuri) dovesse perdurare nella sua assenza.

Per il momento posso personalmente ritenermi soddisfatto anche se non ci sono stati grandi colpi ma mentre sul parquet Charlotte continua a perdere, mette anche un buon piede nell’estate futura, lì sarà la bravura del GM a fare la differenza e chissà che per una volta un piccolo sogno possa cominciare veramente.

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Game 50: Charlotte Hornets Vs Toronto Raptors 117-123

CHARLOTTE, NC – FEBRUARY 7: Bryce McGowans #7 of the Charlotte Hornets dunks the ball during the game against the Toronto Raptors on February 7, 2024 at Spectrum Center in Charlotte, North Carolina. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement. Mandatory Copyright Notice: Copyright 2024 NBAE (Photo by Brock Williams-Smith/NBAE via Getty Images)

CHARLOTTE, Carolina del Nord  — RJ Barrett ha segnato 23 punti, Jakob Poeltl è stato decisivo nell’ultimo minuto e i Toronto Raptors hanno superato i 45 punti di Miles Bridges, record in carriera, battendo Charlotte 123-117 recapitando a Charlotte la nona sconfitta consecutiva.
Scottie Barnes, il quale ha saputo prima della partita che giocherà il suo primo All-Star Game come sostituto, ha chiuso con 18 punti per i Raptors.
Anche Immanuel Quickley ha segnato 18 punti e Poeltl ha concluso con 12 punti e 12 rimbalzi.
Bridges ha avuto una serata efficiente, superando il suo precedente record in carriera di 41 punti stabilito lunedì sera contro i Los Angeles Lakers tirando con un 17/27 dal campo con sei triple.
Ha avuto anche otto rimbalzi e sette assist.
Bridges è solo il quarto giocatore di Charlotte ad essere riuscito a mettere insieme partite consecutive da 40 punti, unendosi a Glen Rice (due volte), Kemba Walker e Terry Rozier.
Brandon Miller ha segnato 20 punti per Charlotte, che è all’ottava L consecutiva in casa. È stata solo la seconda vittoria di Toronto nelle ultime 10 partite…
Gli Hornets sono balzati in vantaggio per 36-29 dopo il primo quarto grazie anche a 15 punti da Bridges (5/5 dal campo comprese 3 triple) mentre Bridges è stato ancora migliore nel terzo quarto con 21 punti (9/10), aiutando gli Hornets a portare il vantaggio sul +6 (97-91) prima di affrontare l’ultimo quarto.
Toronto, però, avrebbe reagito portandosi in vantaggio per 118-115 grazie ad una tripla di Barrett dall’angolo e ad un layup di Quickley a due minuti dalla fine.
Poeltl, il centro austriaco da 7 piedi-1 dei Raptors, ha messo un tap-in e bloccato Bridges dall’altra parte del campo.
I Raptors hanno realizzato 17/33 da 3 punti, con Barrett e Gary Trent Jr. che si sono collegati ciascuno sui quattro mentre per gli Hornets sfuma una buona occasione di rompere la serie negativa mentre – dando uno sguardo alle percentuali Draft – per entrare nelle ultime tre, giacché non se ne porta a casa più una, Washington, Detroit  San Antonio, rimangono ancora “dietro” in classifica…

Game 49: Charlotte Hornets Vs Los Angeles Lakers 118-124

Brandon Miller sfiora il suo record in carriera (ottenuto nella precedente uscita) con un finale on-fire, chiudendo a 33 punti.

CHARLOTTE, Carolina del Nord – Anthony Davis e i Lakers potrebbero iniziare a trovare il loro ritmo, proprio mentre si avvicina l’incertezza della scadenza commerciale della NBA.

Davis ha messo a referto 26 punti, 15 rimbalzi e 11 assist per la sua terza tripla doppia in carriera e Los Angeles ha resistito agli short-handed Charlotte Hornets, vincendo 124-118, ottenendo così la loro terza vittoria consecutiva.

D’Angelo Russell ha segnato 28 punti e LeBron James ne ha aggiunti 26 per i Lakers (27-25), che hanno chiuso 4-2 la loro trasferta per costruire uno slancio tanto necessario per la corsa PO.

“Quando ce lo mettiamo in testa, possiamo battere qualsiasi squadra in questo campionato. Ne abbiamo perse due che sentivamo che avremmo dovuto vincere e ne abbiamo vinti due che la gente in Nevada pensava che avremmo dovuto perdere. Quando ci impegniamo in difesa e giochiamo nel modo giusto siamo una squadra difficile da battere” ha detto Davis.

Resta incerto se i Lakers saranno la stessa squadra quando torneranno in campo giovedì sera dopo la scadenza commerciale dell’NBA, poiché le voci continuano a girare attorno ai campioni del torneo in-season.

Quando gli è stato chiesto se i Lakers hanno il personale giusto nello spogliatoio per vincere il titolo NBA, James ha risposto:

“Non è una domanda per me. Adoro quello che abbiamo nello spogliatoio e questa è l’unica cosa di cui mi preoccupo. Non è come: “Non ti sopporto”. Non mi faccio coinvolgere in questo”.

Miles Bridges ha raggiunto il record di 41 punti in carriera e il debuttante Brandon Miller ha segnato 33 punti con cinque triple per gli Hornets che hanno subito l’ottava sconfitta consecutiva da quando hanno ceduto Terry Rozier a Miami.

Miller, che ha totalizzato 35 punti in carriera nella sconfitta domenica sera contro gli Indiana Pacers, è diventato il primo debuttante degli Hornets a segnare almeno 30 punti in partite consecutive.

“Penso che questo dimostri molta fiducia. Un saluto affettuoso ai miei compagni di squadra per essere venuti ogni giorno e aver rafforzato la mia fiducia per prendere i tiri che faccio in incontri difficili come questo con il pubblico in subbuglio. Sono davvero tutti i miei compagni di squadra, non solo io. Se non fosse stato per loro non avrei fatto messo quei tiri” ha detto Miller.

I Lakers hanno tirato con il 64% dal campo nel primo tempo e si sono portati in vantaggio per 74-58 entrando negli spogliatoi con 22 punti di Russell e 17 di James. James ha avuto diversi momenti salienti nella prima metà, superando P.J. Washington e schiacciando sul centro di 7 piedi Nick Richards per un gioco da tre punti.

I Lakers hanno messo insieme 36 assist.

Davis era semplicemente troppo da contenere per una squadra come quella degli Hornets gravemente priva di altezza e tenuta con il centro Mark Williams ancora fuori per un infortunio alla schiena.

Los Angeles ha esteso il suo vantaggio a 21 punti alla fine del terzo quarto quando Christian Wood ha messo a segno un 3 punti e poi ha schiacciato su un passaggio di Austin Reaves ma gli Hornets sono riuscirti a tornare clamorosamente in partita con Miller che ha finito per segnare 16 punti nell’ultimo quarto.

La scelta numero 2 nel draft ha intercettato un passaggio di Reaves e ha percorso tutto il campo per una schiacciata, quindi ha aggiunto 3 canestri consecutivi per tagliare il vantaggio dei Lakers a quattro punti a circa due minuti dalla fine.

Charlotte ha avuto la possibilità di andare in scia ma Davis ha fermato il tentativo da 3 punti di Bridges e Reaves ha effettuato due tiri liberi per portare il vantaggio a sei e sigillare la vittoria.

Bridges ha chiuso con un 16/26 dal campo con cinque triple.

L’occasione per gli Hornets di chiudere la striscia negativa – salita a 8 – potrebbe arrivare nel prossimo incontro casalingo contro i Raptors, salvo eventuali smottamenti del team, ormai giunti quasi alla scadenza commerciale con voci che si rincorrono…

My Name Is Earl

Nonostante la brutta notizia della scomparsa ho scelto di ricordare Cureton con affetto e simpatia utilizzando la grafica di una nota “omonima” serie TV.

Si è spento purtroppo inaspettatamente a 66 anni Earl Cureton, ieri, 4 febbraio 2024 a Detroit, dove viveva.

Earl aveva giocato nei primissimi Charlotte Hornets nel 1988 per tornare per qualche game dopo una (seconda) breve parentesi a Milano, già perché la prima era finita con una fuga verso Lonate Pozzolo/Ferno mentre il leggendario inseguimento di coach Dan Peterson in taxi per bloccarlo pare sia stato smentito dallo stesso Dan che aveva provato a contattarlo ma la simpatica “malefatta” (per restare consoni all’immagine di presentazione) o meglio, scelta di Earl, ormai era cosa fatta…

A 25:05 coach Peterson parla di come Earl riusciva ad influenzare il gioco in Italia durante le sue poche apparizioni al suo primo approdo nello stivale.

Per il resto credo che questo link sottostante sia un ottimo articolo per ricordarlo:

Morte Earl Cureton, il ricordo di Olimpia Milano (realolimpiamilano.com)

Isaiah Thomas ha dichiarato: “Tutti noi siamo addolorati per l’inaspettata perdita di Earl Cureton, era un compagno di squadra straordinario, un agguerrito avversario, un campione e un grande essere umano. Earl ha sempre avuto a cuore la comunità di Detroit e ha lavorato instancabilmente per fare la differenza per la città che amava. Ci mancherà moltissimo”…

“Riparata” anche la fuga, riportato in pari il karma, sei andato via troppo presto.

Ciao Earl!

 

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Game 48: Charlotte Hornets Vs Indiana Pacers 99-115

I Pacers superano i 35 punti di Brandon Miller, record in carriera del rookie con Charlotte, battendo gli Hornets 115-99.

CHARLOTTE, Carolina del Nord — Pascal Siakam ha segnato 25 punti, smazzato 9 assist e preso 8 rimbalzi, in più Aaron Nesmith ha aggiunto 22 punti e Myles Turner ha segnato 16 punti catturando 10 rimbalzi per i Pacers (28-23), che hanno tenuto gli Hornets al 39,8% nei tiri dal campo e al 27,6% da oltre l’arco.

Tyrese Haliburton ha segnato 17 punti in 20 minuti pur rimanendo con minuti limitati a causa di un persistente infortunio al tendine del ginocchio.

Miller ha terminato con un 10/25 dal campo, 10/12 dalla lunetta e ha ottenuto cinque triple per gli Hornets mentre P.J. Washington ha aggiunto 22 punti per Charlotte (10-38), che non arresta, però, la striscia di sette sconfitte consecutive (oggi).

Siakam ha detto che sta diventando sempre più a suo agio nel suo ruolo con i Pacers da quando è stato acquisito in uno scambio con i Toronto Raptors il 17 gennaio.

“Sto solo cercando di trovare quell’equilibrio ed essere quello che sono come giocatore e anche adattarmi alla squadra”, ha detto Siakam.

“A volte posso impegnarmi così tanto per assicurarmi che tutto sia giusto e questo può togliermi quello che sono quindi tutti mi dicono semplicemente di essere me stesso”. Andrew Nembhard è partito titolare per i Pacers e, anche se non ha segnato, l’allenatore Rick Carlisle ha detto che la sua presenza era evidente.

“Questo è qualcosa che pensavamo avesse davvero senso per questo gioco e potenzialmente per i prossimi, vedremo”, ha detto Carlisle.

“Ci dà flessibilità e fa funzionare meglio l’ecosistema del nostro roster, quindi è stato positivo.”

I Pacers sono partiti forte affrontando degli Hornets privi di LaMelo Ball, Gordon Hayward, Mark Williams e Cody Martin, segnando i primi nove punti della partita e portandosi in vantaggio per 26-13 dopo il primo quarto con Charlotte che è andata 5/25 nei primi 12 minuti.

Indiana è stata in vantaggio di 24 punti nel terzo quarto ma gli Hornets hanno più che dimezzato il gap sino al -10 all’inizio dell’ultimo quarto seguendo la scia di Miller che ha realizzato 27 punti nel secondo tempo.

Gli Hornets – in partita ad avvio ripresa – tuttavia non sono più riusciti davvero a tornare ad avvicinarsi ulteriormente dopo che i Pacers hanno riportato il vantaggio a 17 grazie a Nesmith che ha messo dentro con un’enfatica schiacciata a due mani a 5:36 dalla fine per un +17 per assicurarsi la vittoria.

“Sarà davvero bravo”, ha detto Haliburton di Miller, la scelta numero 2 in assoluto. “Ascolta e puoi vedere il miglioramento. … Con molti dei loro ragazzi infortunati, per lui è stato una specie di battesimo del fuoco. Si ritiene che faccia di più che se tutti fossero sani”.

L’allenatore degli Hornets Steve Clifford ha detto che il costante miglioramento di Miller non lo ha sorpreso.

“Lavora duro, è molto diligente ed è così che funziona. Ha molto talento, lavora duro, quindi migliora. Sta migliorando per le giuste ragioni. Ora è raddoppiato e ha fatto un buon lavoro”.

Miller ha detto che i suoi compagni di squadra lo stanno spingendo ad essere più aggressivo.

“Sapete che abbiamo ragazzi fuori, quindi tutti devono farsi avanti quindi penso che semplicemente intensificare l’essere più aggressivi e uscire con l’energia di cui abbiamo bisogno per vincere una partita, sia importante per noi”.

Miles Bridges, invece, dall’intensificazione delle voci su un suo passaggio ai Suns ha vissuto una seconda serata difficile chiudendo 8/23 dal campo mancando sei layup.

On the bottho(m)rnets…

Articolo misto tra mie considerazioni, Brobible e Charlotte Observer per fare il punto della situazione…

Sul fondo della classifica o quasi – continuando così si giungerà presto – Charlotte vuole premere il bottone dell’auto-distruzione per provare a ricostruire per il prossimo futuro cercando di dimenticare l’amarezza dei recenti anni, in particolare di questa stagione, l’annata peggiore di sempre dal mio punto di vista.

Gli Hornets stanno andando molto peggio di ciò che qualcuno aveva previsto per questa stagione e il capo allenatore Steve Clifford non ha usato mezzi termini quando ha dato alcune spiegazioni sul motivo per il quale – secondo lui – la squadra non è riuscita a tenere testa al resto della lega…

Gli Charlotte Hornets non riescono a staccare un biglietto per i playoff dal 2016 e se vuoi mettere in prospettiva le loro difficoltà, dovresti considerare che la franchigia non è andata oltre il primo turno della postseason dal 2002, pochi anni prima che la franchigia si trasferisse a New Orleans e ne comparisse una nuova (2004) nella Queen City come Bobcats, prima di riprendere il nome originale after la decisione di New Orleans di cambiare look.

Nel 2022, Steve Clifford è stato assunto per sostituire James Borrego, l’uomo che aveva accettato il lavoro degli Hornets proprio del dopo Clifford (7 stagioni prima che Charlotte decidesse di cambiare rotta nel 2018) che a Charlotte aveva messo insieme un 196 –214 tra Bobcats e Hornets. La franchigia non ha vissuto esattamente una svolta miracolosa sulla scia del suo ritorno, dato che la squadra è andata 27-55 la scorsa stagione ed è attualmente sulla buona strada per abbassare l’asticella dopo essere scesa a 10-37 contro i Thunder nell’ultima uscita, allungando a sei la striscia di sconfitte consecutive e dando pochi segni di vita.

Gli Hornets sono stati costretti a fare i conti con gli infortuni cronici alla caviglia che hanno avuto un ruolo importante nella mancanza di 25 partite per LaMelo Ball nel corso della stagione attuale, quindi, hanno sostanzialmente dovuto rinunciare al proprio maggior talento.

Clifford ha recentemente sostanzialmente “ammesso” che, i giocatori con i quali ha a che fare, non hanno le competenze necessarie per essere competitivi nella NBA.

Ecco cosa ha detto: “I nostri problemi non sono i loro sforzi, il loro lavoro, quanto vogliono vincere. Ascolta: abbiamo poco talento. Non c’è niente di sbagliato nel dirglielo. Devono giocare bene. Non hanno spazio per errori. Non possiamo commettere errori. Quando ci alleniamo, dobbiamo avere ottime ripetizioni e ci deve essere un grande connessione al gioco… In questo momento non siamo abbastanza bravi, non stiamo battendo nessuno. Questo è proprio il punto in cui siamo”.

Clifford ha fatto notare che non stava dicendo nulla che non avesse già detto ai suoi giocatori e ha affermato che non lo rispetteranno se non sarà disposto a essere sincero quando si tratta di valutare le radici dei problemi della squadra e in un certo senso fa sento come se stesse lanciando un appello pubblico al front office per un aiuto tanto necessario.

Nel caso in cui non fosse già abbastanza chiaro con la partenza di Terry Rozier, non si può negare che gli Charlotte Hornets siano aperti agli affari dopo aver perso anche contro i Detroit Pistons. Anche se non stanno adottando un approccio del tipo “tutto deve andare”, i venti di cambiamento stanno per soffiare attraverso il roster nei prossimi giorni fino alla scadenza commerciale della NBA dell’8 febbraio.

Stiamo ricostruendo”, ha detto il presidente delle operazioni di basket/direttore generale Mitch Kupchak dopo aver ceduto Rozier.

Penso che abbiamo un gruppo di giocatori giovani che hanno esperienza, penso che alcuni giocatori che hanno dimostrato, anche se sono molto giovani, che il loro futuro è luminoso e sento anche che abbiamo veterani sotto contratto che sono anch’essi loro preziosi.”

Con la scadenza che si avvicina e gli Hornets che cercano di scuotere le cose, pare che al momento gli Hornets vogliano in cambio qualcosa di sostanzioso dopo la mossa di Rozier non propriamente fantastica, forse all’avvicinarsi dell’8 febbraio le pretese scenderanno un po’, comunque ecco uno sguardo al roster e alla possibilità che ogni giocatore (al momento per la società LaMelo Ball, sul quale io ho qualche dubbio a causa della situazione fisica, Mark Williams, uguale e Brandon Miller sono ritenuti incedibili) venga scambiato:

Potrebbe essere scambiato…

JAMES BOUKNIGHT:

Anche se un infortunio nel training camp lo ha messo presto in disparte a scaldare la panchina.

Gli Hornets hanno rifiutato di accettare l’opzione del quarto anno sul suo contratto, rendendolo un ottimo candidato per trovare una nuova città, altrimenti continuerà a rimanere piantato nel purgatorio del roster fino a questa estate.

MILES BRIDGES:

La sua situazione è estremamente complicata per una serie di ragioni, inclusa la sua capacità di porre il veto su qualsiasi destinazione non gli piaccia.

La proprietà deve determinare se farà parte del futuro, perché in caso contrario potrebbe essere nel miglior interesse spostarlo e ottenere qualcosa in cambio, invece di vederlo partire come agente libero senza restrizioni a luglio.

Considerando le conseguenze pubbliche che si sono verificate una volta riportato indietro, lasciarlo semplicemente andare via senza compenso non ha molto senso dal punto di vista commerciale.

Lui vorrebbe rimanere ma nella NBA degli affari per Charlotte, che sarebbe costretta a ritoccargli uno stipendio al rialzo, sarebbe meglio scambiarlo con qualcosa che abbia valore, sempre qualcuno sia disposto ad offrirlo.

Al momento ci sono trattative con i Suns ma tutto può succedere.

GORDON HAYWARD:

Non c’è molto da dire sul perché lui sia il candidato più logico per essere diretto altrove ma ricapitolando: il suo massiccio contratto scade finalmente dopo la fine di questa stagione e gli Hornets tenteranno di utilizzare il suo stipendio da 31,5 milioni di dollari per ottenere uno o due asset.

Il problema è che è infortunato ed è out da quando si è stirato il polpaccio sinistro il 26 dicembre. Ha saltato tutte le ultime partite da allora ed è lecito chiedersi se abbia già giocato la sua ultima partita con gli Hornets.

NICK RICHARDS:

Sostituire Mark Williams per gran parte degli ultimi due mesi ha messo più riflettori sul lungo al quarto anno.

Anche se non ti lascerà a bocca aperta con il suo gioco, ha dimostrato di essere utile e potrebbe essere un’aggiunta decente o un palliativo per una squadra da playoff che cerca di rafforzare le cose all’interno.

Anche il suo contratto economico – che dura due anni e 10 milioni di dollari rimasti con l’ultima stagione nel 2025-26 non garantita – è un enorme vantaggio.

ISH SMITH:

Anche se il nativo di Concord probabilmente non sarebbe entusiasta dato che preferisce essere più vicino alla sua famiglia nella Carolina del Nord e sembra pronto ad appendere le scarpe al chiodo dopo la stagione, qualsiasi squadra contendente può avvalersi di un veterano esperto che sa vincere. Inoltre, ricorda che detiene il record per numero di squadre in cui ha giocato…

P.J. WASHINGTON:

Giocatore al quale viene chiesto di essere una sorta di camaleonte e di giocare come ala e centro a seconda dell’incontro, la sua versatilità è qualcosa che potrebbe essere ambita da altre squadre NBA.

È un giocatore di riserva che guadagna anche il posto da titolare, e questa è una cosa insolita per una squadra come gli Hornets.

LEAKY BLACK:

Anche se ha mostrato qualcosina di buono nei pochi minuti d’emergenza giocati con gli Hornets (a causa dell’ondata di infortuni dei compagni), non ha molto valore e sarebbe meglio se avesse un altro anno per svilupparsi.

CODY MARTIN:

Dopo essere stato out per gran parte della stagione 2022-23 e per le prime 26 partite di questa stagione, è finalmente tornato a dicembre e sta ancora eliminando gran parte della ruggine accumulata.

Sarebbe difficile per gli Hornets recuperare qualcosa di sostanziale perché le squadre probabilmente non possono misurare il suo valore a causa di tutte le partite che ha perso.

BRYCE MGOWENS:

Ha avuto molte opportunità di lasciare il suo segno sulle cose con un aumento del tempo di gioco a causa del numero di infortuni degli Hornets ma non ne ha approfittato.

Molto deludente anche se non mi aspettavo molto in più.

NATHAN MENSAH:

Avrebbe potuto essere preso da qualsiasi squadra prima di firmare il suo accordo two-way il 14 dicembre, in questo momento è un in più come assicurazione per l’incertezza che circonda la disponibilità di Mark Williams.

FRANK NTILIKINA:

Impossibile mostrare qualcosa in questa stagione ma io lo scambierei immediatamente.

Game 47: Charlotte Hornets @ Oklahoma City Thunder 106-126

OKLAHOMA CITY —  Shai Gilgeous-Alexander sta dimostrando di essere molto più di uno dei migliori marcatori della NBA.
Certo, ha segnato 31 punti aiutando gli Oklahoma City Thunder a superare gli Charlotte Hornets 126-106 ma il cannoniere numero 3 della lega ha messo a referto anche nove assist, cinque palle recuperate e tre stoppate.
Gilgeous-Alexander guida la lega per palle recuperate con 2,3 palle recuperate a partita…
Lu Dort, il difensore di Oklahoma City, è impressionato dal gioco del suo compagno di squadra in questo senso.
“È davvero notevole sul lato difensivo, chiama da solo le coperture e tutto il resto. Solo il suo essere aggressivo, si nutre solo degli altri ragazzi della squadra. Primo, è proprio il nostro miglior giocatore a farlo ed inoltre, è fantastico che sia così bravo in questo e lo faccia molto, così possiamo correre in transizione”.
Gilgeous-Alexander ha fatto il suo solito gioco in attacco dimostrandosi come tiratore efficiente.
Ha realizzato 11 dei 15 field goal e ha segnato almeno 30 punti per la nona partita consecutiva.
Ha dato la priorità all’impostazione iniziale degli altri con quattro assist prima di segnare un canestro.
“Sul lato offensivo, pensavo che stasera fosse davvero in vantaggio”, ha detto Daigneault.
“Ha avuto un ottimo mix tra il suo gioco e le giocate per gli altri ragazzi come ha fatto per tutta la stagione. Aveva un equilibrio incredibile nella prima metà della partita”.
Chet Holmgren ha aggiunto 16 punti per i Thunder, che adesso sono 7 su 9 nelle ultime uscite.
Oklahoma City è arrivata in parità per il primo posto nella Western Conference con i Minnesota Timberwolves sul 34-15.
Il rendimento offensivo di Oklahoma City è arrivato nonostante la mancanza dell’attaccante Jalen Williams, fuori per una distorsione alla caviglia destra, e della guardia Isaiah Joe, messa da parte per una contusione allo sterno.
Williams è il capocannoniere numero 2 della squadra e Joe guida i Thunder nei canestri da 3 punti.
Il debuttante Brandon Miller ha segnato 28 punti e Bryce McGowens ne ha aggiunti 15 per gli Hornets che hanno perso la sesta partita consecutiva.
LaMelo Ball ha saltato la sua quarta partita consecutiva con gli Hornets a causa di un infortunio per infiammazione alla caviglia destra.
Charlotte ha impiegato 2 minuti e mezzo per segnare all’inizio della partita…
Gilgeous-Alexander ha messo a segno 10 punti, sei assist, tre palle recuperate, due stoppate e due rimbalzi nel primo quarto aiutando i Thunder a portarsi in vantaggio per 39-19 in una partita nella quale gli Hornets non sono mai stati in grado di competere con i Thunder in vantaggio di 73-42 nell’intervallo.
I Thunder hanno tirato con il 69,2% dal campo nel primo tempo. 
Aaron Wiggins ha segnato una tripla nell’ultimo secondo del terzo quarto portando Oklahoma City avanti 105-72.
Il centro di Charlotte Nick Richards ha detto che l’approccio degli Hornets ha reso le cose troppo facili per i Thunder.
“Invece di colpire prima i ragazzi, lasciamo che siano loro a colpire noi per primi e proviamo a reagire”, ha detto.

Game 46: Charlotte Hornets Vs Chicago Bulls 110-117

Ish Smith e Nick Richards.

CHARLOTTE, Carolina del Nord — Coby White ha segnato 35 punti, Nikola Vucevic ha aggiunto 22 punti e 12 rimbalzi e i Chicago Bulls hanno superato Charlotte 117-110 mercoledì sera così Charlotte giunge alla quinta sconfitta consecutiva.
Ayo Dosunmu ha segnato 16 punti per i Bulls (23-26), che sono al nono posto nella Eastern Conference.
White ha mostrato una delle sue migliori performance in stagione.
Ha chiuso con un 12/22 dal campo comprese quattro triple, nove assist e sette rimbalzi dopo essere stato limitato a 13 punti martedì sera in una sconfitta 118-107 a Toronto.
“Personalmente non penso che fosse contento del modo in cui ha giocato (martedì) sera”, ha detto l’allenatore dei Bulls Billy Donovan.
White ha riconosciuto di non essere entusiasta della sua prestazione contro i Raptors e di non voler commettere lo stesso errore nelle serate consecutive.
“Ovviamente volevo uscire allo scoperto ed essere più aggressivo di quanto lo fossi stato martedì sera”, ha detto White.
“Non potevamo fermare Coby White”, ha detto Miles Bridges di Charlotte.
“Coby White, Vuc (Nikola Vucevic), avevano un buon legame a due.
Non potevamo fermare Coby nella frizione.
Se ne avessimo avuti tipo tre si sarebbe fermati su Coby e avremmo vinto la partita. Bridges ha segnato 30 punti e tirato giù 15 rimbalzi per gli Hornets, la cui serie di sconfitte ininterrotta sta coincidendo con lo scambio del capocannoniere Terry Rozier con Miami per una scelta al primo turno e Kyle Lowry.
Lowry non ha giocato per gli Hornets poiché la franchigia cerca di scambiarlo.
P.J. Washington ha aggiunto 26 punti e Brandon Miller ne ha segnati 21 per Charlotte (10-36).
Gli Hornets hanno terminato una serie di quattro partite casalinghe che hanno incluso sconfitte pesanti contro Houston, Utah e New York, partite nelle quali sono stati sotto anche di almeno 29 punti a un certo punto.
Questa sfida è stata molto più equilibrata.
La partita è stata in parità all’inizio del quarto periodo ma i Bulls sono riusciti a costruire un vantaggio di 11 punti dietro White e Andre Drummond.
White, che giocava al college di North Carolina, ha messo 10 punti nella quarta frazione compreso un layup in drive tra due difensori per portare i Bulls su di 10 con 1:26 rimanenti.
L’allenatore degli Hornets Steve Clifford non era soddisfatto della difesa sulla palla della sua squadra.
“Non potevamo difendere. Erano semplicemente nell’area ad ogni pick and roll. Abbiamo avuto problemi solo perché i nostri principi sono cattivi e cose del genere ma quei ragazzi sono giocatori offensivi formidabili. Loro ha giocato bene e a volte succede” ha detto Clifford.
Charlotte ha giocato senza LaMelo Ball per la terza partita consecutiva a causa di un dolore alla caviglia mentre anche i compagni titolari Gordon Hayward e Mark Williams rimangono sempre fuori.

 

Game 45: Charlotte Hornets Vs New York Knicks 92-113

Cody Martin è partito come PG titolare vista l’assenza di Ball…

CHARLOTTE, NC — Jalen Brunson ha segnato 32 punti, Donte DiVincenzo ne ha aggiunti 28 e i New York Knicks, anche senza l’infortunato Julius Randle, hanno vinto a Charlotte 113-92 ottenendo la loro settima vittoria consecutiva.

Josh Hart ha contribuito con 12 rimbalzi, 8 punti e 7 assist per i Knicks (30-17), che sono entrati con il quarto miglior record della Eastern Conference.

Brandon Miller ha segnato 29 punti e Miles Bridges ha messo a segno 21 punti e preso 10 rimbalzi mentre gli Hornets (10-35) sono scesi sullo 0-4 (0-4 anche il risultato contro New York questa stagione che ha chiuso la serie con uno sweep easy) dopo aver scambiato Terry Rozier con Miami per Kyle Lowry e una scelta al primo turno al Draft 207 o 2028… Lowry non ha giocato per Charlotte, la quale sta cercando di scambiarlo o eliminare il suo contratto.

Randle ha saltato la sua prima partita da quando si è lussato la spalla destra sabato sera contro gli Heat.

L’allenatore dei Knicks Tom Thibodeau non ha fornito aggiornamenti su Randle prima della partita, dicendo che l’affidabile attaccante sta continuando a sottoporsi ai test.

“È sicuramente un vantaggio quando puoi vincere in trasferta, indipendentemente da chi è in campo”, ha detto Brunson. “Ovviamente ci mancherà, ma dobbiamo continuare a trovare modi per migliorare ogni singolo giorno, non importa chi è là fuori, non importa chi affronteremo. Basta avere quella mentalità ogni singolo giorno” ha proseguito.

Ai Knicks mancavano anche OG Anunoby (infiammazione al gomito), Evan Fournier (motivi personali) e Mitchell Robinson (intervento alla caviglia).

Gli Hornets erano senza i titolari LaMelo Ball (dolore alla caviglia), Gordon Hayward (stiramento al polpaccio) e Mark Williams (parte bassa della schiena).

New York è stata in vantaggio solamente di tre punti all’intervallo ma ha realizzato 8 triple su 10 tentate all’inizio del secondo tempo dopo averne realizzate solo 4 su 21 nel primo tempo.

Brunson ha segnato 15 punti nel terzo quarto e DiVincenzo ne ha aggiunti 12 mentre i Knicks hanno costruito un vantaggio di 25 punti.

Brunson è stato allietato dai canti “MVP! MVP!” dal pubblico pro-Knicks allo Spectrum Center (15.546 spettatori, non pieno) e i fan hanno urlato quando DiVincenzo ha messo a terra una tripla, agitando i pugni al coro di “Let’s go Knicks!”

Cody Martin di Charlotte ha detto che è difficile difendere su Brunson.

“È una copertura dura, amico. Ha davvero imparato ad usare il suo gioco di gambe. Quando entra sul parquet,non solo può segnare, ma conosce le letture, sa cosa cercare e rende la sua squadra migliore, permettendo a tutta la sua squadra di giocare con molta fiducia”.

DiVincenzo ha concluso 5 su 15 da oltre l’arco – e Thibodeau ha detto che vuole che continui a tirare.

“Ne abbiamo bisogno, ovviamente abbiamo bisogno del volume da 3”, ha detto Thibodeau.

I Knicks hanno spinto il loro vantaggio a 29 all’inizio del quarto quarto con Miles McBride che ha abbattuto due triple su assist di Josh Hart.

L’allenatore degli Hornets Steve Clifford è stato espulso nel quarto periodo per aver contestato una chiamata.

Con Charlotte sotto di 25, Clifford si è arrabbiato dopo aver visto una penetrazione di Miller segnando un floater mentre prendeva una gomitata in faccia da Jericho Sims, facendolo cadere sul parquet ma non è stato fischiato alcun fallo.

Clifford si è avvicinato al capo della terna arbitrale Sean Wright puntando il dito e ha dovuto essere trattenuto prima di essere scortato fuori dal parquet.

Clifford si è autoaccusato per la reazione ma ha ribadito il concetto:

“È stato colpito in faccia. Per me, devono vederlo. Ancora una volta, non vuoi essere espulso dal gioco. Questo non aiuta nulla. Gestire la frustrazione è una parte importante di questo campionato anche quando sei una squadra davvero buona e, in una situazione come questa, è fondamentale che lo facciamo tutti. Tutto inizia con me, quindi non posso farlo”.

Note personali:

Clifford durante questa stagione è stato costretto più volte a modificare lo starting five per esigenze legate agli infortuni, lui che shakera poco il mix, questa volta ha deciso di inserire Cody Martin in quintetto dopo aver visto Ish Smith partire chiudere a zero punti la precedente – fornendo però 12 assist, un unicum – ma denotando una scarsa difesa come buona parte del team e soprattutto non avendo pericolosità da fuori.

P.J. Washington, dopo aver eruttato dalla panchina (nuovo record punti per Charlotte) nel precedente game, è partito in quintetto ma ha finito per cannibalizzare il gioco di Richards.

Semplicemente non ha funzionato, la squadra dopo esser stata in vantaggio 41-38 a 2:46 dall’intervallo è tracollata – come spesso succede – nel terzo quarto, spesso succede per mancanza d’intensità (questa sera i parte c’è stata) ma soprattutto perché le coperture difensive saltano facilmente, a causa dei continui cambi di formazione, dell’inesperienza di alcuni ragazzi vista l’età, inadeguatezza di altri…

Le guardie dei Knicks hanno messo a segno 60 punti, Charlotte ha problemi (atavici) sul perimetro e anche sulle drive e i back-door che siano sulla linea di fondo o arrivino con passaggi tagliati per l’incursione in diagonale e questo aspetto non sembra migliorare per nulla, da qui si capisce come la difesa degli Hornets sia una delle peggiori della lega poiché ha problemi di tenuta ovunque.

In tutto ciò non aiuta chi chiede la testa di Clifford, ammesso che in questo marasma si riuscisse a trovare un allenatore che per soldi (probabilmente) riuscisse a traghettare la squadra a fine anno, la situazione risultati non cambierebbe visto il materiale.

Lo Spectrum Center è terreno di conquista – molto spesso – per le tifoserie avversarie e, anche se non mi piace molto l’idea in stile Clippers, del muro organico omologato con shirt only Clippers, senza “intrusi”, si avrebbe bisogno di un tifo differente.

Buona la partenza di Miller ma non gli si può ancora chiedere di portare la croce e se la mossa di spedire Rozier agli Heat potrebbe avere suoi eventuali frutti in estate, è stata sicuramente fuori luogo e fuori tempo, Charlotte non ha perso solo il suo top scorer ma anche un leader, un collante che organizzava allenamenti extra ed altre cose.

Game 44: Charlotte Hornets Vs Utah Jazz 122-134

P.J. Washington, 43 punti, eguagliato il proprio record personale ma catturando soltanto 2 rimbalzi.

CHARLOTTE, Carolina del Nord — Lauri Markkanen ha segnato 33 punti e catturato 12 rimbalzi, gli Utah Jazz hanno così battuto gli Charlotte Hornets 134-122 allo Spectrum Center ottenendo la loro undicesima vittoria nelle ultime quindici uscite.

Collin Sexton ha aggiunto 24 punti e 13 assist mentre i Jazz (24-23) hanno tirato con il 56% dal campo e hanno realizzato 17 triple.

Hanno costruito un vantaggio di 36 punti nel terzo quarto, poi hanno tenuto a bada un “rally” di Charlotte alla fine.

P.J. Washington ha pareggiato un record in carriera con 43 punti – 31 nel secondo tempo – e Nick Richards ha aggiunto 26 punti, ottenendo un nuovo record in carriera, oltre a 13 rimbalzi per gli Hornets scesi in classifica sul 10-34.

I Jazz sono balzati in vantaggio per 47-24 dopo il primo quarto con Markkanen e Sexton che hanno combinato 35 punti e sette triple con Utah quasi indisturbata capace di tirare18/26 dal campo nel periodo di apertura (9/14 da oltre l’arco), molti dei quali incontrastati.

È stato il maggior numero di punti concessi dagli Hornets nel primo quarto nella storia della franchigia.

Personalmente mi aspettavo qualcosa del genere dopo che il GM Kupchak ha spedito il collante Rozier a Miami mentre quasi tutto il roster è in discussione e ogni giocatore potrebbe avere le valigie in mano e lasciare la Buzz City prima dell’8 febbraio.

Utah ha allungato il suo vantaggio a 35 nel secondo quarto segnando su facili layup backdoor e 3 aperti mentre otteneva anche una netta superiorità sotto le plance.

“In attacco nel primo tempo, con 25 assist, non immagino che giocheremo meglio di così”, ha detto l’allenatore dei Jazz Will Hardy.

“Sono stati i 24 minuti ideali per noi in attacco”.

Hardy non è stato però così soddisfatto del secondo tempo della sua squadra.

“Poi abbiamo iniziato a giocare molto isoball, molte delle nostre decisioni sono arrivate in ritardo e abbiamo avuto molte palle perse e abbiamo fatto un lavoro orribile nel portare P.J. Washington fuori dalla linea. Ci è scappato nella nostra zona e ho pensato che il riconoscimento dei giocatori nella parte posteriore (della zona) fosse atroce stasera ed è qualcosa su cui dobbiamo lavorare” ha detto Hardy.

Charlotte è riuscita a rimontare nel secondo tempo dietro P.J. Washington, riducendo il deficit di 36 punti a 7 a meno di un minuto dalla fine.

P.J. Washington si è scatenato dalla lunga distanza e ha concluso con un 17/22 dal campo (7/9 da 3).

Il canestro di Sexton a :36.9 secondi dalla fine ha però sigillato la vittoria per gli ospiti che ha fatto salire i Jazz sopra i .500, un livello che hanno faticato a mantenere in questa stagione.

Un fine settimana difficile per Charlotte che venerdì sera ha perso di 34 contro Houston ed è scesa sullo 0-3 da quando ha ceduto il capocannoniere Terry Rozier ai Miami Heat.

Gli Hornets hanno giocato senza tre titolari, incluso LaMelo Ball, che è rimasto fuori per un dolore alla caviglia…

Rimangono sempre fuori anche Gordon Hayward e Mark Williams.

Il rimbalzo continua ad essere un problema per gli Hornets short-handed.

Sono stati superati di ben 14 rimbalzi e hanno permesso ai Jazz di radunare 17 rimbalzi offensivi…

P.J. Washington, che è 6 piedi-7, e il debuttante Brandon Miller di 6 piedi-8 si sono uniti per soli tre rimbalzi per Charlotte nonostante abbiano giocato un totale di 72 minuti e mezzo di azione.

“Ci hanno davvero martellato” sul vetro offensivo, ha detto l’allenatore Steve Clifford. “Ne hanno avuti tre enormi. Se avessimo ottenuto rimbalzi nel quarto periodo avremmo potuto guadagnare la possibilità di ottenere dei vantaggi su due possessi, quindi non è andata molto bene”.